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Home | Archivio mensile ed annuale

novembre 2010

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ESCE IN LIBRERIA LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO ( The girl next door ), di Elizabeth Noble, EDIZIONE CORBACCIO.

Tante sono le vite - e le storie - che si intrecciano lungo le scale e negli appartamenti di un palazzo nell'Upper East Side di New York. Nell'appartamento 7 A c'è Ève Gallagher, appena arrivata dall'Inghilterra al seguito del marito che è stato trasferito, e che si sente sola e sperduta. Per fortuna ci sono i vicini a farle un po' di compagnia, in particolare Violet, un'anziana signora inglese come lei, giunta in America tanti anni prima sulle tracce di un amore di gioventù. In due appartamenti contigui, il 6A e il 6B, ci sono due famiglie con bambini, i Kramer e gli Schulman, e Jason Kramer si sente ogni giorno più attratto dall'affascinante Rachel Schulman, madre perfetta e donna in carriera, mentre sua moglie Kimberley, casalinga e mamma a tempo pieno, sembra non avere occhi che per la loro tirannica e viziatissima Avery. Al piano di sotto abita poi il ricchissimo e scapestrato Jackson Grayling, che alla soglia dei trentanni non ha ancora deciso che cosa farà da grande e passa le sue giornate tra feste e grandi dormite, finché non si innamora perdutamente della bellissima e algida Emily Mikanowski, che sembra molto poco interessata all'amore e a Jackson in particolare... Persa nei suoi sogni romantici è invece la dolce e timida ragazza della porta accanto, Charlotte Murphy, dell'appartamento 2A. È innamorata del portiere, ma non riesce a fare il primo passo. I suoi vicini si accorgeranno mai di lei e riusciranno ad aiutarla?

Nota di Paige79: Elizabeth Noble, inglese, è un’autrice di grande successo su entrambe le sponde dell’Atlantico con oltre mezzo milione di copie vendute in Gran Bretagna e Stati Uniti. Dopo essersi laureata a Oxford, ha lavorato per molti anni in ambito editoriale in Inghilterra prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Vive a New York con il marito e le figlie.
Di questo suo secondo romanzo il Daily Mail ha scritto: “Elizabeth Noble è una scrittrice bravissima a scavare nei sentimenti e farti appassionare ai personaggi che animano i suoi romanzi."

 

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RECENSIONE: APPUNTAMENTO SENZA ANESTESIA (Dating without Novocaine), di Lisa Cach

Anno: 2002

Edizione originale: Harlequin

Pubblicato in Italia da: Harlequin Mondadori, nella collana Red Dress Ink

Formato: paperback

 Livello di sensualità: warm (caldo)

Genere: Chick lit

Ambientazione: Boston, 2002

Voto: 4/10

Hannah O’Dowd, sarta ventinovenne, è angosciata dall’imminente arrivo del suo trentesimo compleanno. Questo perché, alla soglia dei trenta, la sua via è completamente diversa da quella che aveva sempre immaginato, soprattutto per il fatto che è ancora, disperatamente single.
Ma dopo il primo momento di scoramento Hannah reagisce energicamente, e insieme agli amici Luoise, Scott e Cassie (tutti più o meno nella sua stessa barca), decide di buttarsi alla ricerca di Mr “uno su un milione” che - ne è certissima - è lì fuori ad aspettarla; ma proprio perché il mare è pieno di pesci, farà davvero ogni tipo di incontro.
Va da sé, non sempre piacevole…

Dalla biografia di Lisa Cach (conosciuta per i suoi romanzi storici) si legge che ha deciso di scrivere questo romanzo per farlo leggere al nipote, per evitare che diventi uno di quegli uomini con cui una ragazza può resistere una sera solo sotto anestesia. Essendo il romanzo del 2002 e non conoscendo il nipote in questione, si può solo sperare che sia riuscita perlomeno in quest’intento… perché il romanzo, francamente, non è granchè.
A parte il fatto che ho avuto la sensazione che l’autrice abbia messo un sacco di cose in un frullatore, abbia schiacciato “on” e… vrrrrrrr! Dopo dieci minuti, abbia versato il contenuto nel manoscritto: per una storia tutto sommato cortina, ci sono effettivamente troppi personaggi, troppi elementi, troppi accenni, e persino un evento drammatico che non ha alcun scopo.
Inoltre sono proprio i personaggi il punto più debole; sia la protagonista che i suoi amici passano sulla pagina senza lasciare il segno, e i comprimari - nel nostro caso i vari maschietti che Hannah & C.  incontrano nella loro  ricerca - non si ricordano più già prima della fine del romanzo; ma poi, possibile che siano tutti così verminosi?!
Certo forse è la protagonista che li attira come una calamita, visto che non si può dire che brilli per acume, oltre ad avere alcuni comportamenti  che lasciano ogni donna con un briciolino di sale in zucca più che perplessa: ad esempio - e senza falsi moralismi - che dire di una donna che si reca ad un appuntamento al buio con un tizio conosciuto in chat con cui ha scambiato solo una mail e che non ha mai  nemmeno visto in faccia, direttamente a casa sua?!
Del romanzo si salvano solo (ma di pochissimo) alcuni divertenti spunti su incontri casuali o in chat , oltre al messaggio che alle volte  l’amore può essere molto più vicino di quello che pensiamo e a un originale e divertente modo per esorcizzare i propri ex (attenzione, solo quelli che ci hanno fatto soffrire!); ma tolto questo, tutto il resto è noia, come dice una celebre canzone di Franco Califano che mi è venuta in mente proprio leggendo il libro….
Datemi retta: nel chick lit c’è molto, molto di meglio!

 

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IN THE SPOTLIGHT - SOTTO I RIFLETTORI
 
CRISTIANA PIVARI
 
 
L'AUTRICE
 
Cristiana ha due figli, un compagno e un cane. Legge molti libri, altri li cataloga per lavoro e qualcuno tenta di scriverlo. Il suo primo libro, una raccolta di racconti da titolo "In prima persona singolare" vincitore del premio Elsa Morante per inediti è uscito nel 2007. Per quasi dieci anni ha recitato su di un palcoscenico, poi si è ritirata dietro le quinte per organizzare spettacoli e visto che era lì ha scritto due testi teatrali. Il primo, dal titolo “Merdre fiction” è stato messo in scena nel 2008; l’ altro, segnalato in un concorso, è pubblicato nella Collana di teatro degli autori teatrali trentini. 
Ha ottenuto poi una menzione nel concorso indetto dall’Associazione “Il camaleonte” di  Chieri  nel marzo del 2006 e nell’ottobre del 2006 è stata a Napoli a ritirare il primo premio del concorso “Una piazza un racconto” indetto dalla Chiesa Luterana di Napoli. Dal 2007 al 2009 ha avuto un primo premio nei concorsi “Nuove parole”, “Scommessa d’autore”,  "Cioccolibri", "Ink Pink, delitti per signora" un secondo posto nel concorso "Terre di mezzo", un terzo posto nel concorso "Adamantes" della casa editrice Caravaggio. È stata inoltre finalista nei concorsi di Tuttiscrittori, Giallocarta, Premio Zanella, Ferrara Edizioni, Gianni Cordone per l'infanzia, Inedito anziano, Onda azzurra. 
Menzione nel concorso della casa editrice "Tabula fati" e nel maggio del 2010 ha vinto “Il racconto nel cassetto” indetto dall’Associazione libera italiana di Villaricca  (Napoli) nella sezione fiabe e racconti per bambini.
È pubblicata in una decina di antologie.
Ha scritto un testo di corredo ad un’installazione nell’ambito di MANIFESTA, biennale internazionale di arte moderna  e con amici artisti e fotografi ha allestito tre mostre narrate, facendo, con i suoi racconti, da filo conduttore alle opere esposte. Attualmente collabora con alcune riviste femminili e continua a lavorare in un archivio.
 
 
IL LIBRO
 
CRISALIDE ROSA
 
 
Che cos'è la vita? Una scalata verso la salvezza da sé stessa, risponde Silvia, trentacinquenne più che carina, ragazza che non si sente né donna né bimba, scrittrice o forse scrittora, crisalide che magari, un giorno, sarà farfalla, ma con i suoi tempi e i suoi modi. Vi riuscirà? Non è detto, forse non è così importante il risultato finale, ma la ricerca di sé che Silvia conduce tra amiche e presunti uomini della vita, fra situazioni ai limiti del grottesco e lo scodinzolio del suo pelosissimo cane, riempie il libro di una fresca essenza vitale, questa sì irrinunciabile. Una Bridget Jones all'italiana? Solo in parte, anche se non mancano ossessioni personali, manie e stranezze della vita, e una buona dose di sarcasmo nell'osservarle. Più di Bridget, Silvia rappresenta le eterne ragazze di oggi, dà spessore ai loro pensieri, mette in piazza le ansie e i propositi. In fondo, si può restare crisalidi per tutta la vita, se non si ha la sicurezza di diventare una farfalla speciale.

Come acquistare il libro?
Cristiana è anche su Facebook http://www.facebook.com/profile.php?id=1408507487

 
 
ESTRATTO


Uno
 
«Sarebbe utile che Lei scrivesse di sé», ha detto ieri la bella terapista con le gambe accavallate.
«Non mi sarà facile e poi a che scopo?», ho risposto io, seduta composta con le mani sulle ginocchia.
«Aiuterebbe il lavoro d’introspezione che stiamo portando avanti», ha replicato la bella terapista guardando l’orologio.
«Devo scrivere proprio tutto?», ho ribattuto con un tono di voce sconfitto.
«Le sensazioni, deve scrivere soprattutto le sensazioni. Quelle che prova al mattino quando si alza, se si guarda allo specchio, mentre si confronta col sorriso della portinaia, fino ad arrivare all’ultima sensazione che coglie sul bordo del letto prima di coricarsi».
Detto questo si è alzata e mi ha accompagnata alla porta.
E allora diamo il via alle sensazioni di questa mattina nella quale sento dentro di me la dolcezza di un crotalo, un senso di nausea è l’effetto della mia faccia allo specchio e so già che Natalina, la portinaia, non mi sorriderà, anzi, mi regalerà un ghigno ricordandomi che un tipo strano mi ha cercata. Qualsiasi persona si presenti a cercare di me per lei è un Tipo Strano, ha deciso così visto che io non sono una persona normale e, di conseguenza, chiunque mi frequenti non deve essere tanto a posto.
Non sono normale perché alla non più verde età di trentacinque anni non sono ancora sposata, esco da sola la sera, ricevo amici a ore non canoniche inoltre, accidenti a me, ho pure un cane rompiscatole che abbaia inopportuno passando davanti alla sua guardiola di ghignante custode. E questo è ciò che ne sa lei. Dal canto mio potrei aggiungere che sono un’inconcludente, che non so bene cosa farò da grande e altre varie ed eventuali, senza voler scendere troppo nei particolari.
E così mi ritrovo in analisi e la solita bella terapista sostiene che soffro della cosiddetta sindrome di Peter Pan, che sarebbe poi quel rifiuto a crescere e maturare che talune persone sviluppano per vari motivi. I miei li stiamo cercando assieme da circa due anni e finora, a parte un padre molto femminile e una madre virago, altri colpevoli non ne abbiamo trovati e ora le è venuta pure la mania del diario terapeutico. Mah, non so. Forse...
Per iniziare ho un cerchio alla testa da aureola stretta, visto che anche ieri sera mi sono sorbita le confidenze della Rosi, mollata per l’ennesima volta dal moroso, e per sopportarla bisogna avere come minimo la vocazione alla santità.
Una doccia rapida è l’unico lusso che mi concedo. Viste le lancette dell’orologio pericolosamente verso il ritardo irreversibile, di fare la colazione con i cereali e le cose sane neanche parlarne e allora sarà il solito cappuccino con brioche al bar vicino all’Agenzia.
Pablo mi marca stretta, il bisogno impellente del mattino non gli dà alternativa, e allora eccomi nel prato dietro casa con il quattro zampe felice alla ricerca del posto giusto. È di un difficile a volte!
Finalmente lo trova e possiamo risalire, il tempo di afferrare la borsa e mi fiondo per le scale, visto che, chiaramente, l’ascensore è occupato.
Per fortuna Natalina sta spazzando il cortile dalle foglie che, provvide, la distolgono dal mio passaggio e quindi questa mattina niente ghigno per iniziare la giornata. Che sia preludio di gioie inaspettate?
«Silvia, sei caduta da letto o che altro?», mi chiede Carla, la collega, constatando che entro in agenzia poco prima delle otto e mezzo.
Solitamente arrivo intorno alle nove, ma questa mattina mi è andata bene per via di strade inspiegabilmente scorrevoli.
«Forse qualcuno ha pensato di allungarsi il fine settimana. Stamani strade pressoché deserte. Chissà perché scegliere di stare a casa un venerdì di fine novembre», dichiaro e intanto accendo il pc.
Considerazione un tantino banale, ma ho l’attenuante generica che stamattina devo ancora farmi una colazione come si deve  e così lascio il computer a sistemare le sue cosine e mi avvio verso il bar per il necessario rifornimento quotidiano di zuccheri.
Dovrò scrivere di questa mia propensione per la frequentazione di esercizi pubblici. Ne vado pazza: mi piace guardare i baristi dietro il banco, perdermi nelle file di bicchieri e tazzine, e osservare la gente che cambia a seconda dell’ora.
Gli avventori della colazione sono i più grigi. Mezzi assonnati davanti alle loro tazze fumanti, masticano un buongiorno assieme alla brioche e sono sempre di fretta, perché il lavoro incalza. A mezzogiorno, per il panino, il grigio rimane loro addosso solo sui vestiti: completi con cravatta per gli uomini, tailleur con lo spacco corto per le gentili signore, li caratterizza una maggiore vivacità, complice la pausa prolungata per il pranzo.
I frequentatori serali sono un melting pot. Il bar diventa il luogo più democratico della terra, uno scontrino pagato alla cassa è il lasciapassare per tutti, di qualsiasi nazionalità, fede politica e occupazione.
Sì, lo scrivo e poi lo discuto con la mia analista, chissà che non trovi qualche altro capro espiatorio per la mia instabilità psichica.

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A PASSEGGIO PER LE STRADE DELLA LONDRA VITTORIANA

Quante volte, tra le pagine di un romanzo storico ambientato nella Londra vittoriana, ci siamo chiesti: ma com’era veramente Londra? Era davvero così caotica come spesso ci è descritta o era solo una landa avvolta dalla nebbia?

Oggi il mio obiettivo è trasportarvi nel tempo, in una delle strade più conosciute di quell’epoca: Cheapside. Perciò iniziamo la nostra passeggiata.

Imbocchiamo Cheapside a piedi. La nostra è una passeggiata pertanto possiamo permetterci di avanzare con calma. Tuttavia dobbiamo ricordarci di sollevare le vesti da terra per evitare di ritrovarci con l’abito interamente macchiato di fango.

“Ricominciò a piovere. Su e giù, facevano frenetiche le punte degli stivaletti. Mi sollevai l’orlo della gonna perché non s’inzuppasse troppo nelle pozzanghere. Su e giù, su e giù.”
Tratto da ”La rilegatrice dei libri proibiti” di Belinda Starling.


Le strade sono strette e lastricate di ciottoli. Pedoni di ogni classe sociale e carrozze si mescolano vorticosamente creando una cacofonia di voci e rumori. Ai lati numerosi spazzini tentano di tenere le strade pulite dal letame, risultato delle migliaia quantità di veicoli trainati dai cavalli. Ambulanti di ogni genere gridano i loro prezzi in modo da attirare l’attenzione sulle loro merci mentre i ragazzini che vendono i giornali, saltellano da un marciapiede all’altro urlando l’ultima notizia.
A dispetto di quello che potevamo immaginarci i negozi di Cheapside sono dedicati per lo più agli uomini. Vediamo botteghe di sarti, tabaccai, camicerie e gioiellieri che mettono in bella mostra anelli, spille e orologi. L’orologiaio più famoso è Sir John Bennett. Ci avviciniamo alla sua bottega dove, sopra le vetrate, possiamo ammirare la sua unica e preziosa creazione, famosa in tutta l’Inghilterra. Un grande orologio con figure mobili che colpiscono un carillon che segna le ore. Bellissimo non c’è che dire.

"Credo di aver sentito dire che il loro zio è un avvocato di Meryton"
"Sì, e ne hanno un altro, che vive da qualche parte vicino a Cheapside."
"Questo è il capitale", ha aggiunto la sorella, ed entrambi risero di cuore.
"Se avessero abbastanza zii per riempire tutta Cheapside," gridò Bingley, "non diverrebbero affatto meno gradevoli, Caroline."
Tratto da “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen


Una leggera nebbiolina ci accompagna ma ci basta alzare lo sguardo per vedere molteplici volute di fumo fluttuare nel cielo ormai grigio e saturo di fuliggine. Purtroppo non è solo questo a disturbare la nostra gita. Vapori di ogni tipo si sollevano dai bordi delle strade: sudore, puzza di corpi e odore di bestiame. Conviene proseguire con il fazzoletto alla mano, almeno finché non superiamo la zona dei macellai e delle pescherie.

“L’odore di Londra gli penetrò nelle narici con sfacciata prepotenza, ma invece di storcere il naso per il miscuglio di vapore e fuliggine, Frederick Grenville raddrizzò le spalle e chiuse gli occhi assaporandolo con un profondo respiro.”
Tratto da “Il profumo dell’anima” di Sylvia Z. Summers


Un breve tragitto che per fortuna superiamo grazie alla musica. Siamo circondati da suonatori di organetto accompagnati da animali di vario tipo: conigli, cani e persino scimmiette. Intrattengono adulti e bambini per pochi soldi mentre vere bande musicali (ndr: si dice addirittura che nel 1850 ce ne erano ben 250 per le strade di Londra) vagano per le strade in cerca di attenzione. Ci accorgiamo che a Londra ogni tipo d’intrattenimento è ben gradito. Se non sai cantare o ballare puoi sempre improvvisarti cantastorie, ballerino oppure perché no…fischiatore!
E’ quasi buio e la nostra passeggiata sta volgendo al termine. E’ tempo di tornare al presente e lasciarci alle spalle la nostra amata Londra ma non prima dell’arrivo dei lampionai. Arrivano in fila come un esercito di soldatini, ognuno munito della loro scala. Si avvicinano ai lampioni e alimentano il gas illuminando così la notte di Cheapside.
Ora dobbiamo proprio andare. Non è prudente che delle signore per bene come noi vaghino sole nella notte. Borseggiatori, prostitute, ubriaconi, mendicanti e vagabondi di ogni tipo sono in agguato e non c’è bisogno di guardarsi troppo intorno per trovarli.

“Ricordo che i lampionai stavano iniziando il loro giro quando uscii dai cancelli della legatoria. I vagabondi ciondolavano sulla porta dei pub e i monelli raccoglievano lo sterco di cavallo per le concerie.”
Tratto da ”La rilegatrice dei libri proibiti.” di Belinda Starling.


Fonti:
http://www.victorianlondon.org
http://www.fidnet.com/~dap1955/
http://www.wikipedia.org/

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 ARTE E ROMANCE

IL BACIO DI F. HAYEZ...AMORE E POLITICA 

 

Vidi per la prima volta questo quadro quando ero alle scuole medie, nel mio stropicciato e consunto libro di Storia dell'Arte e ricordo che rimasi così impressionata che ritengo fu proprio allora che decisi che l'arte avrebbe avuto una parte preponderante nei miei sudi e nella mia vita. Sicuramente ero in quell'età così sensibile alle emozioni che il potente sentimentalismo di questa immagine non poteva che folgorarmi ma ancora oggi il Bacio di Francisco Hayez (1859) continua ad esercitare su di me un fascino indiscutibile, sebbene sia consapevole del suo stile rigoroso e un po' di maniera e del soggetto affascinate ma di fatto un po' abusato. La tela ritrae il bacio di due giovani amanti all'interno di quello che ha tutta l'aria di essere un castello medioevale. Che la scena sia anche ambientata in quel particolare momento storico lo intuiamo dai vestiti dei due ragazzi che presentano la tipica foggia del periodo. E' sicuramente un amore clandestino il loro o quantomeno travagliato: il loro abbraccio è affrettato, rubato. Lui ha un piede sul gradino, sembra non avere tempo, sembra che debba allontanarsi da un momento all'altro. Lei pare volerlo trattenere con quella mano alzata mentre ricambia con elegante passione il gesto. Sullo sfondo a sinistra incombe la minaccia, una sagoma scura sembra avvicinarsi emergendo dal buio. I due giovani lo sanno, ecco il perché della loro fretta, del loro abbraccio: è un bacio di addio. L'imperante dolcezza di questa immagine ha sicuramente fatto di questa tela un emblema dell'amore e del sentimento. Di fatto questo dipinto è diventato uno dei simboli di quella particolare corrente artistica e letteraria del primo Ottocento chiamata appunto Romanticismo. Generazioni di adolescenti si sono soffermanti a osservarlo cogliendo il forte impatto comunicativo dell'immagine, sospirando sulla tenera scena d'amore, ammirando l'incredibile abilità del pittore nel ritrarre non solo il sentimento d'amore ma anche il realismo della scena con il raso di quel vestito azzurro che sembra così vero che quasi ci illudiamo di poter sentire il frusciare della stoffa, avvertirne la consistenza sotto le dita, così perfetto da rubare la scena a tutto il resto. Grande però è stato il mio sgomento quando  un giorno ho scoperto che in realtà il messaggio reale dell'opera ha assai poco a che vedere con l'amore. Il Romanticismo italiano, a differenza di quello europeo molto più gotico e sentimentale, assunse infatti una connotazione più legata alla politica e ai valori di libertà ed indipendenza. L'arte e la letteratura nostrana ascrivibile a quel periodo riflettono proprio questa complessa realtà storica fatta di desiderio di libertà e uguaglianza, di amor patrio e eroismo. Il quadro di Hayez non fa eccezioni. In realtà l'abbraccio d'amore altro non sarebbe che un omaggio all'alleanza con la Francia (Patti di Plombières) in una guerra contro l'odiato nemico austriaco che teneva in scacco gran parte del Nord della nostra penisola e impediva il sogno di un'Italia unita. La veste azzurra, il rosso della calzamaglia e il pizzo bianco della manica sono quindi un'esaltazione dei colori della bandiera francese. Tanto perché il messaggio trapelasse bene il pittore realizzò un secondo dipinto, gemello di questo, aggiungendo  un drappo bianco sulle scale e colorando di verde l'interno del mantello del ragazzo: bianco rosso e verde, bianco  rosso e azzurro. Il bacio fra due nazioni: Italia e Francia. Questa interpretazione politicizzata dell'opera ha un po' sconcertato e infastidito il mio lato tenero, romantico e sognatore, nonostante la nobile causa che la sostiene per cui ho deciso da allora di continuare a vedere questo dipinto come un simbolo dell'amore e del sentimento e ad ignorare il significato storicamente documentato che vi sottende anche se confermato dallo stesso artista. Due giovani che si abbracciano nel gesto più bello e antico del mondo in un immagine perfetta e romantica sono, oggi come allora, l'unico modo per scordarci la violenza, la guerra e le sopraffazioni e di sottolineare come questo sentimento sia sempre la più forte delle emozioni.

 



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ESCE IN LIBRERIA AMORE IMMORTALE ( Immortal Beloved ), di Cate Tiernan- EDIZIONE MONDADORI

Nastasya ha trascorso la sua lunga esistenza tenendo il collo accuratamente coperto. Certo qualcuno, negli ultimi quattro secoli, ha visto l'oscuro disegno impresso sulla sua pelle con un amuleto rovente. Nessuno, però, che sia ancora vivo. Quanto tempo misura la vita di un immortale? Guerre, carestie e pestilenze durano il vapore di un respiro e il conto dei respiri si dimentica. Ma Nastasya non può dimenticare il massacro della sua famiglia. Carnefice d'Inverno lo chiamava la sua gente. Non era il protagonista di un'antica leggenda delle steppe, ma lo spietato predatore del Nord che, cinquecento anni prima, in uno sperduto villaggio di agricoltori, fece strage dei suoi genitori. Uccise per impadronirsi del taraksin, l'amuleto dotato di un potere magico immenso, che ogni casato di immortali custodisce. Da allora, Nastasya teme la magia, portatrice di sventura. Solo a River's Edge, una comunità di immortali dediti alla crescita interiore, imparerà a lasciare fluire il potere dentro di lei. Anche l'amore è potere? Forse ha il volto di Reyn, algido dio vichingo. E accende fantasie sopite, ma nel contempo risveglia visioni di un passato che non passa mai...

Nota di andreina65: Primo libro di una trilogia urban fantasy young adult, chiamata "Immortal Beloved Trilogy" protagonista l'immortale Nastasya.


1. AMORE IMMORTALE  (Immortal Beloved)
2. Everlasting Dark
3. Everlasting War


Nel suo blog ( http://catetiernan.org/blog/  ) la scrittrice ha postato la cover Italiana di Amore Immortale e ringrazia la traduttrice italiana Loredana Serratore che carinamente le ha spedito l'edizione italiana di Immortal Beloved.

Cate Tiernan, scrittrice americana nata nel 1961, è autrice della serie che ha per protagonista la giovane strega Morgan; dopo aver riscosso grande successo negli USA, è stata pubblicata anche in Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda, Canada e Australia. Nella stessa serie ha già pubblicato: Il cacciatore di streghe, Il lato oscuro, Il libro delle ombre, Forza del male, Il richiamo del sangue, Oscure premonizioni, L'erede delle tenebre, Minaccia occulta, Minaccia occulta Dark, Stirpe di strega.

 LEGGI IL PRIMO CAPITOLO  

 


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ESCE IN LIBRERIA LA STANZA DEL PIANOFORTE di Manuela Stefani - EDIZIONE MONDADORI

Daniele e Bianca si conoscono poco più che bambini. Lui suona il pianoforte, lei è una ginnasta promettente. L'uno accanto all'altra passano i freschi anni della loro adolescenza, facendosi compagnia, aiutandosi a crescere, volendosi bene. L'affetto di Daniele, però, ha un colore più caldo di quello di una semplice amicizia, mentre Bianca, giovane e immatura, non approfondisce la natura dei propri sentimenti e continua ad amare il compagno come un fratello. Senza che nulla apparentemente muti tra di loro, i due scivolano in una relazione asimmetrica, che non potrà che interrompersi improvvisamente alle soglie dell'età adulta. La vita continua su binari separati, portando a entrambi eventi e incontri, dolori, speranze e nuove passioni: il percorso di lei s'incaglia in un matrimonio infelice, al quale nemmeno la nascita di tre figli riesce a dare slancio, e prosegue, dopo la separazione, in una faticosa ma coraggiosa ricerca di un amore e di seconde opportunità. La storia di lui passa invece attraverso il lutto e il disinganno. L'attaccamento e la fedeltà di una donna dal nome simile a quello del suo antico amore e il trasferimento dal grigiore milanese alle magiche suggestioni del lago d'Orta sembrano segni di un destino benevolo: Daniele si isola nel silenzio e nella solitudine, spezzati solo dalle note del pianoforte che la moglie gli ha regalato, dando voce alla sua malinconia e ai suoi rimpianti. Vent'anni dopo l'ultimo incontro, Daniele e Bianca si ritrovano per caso.
Ancora una volta, la vita assegna loro posizioni differenti. L'amore che avrebbe potuto essere e non è stato ha un'ultima occasione di fioritura.

Manuela Stefani sposata e madre di tre figli, è nata a Milano dove tutt'ora vive. Abita in campagna perchè adora vivere all'aria aperta, ma nonostante ami la sua casa, il suo sogno è esplorare nuovi luoghi nel mondo perche come lei dice "mi affascina l’altrove e coltivo il sogno di esplorarlo: so che c’è più di un luogo dove mi sentirei a casa, se contiene bellezza, affetti ed emozioni sufficienti a legare la vita e la mia anima"
L’altrove non è solo un luogo geografico. Ne è venuta fuori La casa degli ulivi (Mondadori, 2006) e oggi La stanza del pianoforte (Mondadori, 2010). Ne è venuto fuori un nuovo sogno, un altro orizzonte, una diversa strada da percorrere. Per non fermarmi. Per crescere ancora."

LEGGI IL PRIMO CAPITOLO  

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 ESCE IN LIBRERIA  CERULEAN SINS di  Laurell K. Hamilton - EDIZIONE NORD

La traumatica rottura con Richard è ancora una ferita aperta per Anita Blake. Ed è quindi il bisogno di avere una vita sentimentale stabile che la spinge a impegnarsi in una relazione normale… anche se, per una negromante che di lavoro resuscita i morti, «normale» significa frequentare Micah, un leopardo mannaro, senza però rinunciare alle irresistibili tentazioni incarnate da Jean-Claude, il Master della Città, e del suo bellissimo e seducente luogotenente, Asher. È inevitabile che un equilibrio così fragile non sia destinato a durare e, infatti, l’inatteso arrivo dall’Europa di Musette, la temuta rappresentante del Consiglio dei Vampiri, trascina prima Jean-Claude e poi la stessa Anita in un vortice d’intrighi e lotte di potere dai risvolti imprevedibili. Inoltre, quando St. Louis viene scossa da una serie di brutali omicidi, la situazione diventa ancora più torbida: Anita capisce subito che le morti sono opera di una creatura della notte e gli indizi la portano ben presto a sospettare proprio di Musette. Tuttavia la cacciatrice sa di dover agire con la massima cautela, per evitare che le sue indagini abbiano conseguenze devastanti per lei e, soprattutto, per i suoi amanti: perché le sue mosse hanno risvegliato l’interesse della Madre di Tutte le Tenebre, l’essere oscuro che ha generato le stirpi dei licantropi e dei vampiri...

Note di andreina65: Per le affezionate lettrici ecco un'altra avventura dell'eroina tra le più amate, l'affascinante risvegliante e all’occorrenza cacciatrice di vampiri Anita Blake.
Siamo arrivati all'undicesimo libro, e molte delle lettrici lamentano il fatto che oramai la serie sia diventata per quanto riguarda gli ultimi libri, una sorta di descrizione sulla vita sessuale alquanto ecclettica, e non di certo monogama della protagonista più che il proseguo delle avventure di Anita Blake. Non resta che vedere come si svilupperà la storia nei prossimi libri.

La serie " Anita Blake, Vampire Hunter" sino a oggi conta ben venti libri!


1-NODO DI SANGUE (Guilty Pleasures)
2-RESTI MORTALI (The Laughing Corpse)
3-IL CIRCO DEI DANNATI (Circus Of The Damned)
4-LUNA NERA (Lunatic Cafe)
5-POLVERE ALLA POLVERE (Bloody Bones)
6-IL BALLO DELLA MORTE (The Killing Dance)
7-DONO DI CENERE (Burnt Offerings)
8- BLUE MOON (Blue Moon 2008)
9- BUTTERLFLY (Obsidian Butterfly)
10-NARCISSUS (Narcissus in Chains)
11- CERULEAN SINS (Cerulean Sins)
12- Incubus Dreams (inedito in Italia)
13. Micah (inedito in Italia)
14- Danse Macabre (inedito in Italia)
15- The Harlequin (inedito in Italia)
16- Blood Noir (inedito in Italia)
17- Skin Trade (inedito in Italia)
18. Flirt (inedito in Italia)
19. Bullet(inedito in Italia)
20. Hit List (2011)

Laurell K. Hamilton è nata a Heber Springs (Arkansas), ma è cresciuta a Sims, un piccolo villaggio dell’Indiana. I romanzi dedicati alla cacciatrice di vampiri Anita Blake sono stati pubblicati con enorme successo in tutto il mondo, e uguale fortuna hanno riscosso Un bacio nell’ombra (2006), Il tocco della notte (2007), Sedotta dalla luna (2008) e Nel cuore della notte (2009), che appartengono alla serie incentrata sulle vicende magiche e sensuali di Meredith Gentry.

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ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Karen Hawkins, ONE NIGHT IN SCOTLAND, EDIZIONI POCKET STAR

Karen Hawkins'S LATEST BOOK, ONE NIGHT IN SCOTLAND, BY POCKET STAR


New York Times bestselling author Karen Hawkins begins a sparkling new series with this thrilling tale of a desperate beauty on an urgent quest, a dark earl scarred by his beastly past - and the ancient treasure that binds their fates.

A mysterious abductor . . .
Someone is holding her brother prisoner in exchange for a gold-and-onyx box covered in mysterious runes, so Mary Hurst boldly sets out from the family vicarage to find the priceless artifact. But the man who possesses it, Angus Hay, the Earl of Erroll, is less than sympathetic to her plight.

A forbidding stranger . . .
Himself a prisoner of his dark past, Angus refuses to yield the box - or allow Mary to leave! Suspicious of the alluring lass's mission, he vows to wrest a confession from her, but unearths a fiery temper and a will as strong as his own.

An unbreakable curse . . .
Passion flares between them, but now there is more at stake: an unknown enemy is hunting down the precious box, and will stop at nothing. Risking all for love, Angus must solve the mystery behind the runes . . . and trust the only woman who can awaken his forgotten heart.



L’autrice bestseller del New York Times Karen Hawkins inizia la sua nuova, spumeggiante serie con quest’emozionante storia di una bellissima ragazza con un’urgente e disperata missione da compiere e di un conte tenebroso, segnato dal suo terribile passato – e di un tesoro antico che lega i loro destini.

Un misterioso rapitore…
Qualcuno sta tenendo in ostaggio suo fratello in cambio di una scatola fatta di oro ed onice e coperta da rune misteriose. Così, Mary Hurst decide coraggiosamente di avventurarsi alla ricerca del prezioso manufatto lasciando il vicariato, che è la casa di famiglia. Ma l’uomo che possiede l’oggetto in questione, Angus Hay, il Conte di Erroll, non è assolutamente disposto ad accogliere la sua richiesta.

Una persona sconosciuta e minacciosa...
Prigioniero del suo passato oscuro, Angus rifiuta di dare la scatola a Mary – o di permetterle di andarsene! Insospettito dalla missione dell’attraente fanciulla, giura di estorcere da lei una confessione, ma tutto quello che scopre è un focoso temperamento e una volontà forte tanto quanto la sua.

Una maledizione indistruttibile...
Tra i due si accende la passione, ma ora il pericolo è ancora più vicino: un nemico sconosciuto è alla caccia della scatola preziosa, e non si fermerà davanti a niente pur di averla. Rischiando tutto per amore, Angus deve risolvere il mistero nascosto dietro le rune... e fidarsi dell’unica donna capace di risvegliare il suo cuore dimenticato.


Nota di Drakon75

An award winning author, Karen Hawkins has written more than 20 romance novels, which mostly make part of one of her numerous series she has written over the years. One of them, The Talisman Ring, was entirely translated and published in Italy by Mondadori. You can find more information about this series here:


http://romancebooks.splinder.com/post/23477384 

Karen is working at the moment alternately on two series – her historical Hurst Amulet Series set in Regency-era Scotland and her contemporary Glory, North Carolina Series, which combines romance and mystery genre. ONE NIGHT IN SCOTLAND is the first book of the Hurst Amulet Series, and already next year it will have its sequel with the title SCANDAL IN SCOTLAND.

Vincittrice di numerosi premi, Karen Hawkins ha scritto più di venti romanzi, che per lo più fanno parte delle numerose serie che l’autrice ha scritto nel corso degli anni. Una di loro, la serie dell’Anello Talismano, è stata interamente tradotta e pubblicata in Italia da Mondadori nella collana I Romanzi. Potete trovare le informazioni su questa serie a questo link:


http://romancebooks.splinder.com/post/23477384

Al momento, Karen lavora su due serie diverse – la serie Hurst Amulet, di genere storico, ambientata in Scozia durante il periodo Regency, e la serie contemporanea Glory, North Carolina, che combina romance e mistery. ONE NIGHT IN SCOTLAND è il primo libro della serie Hurst Amulets, e già il prossimo anno uscirà il suo seguito, intitolato SCANDAL IN SCOTLAND.
 

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 ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Irene Magers, LAST TRAIN FROM BERLIN, EDIZIONI SHADY TREE PRESS

Irene Magers'S LATEST BOOK, LAST TRAIN FROM BERLIN, BY SHADY TREE PRESS



"Last Train From Berlin" brings a surprising and haunting conclusion to the von Renz dynasty, the unforgettable Berlin family that readers first met in Coach From Warsaw , followed by Night Crossing to Athens . With this last installment of the trilogy, we see ancestral ties and age-old traditions pitted against a ruthless regime at war.

Her husband at the front, Lisbet von Renz tries to survive in Berlin during devastation bomb attacks. Death and starvation are daily realities; escape from the city is a pipe dream. Finally, with nowhere to turn, she takes shelter with Dorrit, who is hiding in plain sight from the Nazis. Salvation comes from unexpected quarters. But the price is high. Someone must risk everything.
Last train From Berlin is a thrilling journey stretching south to Yugoslavia and north to Denmark. Irene Magers once again proves that she is a wonderful storyteller, sweeping us into a maelstrom of shattered lives set against the backdrop of a burning continent. In the midst of it all, the reader will be profoundly moved and uplifted by the love and sacrifice that beats in the human heart at a time when suffering is at its worst.


“Last Train From Berlin” è il romanzo che ci porta alla sorprendente e incantevole conclusione della “Dinastia Von Renz”, una indimenticabile famiglia berlinese che i lettori hanno conosciuto prima nel romanzo “Coach From Warsaw”, e poi nel sequel, intitolato ”Night Crossing to Athens”. Con questo ultimo romanzo della trilogia, vedremo i legami ancestrali e le tradizioni antiche sconvolti da uno spietato regime bellico.

Mentre il suo marito è al fronte, Lisbet von Renz cerca di sopravvivere in Berlino durante i bombardamenti che devastano la regione. La morte e la fame sono la realtà di ogni giorno; la fuga dalla città è un sogno impossibile. Alla fine, non avendo nessuna possibilità di trovare aiuto, trova un rifugio da dividere con Dorrit, che si sta nascondendo dai Nazisti stando proprio sotto il loro naso. La salvezza arriva, e arriva da una direzione inaspettata. Ma il prezzo è alto. Qualcuno dovrà rischiare tutto.
Last Train From Berlin è un viaggio emozionante che ci porta verso il sud, fino alla Iugoslavia e poi verso il nord, fino alla Danimarca. Ancora una volta, Irene Magers dimostra la sua grande maestria di narratrice, portando con sé il lettore dentro un vortice di vite distrutte, sullo sfondo di un intero continente in fiamme. E nel mezzo di tutto ciò, il lettore sarà profondamente commosso e sollevato dall’amore e dallo spirito di sacrificio che battono dentro il cuore umano anche quando la sofferenza sembra non abbia fine.


Nota di Drakon75

Irene Magers was born in Berlin, raised in Denmark , and is now living in New York City with her family.
LAST TRAIN FROM BERLIN is the third book in a trilogy called Von Renz Dynasty. The books in this series are as follows:

COACH FROM WARSAW (September 2010)
NIGHT CROSSING TO ATHENS (October 2010)
LAST TRAIN FROM BERLIN (November 2010)



Irene Magers è nata a Berlino, cresciuta in Danimarca, ora vive a New York con la sua famiglia.
LAST TRAIN FROM BERLIN è il terzo romanzo della trilogia Von Renz Dynasty composta dai seguenti libri:

COACH FROM WARSAW (September 2010)
NIGHT CROSSING TO ATHENS (October 2010)
LAST TRAIN FROM BERLIN (November 2010)

 

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VENERDI’ 26 NOVEMBRE ALLE ORE 18:30 PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL MUNICIPIO XVIII DELLA CITTA’ DI ROMA VERRA’ PRESENTATA LA TERZA EDIZIONE DEL ROMANZO LEONOR DELL' AUTORE DIEGO GALDINO, PER L’OCCASIONE EDITA IN UNA NUOVA VESTE GRAFICA.

Il romanzo Leonor di Diego Galdino può sembrare una storia d’amore come tante, dove i due personaggi principali Giorgio e Leonor si corrono incontro circumnavigando un mondo a forma di cuore prendendo direzioni opposte, navigando pagina dopo pagina nel mare delle avversità, dei sensi di colpa per cercare di ritrovarsi alla fine insieme per sempre. La particolarità di questa storia è che essa si dipana nella realtà d’oggi e al tempo stesso in una dimensione fantastica, ideale, universale, che si nutre della poesia dell’amore e della densità di sentimenti autentici.
Il racconto è spedito, avvolgente, mai appesantito di sterile zavorra letteraria. Diego Galdino, infatti, non è un letterato ma una persona straordinariamente, sensibile, appassionata d’arte e di poesia, nata con “la vocazione di tradurre il vivere in narrazione” con una naturale inclinazione a conferire all’ordinario la bellezza, la purezza e l’incanto di amorosi versi. La sua narrazione è semplice, permeata di accenti lirici di facile presa: non indulge mai né ad una tragicità morbosa né ad un gratuito, pruriginoso erotismo, ingrediente costante di molta narrativa contemporanea. Il segreto di questo romanzo sta nella pregnanza e nel contrasto dei sentimenti che toccano il cuore del lettore e non scivolano via “come gocce da un impermeabile”. I lettori, giunti alla fine di questa favola per adulti, resteranno sorpresi nello scoprire una volta di più quanto grande può essere l’amore e quanto l’amore e la vita siano sempre e comunque un binomio inscindibile, per nulla scontato. 



Diego Galdino è nato a Roma nel 1971. Separato e padre di due bambine alle quali ha dedicato il suo primo romanzo "LEONOR" lavora come barman seguendo l attività paterna. La sua scelta famigliare tra doveri ed esigenze che non ha frenato,anzi ha stimolato la sua vocazione a scrivere. Nel seguire gli studi classici la necessità di essere scrittore è diventata una sfida con la vita .Di notte dopo aver rimboccato le coperte delle sue bambine si rifugia nel suo"grande sogno" di scrittore.Intorno,l ibri e gli oggetti d arte della sua passione per l antiquariato.

Diego Galdino è stato nostro ospite, quì trovate il link all’intervista che ci ha rilasciato qualche tempo fa :
http://romancebooks.splinder.com/post/18657903






 



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AND THE  WINNERS ARE...

Coi complimenti del blog,

siamo felicissime di poter regalare ben due libri questa settimana e più precisamente:

la copia autografata de
LA DONNA DI GIADA di Mary Jo Putney
è stata vinta da Danny Mo. 


Mentre la copia autografata de
UNA MOGLIE PER NEMICA di Jo Beverley 
è stata vinta da Patty.

Congratulazioni alle vincitrici!
Contattateci in privato per fornirci i vostri recapiti.


N.B. Se le vincitrici non ci contatteranno entro 2 settimane procederemo a una nuova estrazione.

  

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RECENSIONE: LA SORELLA DI MOZART, di Rita Charbonnier

Anno: 2006

Pubblicato in Italia da: Corbaccio

Formato: Hardcover

Livello di sensualità: Subtle (sottile)

Genere: Historical

Ambientazione: Salisburgo

Voto: 9/10

Wolfgang Amadeus Mozart, il più grande compositore di tutti i tempi, aveva una sorella che era a sua volta un genio musicale e con la quale si esibiva durante l’infanzia, sotto la guida rigida del padre Leopold.
Anche Nannerl, questo il nome della ragazza, di cinque anni maggiore di Wolfgang, ha un grandissimo talento per la musica, e il suo sogno è quello di comporre musica e magari, un giorno, un’opera; ma la giovane donna deve fare i conti con un mondo in cui solo gli uomini possono sperare di essere presi in considerazione per il loro talento musicale; le donne vengono relegate al massimo come insegnanti di musica.
Come Nannerl scopre ben presto a sue spese, quando il padre Leopold le impone di rinunciare al tanto desiderato viaggio in Italia per rimanere a Salisburgo a dare lezioni di musica alle figlie dei nobili, e con i soldi guadagnati, sostenere il viaggio e gli studi del fratello. Il suo sogno si infrange così contro la dura realtà, e ciò non fa che renderla dura e scontrosa con sé stessa e con gli altri; nonostante tutto, l’amore per la musica non l’abbandona…


Quando si dice che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, solitamente si pensa a una moglie o a una donna amata; stavolta invece è una sorella, Nannerl Mozart (al secolo, Maria Anna Walburga Ignatia), personaggio realmente esistito e che non come talento era alla pari del famoso fratello.
Perché allora non sappiamo nulla di lei? Con questo romanzo Rita Charbonnier prova a dare una risposta (certo romanzata, ma su basi reali) a questa domanda. Il risultato è un bellissimo romanzo con una bellissima protagonista; Nannerl mi ha letteralmente conquistato per tanti motivi, in primis per la sua modernità: sono convinta infatti che anche noi donne del 2010 possiamo riconoscerci in lei per molti motivi, nonostante ci separino più di tre secoli.

Innanzitutto Nannerl ha una grinta e una vitalità notevoli, che purtroppo vengono poco apprezzate in un’epoca in cui le donne sono principalmente considerate proprietà degli uomini (che siano padri, fratelli o mariti poco importa), o al massimo graziosi elementi decorativi nei salotti: qualsiasi talento possedessero, come viene rimarcato nella vicenda della baronessa che manda la figlia a lezione dalla protagonista, doveva servire unicamente a esibirsi nei salotti per attrarre il miglior partito possibile. Non per niente una buona educazione comprendeva anche il saper suonare uno strumento; ma chi cercava di emergere, di affrancarsi da questo schema riduttivo e usare il proprio talento per dare un senso alla vita, veniva ostacolata in tutti i modi.
Nannerl è vittima per anni di quest’atteggiamento: da bambina il padre Leopold la incoraggia a coltivare il suo talento esclusivamente per servirsi di lei esibendola nei salotti (prima da sola, poi insieme al fratello) per soddisfare la sua non troppo celata ambizione, il suo desiderio di acquistare attraverso figli la fama che egli non ha mai ottenuto; ma, mentre incoraggia e fa numerosi sacrifici per sostenere Wolfgang, senza accorgersene (o senza darvi importanza) demolisce e sacrifica Nannerl, costringendola a rinunciare ai suoi sogni per favorire l’ascesa del fratello (è grazie al lavoro di Nannerl come insegnante di piano e ai sacrifici economici suoi e della madre se i due Mozart maschi possono permettersi il viaggio in Italia che sarà fondamentale per l’istruzione e la carriera del genio della musica). Per questo il rapporto tra padre e figlia sarà, per la maggior parte del romanzo, sofferto e rancoroso, un amore-odio che si concluderà solo verso la fine dei giorni di Leopold Mozart.
A causa di tutto ciò Nannerl vivrà per anni come una creatura repressa e sofferente, che al mondo mostra solo il suo lato negativo perché le viene impedito di esprimersi liberamente (anche se a volte esagera con le rispostacce!)

Poi la passione, altro elemento che caratterizza la nostra eroina:la passione musicale prima di tutto, che è davvero più forte di qualunque sacrificio o rinuncia (commovente a mio avviso, quando l’autrice descrive le dita che si muovono da sole come per suonare mentre la protagonista dorme), a tal punto che spingerà Nannerl a proiettare tutti i suoi desideri ed energie verso Victoria, sua promettente allieva e personaggio in cui la protagonista vede un evidente riscatto per sé stessa, in modo da farla diventare al grande musicista che lei non ha potuto essere. Ma anche la passione amorosa verso i due uomini di cui si innamora nel corso della storia; e va da sé che proprio grazie a un amore felice finalmente dopo anni di sofferenze e dopo un lungo e travagliato percorso psicologico e sentimentale anche la nostra eroina troverà la felicità, potrà finalmente ritrovare un contatto sereno anche con la musica e si riconcilierà con la memoria del geniale fratello, con cui in vita aveva avuto un rapporto molto tormentato di amore e odio (molto più che col padre). Qui dovrei aprire un discorso a parte, perché il Wolfgang del romanzo non è il genio pazzo del film AMADEUS, ma un personaggio ambiguo, freddo, egoista; spesso incoraggia Nannerl nei suoi propositi musicali, talvolta sembra volerla favorire, ma altrettanto spesso la demolisce psicologicamente costringendola al sacrificio e facendo apparire la cosa come se fosse una scelta della sorella. A tratti, veramente odioso.

Accanto a Nannerl, altre comprimarie a loro modo notevoli e indimenticabili: la mamma Anna Maria, l’allieva Victoria e la sciocca baronessa. Gli uomini, come detto, non fanno uan bella figura, ma Jean Baptiste, uno dei due uomini di cui la protagonista si innamora, riscatta la categoria.
Nonostante dalla corrispondenza familiare si sappia che anche Nannerl si dedicò alla composizione di brani musicali (fatto ribadito anche nel libro), nulla del suo lavoro è giunto fino a noi, ma ora con questo bel libro Rita Charbonnier (che tra l’altro, avendo studiato pianoforte per molti anni, ha una notevole competenza riguardo al mondo della musica oltre che della scrittura) ci dà l’opportunità di conoscere un personaggio sconosciuto ma sicuramente interessante e, per me, indimenticabile, come la sua storia.


By Tiziana

Slightly Dangerous - Capitolo 5

                               SLIGHTLY DANGEROUS

Tutti i soggetti descritti nelle storia sono maggiorenni e comunque fittizi. I personaggi e le situazioni presenti nella fanfiction si ispirano a quelli creati da Mary Balogh, che detiene tutti i diritti sull'opera;  questa storia è stata scritta senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyright.  

Potete leggere il prologo qui:
PROLOGO

Qui il primo capitolo:
CAPITOLO 1

Qui  il secondo capitolo:
CAPITOLO 2

Qui il terzo:
CAPITOLO 3

Qui il quarto: 
CAPITOLO 4
                                                              
                                                          5



 

─ … d’altronde cosa aspettarsi da un uomo che sembra aver inghiottito una scopa intera?
─ Come prego, signora Derrick? Potreste cortesemente ripetere, temo di non aver compreso appieno la vostra frase.
La signora Derrick, sorrise sospirando ─ Ah, debbo proprio avervi annoiata con le mie chiacchiere! Me ne scuso, so che dovrei parlare molto meno, ma la vostra compagnia è talmente piacevole che mi sono lasciata andare.
Elizabeth sorrise di rimando e si riscosse dal torpore che l’aveva assalita dopo il primo quarto d’ora con Christine Derrick. Non che la donna fosse una conversatrice noiosa, al contrario, era molto vivace e dotata di spirito, ma lei era talmente oppressa da quella situazione che si era immersa nei propri cupi pensieri fingendo di prestare attenzione alla sua interlocutrice. Solo l’arrivo di Wulfric Bedwin nella sala da musica, dove gli ospiti si erano riuniti in quel tardo pomeriggio, e il conseguente commento acido di Christine l’avevano riportata al presente.
Eccolo lì, la causa di tutti i suoi guai, splendido e impettito come sempre, pareva un sovrano in mezzo ai sudditi, tanto ciascuno si affannava a compiacerlo. Lady Renable, la padrona di casa, sembrava illuminata dalla Grazia Divina ogni volta che lui le rivolgeva la parola e forse era davvero così: la voce che il duca di Bewcastle sarebbe giunto come ospite a Schofield Park aveva  guadagnato alla baronessa l’imperitura invidia di tutto il vicinato e l’imperitura gloria di un successo mai raggiunto da alcuno nella regione. Ora anche i villici potevano vantarsi di aver ricevuto la visita di una tale personalità, la cui importanza sarebbe stata soprassata solo se re Giorgio o il principe di Galles si fossero degnati di apparire in quel remoto angolo del Gloucestershire. Ma poiché il primo era interdetto a causa della sua follia, e il secondo era ben poco amato, la presenza di Bewcastle avrebbe fornito materiale per i racconti di almeno tre generazioni.
Schofield Park era una bella residenza di campagna con giardini notevoli e addirittura un grande labirinto, che Elizabeth aveva cercato di provare per tutta la settimana senza riuscirvi, per un motivo o per l’altro. Reggere la parte della cugina povera le pesava, non era nata attrice lei. D’altronde non aveva avuto scelta, una carrozza del duca con una cameriera era passata a prenderla  col suo bagaglio, l’aveva caricata e condotta in quel luogo sperduto con le precise istruzioni, vergate dalla mano stessa di Sua Grazia, di presentarsi come una sua lontanissima cugina che l’avrebbe accompagnato nel suo soggiorno di due settimane dai baroni Renable. Per un attimo il cuore di Elizabeth si era riempito di speranza come un pozzo di acqua: finalmente Wulfric si era convinto a considerarla come una donna, nonostante le sue parole sprezzanti durante il loro ultimo incontro, ed avrebbe fatto di lei la sua amante. Per quale altro motivo altrimenti l’avrebbe invitata a casa di aristocratici e introdotta in quel modo?
Il pozzo si era prosciugato nel giro di ventiquattrore. Il duca aveva evitato ogni occasione non soltanto di restare solo con lei, ma anche di parlarle, se si escludevano i saluti di rito durante la giornata e la serata. Elizabeth era confusa, irritata ed infelice. Si sentiva assolutamente fuori posto in quella compagnia a suo avviso molto mal assortita, tra coppie anziane, giovinette in cerca di marito, scapoli di diversa estrazione e decisamente più vecchi di quelle fanciulle in fiore. Non che questo fosse un aspetto rilevante, ovviamente, se il padre lo decideva poteva dare in sposa la figlia quindicenne ad un sessantenne e nessuno avrebbe obiettato. A chiudere questa non particolarmente allegra compagnia c’erano lei e Christine Derrick: la dama di compagnia della mantenuta di un duca che si fingeva la parente povera e un’insegnante di paese, vedova di un visconte. Non erano nobili, non erano ricche, non erano belle, non erano giovani. In pratica non avevano nessuna delle doti richieste  ad una donna per stare in società. Forse per questo avevano immediatamente fatto comunella, isolandosi dal gruppo per quanto possibile  e partecipando agli intrattenimenti di gruppo in coppia.
─ Vi ringrazio signora Derrick e anche per me la vostra compagnia è molto piacevole. Però  ogni tanto il disagio che provo nel trovarmi qui prende il sopravvento e mi fa astrarre dalla conversazione, per quanto deliziosa come la vostra. 
Christine rise di cuore, una risata vera, non la risatina sommessa che veniva insegnata alla ragazze di buona famiglia. ─ Io e l’aggettivo “deliziosa” non siamo mai stati accostati! Siete molto gentile signorina Pearse, ma so quando esagero e vi sto monopolizzando da ben quaranta minuti. Tuttavia ritengo che le mie chiacchiere siano migliori di quel patetico tentativo di suonare il piano della signorina King. E perdonatemi l’impertinenza signorina Pearse, non sono solita criticare, ma le mie orecchie sono seriamente offese.
Elizabeth non poté far altro che unirsi alla risata. Era verissimo, Harriet King si accaniva contro la tastiera nemmeno fosse un contadino con l’aratro che rivoltava la terra per la semina. Inoltre l’atmosfera nel salotto giallo primula era opprimente, gli ospiti si stavano annoiando e la stanza più che elegante mostrava la tipica mancanza di stile degli arricchiti, sfoggiando mobili e suppellettili dorati come a sottolineare la ricchezza dei proprietari. Melanie Renable era però amica della signora Derrick, quindi Elizabeth non si era azzardata a criticare alcunché. Si spostò sulla poltrona di velluto voltandosi verso l’angolo in cui Bewcastle stava ancora conversando con la padrona di casa, sottovoce per non disturbare il mirabile intrattenimento della signorina King. Ogni volta che i suoi occhi si posavano su di lui, una fitta dolorosa le trapassava il cuore.
─ Se ho inteso bene signora Derrick, giudicate Sua Grazia un manico di scopa ambulante.
Christine ebbe la decenza di arrossire ─ Oh Cielo, che imperdonabile gaffe da parte mia! E’ un vostro parente dopotutto e credetemi non vi era malizia nel mio commento. E’ che… come avrete notato, non sono certo una vera lady… no, non tentate di negarlo per pura cortesia, mi conosco e conosco i miei limiti. Detto tra noi, francamente me ne infischio di non essere come le altre “signore” qui presenti, voi inclusa. Sono troppo vecchia per cambiare ed ho imparato ad accettarmi per come sono, si vive molto meglio quando lo si fa. Quindi ho l’orribile tendenza a parlare senza prima filtrare i miei pensieri e il duca mi sembra presuntuoso, pomposo, rigido come un asse da stiro e noioso quanto un sermone del vicario Blendingfield. Ecco, ora taccio!
Elizabeth tornò ad osservare Christine. Non era quel che si definiva una donna di classe, i suoi abiti erano semplici e probabilmente le mises sofisticate delle altre ospiti sarebbero apparse incongrue su di lei; i suoi capelli apparivano sempre spettinati anche quando acconciati e una brezza era sufficiente a trasformare la sua testa in un nido di uccelli. Ciononostante possedeva una vivacità ed una spontaneità che conquistavano.
Abbassò gli occhi per fissarsi le mani intrecciate. ─ Vi confesso che stimo molto mio cugino, però tengo anche alla vostra amicizia, dunque siate pure sincera con me. Ma vorrei farvi notare che Sua Grazia è un uomo dalle grandi responsabilità cui, a differenza di molti aristocratici, non si è mai sottratto. Vi concedo che sia rigido e cerimonioso, tuttavia non è affatto noioso quando lo si conosce e soprattutto ha un animo generoso. Vi sarete accorta che da quando siamo qui ha dedicato attenzioni e tempo alla timida e poco attraente signorina Page, attenzioni che nessuno degli altri invitati, uomini inclusi, le ha dedicato. Ogni sera balla con lei persino.
Christine Derrick si schiarì la  gola. ─ Avete ragione sulla signorina Page, le sorelle King la trattano ignobilmente mentre il duca ha mostrato grande nobiltà nei suoi confronti. Forse dopotutto non è così male. Ma ribadisco che sia noioso e pomposo!
Elizabeth represse la risposta che aveva sulla punta della lingua e quella sciocca urgenza di difenderlo. Non aveva bisogno che lei lo difendesse. Non aveva bisogno di lei, punto. L’angoscia le circondò gelida il collo e lo strinse. Improvvisamente Elizabeth sentì che le mancava l’aria. Con la coda dell’occhio si avvide che il signor Mowbry si stava avvicinando, era un uomo gentile e di grande cultura, che aveva mostrato un certo interesse per lei.  Si alzò di scatto, desiderando solo fuggire  dai falsi sorrisi e dagli interminabili e vacui scambi verbali degli ultimi sette giorni.
─ Scusatemi, ho bisogno di prendere una boccata d’aria. ─ Christine la scrutò visibilmente preoccupata dal suo repentino cambio d’umore ─ No vi prego, rimanete pure seduta. Se volete essermi d’aiuto intrattenete il signor Mowbry.
Si avviò a passo sostenuto verso le grandi porte finestre che davano sui giardini, massaggiandosi la tempia sinistra, onde simulare un’emicrania.

L’aria sorprendentemente fresca di quella serata estiva le accarezzò delicatamente la pelle, lieve e amorosa come lei immaginava sarebbero state le mani di Wulfric quando l’avessero toccata. Sfortunatamente era oramai lampante che quelle mani lunghe e signorili non l’avrebbero mai sfiorata, mai toccata, mai presa. Non era ancora venuta a capo dell’enigma che la sua presenza lì rappresentava, ma non si illudeva che fosse il preludio ad una torrida relazione illecita.
Senza rendersene conto si ritrovò davanti al labirinto ed esitò. Era un’ottima occasione per entrarvi finalmente, però essendo sola rischiava di perdersi e se fosse successo e avesse gridato aiuto non l’avrebbero udita dalla casa, perlomeno non subito. Be’ magari si sarebbe guadagnata un poco di salutare solitudine. Si infilò quasi contenta negli intricati cunicoli di bosso, procedendo con poche incertezze verso il centro. Smise di riflettere sui suoi guai e si concentrò sul percorso da seguire, tentando di vivere il momento. Le foglie dei cespugli severamente potate per assomigliare a dei muri verdi, l’odore della terra mischiata alla ghiaia che scricchiolava sotto i suoi piedi, il sibilo del vento che conduceva gli altri odori del bosco oltre i giardini, l’eco sempre più lontana, man mano che procedeva, dei suoni provenienti dalla residenza. Percependo l’animo aprirsi al gioco e rasserenarsi, si tolse le scarpette di camoscio e sollevò le gonne, iniziando a correre e correre, come tornata bambina, veloce sempre più veloce. Il cuore le batteva forte e cominciava a mancarle il fiato e quando giunse effettivamente al centro del labirinto, senza aver mai praticamente sbagliato strada, si mise a girare su sé stessa ridendo felice, come quando suo padre la premiava coi dolcetti profumati di marzapane. Chiuse gli occhi e continuò a girare, godendo di quell’istante come non se ne godeva uno da non ricordava nemmeno più quando. Aveva le vertigini ma non le importava, non voleva fermarsi, non voleva che quell’attimo sospeso nel tempo finisse e poi qualcosa o meglio qualcuno la fermò. Un braccio l’afferrò alla vita e lei si ritrovò a sbattere contro un solido torace. Socchiuse appena gli occhi ma sapeva già chi fosse, il suo profumo era inconfondibile, se lo sognava di notte. Elizabeth si preparò ad essere redarguita e rimessa al suo posto, ma lui non parlò e dopo solo una breve esitazione premette la propria bocca sulle sua, dapprima gentilmente, poi con maggiore veemenza prendendo a tormentarle il labbro inferiore anche coi denti e stuzzicandola con la lingua fin quando lei non aprì la bocca e lui ne prese possesso. La leccò, la succhiò, la provocò tra le labbra e dentro la bocca finché Elizabeth, inebetita dalla sorpresa e bloccata dall’inesperienza, non cominciò a ricambiarlo, timidamente dapprima, con sempre più convinzione poi. La sua lingua imitava quella di lui, sondandolo, avanzando per incontrarlo, ritraendosi per attirarlo ancor più dentro di sé. Elizabeth dimenticò di respirare, dimenticò chi fosse e dove fosse, dimenticò chi era lui, lo strinse a sé convulsamente, aggrappandosi al suo corpo forte e muscoloso, schiacciandosi contro di lui e desiderando di più. Lui aveva un sapore meraviglioso, di brandy invecchiato, ed Elizabeth non aveva mai immaginato si potesse assaggiare la bocca di un uomo e che fosse così eccitante. La sue gambe erano divenute di gelatina, un tremore l’attraversava tutta e le sembrava che il fuoco le scorresse nelle vene. Le pareva che sarebbe morta se lui non si fosse fermato, era sicura che sarebbe morta se lui l’avesse fatto!  E se davvero doveva morire, dopo tutto, di piacere o di vergogna, lei preferiva affogare in quel mare dell’oblio che il bacio perfetto di Wulfric le stava offrendo.

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RECENSIONE LA SPOSA IN BIANCO (Vision in White) di Nora Roberts

 
Prima edizione
:  2009 by Berkeley
 
Edito in Italia da:  Leggereditore, ottobre 2010
 
Formato:  trade paperback
 
Traduzione di:  Federica Ressi
 
Ambientazione:  contemporanea, USA
 
Genere:  women’s fiction
 
Livello di sensualità:  warm (tiepido)
 
Voto/rating:  8-/10
 
Collegamenti ad altri libri:  è il primo volume della serie “The Bride Quartet” così composta:
 
1- LA SPOSA IN BIANCO (Vision in White)
2- Bed of Roses
3- Savour the Moment
4- Happy Ever After
 
  

Il bianco è il colore della purezza, il colore dell’innocenza, il colore della pulizia. Ma è anche il colore principale degli abiti da sposa, dei desideri ancora da realizzare e delle pagine della nostra vita ancora da scrivere, così come della neve. Il bianco è decisamente il colore di questo libro, perfettamente espresso dal titolo originale Vision in White. In un Connecticut ricoperto da un manto nevoso tutti questi elementi  sono protagonisti, insieme a quelli in carne ed ossa, del romanzo.
La tosta Mackenzie Elliott ha fondato insieme alle amiche  di una vita Emma, Parker e Lauren, Promesse un’agenzia di wedding planning, eppure è un’incallita single, apparentemente per convinzione, in realtà per paura di soffrire e per timore di essere incapace di instaurare una relazione positiva e durevole. Il successo, personale come fotografa, e collettivo dell’agenzia, assieme alla profonda amicizia con le sue socie, sono il fulcro e il motore della sua esistenza. Mac non cerca e non si aspetta di imbattersi nel principe azzurro, benché abbia aiutato molte coppie a coronare il loro sogno di felicità. Incontrare quindi, dopo tanti anni, un suo ex compagno di liceo, venuto nella sede della società come fratello della sposa/ potenziale cliente di Promesse e sentirsene immediatamente attratta non la impensierisce più di tanto. Anche perché Carter, insegnante di letteratura inglese al liceo, non è certo quel che si dice un seduttore: è impacciato, si imbarazza ed arrossisce, manca di quella sicurezza tipica del maschio aduso alle conquiste. Mac ritiene di potersi concedere un flirt senza conseguenze, sottovalutando la tenacia, la determinazione e la generosità di Carter, che le si insinueranno sotto pelle, indebolendo pian piano le difese che Mac ha eretto intorno al suo cuore per farla aprire all’impensabile, ovvero progettare un intero futuro, e non scampoli rubati di qualche settimana o mesi, con un uomo.
 
La trama di questo libro è semplice e sicuramente già letta e riletta, tuttavia  Nora Roberts, come solo i grandi scrittori sanno fare, sa renderla tesa, accattivante e vibrante, nonché molto divertente in diversi punti. Fin dalle prime pagine siamo attirati dentro la storia e dentro i personaggi, dai principali ai secondari, tutti solidi e credibili. Seguiamo il lento e ragionato avvicinarsi di Mac e Carter, i loro dubbi, le loro speranze, le loro sconfitte. Il loro desiderio a un certo punto, di riconquistare, in un certo qual modo l’innocenza perduta, cancellando esperienze dolorose  e negative per poter approdare vergini nell’animo a una nuova relazione. Di credere che i nuovi inizi siano possibili, che sia possibile cambiare e quindi ricominciare.
Mac pare una donna realizzata, forte, dinamica, che come molti maghi dell’obiettivo, vive le emozioni vicariamente attraverso quelle dei soggetti delle sue fotografie e la sua unione con un tipo come Carter sarebbe sulla carta improbabile. Ma come spesso accade nella realtà, e qui la Roberts ci descrive con grande maestria, sono forse queste le relazioni destinate ad avere migliore riuscita. Un innamoramento graduale e realistico tra persone complementari, che seguiamo passo passo senza mai annoiarci e desiderando sfogliare la pagina successiva per scoprire cosa accadrà. Il merito, va detto, è anche del personaggio di Carter, un meraviglioso e non scontato eroe beta, anziché il solito  sciupa femmine dallo sguardo assassino, del tipo: l’uomo che non deve chiedere mai. Carter è un intellettuale simpatico, complicato a volte goffo e timido, ma molto appassionato, quello che a me sarebbe tanto piaciuto avere come insegnante (in realtà quasi tutti i professori liceali e universitari sono dei brutti e vecchi babbioni piuttosto lumaconi!). Un uomo che sa come restare accanto alla sua compagna e sostenerla, superando i propri limiti e i propri freni. Io l’ho trovato delizioso e davvero rinfrescante. Purtroppo l’autrice non dedica sufficiente spazio ad approfondire e spiegare il rapporto morboso di Mac, una vera combattente, con l’odiosa madre che la vampirizza psicologicamente ed economicamente e che dovrebbe essere pure alla base della sua reticenza a legarsi, ma a parte questo il romanzo non ha grandi mancanze, se non una certa prevedibilità, che però in questo caso è anche piacevolmente rassicurante. Dopo un’invasione di chick-lit e paranormali, non sempre di buon livello, finalmente un libro contemporaneo tradizionale nei temi e nello stile narrativo, con una storia ben congegnata e ben condotta, che non ha bisogno di nessun effetto speciale o effettaccio per convincere. Senza essere un capolavoro è però uno di quei volumi da leggere per star bene, per riconciliarsi con la forza dei sentimenti quieti ma perseveranti, per tenerci al caldo in queste sere d’inverno alle porte. Per avere la nostra dose giornaliera di buonumore. E poi, lasciatemelo dire per una volta, la copertina è davvero bellissima!  
 

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RECENSIONE : LASCIATI AMARE (To Taste Temptation) di Elizabeth Hoyt


Publisher / Editore: Grand Central Pub.

Publication date: 2008

Edizione Italiana : I Romanzi Mondadori Passione n. 44

Genre and setting / Genere e ambientazione: Historical, England 1764 circa / Storico, Inghilterra 1760 circa

Format: Paperback

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: hot / bollente

Collegamenti con altri libri / Connection to other books :
E’ il primo di una nuova serie di quattro romanzi, “The Legend of the Four Soldiers”, legati tra loro da un libro di favole scritto in tedesco che la protagonista, Lady Emeline Gordon, leggeva da piccola insieme a suo fratello, e che alla fine del romanzo regala all'amica più cara, Melisande, protagonista del secondo romanzo.

1 - LASCIATI AMARE (To Taste Temptation) – protagonisti Samuel Hartley e Lady Emeline Gordon
2 - To Seduce A Sinner – protagonisti Jasper Renshaw, Visconte Vale, e Melisande Fleming
3 - To Beguile A Beast – protagonisti Sir Alistair Munroe e Helen Fitzwilliam
4 - To Desire a Devil – protagonisti Reynaud St. Aubyn e Beatrice Corning

Rating : 7,5/10


Lady Emeline Gordon è una giovane vedova dell’alta società, molto ammirata e ricercata per guidare le debuttanti nel loro debutto ed insegnare loro ad attirare l’attenzione dell’uomo giusto da sposare. Samuel Hartley è un uomo del nuovo mondo, arrichitosi col commercio, arrivato da poco a Londra e già oggetto di chiacchiere per i suoi natali, la sua apparenza virile e selvaggia, per il suo modo di vestire, sempre con i gambali di pelle e i mocassini, per i suoi modi sicuri e sfrontati.
Ha un obiettivo Samuel. Sopravvissuto al massacro di Spinner’s Fall, di cui conserva profonde cicatrici, visibili e invisibili, è convinto che qualcuno abbia tradito il suo reggimento ed è qui per scoprire chi. E' in possesso dei nomi di alcuni sopravvissuti tornati in Inghilterra, molto pochi, tra cui anche un appartenente alla nobiltà. Con il pretesto di fare entrare sua sorella Rebecca in società, Samuel si rivolge a Emeline perché l’aiuti, ma nello stesso tempo permetta a lui di entrare in quella cerchia esclusiva in cui si muove l’ex ufficiale Lord Vane, il suo primo sospetto. Per riuscire ad ottenere la collaborazione di Emeline, Samuel le confida di aver conosciuto suo fratello, morto nello stesso massacro.
Samuel è immediatamente attratto da Emeline, riesce a vedere dietro la maschera della compita, perfetta gentildonna, riesce a risvegliare le passioni e a dare una scossa al suo equilibrio e alla sua sicurezza esteriore.
Emeline si rende conto che Samuel è un uomo molto pericoloso, c’è la possibilità che riesca a fare uscire la vecchia Emeline, quella che ha faticato così tanto a soffocare, eppure ne è attratta. Lo combatte, fino a provocare le sue avance, che accetta solo quando sono imposte. Forzarla è l’unico modo in cui Samuel riesce ad ottenere da lei una risposta istintiva e passionale, e lo capisce subito. Capisce che lei ha paura di lasciarsi andare, e che pur di proteggersi è disposta a sposare proprio Lord Vane, che non ama.


Ho letto questo romanzo ancora quando uscì negli Stati Uniti. Prima di questo non avevo mai letto nulla di Elizabeth Hoyt, ma sapendo quanto successo aveva avuto la sua trilogia, sia negli USA che in Italia, mi ero preparata a leggere una storia di quelle che non si lasciano posare fino all’ultima pagina. Avere aspettative così alte però a volte è controproducente, anche se in sé il libro in questione, pur essendo un po' lento, non è né scritto male né banale. Devo dire piuttosto che questo romanzo tocca dei tasti molto delicati per ciò che riguarda i miei gusti in fatto di romance in generale, e in parte sicuramente questo mi ha portato a non apprezzarlo come avrebbe meritato; detto questo, sono altresì certa che molte di voi lo troveranno bello e commovente.
La trama è abbastanza drammatica, entrambi i protagonisti sono segnati dal passato. Samuel, cresciuto in America in modo selvaggio nelle foreste con il padre cacciatore di pelli, viene poi istruito in un collegio e rilevata la ditta del padre alla sua morte fa una grande fortuna come commerciante.
Samuel ha dentro di lui un tremendo passato, di orrore, di inadeguatezza, di senso di colpa; avendo fatto parte del 28mo reggimento come guida, è uno dei pochissimi sopravvissuti al terribile massacro di Spinner’s Fall ad opera degli indiani, e non riesce a superarlo. Di notte gli incubi lo svegliano, quando si ritrova in luoghi affollati i ricordi ritornano a perseguitarlo causandogli malessere fisico, e l’unico modo in cui riesce a combattere i terribili ricordi è “correre” fino a stremarsi. Correre come fece durante il massacro, per tre giorni e tre notti pur essendo ferito, per raggiungere i rinforzi, ma non arrivando in tempo per salvare tutti gli ufficiali fatti prigionieri dagli indiani. 
Emeline percepisce la sofferenza in Samuel, il suo straziante senso di colpa. Tra quegli ufficiali c'era il suo amato fratello, e questo glielo fa avvicinare ancora di più, nonostante la sua risoluzione a tenerlo lontano.
Emeline è esteriormente la lady perfetta, vedova, ha perso il marito che amava, il fratello che adorava e infine il padre, e ha dovuto imparare ad andare avanti, pensare alla proprietà, alla famiglia e a suo figlio da sola, nonostante il dolore che la devastava. E’ riuscita a soffocare l’eccessiva passionalità, insicurezza, emotività dietro la maschera impassibile e anche un po’ fredda che la contraddistingue. Ma quando incontra Samuel, il ghiaccio si scioglie. Lui è istinto, passione, emozione, e riesce a risvegliare quella parte di lei che desidera ardentemente uscire, ma che lei rinnega per paura di soffrire, paura di amare e perdere di nuovo.
Il conflitto tra i caratteri di Samuel e Emeline è fortissimo, c’è molta resistenza da parte di lei ad accettare ed abbandonarsi all’attrazione e al sentimento che prova per Samuel, e l’unico modo che Samuel ha per scuoterla, per farla uscire dal suo guscio è provocarla. I primi incontri, i primi baci, sono rubati e imposti, una sorta di guerra tra i due, le coinvolgenti scene d’amore riflettono questo conflitto, questa lotta che Samuel ingaggia per obbligarla ad accettarlo e ad accettare il fatto che anche lei lo vuole con altrettanta passione.
Un tocco particolare è dato dalla “fiaba” del primo soldato, raccontata capitolo per capitolo e che accompagna la storia tra Emeline e Samuel. Quasi una metafora sul potere che l’amore ha di guarire.

Una nota per la copertina dell'edizione italiana, che io trovo stupenda.
 

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LORA LEIGH E LA SERIE "THE BREEDS"
seconda parte


Qualche mese fa vi avevamo proposto i primi dieci romanzi della serie "The Breeds" dell'autrice americana Lora Leigh (Qui potete trovare tutto su di lei: http://romancebooks.splinder.com/post/23164139 ). Come promesso, oggi, vi presentiamo la seconda parte delle avventure dei super uomini modificati geneticamente per completare, almeno per ora vista la prossima uscita del ventitreesimo libro, la panoramica su questa serie molto amata dalle lettrici d'oltreoceano e che speriamo arrivi presto anche da noi. Se vi siete persi il nostro primo post, non conoscete Breeds o più semplicemente volete rinfrescarvi la memoria riprendendo le fila da dove ci eravamo lasciati, potete trovare qui tutte le informazioni per entrare nel mondo sensuale e ricco di azione di questa saga. Come già detto in precedenza i libri sono, tutto sommato, leggibili separatamente e in ordine sparso, ma vi diamo comunque una piccola avvertenza soprattutto per quanto concerne questa seconda tranche: poiché molti personaggi ricorrono in varie vicende e spesso si fa riferimento a fatti ed eventi accaduti in precedenza è consigliabile leggerli in ordine o quanto meno seguire le storie per "branco" seguendo i filoni dei lupi o dei felini. Buona lettura!


book cover of 11. JACOB’S FAITH

Sono una nuova razza. Creati artificialmente e non venuti al mondo in modo spontaneo, addestrati e non allevati, con un corredo genetico così unico che ha portato a ben più di una sorpresa...Jacob si è allontanato da Faith sei anni prima, inconsapevole del marchio che ha lasciato su di lei e del fatto di averla abbandonata ad un'agonia di desiderio sessuale che non si placa. Ora Jacob e Faith sono di nuovo insieme, ma i colpi di scena sono celati dietro ad ogni angolo e pericoli oscuri e mortali come la loro creazione li circondano da ogni parte.

Nota di Poppy77: Jacob e Faith non si sono visti per sei anni - da quella fatidica notte nei laboratori dell'immorale Consiglio Genetico - quando l'inferno è letteralmente esploso e molti dei Breeds sono fuggiti. Faith, ha cercato di sopportare il desiderio sessuale in cui l'ha lasciata il suo compagno Jacob, determinata a farne a meno per sempre. Ma quando il leader della loro specie la incarica di ritrovarlo, la loro attrazione animale non può essere negata a dispetto del conflitto che ancora c'è fra loro. Come possono ammettere il bisogno dei loro corpi quando il loro cuore è così in conflitto tanto da non voler niente a che fare l'uno con l'altro? Faith non vuole saperne del maschio alfa che l'ha lasciata a bramare letteralmente per un suo tocco. Jacob ha giurato di stare lontano da Faith credendo che sarebbe stata molto più al sicuro senza di lui. Intanto i soldati del Consiglio sembrano aver puntato Faith per una ragione che i Breeds non riescono a capire. Pare che sia estremamente facile per i militari scovare anche loro, portando i Wolf Breeds a credere che i loro nemici ricevono aiuti dai Coyote Breeds che sono ancora sotto il loro controllo. Un romanzo intenso, ricco di azione e colpi di scena che contiene una nuova svolta nella serie....Molte lettrici consigliano per questo di leggere i libri precedenti con i Wolf Breeds per capire meglio gli sviluppi e tutte le sfumature del romanzo.  



book cover of 12. AIDEN’S CHARITY

Sopravvivenza e distruzione vorticano negli angoli più oscuri della mente degli uomini. La natura di una bestia non può essere domata e la sopravvivenza è il più puro fra tutti gli istinti. La sopravvivenza delle specie stesse è radicata nel profondo dell'anima. Ma può il cuore umano accettare questo o adattarvisi facilmente? Può Charity donare amore e comprensione, che sono da sempre stati parte di lei, all'uomo la cui sopravvivenza dipende dalla durezza del suo cuore e della sua anima? E può Aiden mantenere questa crudeltà ora, di fronte al sacrificio che lei ha fatto? Solo il tempo e la natura possono dirlo...

Nota di Poppy77: Creato mischiando DNA umano e DNA di un lupo, addestrato dal Consiglio Segreto per essere un soldato da sacrificare, Aiden, uno dei Wolf Breed, sopporta torture e una schiavitù senza diritto al servizio dei suoi creatori. Aidan è stato sempre in grado di controllare l'unico aspetto della sua vita che ha ancora in suo potere, i suoi istinti sessuali, confondendo così gli scienziati che vorrebbero usarlo come una cavia da laboratorio. Fino all'arrivo di Charity...Per quanto ne sa Aiden, lei lavora per loro eppure lui ne è attratto. Il capo degli scienziati lo nota e decide di usare Charity per sfruttare Aiden. Se nemmeno in questo caso lui avrà una reazione sarà eliminato, perché, più di ogni altra cosa, il Consiglio desidera una seconda generazione di Breeds che si riveli più malleabile. Charity si è innamorata di Aiden fin dall'inizio e per salvarlo lo forza a tradire la sua stessa volontà in modo che lui possa vivere. Non ci vorrà molto per comprendere che, nonostante il tradimento che pensano di aver entrambi subito, sono legati per sempre. Un libro molto amato per l'alto tasso erotico ma anche per il progressivo amore e sentimento che vediamo crescere fra i due protagonisti.



book cover of 13. IN A WOLF'S EMBRACE - (contenuto nell’antologia di racconti Beyond the Dark)

Cosa puoi sentire nell''oscurità? Quanto sei disposto ad andare oltre ?
Nella tana di un Breed, in parte uomo, in parte lupo, a caccia di una donna che desidera ardentemente e di cui ha bisogno per colmare una brama che lo attanaglia dal profondo....
Matthias Slaughter e Grace Anderson volevano mettersi insieme. Amarsi. Fino a quando Grace vede Matthias nell'atto di assassinare uno sospetto scienziato del Concilio. Lei sapeva che era pericoloso, sapeva che non era il tipo d'uomo che lei avrebbe dovuto amare perché avrebbe potuto uccidere anche lei. Non si aspettava però che lui si rivelasse veramente per quello che è, nè può ormai negare l'amore che la lega a lui. Ma ci sono altre forze determinate a portare via Grace da Matthias. Forze che possono riuscire a distruggere cosa è rimasto dell'uomo dentro di lui.

Nota di Poppy77: un maschio Breed spesso riconosce la sua compagna nell'istante in cui la vede o ne percepisce il profumo. Matthias Slaughter comprende l'importanza di Grace Anderson dal primo momento che posa gli occhi su di lei...ma sa che non può agire seguendo i suoi sentimenti fino a quando non avrà completato la sua missione. Il Fato però ha un modo tutto suo di agire, indipendentemente dalla nostra volontà, e quando Grace assiste accidentalmente all'assassinio, da parte di Matthias, del suo capo, un malvagio scienziato del Concilio Genetico, Matthias non può fare altro che portarla via con sé. Rinchiusi insieme in una casetta isolata, l'uomo tenta di blandire la sua compagna spiegandole i motivi per i quali ha dovuto eliminare lo scienziato. Altre forze però stanno entrando in gioco fra i due...calore, istinto e possesso...ma Matthias è determinato a resistere a queste pulsioni affinché lei lo scelga liberamente e non in base al desiderio sessuale che si scatena fra i Breeds e le loro compagne....Purtroppo però i suoi stessi ormoni sono assai difficile da controllare! Grace è consapevole che dovrebbe fuggire ma qualcosa la blocca e anzi la spinge verso di lui impedendole di rifiutarlo. Presto la loro forzata vicinanza romperà ogni indugio legandoli per sempre in un modo che consumerà entrambi. Un libro romantico e dolce che non lesina tratti teneri e commoventi. Un eroe tosto e pericoloso ma soprattutto sexy oltre ogni immaginazione, un eroina delicata e di buon cuore che saprà addolcire i tratti più forti del suo compagno.



book cover of 14. DAWN'S AWAKENING

Dopo aver sopportato anni di torture nei laboratori ad opera dei soldati del Concilio, Dawn Daniels è adesso libera dai tormenti, è diventata una Breed Enforcer e ha il pieno controllo della sua vita. Ma poi le viene assegnato il compito di proteggere l’uomo destinato ad essere il compagno, e si rende conto che non è poi così difficile perdere totalmente il controllo.
Sethe Lawrence è uno dei più importanti sostenitori dei Breeds e ha trascorso anni cercando di dimenticare Dawn, consapevole che la perdita di innocenza della donna le rendeva impossibile avvicinarsi a chiunque. Ma all’improvviso nessuno dei due è più in grado di trovare la forza di combattere la dirompente passione divampata fra loro. Almeno fino a quando uno dei più brutali aguzzini del passato di Dawn non riappare e minaccia di distruggere il loro neo ritrovato amore, insieme alle loro vite…

Pillola di elnora: Personalmente lo ritengo uno degli episodi più belli di questa serie. E' libro molto intenso, struggente, romantico e sensuale. E' una storia che narra di rinuncia, di crescita e guarigione. Seth miliardario carismatico e affascinante, rinuncia a Dawn e si fa da parte per non causare ulteriore tormento psicologico all'animo terribilmente ferito della donna, che nasconde terribili sofferenze e traumi sotto la maschera di guerriera forte e da cui guarirà solo grazie al suo amore verso di lui. E' una storia d'amore, quella fra un uomo e donna, ma anche quella che coinvolge i rapporti familiari: l'amore fra due fratelli ( Dawn e Callan), l'amore di un padre verso la propria figlia ( Dash Sinclair e Cassie diventata ormai donna). E il libro che consacra ai massimi livelli l'umanità di questi personaggi in cui convivono sentimenti e istinti ferini. Ritroverete alcuni dei protagonisti incontrati nei libri precedenti, non come semplici apparizioni ma come figure determinanti nello sviluppo della storia. Il tempo è trascorso e anche loro sono cambiati; un 'evoluzione che affascina e appassiona il lettore e che non smette mai di stupire. Dopo dieci anni di lontananza, durante i quali ciascuno sopravvive, soffocando desiderio e sentimenti, Dawn si risveglia. E sarà un risveglio pieno di dolore perché deve affrontare i demoni del suo passato. Seth, che non ha mai smesso di amarla in tutti questi anni, ha bisogno di protezione e Dawn vuole essere in prima linea a difenderlo dal pericolo che minaccia il loro amore e anche tutta la stirpe dei Breeds.



book cover of 15. A JAGUAR’S KISS - (racconto contenuto nell’antologia "Shifter")

Il Breed Saban Broussard, creato con il DNA di un giaguaro, ha un lavoro da fare: proteggere Natalie Ricci, l'insegnate scelta per educare i figli dei Breeds. Ed è esattamente quello che farà. Ma solo con un bacio e un suo tocco l'uomo scatenerà una reazione che legherà la ragazza a lui per sempre...fino a quando l'ex marito di Natalie non decide che entrambi devono morire...

Nota di Poppy77: assunta come prima insegnate dei figli dei Breed, Natalie Ricci pensava di essere pronta ad ogni genere di lavoro che fosse in serbo per lei. Ma nulla l'aveva veramente preparata all'incontro con il Breed Saban Broussard e il suo sexy accento della Louisana nè tanto meno a quel fenomeno che chiamano "calore sessuale" tipico dei Breeds. Saban è deciso ad avere la donna che sin dal principio ha riconosciuto come sua compagna e nessuno potrà mettersi fra loro, né il suo aggressivo ex-marito né i crudeli scienziati decisi a catturare le compagne dei Breeds per compiere i loro nefandi studi. La furia di Saban alle continue intromissioni dell'uomo nella vita della ragazza sarà terribile mentre Natalie lotterà per superare il dolore della sua storia passata e conservare l'indipendenza appena conquistata anche se il nuovo compagno è un feroce e appassionato Breed.



book cover of 16. MERCURY'S WAR

Qualcuno sta passando informazioni top secret della base principale dei Breeds ad una famosa casa farmaceutica. Adesso è il turno di Ria Rodriguez sotto le mentite spoglie di dimessa impiegata scoprire la falla. Lei non ha la minima idea del pericolo a cui andrà incontro, né della passione che accenderà nel Breed più potente che sia mai stato creato.

Pillola di elnora: i libri di Lora sanno spesso essere ricchi e non si esauriscono nelle forti tinte erotiche o in esigue storie sentimentali. Questo è una storia che racconta del ritrovamento di sé stessi, della propria fiducia, di amicizia e di lotta interiore. Quella più grande e difficile è quella che Mercury conduce contro la sua bestia, messa a tacere da tempo perché in passato ha dato prova di violenza terribile in occasione dell'uccisione della sua compagna .Da quel giorno Mercury ha sempre vissuto come un Breed a metà, le droghe che gli sono state iniettate per sedarlo sono state così pesanti che a tutto'oggi i suoi sensi sono molto meno acuti rispetto ai suoi simili. E poichè ha perso la sua compagna è convinto che non potrà più trovarne una, condannandosi ad una vita in solitudine. Ma quanto potrà durare questa situazione? Mercury è il personaggio, fra tutti quelli che ho letto finora, più combattuto fra istinto e razionalità, sente la bestia risvegliarsi dentro di lui sopratutto in presenza di Ria, ma cercherà di quietarla cercando di scontrarsi con quella che è in fondo la sua natura. Anche Ria ha sempre soffocato la sua natura e indossa una maschera , quella di un’ anonima segretaria che è in realtà incaricata di verificare chi si nasconde dietro la fuga di informazioni dal Santuario- il Quartier Generale dei Breed- e che vengono poi vendute ad una notissima e potente casa farmaceutica, informazioni che i Breed custodiscono gelosamente e che ne rappresentano la loro salvaguardia. Durante la sua permanenza al Santuario, le verrà affiancato proprio Mercury come guardia del corpo. E allora le rispettive corazze di protezioni cominceranno a creparsi e mentre il mistero e la suspense si infittiscono, il desiderio si accende potente e irresistibile in mezzo a impensabili e mirabolanti colpi di scena.



17. CHRISTMAS HEAT - (racconto contenuto nell'antologia "the Magical Christmas Cat")

Haley fa la libraria in una piccola città di provincia che non ha nulla di speciale se non per il fatto di trovarsi vicino al "Santuario", il quartier generale dei Breed incrociati con i felini. Quando le capita per sbaglio di ascoltare una conversazione segreta proprio sui Breeds la sua vita è improvvisamente in gravissimo pericolo. Noble Chavin, un Breed incrociato con il DNA di un giaguaro, sa da ben più di un anno che la ragazza è la sua compagna predestinata ma fino ad ora ha deciso di non agire perché desidera che lei lo scelga liberamente e non a causa del calore sessuale che quelli come lui sprigionano. Ora però deve proteggerla e rinchiusi nella casa di montagna della ragazza, mentre aspettano che l'assassino li trovi, dovranno combattere con un nemico altrettanto temibile e implacabile: l'attrazione.

Nota di Poppy77: Quando Haley viene a conoscenza involontariamente di un complotto ai danni dei Breeds la sua tranquilla e ordinaria vita viene totalmente sconvolta. Nobel si elegge immediatamente a suo bodyguard personale con grande piacere della ragazza che da tempo non ha occhi che per il bellissimo Breed e il fatto di potergli stare così vicino non le dispiace affatto anche se apparentemente non vuole darlo troppo a vedere. Nobel ha portato pazienza per più di un anno per dare il tempo alla timida libraia di abituarsi a lui e di sceglierlo in modo consapevole prima che il calore sessuale che si sprigiona con un partner Breeds faccia il suo inevitabile corso facendo perdere il totale controllo sulle loro libido. Ma quando la vita di Haley è in pericolo ogni precauzione fra loro viene dimenticata e Nobel farà qualsiasi cosa per mettere la sua compagna al sicuro portandoli ad una convivenza forzata che metterà duramente alla prova le buone intenzioni di Noble. Haley è un personaggio, a detta delle lettrici americane, molto carismatico e piacevole; nonostante sia solo un racconto, la protagonista femminile riesce in poche pagine ad attirare molte simpatie: solare e spontanea non mancherà di divertirci con le sue reazioni al granitico e super macho Noble che però cela, dietro l'aspetto duro e possessivo, una tenerezza davvero molto romantica.



book cover of 18. COYOTE'S MATE

Ha sempre saputo che l’avrebbe tradita.
Anya Kobrin aveva solo sedici anni quando si imbatte in Del- Rey Delgado, il ribelle alterato geneticamente conosciuto come il Coyote Fantasma. Per sei anni hanno tramato insieme di liberare un gruppo di Coyote femmine imprigionate dei laboratori del padre di Anya. Nel frattempo Anya diventa donna e la vicinanza a Del- Rey aumenta, giungendo finalmente al giorno dell’imboscata, durante il quale Delgado rompe tutte le promesse e spara al padre di Anya.
Piena di rabbia per quel tradimento, Anya scopre un emozione ancora più forte che sta consumando il suo corpo e la sua mente: l’animalistico desiderio dell’accoppiamento. Anche se Del Rey lo avverte con uguale intensità, Anya si chiede se sarà in grado di perdonarlo e di fidarsi ancora di lui. E mentre furtivamente si lavora per mettere in sicurezza i Breed liberati, una domanda regna suprema: saranno in grado Anya e Del-Rey di resistere al loro impellente desiderio?

Nota di elnora: I protagonisti di questo libro hanno già fatto la loro apparizione in Aiden’s Charity. Del Rey Delgado appartiene ad un team di soccorso dei Breed chiamato Team Zero, sono i migliori e operano ovunque e in qualunque situazione. A lui si rivolgerà Anya per chiedere aiuto nel soccorrere un gruppo di donne Coyote tenute prigioniere in un laboratorio attrezzato dai nemici che danno la caccia ai Breeds. Ci vorranno sei anni per organizzare il salvataggio e nel momento culminante Delgado tradisce Anya, la rapisce e la bacia, innescando così il processo irreversibile dell’accoppiamento, votando entrambi ad un desiderio impossibile da respingere. Fra erotismo dalle tinte forti ma mai volgare, si sviluppano i temi dell’accettazione, del perdono e della fiducia senza banalità ma con tanta emozione.

 

book cover of 19. BENGAL'S HEART

Cassa Hawkins ha sempre sostenuto i diritti dei Breed, convinta che doveva essere permesso loro di vivere fra gli umani liberi dalla paura e dal pregiudizio. E una donna ragionevole non può pensare diversamente, specialmente in presenza di Cabal St. Laurents, uno spettacolare Breed il cui DNA umano è stato incrociato con quello di una tigre Bengala. La quintessenza dell’ animale maschio, il suo sensuale ringhio può accendere il fuoco nel vulnerabile corpo di Cassa più velocemente di una fiamma. Anche se nessuno dei due può ignorare l’incubo che si sta svolgendo intorno a loro. I Breeds sono stati incriminati per una serie di violenti omicidi e Cassa e Cabal devono scoprire la verità,. Ma quando i cacciatori diventano la preda, la fiducia e la passione saranno sufficienti per scampare i pericoli?

Pillola di elnora: Cassa Hawkins è una reporter che ha sempre appoggiato i Breeds e ha messo spesso il suo lavoro al loro servizio.In realtà il legame che lega la donna alla razza nascondo molto di più: Cassa convive con un forte senso di colpa nei loro confronti perchè suo marito David diversi anni prima ha tradito la fiducia di tutti rivelandosi una spia nemica e causando la morte di moltissimi Breeds. Cabal Saint Laurent c'era quella notte ed ha perso moltissimo a causa di questo tradimento. Non ha mai dimenticato nè che lei ha sposato un traditore nè che Cassa è in realtà anche la sua compagna destinata. Sono però trascorsi molti anni dall'accaduto, Cassa adesso si è rifatta una vita dopo che il marito è stato ucciso quella notte fatidica., ma c'e' un assassino che ha iniziato a inviarle del materiale: foto e macabri annunci di morte di personaggi che hanno giocato un ruolo importante nella storia dei Breeds e Cassa deve scoprire chi si cela dietro questi assassinii, perché il modus operandi li collega ai Breeds, mettendo in serio pericolo tutto ciò che la stirpe ha creato fino ad oggi. Ho avuto come l'impressione che l'autrice abbia concentrato la maggior parte dei propri sforzi sul filone giallo-suspense, e abbia piazzato nel mezzo questa storia d'amore che secondo me non decolla e non suscita emozioni. Quello che ne risulta è un filone della trama caratterizzato da personaggi secondari anche ben approfonditi, dai numerosi scheletri nell'armadio che sanno ma non parlano , mentre dall'altra si presenta una storia d'amore un po'impoverita e forzata, che vede contrapposti - ma privi dell'emozione a cui ci aveva abituato la Leigh - una protagonista femminile con una gran voglia di indipendenza e un maschio alfa che con la scusa ( un po' tirata) della sicurezza personale e dell'istinto di protezione verso la sua donna , vuole tenere Cassa ai margini della vicenda . Mi rammarica dover riconoscere che le aspettative per il personaggio di Cabal, incontrato nel libro Tanner's Scheme, siano state almeno per quanto mi riguarda totalmente disattese. Quell'alone di pericolosità e grande fascino che avevo intravisto in lui si è totalmente dileguato, lasciando spazio solo un maschio alfa piatto e abbastanza irritante nel suo affannoso e purtroppo per lui mal riuscito tentativo di proteggere la sua compagna.



book cover of 20. A CHRISTMAS KISS (contenuto nell’antologia di racconti Hot for the Holidays)

Jessica è una traditrice. In passato ha svelato i segreti dei Breeds ai loro peggiori nemici e per questo l'hanno catturata. Quando finalmente viene dimostrato che lo ha fatto solo perché costretta sotto l'effetto di una potente droga i Breeds decidono di liberarla...ma un nuovo nemico ora vuole ucciderla. Può Hawke, il suo compagno predestinato, proteggerla e al tempo stesso controllare l'attrazione che li ha catturati?

Nota di Poppy77: In alcuni libri precedenti scopriamo che Jessica ha tradito il clan dei Breeds incrociati con i lupi rivelando il loro nascondiglio al Consiglio Genetico ma al tempo stesso è stata anche capace di salvare una coppia dei loro compagni. Nonostante si arrivi a sapere che ha confessato i loro segreti solo perché sotto l'effetto di una droga, la ragazza viene tenuta prigioniera e in isolamento per un anno e interrogata ripetutamente. Alla fine viene rilasciata ma comunque tenuta "sotto osservazione" dallo staff medico dei Breeds per essere sicuri che la droga che le è stata somministrata sia effettivamente svanita dal suo organismo. Al tempo stesso Hawke, il suo compagno, cerca di tenersi lontano da lei pensando che prima di tutto deve essere scagionata da tutte le accuse per essere veramente accettata dalla loro comunità. Inoltre ha bisogno di mantenere le distanze per non cedere e baciarla scatenando così quella reazione ormonale potentissima che fa entrare in una sorta di feroce, innegabile desiderio sessuale i Breeds e le loro compagne. Jessica soffre di tutto questo e Hawke ancora di più. Ma quando qualcuno tenta di uccidere la ragazza il suo compagno non può che correre in suo soccorso...e a quel punto anche la reazione fisica alla loro vicinanza sarà innegabile. Questo breve racconto, sebbene molto apprezzato dalle fans della serie, è consigliato solo a chi a già letto i libri precedenti con i wolf breeds come protagonisti, perchè numerosi e dettagliati sono i riferimenti ad eventi passati della serie. Nonostante questo e la brevità della storia è comunque assai piacevole e vi ritroviamo quella sensualità, quell'azione e quel coinvolgimento che ci ha fatto tanto apprezzare questa autrice. 


book cover of 21. LION'S HEAT

Rachel Broen è l’assistente personale di Jonas Wyatt e ha una bambina, una nuova vita innocente messa in grave pericolo a causa dei rischiosi giochi che Jonas sta intavolando nel mondo oscuro in cui vive: il mondo sensuale e oscuro dei Breeds, ora Rachel chiede solo una cosa a Jonas: che si prenda la sua responsabilità e garantisca loro quella protezione che solo lui può offrire.
Jonas da lungo tempo è consapevole che il destino gli ha riservato Rachel come sua compagna di vita, percepisce ciò insieme anche alla riluttanza della donna. E per questo rifiuta di possederla. Jonas vorrebbe che lei si donasse a lui per amore e non per gli sconvolgimenti ormonali fisiologici che la natura ha previsto per loro. Ma è il destino di Jonas che Rachel divenga sua…

Pillola di elnora: forse questo è il libro sul quale tutte le lettrici della serie ( me compresa) hanno fantasticato maggiormente. Il libro più atteso, più immaginato, probabilmente quello che si è fatto carico della aspettative più grandi di tutta la serie. Jonas direttore del Bureau dei Breed Affairs, è un uomo di grande potere, un manipolatore e calcolatore che non esita a mettere in gioco e rischiare tutto pur di ottenere quello che si è prefissato. E' un maestro dei giochi di potere ma ha sempre avuto a cuore sopratutto la salvaguardia dei Breeds. Dietro la facciata dell'individuo sempre sicuro sè, freddo, pronto a risolvere ogni tipo di situazione con qualsiasi mezzo a disposizione, si nasconde il desiderio di dare stabilità alla stirpe. Questa è perlomeno l'immagine che l'autrice ci ha lasciato fino ad oggi. Jonas sa che Rachel, la sua assistente personale, è la sua compagna e l'accoglie nella comunità dei Breed insieme alla figlioletta Amber, la bimba appena nata che Rachel ha avuto da un altro uomo che non ci ha pensato due volte ad abbandonare la donna una volta venuto a conoscenza della gravidanza.
Dopo un inizio adrenalinico, nel quale la piccola Amber si trova in grande pericolo e Jonas si adopera per salvarla, il ritmo rallenta designando una trama un po' scollacciata secondo me, priva anche solo di uno sprazzo di quel pathos monumentale di Dawn's Awakening o della tensione erotica di Tanner's Scheme. Jonas è totalmente snaturato, dell'uomo calcolatore e senza scrupoli ne è rimasto davvero un eco molto lontano e Rachel è decisamente insipida, qualche volta anche un po' isterica, priva di spina dorsale e di carisma. E non si può nemmeno dire che sia solo una storia di sesso, perchè prima di parlare di scene hot dobbiamo scorrere davvero molte pagine. Decisamente una grossa delusione per un personaggio che ha dato invece moltissimo in termini di emozioni nei libri precedenti pur non essendone il protagonista principale.


book cover of 22. STYXX'S STORM

Per salvare Storme Montague dalle grinfie dei trafficanti di schiavi dei Breeds, Styx si trova costretto a reclamarla come sua compagna a condizione che Storm perda la verginità entro la fine della sera. E nonostante le difese di Storme siano alte, Styx la libererà in modi che lei non potrà nemmeno immaginare.

Nota di elnora: Storme ha solo quattordici anni quando assiste alla morte di suo padre e di suo fratello ad opera dei nemici dei Breed. Suo padre prima di morire le aveva dato un anello contenente informazioni vitali per i Breeds, assicurandole che una persona amica sarebbe venuta a cercarla per riprendersele. Nessuno in realtà si presenterà mai, costringendo Storme a scappare per dieci lunghi anni, durante i quali avrà tutto il tempo di maturare un odio e una paura nei confronti dei Breeds quasi ossessive. Poi una sera in un bar incontra Styx, che la sta inseguendo da due anni, che la salva da un ‘imboscata dei Coyote e che dopo una notte di passione la tradisce consegnandola a Jonas perché la trasferisca nella base principale dei Breeds per ottenere ciò che suo padre le aveva lasciato. Vietato cominciare la serie da quest’ultimo libro che anche le più irriducibili appassionate della Leigh non sono state in grado di apprezzare ritenendo la storia un po’ confusa, contraddittoria, con una protagonista femminile debole e che non convince nel suo rapporto con Styx.


 

   

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 Isn't It Romantic? Wants You!
i post delle aspiranti bloggers

E' CAPITATO A TUTTE...


by Antonella

Prendiamo un libro di un’autrice che non conosciamo, rimaniamo letteralmente conquistate e ... s’innesca un meccanismo impossibile da fermare. Cominciamo a cercare disperatamente i volumi precedenti che (accidenti!) avevamo perso, in una corsa a rimbalzo fra edicole, mercatini, amiche e occasioni internet. Ci informiamo ansiosamente sulle prossime uscite, sperando magari in un seguito della storia che ci ha affascinato, prenotando il volume dal nostro edicolante (Mi raccomando, non si dimentichi!) e, se non si conosce l’inglese, pregando ansiosamente che venga tradotto e pubblicato in Italia (please, please… oh, yes!)
Magari non proprio tutti i libri dell’autrice in questione poi saranno all’altezza delle nostre aspettative ma in questi casi siamo sempre pronte a “giustificare” la defaillance momentanea in attesa della prossima uscita. E i precedenti “capolavori” divengono Dik da conservare gelosamente, quelli dai quali non ti separeresti mai nemmeno su un’isola deserta.
Sono tante le scrittrici entrate nel mio “Olimpo” e si tratta di scelte condivise da molte (moltissime!) di noi, anche se, ovviamente, ognuna ha le sue “ragioni speciali” per amarne una piuttosto che un’altra.
Confrontare queste “ragioni speciali”, oltre che divertente, restituisce un profilo “a tutto tondo” dell’autrice in questione. Partiamo, ad esempio, dall’insuperabile Jane Austen di “Orgoglio e Pregiudizio”: ancora più della sua capacità narrativa, dell’introspezione o della descrizione dei sentimenti, personalmente adoro lo spirito arguto, lo humour britannico a volte terribilmente sarcastico ma sempre intelligente e misurato. È impossibile non ridere leggendo i battibecchi e le battute sui “poveri nervi” di Mrs. Bennet!
Ancora: ricordando K.E. Woodiwiss, sono sempre stata colpita dal fatto che nei suoi libri il matrimonio è non l’evento conclusivo ma centrale del racconto, che quindi prosegue nella vita matrimoniale dei protagonisti, allietata dalla nascita di uno o più bimbi. C’è un forte senso di famiglia, che in alcuni casi, si protrae anche nei romanzi collegati fra loro come nella serie “Birmingham”, ovvero “Il Fiore e la Fiamma”
“ Cuori in Tempesta”, “Una Stagione Ardente”.
Di Mary Balogh è sorprendente l’attenzione con la quale , di volta in volta, ci regala protagonisti maschili e soprattutto femminili, completamente diversi l’uno dall’altro. Ci sono fanciulle giovanissime e donne mature, bellezze prosperose e altre decisamente brutte (Freyja sarà anche un tipo, però…), nobili e (quasi) prostitute, vedove e zitelle, donne timide o coraggiose e via dicendo. Quello che non cambia mai è il suo stile di scrittura inconfondibile, che alterna descrizioni psicologicamente dettagliate a frasi brevissime, lapidarie; a volte è un solo aggettivo, o un avverbio o un’esclamazione che, isolata dal contesto, è però in grado di rendere tutto un mondo di sentimenti.
Avete mai visto la fotografia di Amanda Quick? I capelli rossi corti e gli occhi verdissimi e un po’ da folletto (anzi da “fatina”) sono gli stessi di Emily Faringdon di “Scandalo” e il caratterino “tutto pepe” che si legge sul suo viso rispecchia molto quello di tante sue indimenticabili protagoniste. Dotate, incredibilmente, di una tenacia e di una fiducia nei sentimenti capace di aver ragione delle loro “metà”, talvolta arroganti, forse un po’ ottuse, e magari superbe niente male. Il suo stile frizzante e scintillante mette sempre di buon umore e non di rado capita di ridere di gusto (quante galline hanno dato il loro sangue per simulare quello di una vergine? È un espediente che ricorre anche nella variante della tazza di tè versato sulle lenzuola!)
L’equivoco, terribile, doloroso, che sembra in grado di distruggere l’amore più tenace, è invece un elemento portante dei romanzi di Judith McNaught: alcune pagine di “Occhi verdi” e di “Un incontro perfetto” sono così drammatiche da far spuntare le lacrime…
Infine, non si possono dimenticare i personaggi maschili della Kleypas: non che le sue eroine non siano interessanti ma chi non sognato almeno un po’ leggendo di Alex o di Derek? E poi Logan, Grant, Zachary, Ross e altri ancora, tutti meravigliosi esempi di una sensualità e di un amore travolgente che – finalmente! – ha il coraggio di esprimersi non solo fisicamente ma anche con dichiarazioni dolcissime.
 

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ESCE IN LIBRERIA  IL LIBRO DEL DOMANI ( The book of tomorrow ), di Cecelia Ahern, EDIZIONE RIZZOLI.

Tamara Goodwin non ha mai dovuto preoccuparsi del futuro. La vita, finora, è stata molto generosa con lei: tanti soldi, una lussuosa villa sul mare, pomeriggi di shopping sfrenato con le amiche, un fidanzato diverso ogni settimana... Ma adesso suo padre se n'è andato per sempre, lasciando dietro di sé solo dolore, incredulità e una lunga lista di debiti. Tanto che lei e la madre sono costrette a trasferirsi da Dublino a casa degli zii di campagna, Rosaleen e Arthur, che Tamara ha sempre trovato ridicoli e imbarazzanti. Nella verde e sonnacchiosa contea di Meath sembra che non ci sia proprio nulla da fare, e Tamara per la prima volta ha il tempo di stare un po' sola con se stessa, e fare i conti con il vuoto che la sua vita di prima le ha lasciato dentro. Finché, durante una delle sue passeggiate al misterioso castello di Kilsaney, si imbatte in una bizzarra biblioteca ambulante. Affascinata dalle pile di vecchi libri, e da Marcus, il ragazzo molto carino che se ne occupa, Tamara scopre un piccolo tesoro: un libro diverso da tutti gli altri, senza autore né titolo, chiuso da un fermaglio dorato. Un libro capace di raccontare ciò che ancora non è stato scritto. Complice una magia che metterà a dura prova le certezze cui Tamara si è sempre affidata, quel libro cambierà la sua vita. E la ragazza che non aveva mai dovuto desiderare nulla troverà finalmente il coraggio di inventare i propri sogni.


 

Nota di Paige79:. Cecelia Ahern, l’autrice che ha incantato migliaia di lettori con" P.S. I love you", torna a raccontare una storia commovente e delicata, che insegna a credere nella forza del destino e a catturare quel po’ di magia che ogni tanto sfiora le nostre vite.

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ESCE IN LIBRERIA IL RAGAZZO CON GLI OCCHI BLU ( Blueeyed boy ), di Joanne Harris, EDIZIONE GARZANTI.

Blu non è più un bambino cattivo. Ora è un uomo di quarant'anni. Vive ancora insieme con la madre in un paese dello Yorkshire dove conduce una vita apparentemente normale. Un'esistenza ordinaria, molto diversa da quella che l'uomo conduce nel mondo virtuale. Sul web Blu ha fondato un blog dedicato a tutte le persone cattive in cui dà sfogo ai suoi desideri più nascosti, confessa pulsioni omicide, racconta la sua infanzia. Pensieri oscuri si agitano nella sua mente di bambino. Un bambino incompreso, dotato di una sensibilità straordinaria, e ossessionato da una terribile fantasia, quella di uccidere sua madre. Ma cosa è vero e cosa non lo è? Qual è il confine tra realtà e mondo virtuale? Forse l'inquietante amica Albertine lo sa. O forse no. Una cosa è certa: Blu non è quello che sembra. Di lui Albertine dice: loquace, affascinante, manipolatore. Ma allora chi è veramente? Non resta che scavare nel vero passato di Blu, un passato oscuro, un passato di rivalità e menzogne, segnato dalla presenza di Emily, bambina prodigio dotata di un dono unico e misterioso, quello di ascoltare i colori della musica…

Nota di Paige79: L’autrice di CHOCOLAT e altri romanzi solitamente permeati da atmosfere romantiche e magiche stavolta si cimenta in un sottile e ambiguo thriller ambientato nel mondo del web e dei blog.
E’  possibile visitare on line il blog di Blu, all'indirizzo:
http://blueeyedboy1.blogspot.com

 

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ESCE IN LIBRERIA GABBIA PER AMANTI ( A Cage for Lovers ) di Dawn Powell, EDIZIONE FAZI.

Parigi, anni Cinquanta. Nella stanza dell'alberghetto dove ha preso alloggio, Christine Drummond, una giovane americana, rievoca gli eventi che l'hanno spinta a fuggire. Dopo aver rotto ogni rapporto con la madre, la ragazza ha accettato un posto da segretaria e dama di compagnia presso Miss Lesley Patterson, una facoltosa matrona afflitta da varie malattie immaginarie. Tra le due si è ben presto creato un legame morboso, basato sulla dipendenza reciproca, e Christine si è sentita usata dall'anziana donna che ha continuamente escogitato nuovi e subdoli modi per tiranneggiarla, arrivando a impedirle qualsiasi altro rapporto affettivo e a stroncare sul nascere la sua relazione con Gordon McNeal, l'autista di casa. Proprio Gordon ritroverà Christine, smarrita in una Parigi piovosa e ostile, e cercherà di convincerla a spezzare la gabbia che la tiene prigioniera e a scappare con lui. Più di un colpo di scena interverrà però a rimescolare le carte e solo alla fine la vicenda avrà il meritato epilogo.

Nota di Paige79: in uno scenario per lei insolito, una Parigi conosciuta durante un viaggio in Europa, Dawn Powell ripercorre i temi a lei cari:  la perdita dell'innocenza, che qui più che altrove coincide con il passaggio dall'adolescenza all'età adulta; l'idealismo dei sogni e delle aspirazioni contrapposto alla ferocia di un mondo dominato dal denaro; le lusinghe e i pericoli dell'amore che, soprattutto per le donne, si rivela il più delle volte un'insidiosa trappola; e  ci dà un affresco graffiante della società moderna.
Dawn Powell è nata in una piccola cittadina dell'Ohio nel 1896. Trasferitasi a New York giovanissima, riscoperta negli ultimi anni grazie a Edmund Wilson e Gore Vidal, è oggi considerata una delle maggiori scrittrici americane del Novecento. È stata accolta nella Library of America, insieme a Ralpho Waldo Emerson ed Edith Warton. Di Dawn Powell Fazi Editore ha pubblicato "The Golden Spur" (2000), "Gira magica ruota" (2001), "Angeli a colazione" (2002), "Un tempo per nascere" (2005), "Café Julien" (2007), e "La mia casa è lontana" (2009).

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ESCE IN LIBRERIA LE PAROLE TRA DI NOI (The Mountain Between Us), di Charles Martin - CORBACCIO EDITORE

Un aereo da turismo cade sulle montagne innevate dello Utah. Ha solo due passeggeri: un ortopedico di trentanove anni, Ben Payne, e una giornalista di trentaquattro, Ashley Knox. Lui ha fretta di tornare a casa per rappacificarsi con la moglie con la quale aveva litigato, lei è in procinto di sposarsi. Il volo che avrebbero dovuto prendere a Salt Lake City per Denver è stato annullato per l’arrivo di una tempesta e Ben aveva noleggiato un aereo privato offrendo un passaggio alla ragazza conosciuta all’aeroporto. Ben, che ha delle costole rotte, e Ashley che una frattura al femore, devono affrontare una situazione al limite della sopravvivenza. Per fortuna lui è uno sportivo, un appassionato trekker e quindi in grado di organizzare riparo e di trovare cibo. Ben parla costantemente alla moglie in un piccolo registratore che lei gli ha regalato, rievocando la loro storia d’amore nel tentativo di riconciliarsi con lei. Ashley, che sente parti del monologo, incomincia a interrogarsi sulla reale natura del suo rapporto col fidanzato e si rende conto ogni giorno di più della forte attrazione che prova nei confronti di Ben. Finalmente, dopo un’odissea di settimane, i due raggiungono un punto abitato e vengono trasportati all’ospedale dove lei è raggiunta dal fidanzato. E lui torna dalla moglie...
La vita potrebbe riprendere come prima... ma niente è come appare e Ben e Ashley si troveranno di fronte a scelte del tutto inaspettate.

UN BRANO DEL LIBRO

Ashley mi ricorda tantissimo te, e così mi sono messo a pensare al giorno in cui tu e io ci siamo conosciuti. Dopo la scuola ero andato al campo sportivo. Faceva molto più caldo di quello che c’è qui adesso. Ci stavamo allenando sui quattrocento metri a ostacoli quando, attraverso il prato, sono arrivati i ragazzi che facevano la corsa campestre. Correvano vicini, in gruppo, qualche centinaio di metri dietro a una ragazza che li aveva staccati tutti quanti.
Tu.»

Nel sito della Corbaccio potete ascoltare l'intervista all'autore fatta da Radio Gamma

Charles Martin è nato e cresciuto sulle rive del fiume St. John in Florida dove tuttora vive con la moglie e i tre figli. Laureato in Scienze della comunicazione alla Regent University, ha insegnato per un anno come professore associato. Nel 1999 ha rifiutato uno stipendio a sei cifre offertogli da una compagnia Fortune 500 per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno e ha lavorato come carpentiere per mantenere la sua famiglia mentre scriveva il primo libro.
 

www.charlesmartinbooks.com

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ESCE IN LIBRERIA SEKRETS - LE VISIONI DI MEGAN ( Legacy of Lies ), di Elizabeth Chandler - EDIZIONI NEWTON COMPTON

Il primo capitolo di una nuova grande saga

Megan ha sedici anni quando viene invitata da sua nonna, che non ha mai conosciuto, presso la grande casa di famiglia nel Maryland. Quando arriva davanti a Scarborough House, Megan è sicura di aver già visto quell’edificio in sogno e una volta entrata sente subito che c’è qualcosa che non va: la nonna è rigida e maldisposta e il cugino Matt la detesta. Comincia a fare strani sogni, ed è ossessionata dalle visioni di un passato che non le appartiene, finché non inizia a sentire una voce… Crede di essere impazzita, ma presto si rende conto che ciò che quella misteriosa presenza le racconta è accaduto davvero: è il fantasma di Avril a parlarle, la sorella di sua nonna. Avril è morta quando aveva la stessa età di Megan, e le somigliava in modo impressionante… Un terribile segreto emerge lentamente dalle nebbie del passato, una minaccia che abbatte tutte le sue certezze e le strappa la sua stessa identità. E Megan può contare solo sul suo coraggio e sulla sua innocenza per trovare la salvezza.

Note di andreina65: Arriva in casa Newton, dopo la trilogia Baciata da un angelo, una nuova saga fantasy chiamata Dark Secrets, con protagonista Megan, una ragazza di sedici anni. La serie sino a oggi è composta da :

1. SEKRETS-LE VISIONI DI MEGAN (Legacy of Lies)
2. Don't Tell (inedito in Italia)
3. No Time to Die (inedito in Italia)
4. The Deep End of Fear (inedito in Italia)
5. The Back Door of Midnight (inedito in Italia)

«Realtà e soprannaturale si mescolano in un romanzo avvincente, pieno di suspense, passione e mistero.»
Library Journal

«Una protagonista coraggiosa e affascinante ci conduce in una storia che ha ritmo, una trama avvincente e anche un inaspettato risvolto romantico.»
Booklist

Elizabeth Chandler è lo pseudonimo di Mary Claire Helldorfer, autrice di storie per bambini e ragazzi. Vive a Baltimora e ha ottenuto un grande successo internazionale con la trilogia Baciata da un angelo, pubblicata in Italia dalla Newton Compton. Le visioni di Megan è il primo episodio di Sekrets, una nuova appassionante saga.

Sfoglia i primi capitoli in anteprima   

Il libro  è disponibile anche in versione ebook  

 



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ESCE IN LIBRERIA GRANDE AMORE ( My Name Is Memory ),  di Ann Brashares - EDIZIONI NEWTON COMPTON

Un appassionante viaggio nel tempo scandito dai battiti del cuore

Daniel ha attraversato gli oceani del tempo per trovare Sophia. La sua “memoria” – la capacità di ricordare le sue tante vite passate – è per lui un dono ma anche una maledizione. Sophia ora si chiama Lucy, è una studentessa liceale, e non crede a una sola parola di ciò che le dice Daniel: le sembra impossibile che in passato si siano amati e poi siano stati separati da una crudele forza misteriosa. Ma lui sa che si sono conosciuti molto tempo prima, nel 541 d.C. E poi, nel corso dei secoli, Daniel l’ha sempre rincorsa pur di stare insieme a lei: sulla via per la Cappadocia nel 776, nell’Inghilterra del 1918, e poi in Virginia nel 1972. Brevi, fugaci attimi che la morte ha sempre brutalmente spezzato. Anche oggi le loro anime si stanno cercando, e ancora una volta quella forza oscura è pronta a separarli.
Un romanzo magico, un’avventura romantica che si snoda attraverso i secoli per abbracciare non una, ma tante vite, inseguendo l’unico, vero, grande amore.


Tradotto in 16 paesi, diventerà presto un film

«Un romantico e avvincente viaggio nel tempo che affascinerà i giovani quanto gli adulti.»
The Washington Post

«Ann Brashares riesce a descrivere a fondo i sentimenti e le passioni. La sua scrittura ricorda molto Nicholas Sparks.»
Publishers Weekly

«Passato e presente si intrecciano in questa storia romantica e appassionante, che racconta senza veli un amore travolgente. I lettori la divoreranno.»
Booklist

«Chiamate a raccolta i fan di Twilight! Vi innamorerete perdutamente di questa storia: un amore cosmico tormentato e appassionante.»
Glamour

«La storia di una passione irresistibile, che supera i confini dello spazio e del tempo per ricordarci che l’amore è eterno.»
Bookpage

Nata e cresciuta a Washington, Ann Brashares ha studiato filosofia al Barnard College a New York, città in cui risiede attualmente. Dopo aver svolto diversi lavori in ambito editoriale, è diventata una scrittrice di successo. La sua serie Quattro amiche e un paio di jeans ha venduto 8 milioni di copie nel mondo e il suo romanzo L’estate di noi due è stato a lungo tra i bestseller del «New York Times». Il suo sito internet è www.annbrashares.com



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ESCE IN LIBRERIA IL TEOREMA DELL'AMORE PERFETTO, di Federica Morrone e Cristiana Rumori - EDIZIONI NEWTON COMPTON

La seduzione di una voce. L’incanto del desiderio tra due sconosciuti. La storia di un legame che va oltre i confini delle parole.

È un giorno come tanti per Tommaso, che attende il suo turno alle poste prima di correre in aeroporto per l’ennesimo viaggio tra l’America e l’Europa. Poi, all’improvviso, in quel mattino qualsiasi, in un momento di noia, si insinua il suono di una voce di donna. Bellissima, sensuale e sobria al tempo stesso, in un attimo riesce a catturare tutta la sua attenzione. E quando la voce, impegnata in una banale conversazione telefonica, scandisce il proprio numero di cellulare, Tommaso non esita a trascriverlo per inviarle un SMS poche ore dopo. Per Anna il messaggio di quello sconosciuto in partenza per luoghi lontani è una sorpresa, un inaspettato diversivo, un’occasione per sfuggire alla routine del quotidiano. Per scherzo, forse, o per curiosità, decide quindi di stare al gioco e, giorno dopo giorno, si lascia sedurre dalle parole di quest’uomo lontano che le parla di sé e ascolta i suoi racconti. Tra i due, ciascuno immerso nella propria vita di sempre, nasce così una relazione intima e profonda, intessuta di confidenze scambiate soltanto tramite messaggi e e-mail, in cui il filo immaginario delle parole suscita nuovi desideri, di libertà, di conoscenza, di amore.

«Il suono del messaggio appena arrivato trasportò Anna fuori dal sogno. Accese la piccola lampada verde vicino al letto e prese il cellulare sul comodino. Lesse più volte per cogliere il senso. L’uomo che scriveva da lontano usava le parole in modo speciale, offrendole nuove prospettive. Come rispondere senza sfigurare? Respirò a lungo notando la singolare condizione mentale e fisica in cui si trovava. In un altro momento non avrebbe avuto difficoltà a definire eccitazione quello stato.»

«Una storia che nasce per caso, con un errore di numero di telefono. E che svela attraverso l’assenza e la distanza una felicità possibile.»
La Repubblica

«Una storia terribilmente perfetta e moderna.»
Grazia

Federica Morrone ha pubblicato i romanzi Il filo del discorso e Volatili e il libro-intervista a Tiziano Terzani Regaliamoci la pace (con contributi di Dario Fo, Jovanotti, Don Ciotti, Margherita Hack, Dacia Maraini, Alda Merini, Vauro e molti altri). Autrice per la carta stampata e per la televisione, ha lavorato a Il Fatto e a Rotocalco televisivo di Enzo Biagi. Insieme a Cristiana Rumori ha scritto per la  Newton Compton il romanzo Il teorema dell’amore perfetto, la guida anticonformista 101 trattorie e osterie di Roma dove mangiare almeno una volta nella vita e Roma perché sì / perché no.

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