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Leggere... ma quanto mi costi?

E mi sono di nuovo presa una solenne arrabbiatura...colpa mia eh, che non sono stata attenta, non ho controllato le date e ho letto le cose con le fette di cetriolo sugli occhi per eliminare le occhiaie da sonno.
Ho acquistato un libro pensando fosse autoconclusivo e invece mi ritrovo come al solito con un romanzo a metà, troncato di netto in un punto importante della storia e un " chissà quando e chissà come" sulla seconda uscita che forse è una duologia, forse è una trilogia o chissà, magari una decalogia ( so che non è un termine corretto, ma passatemelo) visto che all'autrice vengono in mente sempre nuovi tormenti per la coppia di amanti. Peggio di Beautiful.
Non ne posso veramente più, sono arcistufa di questi continui romanzi a puntate che non ti lasciano mai mettere la parola fine alla storia che stai leggendo.
Sto iniziando seriamente a pensare di mandarli tutti al fresco, autori ed editori.
Perchè non è corretto, non è giusto e leale fare i furbi in questa maniera.
Adesso come nuova idea è uscito fuori anche il romanzo con un capitolo a settimana... pazzesco!
Partendo dal presupposto che non si sta leggendo l'Odissea o La Divina Commedia, ma un romance molto spesso con varie sfumature (di rosso, nero, viola, giallo, verde, marrone...)   perchè mai devo come minimo aspettare tre libri per sapere se questa benedetta coppia smette di litigare, elimina i cattivi, si sposa e mette al mondo dei figli?
Perchè devo leggere il punto di vista della relazione con gli occhi di lui, quelli di lei e tra poco, statene certi, pure con quelli di qualche amico, familiare, prete o  avvocato?
La parolina magica della risposta è soldi, vendite, guadagno.
Nulla di sbagliato per carità, tutti lavoriamo per un compenso. Ma se un lavoro io lo faccio a rate o lo centellino senza sapere se e quando lo finisco, verrei caldamente invitata a lasciare la scrivania.
Nel mondo della scrittura invece sembra che ci siano logiche diverse:
- scrivere un libro e spezzettarlo in più parti in modo che le copie che si devono comperare per capirci qualcosa siano almeno almeno due
- scrivere un libro e continuare la storia dei due protagonisti con qualche particolare in più nelle successive uscite con POV diversi.
- scrivere un libro a metà, vedere se funziona e vende e poi eventualmente fare il seguito

Per le case editrici invece il criterio credo sia solo uno anche quando si acquista una serie:
- se si vende e si guadagna si prosegue sennò, tu lettore, ti attacchi al tram o leggi in lingua se sei capace.

Siccome ormai ho il dente avvelenato, inizio ad analizzare il primo punto e a sparare (a salve, ma le senti lo stesso dice mio figlio).
 

*scrivere un libro e spezzettarlo in più parti in modo che le copie che si devono comperare per capirci qualcosa siano almeno almeno due
Lo scrittore dà alla luce la sua creatura ma è talmente bella e complessa che sarebbe veramente un peccato tagliare e condensare in un unico tomo. Cosa si fa allora?
Si divide il libro in varie parti, possibilmente nei punti in cui è quasi impossibile rinunciare a leggere il seguito e si mette in vendita in più uscite.
Se siamo fortunelle e l'editore ha un rientro congruo, possiamo sperare di poter finalmente leggere il nostro amato romanzo in tempi brevi e per intero. Se poi siamo anche baciate dal destino riusciamo a cavarcela con una duologia.
La Newton Compton merita un plauso per questo, visto che di solito (smentitemi pure se sbaglio) inizia le saghe e le porta a termine in tempi ragionevoli e veloci, mentre per altre CE stenderei un velo pietoso.
La qualità non è sempre ottima o almeno buona per tutte le uscite, ma è sempre questione di gusto personale e non si discute il piacere della lettura di ognuna di noi.
Degli esempi su questo tipo di libro?
"This man trilogy" di Jodi Ellen Malpas che io ho adorato oppure ancora "The Blackstone affaire" di Raine Miller (anche se Nudo d'autore, il primo della serie, aveva appena 120 paginette che potevano essere accorpate alla seconda uscita senza problema e che manca per dire definitivamente addio alla coppia un quarto e ultimo libro). Potrei continuare con Gabriel's Inferno di Sylvain Reynard, con 50 Sfumature, con Irene Cao o Sylvia Day, Abby Glines, Georgia Cates...
L'elenco sarebbe lungo e il gradimento molto vario, ma alla fine quel che resta del discorso è che se vogliamo avere tutta la nostra bella storia in mano dobbiamo attendere e spendere.
Quanto si spende in media su un tipo di lettura così? Mica poco alla fine: se i libri sono acquistati (e parliamo di una trilogia) in cartaceo siamo sulla spesa che varia da un minimo di 30 euro ad un massimo di 45, mentre risparmiamo di sicuro se ci buttiamo nel digitale con circa 12/15 euro per 3 ebook.
La stoccata che ci mette al tappeto però è quando qualche mese dopo l'ultima uscita, ti ritrovi davanti la trilogia completa in un'unica soluzione. Ma farlo prima no ???
No.
Bisogna spennare fino all'ultima piuma noi povere gallinelle affamate di inchiostro e di cuoricini, farci fare i salti mortali per bilanciare conti e spese per inserire questo o quel titolo e poi quando finalmente contente e felici con in mano il nostro bel paccotto di libri ... darci la mazzata con l'uscita unica. E capita pure di sentirsi dire dall'idiota di turno "... se aspettava...".
 
*scrivere un libro e continuare la storia dei due protagonisti con qualche particolare in più nelle successive uscite con POV diversi.
Questa è una logica che non è proprio malaccio, se fatta con intelligenza e professionalità.
Posso chiudere l'ultima pagina del mio libro sapendo come si conclude questa benedetta storia o perlomeno terminare in maniera sensata il periodo in cui viene raccontata.
Posso continuarla con i seguiti oppure posso anche fermarmi, ma almeno non mi ritrovo a leggere "...se ne andò sbattendo la porta." 
Dove vai?...Cosa fai?... Quando torni?... Spiegami meglio santo paradiso  e non farmi tornare dalla commessa per sapere se ho preso una copia fallata!!!
La serie Tangled Trilogy di Emma Chase è un esempio positivo (sempre personalmente) di questo tipo di strategia editoriale.
Al termine del primo libro ho una storia completa a lieto fine e a cui posso dare un seguito se voglio, ma posso anche infischiarmene del punto di vista di Drew e lasciare la mia coppietta felice, contenta e innamorata.
Sapete benissimo che manco morta mi sarei persa la continuazione di questa bellezza di romanzo, ma di sicuro non si entra in crisi se si aspetta qualche mese per sapere cosa combinano questi due ... li ho lasciati belli sazi e soddisfatti e quindi alle rogne c'è sempre tempo di pensare, no?
Quello che mi urta un pochino invece sono le scene extra tagliate, aggiunte, purgate, prequel o quant'altro che ricompaiono misteriosamente e diventano novelle.
Se proprio proprio si deve fare almeno perchè non unirle in un unica uscita?
Altro discorso invece è quando non si usa la testa e si usa questa tattica dei diversi punti di vista solo come mezzo per vendere di più. Mi spiego...
Non ho problemi quando l'autore riesce a farmi capire e vedere i sentimenti e le emozioni vissute da ognuno dei due protagonisti e di come l'episodio o la situazione pur essendo le stesse, vengano sentite  in maniera differente.
Ma se mi ritrovo
"...esco e sbatto la porta perchè capisca che mi ha ferita" nella versione diciamo di lei
e " ...esce e sbatte la porta perchè capisca che l'ho ferita" nella versione di lui  ... ecco che allora non mi sta più bene e mi sento ferita io nel portafoglio perchè alla fine mi ritrovo con lo stesso identico libro scritto in maschile e scritto in femminile. Niente di più.
Ecco perchè dico che ci vuole intelligenza e capacità per dare ad una serie l'indirizzo dei punti di vista dissimili.
Se si vuole proprio entrare nel labirinto della psiche (in quella maschile è difficilissimo) almeno per pietà fatelo nello stesso libro così risparmiamo.
Anche qui come spesa siamo sulle cifre di cui vi parlavo sopra. L'unica differenza è che non si ha "l'obbligo"  di continuare con la serie e il costo diventa quindi contenuto e se siamo piccoli gastoni possiamo anche sperare in qualche raccolta, ma i tempi per questo tipo di offerta credo siano molto più lunghi perchè ogni libro è un racconto a sè stante.
 

*scrivere un libro a metà, vedere se funziona e vende e poi eventualmente fare il seguito
Non sono sicura che sia proprio così, ma l'impressione a volte è questa. Ti capita in mano un romanzo, leggi e ti ritrovi alla fine con la solita storia troncata sul più bello. Controlli sui vari siti e scopri che l'autore deve ancora terminarla e non ci sono date certe di uscita o se esistono, sono così lontane nel tempo o addirittura alle calende greche che ti auguri di avere buona memoria e vita longa.
Un esempio (e non di una pinco pallina qualsiasi) è la serie Vlad di Jeaniene Frost. Doveva essere una duologia ... è diventata una trilogia e forse potrebbe saltarci fuorie anche la quadrologia e... scopri che il terzo libro uscirà in lingua nel gennaio del 2015!!!
E con tutto il rispetto per lei signora Fanucci (intesa come CE) che non è un lampo nelle uscite, rischio di andare in pensione e di dover leggere le vite dei santi mentre a me piacciono i vampiri e pure sporcaccioni.
Che poi mi chiedo... se l'autore fa così perchè ha il blocco dello scrittore e non sa proprio come andare avanti non sarebbe meglio fermarsi ad una duologia e soddisfare la povera lettrice che spera sempre di non fare un coccolone prima di aver saputo se Leyla e Vlad riusciranno a vivere eternamente felici???
Il prezzo anche questa volta non è differente dagli altri libri che nascono con una strategia di mercato differente. Un cartaceo parte da un minimo di 10 euro per arrivare ai 18/19 come ridere. L'ebook è sicuramente più economico.
La nota negativa è che molto spesso viene da chiedersi perchè si dovrebbe iniziare una serie spendendo soldini e tempo quando non sai nemmeno se l'autrice la continuerà o se la CE te la proporrà a distanza di così tanto tempo.

E veniamo al colpo di mortaio ... le case editrici.
*se si vende e si guadagna si prosegue sennò, tu lettore, ti attacchi al tram o leggi in lingua se sei capace.
Ditemi a quante di voi è venuta l'orticaria e la mano insensibile per la quantità di mail scritte alle CE chiedendo di continuare la pubblicazione di una serie interrotta al secondo o terzo titolo.
Nella stragrande maggioranza dei casi non rispondono o se lo fanno, danno risposte vaghe o maleducate a volte.
Ma come osi tu gallinaccia di una lettrice venire a chiedere spiegazioni o a sollecitare il proseguimento di una saga che non ha dato i risultati sperati in termini di soldoni???
La lista dei romanzi dispersi e bocciati dalle logiche di mercato dalle CE è infinita.
Non si salva nessun editore: Fanucci, Rizzoli, Delos, Mondadori, Leggere...
E sì che qualche piumetta da spennare l'abbiamo ancora se ve lo chiediamo a gran voce di ridarci le sorelle Drake, di accelerare il Principe vampiro e di catapultarci nelle fantastiche magie di mondi alieni e creature mitologiche.
Ridateci Darinda Jones o Miss Tarabotti per cortesia... qualche amplesso e qualche maschione in meno e ci accontentate no?
Ve lo ripeto nuovamente ... qualche piumetta l'abbiamo ancora e invece di restare nude davanti ad un testosteronico maschio "issimo" in ogni dove , potremmo qualche volta in alternativa donarvi il nostro misero piumaggio per Samantha Moon o per un Fallen Angels disperso.
Anche perchè potremmo essere così deluse da non iniziare più nessuna serie visto l'altissima probabilità di non vedere i successivi capitoli e terminare la saga.
E fate attenzione perchè esiste anche la possibiltà di buttarsi direttamente sulla lettura in lingua originale e chi si appassiona a questo difficilmente torna indietro anche se è una vecchia gallina padovana.

Un'ultima cosa e poi ritiro l'artiglieria.
Mi piace leggere molto spesso il "nuovo" nome italiano o straniero che si autopubblica.
E ci sono delle autrici interessanti che meritano veramente di essere lette e portate in alto perchè scrivono bene.
Nella mia biblioteca i loro libri (Non dimenticarmi, Il diario di Isabel, Jaguarà, Un amore ovale e qualche titolo trovato veramente per caso nel bailamme di selfpublishing e di cui parlerò in qualche pillola) occupano un posto speciale perchè hanno saputo darmi quelle emozioni che molte volte il nome noto o urlato non riesce a fare.
Da lettrice  ... leggeteli.
E se ci viene la voglia di diventare scrittori iniziamo ad imparare da queste penne nostrane e non cerchiamo di imitarne altre che solo per il fatto di essere straniere, semisconosciute o sponsorizzate ci rifilano roba mediocre o pessima. In questi giorni ho letto dei romanzi autopubblicati che francamente non scriverei nemmeno sotto sbronza, fidandomi di alcune recensioni. Oltre alla scarsità di contenuti e alla grammatica dimenticata al primo anno di elementari cosa ho scoperto con orrore?
Che scrivono a puntate pure loro sfornando trilogie e romanzi monchi come fossero michette e montasù !!!
No... non mi salvo veramente più.

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