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Domenica, 20 gennaio, 2008 - 22:44
MarchRose

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I VAMPIRI GENTILUOMINI DI TERESA MEDEIROS

THE GENTLEMEN VAMPIRES OF TERESA MEDEIROS



THE AUTHOR - L'AUTRICE


New York Times bestseller Teresa Medeiros wrote her first novel at the age of twenty-one and has since gone on to win the hearts of both readers and critics. All seventeen of her books have been national bestsellers, climbing as high as #12 on the New York Times bestseller list, #20 on USA Today, and #9 on Publishers Weekly. She currently has over five million books in print.

She was chosen one of the "Top Ten Favorite Romance Authors" by Affaire de Coeur magazine and won the Romantic Times Reviewer's Choice Award for "Best Historical Love and Laughter". She is a seven-time Rita finalist, two-time PRISM winner, and two-time recipient of the Waldenbooks Award for bestselling fiction. Her May 2002 release, A KISS TO REMEMBER, was chosen as one of the "Top 10 Romances of the Year" by Booklist magazine, the official publication of the American Library Association, while ONE NIGHT OF SCANDAL, her August 2003 release, won the Romantic Times Reviewer's Choice Award for Best Historical Romance of 2003.

Teresa is a charter member of the Romance Writers of America Honor Roll, Kentucky Romance Writers, and Novelists, Inc. She lives in Kentucky with her husband and her lovably neurotic cat, Buffy the Mouse Slayer. Her most recent novel THE VAMPIRE WHO LOVED ME was published in October 2006 by Avon Books. You can look for her next thrilling historical romance in the summer of 2008.


Teresa Medeiros ha scritto il suo primo romanzo all’età di ventun anni, e da allora ha continuato a conquistare i cuori sia dei lettori sia dei critici. Tutti i suoi diciassette libri sono stati bestsellers negli Usa, raggiungendo il 12° posto nella classifica del “New York Times” e il 20° e il 9° rispettivamente di quelle di “USA Today” e di “Publishers Weekly”. A oggi, dei suoi romanzi sono state vendute oltre cinque milioni di copie.

Selezionata dalla rivista “Affair de Coeur” tra le “Dieci migliori autrici di romanzi rosa”, Teresa Medeiros ha anche vinto il premio Reviewer’s Choice di “Romantic Times” per il miglior romanzo storico della categoria “Amore & risate”. È stata sette volte finalista al premio Rita, ha vinto due volte il Prism, e due volte il premio Waldenbooks per la narrativa. UN BACIO DA RICORDARE (A Kiss to Remember) pubblicato negli Usa nel maggio 2002, è stato selezionato da “Booklist”, la rivista ufficiale dell’American Library Association, come uno dei “Dieci romanzi migliori dell’anno”, mentre UNA NOTTE DI SCANDALO (One Night of Scandal), del 2003, ha vinto il premio Times Reviewer’s Choice di “Romantic Times” come miglior romanzo storico del 2003.

Teresa è uno dei soci fondatori dell’Albo d’onore del Romance Writers of America e dell’associazione Kentucky Romance Writers, and Novelists, Inc. Vive nel Kentucky insieme al marito e a un gatto adorabile ma nevrotico, Buffy l’Ammazzatopi.
IL VAMPIRO CHE MI AMAVA (The Vampire Who Loved Me) è stato pubblicato negli Usa da Avon Books nell’ottobre 2006. L’uscita del suo prossimo, eccitante romanzo storico è prevista per l’estate del 2008.



INTERVIEW - INTERVISTA


1- First of all welcome, Teresa, and thank you for accepting to be interviewed in the occasion of the Italian release of THE VAMPIRE WHO LOVED ME ! We hope that getting in touch with some of your readers outside the US will prove a pleasant experience for you. And this leads us straight to the first question ;-)
Are you often in contact with your non-US readers?

You'd be amazed by the number of e-mails I receive from all over the world! Just recently I heard from a Slovakian reader and received an e-mail from two Lebanese sisters who had just discovered the French editions of my books. The internet has given us this wonderful global community where people who share the same interests can come together. We all speak the same language when discussing the books we adore.

1- Anzitutto benvenuta, Teresa, e grazie per aver accettato di venire intervistata in occasione della pubblicazione in Italia di IL VAMPIRO CHE MI AMAVA. Ci auguriamo che entrare in contatto con alcune delle tue lettrici non americane possa essere per te un’esperienza piacevole. E questo ci porta direttamente alla prima domanda: hai contatti frequenti con le tue lettrici che vivono al di fuori degli Usa?

Sareste sorpresi se sapeste quante email ricevo da tutte le parti del mondo! Recentemente mi ha contattato una lettrice slovacca, e ho ricevuto un’email da due sorelle libanesi che hanno appena scoperto le edizioni francesi dei miei libri. Internet ci ha donato una fantastica comunità globale, dove le persone che condividono i medesimi interessi possono ritrovarsi insieme. Tutti quanti noi parliamo la stessa lingua, quando si tratta dei nostri adorati libri.


2- When writing, are you ever thinking if readers from different part of the world can have different perceptions of your books as well? One cannot avoid noticing, for instance, that most historical romances are set in England - and very, very few are set somewhere else, even if their authors are living mainly the US. Is this just a habit for writers, i.e. in the colllective imaginary historical romance has somehow gained the meaning of "regency England" ? and if yes why, in your opinion ?

I often wonder how readers in other cultures will perceive my books. Since I can't read most of the translations, I have no way of knowing what's been left in or out. But after "cyber-meeting" some of my amazing translators, I trust them completely! I would guess that humor and irony would be the most challenging qualities to translate.

I think for most American readers, the British Isles are our equivalent of a "fantasy" setting—our Narnia or Oz or Middle Earth. I'm convinced that HARRY POTTER struck such a strong chord in American readers because the British boarding school fantasy is such a compelling one—even without the magic. It's familiar enough to be comfortable, yet exotic enough to be exciting.

The Regency period with its rigid social strata and morals fulfills a similar need for romance readers. In a society where a harmless flirtation can utterly ruin a woman, there's enough danger and desire to spice up almost any plot.

I have a very short attention span myself. I've written several Regencies, but I've also written medievals, Georgians, Victorians, a time travel set in contemporary New York City, and romances set in ancient Ireland and the American west. For me, it's more about the characters and their emotions than the setting. I usually come up with the characters and plot first, then choose the setting and time period that would best frame their story.


2- Quando scrivi, pensi mai al fatto che le lettrici di altre parti del mondo possano percepire i tuoi libri in modo diverso? Non si può fare a meno di notare, per esempio, che la maggior parte dei romanzi storici sono ambientati in Inghilterra, e sono davvero pochissimi quelli di ambientazione diversa, sebbene la maggior parte delle autrici viva negli Usa. Si tratta solo di un’abitudine delle scrittrici, come se, nell’immaginario collettivo, il “romanzo storico” sia in qualche modo diventato sinonimo di “Inghilterra Regency”?

Mi chiedo spesso come i lettori appartenenti a culture diverse dalla mia possano percepire i miei libri. Dal momento che non sono in grado di leggere la maggior parte delle traduzioni, non ho modo di sapere cosa viene incluso e cosa tralasciato. Ma dopo aver incontrato su internet alcuni dei miei fantastici traduttori, mi fido ciecamente di loro! Immagino, in ogni caso, che l’umorismo e l’ironia siano le caratteristiche più difficili da rendere in una traduzione.

Penso che, per la maggior parte delle lettrici americane, le isole britanniche siano l’equivalente di un’ambientazione fantasy – sono il nostro Narnia, il regno di Oz, la Terra di Mezzo. Sono anche convinta che HARRY POTTER ha colpito tanto in profondità i lettori americani proprio perché la fantasia del college studentesco britannico è veramente affascinante, anche senza magia. È sufficientemente familiare da essere confortevole, ma esotica quanto basta per risultare eccitante.
Il periodo Regency, con la sua rigida stratificazione sociale e la sua morale inflessibile, risponde al medesimo bisogno da parte delle lettrici di romanzi. In una società dove un flirt innocuo può rovinare completamente una donna, ci sono abbastanza pericoli e desideri da rendere avvincente qualunque trama, o quasi.

Io stessa preferisco delimitare in modo preciso il momento storico di cui mi occupo. Ho scritto romanzi ambientati in epoca Regency, ma anche medievale, georgiana, vittoriana, un time-travel nella New York dei giorni nostri, e romanzi che hanno luogo nell’antica Irlanda e nel Far West. Per me i personaggi e le loro emozioni sono più importanti dell’ambientazione. Solitamente, prima decido personaggi e trama, poi scelgo l’ambientazione e l’epoca storica che meglio si addicono alla vicenda.


3- Romances have been for a long time considered by some people (especially by men...) as a literary sub-genre, good only for women who hadn’t much of an education, therefore unable to access “higher quality” literature. Do you think this is still the case, and the prejudice against romances is after all still alive and kicking in spite of all what has been written, said and done in last twenty years?

It's no secret that I adore the genre of romance, which remains the largest selling genre in the U.S. Since I'm so aware of its positive qualities, I try not to waste my attention on readers who don't appreciate our books. Our heroines don't just "stand by their men", they "stand up to them." And guess what—the men love it! We celebrate both a woman's softness and her strength and introduce her to a man capable of recognizing the value of both. Is it any wonder that both she and our readers fall in love with him?

Probably the most subversive thing romance writers dare to do is to make the woman the hero of her own story. To realize exactly how subversive that is, you should ask yourself if the marvelous J.K. Rowling would have been such an international success if her first book had been titled, HARRIET POTTER AND THE SORCERER'S STONE. Traditionally it's been the male character who gets to go on all the thrilling physical and emotional quests. Oh, he might have a female sidekick like Hermione Granger in HARRY POTTER, but she is rarely allowed to overstep her role as confidante and facilitator of his self-discovery. In a romance, the heroine acts as narrator of her own story.

We create wonderful women in our books, but we also create wonderful men. In commercials in the U.S., almost every man on TV seems to be permanently arrested at the age of fourteen. But we make our heroes worthy of our smart, funny heroines. We don't write about boys. We write about men!

3- I romanzi rosa sono stati a lungo considerati da alcuni (uomini, soprattutto) come letteratura di serie B, adatta solo a donne con un basso livello d’istruzione e pertanto incapaci di affrontare opere letterarie “di qualità”. Pensi che le cose stiano ancora in questi termini, e che, malgrado tutto ciò che è stato scritto, detto e fatto nel corso degli ultimi vent’anni, i pregiudizi contro il romanzo rosa esistano ancora?

Il fatto che io adori i romanzi rosa, genere che tra l’altro resta il più venduto negli Usa, non è certo un segreto. Dal momento che sono così consapevole delle qualità positive di questo genere letterario, cerco di non sprecare la mia attenzione con i lettori che non apprezzano i nostri libri. Le nostre eroine non si limitano a stare accanto ai nostri uomini, sanno reggere il confronto con loro. E indovinate un po’?... Agli uomini la cosa piace! Noi celebriamo sia la tenerezza sia la forza della donna, e le facciamo incontrare un uomo capace di comprendere il valore di entrambe queste qualità. C’è da stupirsi che tanto la protagonista quanto le nostre lettrici si innamorino di lui?

Probabilmente l’azione più sovversiva che le scrittrici di romanzi rosa osano compiere è fare della donna l’eroina della storia. Per comprendere fino a che punto esattamente ciò sia sovversivo, provate a chiedervi se la meravigliosa J.K. Rowling avrebbe ottenuto un successo così grande a livello internazionale se il suo primo libro si fosse intitolato HARRIET POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE. Per tradizione, è il protagonista maschile che affronta tutte le imprese più eccitanti, a livello fisico ed emotivo. Certo, può anche avere un controaltare femminile come Hermione Granger in HARRY POTTER, ma raramente le viene permesso di varcare i limiti del proprio ruolo di confidente, di colei che aiuta l’eroe a scoprire se stesso. Nel romanzo rosa, invece, è l’eroina a raccontare la propria storia da sé.

Nei nostri libri noi creiamo donne meravigliose, ma anche uomini altrettanto meravigliosi. Negli spot pubblicitari americani, gli uomini che appaiono in TV sembrano quasi tutti essersi bloccati definitivamente all’età di quattordici anni. Ma noi rendiamo i nostri eroi degni delle nostre intelligenti e divertenti eroine. Noi non scriviamo di ragazzi. Scriviamo di uomini!


4- How do you live and "feel" your work as a romance writer?

My faith in romance has been validated over and over again by letters I've received from readers like the one from a woman who had just had a hysterectomy and was afraid she'd never feel sexual desire for her husband again—until she read my novel CHARMING THE PRINCE.


4- Come vivi e come percepisci il tuo lavoro di scrittrice di romanzi?

La mia fiducia nel romanzo rosa viene rafforzata ogni giorno di più dalle lettere che ricevo dalle lettrici, come per esempio quella di una donna che era appena stata sottoposta a isterectomia, e temeva che non avrebbe mai più provato desiderio sessuale per suo marito, finché non ha letto il mio romanzo UNA SPOSA PER IL PRINCIPE.


5- You've been a historical romance writer since the early 90s, but, differently from many of your colleagues who are turning to other genres ( mainly contemporaries), you seem not to be really tired of it yet, even if with different settings. Why is that, especially now, when historical romance is rumoured to face a though moment and being a declining, somehow "overripe" genre? what do you still find of so peculiar and interesting in a historical romance vs. a contemporary one, as a writer and as a reader?

I've always believed that reports of the death of the historical romance genre have been greatly exaggerated. Just last month Lisa Kleypas's historical MINE TILL MIDNIGHT was #2 on the New York Times bestseller list in the U.S., which is an extraordinary accomplishment usually reserved for the likes of Danielle Steele and John Grisham.

I faced a transitional period myself a couple of years ago. After twelve successful years of being published in historical romance, I kept picking up the subliminal message that I might never progress any further in my career unless I switched gears—unless I embraced suspense or women's fiction or some other genre more appealing to the mainstream masses. After eleven months of painful soul-searching, during which I started four books, but didn't finish a single one, I discovered something really astonishing—I wanted to be a historical romance writer!!! I liked myself just the way I was. Not only did I not WANT to be re-invented; I didn't NEED to be re-invented. Although that day may someday come, I haven't yet exhausted everything I have to say within the parameters of historical romance.

As a reader, I find that historical romance provides a complete escape from reality in a way that even a contemporary can't do. I like to think of historical romance as a gift a woman can give to herself at the end of a long, challenging day—like a hot bubble bath or a glass of wine.

5- Scrivi romanzi storici dall’inizio degli anni Novanta, ma, a differenza di molte tue colleghe che stanno passando ad altri generi (soprattutto romanzi contemporanei), tu non sembri essertene ancora stancata, anche se cambi spesso ambientazione. Come lo spieghi, soprattutto adesso che, secondo alcune voci, il romanzo storico sta attraversando un periodo di crisi e rischia il declino, in quanto genere troppo “sfruttato”? Come scrittrice e come lettrice, cosa trovi ancora di così particolare e interessante nel romanzo storico rispetto a quello contemporaneo?

Ho sempre creduto che le voci che prevedono la morte del romanzo storico come genere siano una grossa esagerazione.
Solo il mese scorso [novembre 2007, N.d.t.], l’ultimo romanzo storico di Lisa Kleypas, MINE TILL MIDNIGHT, è arrivato al secondo posto della classifica americana dei bestsellers del “New York Times”: si tratta di un risultato straordinario, solitamente riservato a scrittori del calibro di Danielle Steele e John Grisham.
Io stessa, un paio di anni fa, ho affrontato un periodo di transizione. Dopo dodici anni di successi con romanzi storici, continuavo a ricevere messaggi subliminali sul fatto che non avrei mai potuto fare ulteriori passi avanti nella mia carriera finché non avessi cambiato registro, finché, per esempio, non mi fossi lanciata nel suspense, o nella women’s fiction, o in qualche altro genere di maggior interesse per le masse dei lettori di narrativa. Dopo undici mesi di sofferta ricerca interiore, durante i quali ho iniziato quattro libri senza finirne nemmeno uno, ho fatto una scoperta davvero stupefacente: volevo essere una scrittrice di romanzi storici! Mi piacevo esattamente così come ero. Non soltanto non volevo essere reinventata, proprio non ne avevo alcun bisogno. Benché quel giorno possa sempre arrivare, non ho ancora esaurito tutto ciò che ho da dire in termini di romanzo storico.

Come lettrice, trovo che il romanzo storico fornisca una perfetta fuga dalla realtà, in un modo che un romanzo contemporaneo non può fare. Mi piace pensare al romanzo storico come a un regalo che una donna può fare a se stessa al termine di una giornata lunga e impegnativa, come un bel bagno caldo, o un bicchiere di vino.


6- Paranormal romances are all the rage in the US today, and you too seem to have been taken by this passion... What do you think about this trend? and what are the reasons for you to have been following it, in your two TT first, then in your two vampire romances?

I have a theory about the current popularity of paranormals, which is that readers were getting a little tired of books where there was nothing at stake and the heroes were a little too tame. We missed those sweeping "I'd kill for you and I'd die without you!" historicals of the 80's and 90's. With paranormals,
something is always at risk, whether it's a human life or the fate of the universe or a man's (or woman's) eternal soul. And because the risks are so much greater, the payoff can be that much richer, giving your "happily ever after" moment even more impact. And there's nothing sexier than an Alpha hero who can either kill you or kiss you but can't resist kissing you.
When I started writing my first book (LADY OF CONQUEST) at age 21, I was naïve enough to believe that once you sold your first book, you could write in whatever genre you pleased. My goal was to write a romance in every genre. I was even able to squeeze in two time-traveling witches during the first big paranormal boom in 1996 and 1997. So when I realized vampires were growing in popularity, my first thought was, "Oh, goody! Now I can write my vampire books!" So basically I just sit around and wait for the trends to catch up with me.

6- I romanzi paranormali oggi fanno furore negli Usa, e anche tu, a quanto pare, ti sei lasciata appassionare da questo genere. Cosa pensi di questa tendenza? E per quali ragioni l’hai seguita, prima con i tuoi due time-travel, poi con i due romanzi sui vampiri?

Ho una mia teoria circa l’attuale popolarità dei paranormali, e cioè che le lettrici cominciavano a stancarsi di libri in cui non c’erano sfide, e gli eroi erano un po’ troppo mansueti. Si sentiva la mancanza dei romanzi storici degli anni Ottanta e Novanta, quelli del tipo “Ucciderei per te, morirei senza di te!”. Nei paranormali c’è sempre qualcosa a rischio, che sia una vita umana o il destino dell’universo, o l’anima immortale di un uomo (o di una donna). E dal momento che i rischi sono molto più elevati, la ricompensa finale può essere molto più ricca, dando al momento del “e vissero felici e contenti” un impatto ancora maggiore. E non c’è niente di più sexy di un eroe alfa che può ucciderti oppure baciarti, ma che non riesce a trattenersi dal baciarti.

Quando iniziai a scrivere il mio primo romanzo (LADY OF CONQUEST) all’età di ventun anni, ero tanto ingenua da credere che, una volta venduto il primo libro, si potesse scrivere qualunque tipo di romanzi ci piace. Il mio obiettivo era scriverne uno per ogni genere. Sono perfino riuscita a trovare il modo, durante il primo grande boom dei paranormali nel 1996 e 1997, di scrivere le storie di due streghe che viaggiano nel tempo. Così, quando poi mi sono accorta che i vampiri stavano diventando sempre più popolari, il mio primo pensiero è stato: “Oh, perfetto! Ora posso scrivere i miei libri sui vampiri!”. Insomma, in pratica quel che faccio è starmene seduta ad aspettare finché
le mode non arrivano da me.


7- What would you say to a hypothetical reader who never tried a paranormal romance so far ( and this is the case of many Italian readers), to convince her it could be worthwhile to give TVWLM a try?

First of all, I would love to reassure her that there's very little difference between my straight historicals and my vampire duet
of AFTER MIDNIGHT and THE VAMPIRE WHO LOVED ME. I struggled when I first starting writing VAMPIRE because I was concerned that this theme would conflict with my own spiritual values. Until I realized that it was probably the most overtly spiritual story I'd ever told. Early in my career, an editor told me that "redemption" was the theme that ran through all of my books. Somebody always needs saving--usually my hero. And in VAMPIRE, Julian is literally a man in search of his soul.
You also have to remember that Julian isn't dead. He is undead. There had to be a distinction in my own mind. I didn't give him creepy cold flesh. Instead, whenever Portia is nearby, his flesh "burns with a supernatural fever", which is actually pretty sexy.

7- Cosa diresti a un’ipotetica lettrice che non ha mai provato un romanzo paranormale finora (ed è il caso di molte lettrici italiane) per convincerla che vale la pena di leggere IL VAMPIRO CHE MI AMAVA?

Anzitutto, mi piacerebbe rassicurarla dicendole che c’è pochissima differenza tra i miei romanzi storici normali e il mio duetto di romanzi sui vampiri, DOPO MEZZANOTTE e IL VAMPIRO CHE MI AMAVA. Quando ho iniziato a scrivere IL VAMPIRO CHE MI AMAVA ero combattuta, perché temevo che questo tema sarebbe stato in conflitto con i miei valori spirituali. All’inizio della mia carriera, un editore mi disse che il tema che ricorre in tutti i miei libri è “la redenzione”. C’è sempre qualcuno che ha bisogno di essere salvato, solitamente l’eroe. E in IL VAMPIRO CHE MI AMAVA, Julian è un uomo alla ricerca della propria anima nel senso letterale del termine.

Dovete anche tener presente che Julian non è morto. È un non-morto. Tra le due cose, nella mia mente ci doveva essere una netta distinzione. Non gli ho dato un corpo freddo, da far spavento. Invece, tutte le volte che Portia è nei paraggi la sua carne “brucia di una febbre soprannaturale”, e la cosa è decisamente sexy.


8- With AFTER MIDNIGHT and THE VAMPIRE WHO LOVED ME you produced in fact an original hybrid genre, i.e. a blend of historical romance / paranormal / romantic comedy. Some readers remarked that your sense of humour + the approach to the plot reminded them in several moments some sophisticated comedies of the 40s, like "It happened one night". What do you think of this, and of the comparison? Is this genre hybridization an effect you meant to obtain, something you did on purpose? or is it rather your own way to approach the paranormal genre ?

I consider it the highest compliment because I adore those old movies with their witty banter and delicious sexual tension!
Whenever I want to spice up my dialogue, I usually watch an old Cary Grant movie.

I'm a huge BUFFY THE VAMPIRE SLAYER fan and I love nothing more than when a writer combines humor and horror. I definitely set out to give both AFTER MIDNIGHT and THE VAMPIRE WHO LOVED
ME a light tongue-in-cheek air because people were taking the vampire genre so seriously. When I was writing AFTER MIDNIGHT (where you're not actually sure if the hero is or isn't a vampire) I thought a lot about Jane Austen's NORTHANGER ABBEY.
For me, the most fun part of writing a supernatural hero was letting Julian mock his own condition. During his appearances in AFTER MIDNIGHT, he quotes Byron's vampire poetry, while he secretly loathes Byron for being such a melodramatic sot and he tells someone, "When you women are all swooning over the romance of the vampire, you never stop to think about the little inconveniences like blood breath, do you?" Julian may have lost his soul but he never lost his
sense of humor!

8- Con DOPO MEZZANOTTE e IL VAMPIRO CHE MI AMAVA, tu hai di fatto realizzato un genere letterario ibrido originale, cioè una miscela di romanzo storico, romanzo paranormale e commedia romantica. Alcuni lettori hanno osservato che il tuo senso dell’umorismo e il tuo approccio alla trama richiamano spesso certe commedie sofisticate degli anni Quaranta, come per esempio Accadde una notte. Cosa pensi di questo paragone? L’ibridizzazione dei generi è un effetto che ti sei volutamente proposta di ottenere? Oppure è, piuttosto, il tuo modo personale di affrontare il genere paranormale?

Considero tale paragone un grandissimo complimento, perché adoro quei vecchi film per le loro battute spiritose e la deliziosa tensione sessuale. Ogni volta che voglio ravvivare i miei dialoghi, mi guardo un vecchio film di Cary Grant.
Sono un’accanita fan di BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI, e non c’è niente che mi piaccia più di uno scrittore capace di combinare umorismo e horror. Ho volutamente dato sia a DOPO MEZZANOTTE sia a IL VAMPIRO CHE MI AMAVA un tono scherzoso perché la gente prende il genere vampiresco con troppa serietà. Mentre scrivevo DOPO MEZZANOTTE (quando ancora non si capisce se l’eroe è un vampiro oppure no) avevo sempre in mente L'ABBAZIA DI NORTHANGER di Jane Austin.

Per me la cosa più divertente nello scrivere la storia di un eroe soprannaturale è stato far sì che Julian si prendesse gioco della sua stessa condizione. Nelle sue apparizioni in DOPO MEZZANOTTE, declama le poesie di Byron sui vampiri, mentre segretamente disprezza Byron perché lo considera un ubriacone melodrammatico, e dice a qualcuno: “Quando voi donne andate in estasi pensando a quanto sono romantici i vampiri, non vi soffermate mai a pensare a piccoli inconvenienti quali l’alito che puzza di sangue, vero?”. Julian può anche aver perso la sua anima, ma non ha mai perso il suo senso dell’umorismo!


9- Where do you find inspiration for your books, and what's your approach to a new novel?

You take a sprinkling of fairy dust and a dab of desperation and the next thing you know, you have a plot for your new book! But seriously, inspiration can come from a snippet of dialogue, a snatch of music, or even watching a movie and thinking, "They really blew that. I would have done it THIS way." There really is an element of magic to it, which is why I find it hard to describe. Music
seems to be the most consistent key to unlock my subconscious. If not for the inspiration of music, I'm not sure I would have written any books.

9- Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri, e come affronti un nuovo romanzo?

Si prende un pizzico di magia, una punta di disperazione... ed ecco che la trama per il prossimo libro è pronta!
No, seriamente, l’ispirazione può venire da un frammento di dialogo, da un brano musicale, o anche nel guardare un film e ritrovarsi a pensare: “Hanno proprio perso una buona occasione. Io l’avrei fatto così”. C’è davvero un elemento di magia in tutto questo, ed ecco perché lo trovo difficile da descrivere. La musica sembra essere la chiave che più spesso riesce a sbloccare il mio subconscio. Se non fosse per l’ispirazione della musica, non sono sicura che avrei mai scritto dei libri.


10- Can you give us a sneak peak in your typical day as a writer?

My typical day would involve eating breakfast, followed by a quick check of my e-mail. I then have to turn OFF my internet, leave my lovely office and go upstairs to the laptop (which has no internet connection) in the corner of my bedroom and write my 3-4 pages a day. My reward is getting to go to the YMCA and exercise. (I know! I'm secretly a masochist!)
When I'm on deadline, I work nights and weekends—whatever it takes to get the book done.

10- Ci puoi dare un’idea della tua tipica giornata da scrittrice?

Inizio la mia giornata tipica facendo colazione, dopodiché controllo rapidamente le mie email. Poi mi sforzo di chiudere il collegamento a internet, esco dal mio bell’ufficio e vado al piano di sopra, al PC portatile (senza collegamento internet) che si trova in un angolo della camera da letto, e scrivo le mie 3-4 pagine quotidiane. Dopo, come premio, me ne vado in palestra ad allenarmi. (Lo so! Segretamente, sono una masochista.)
Quando però sono vicina a una scadenza, lavoro anche di notte e nei fine settimana; insomma, tutto il tempo che serve per finire il libro.


11- Which readings have been more important for you, in developing your own literary taste ? Have you had any model, especially at the beginning of your career? And about today, which are your favorite writers and books ( romance and not )?

I picked up my first Victoria Holt novel when I was seven years ago and never looked back. I discovered Kathleen E. Woodiwiss when I was fifteen. When I was first writing and getting published, my trio of inspiring guardian angels were Judith McNaught, Jude Deveraux and Julie Garwood. Oddly enough, Stephen King has also always been one of my favorite writers. He's a master at evoking emotion and can write women and children better than any other male author I know.
As for new authors, I just discovered Stephenie Myer's TWILIGHT series, which is a series of vampire novels marketed to young adults. I adored them! They are truly classic romances in the best sense of the word.

11- Quali sono le letture che hanno avuto maggior importanza per te, per lo sviluppo del tuo gusto letterario? Hai avuto dei modelli, specialmente all’inizio della carriera? E oggi, quali sono gli scrittori e i libri (sia romanzi rosa sia di altri generi) che preferisci?

Ho aperto il mio primo romanzo di Victoria Holt quando avevo sette anni, e non me ne sono mai pentita. Quando ne avevo quindici, scoprii Kathleen E. Woodiwiss. Nel periodo in cui iniziavo a scrivere e a pubblicare i miei primi libri, il mio trio di angeli custodi ispiratori era formato da Judith McNaught, Jude Deveraux e Julie Garwood.
Stranamente, anche Stephen King è sempre stato uno dei miei scrittori preferiti. È un maestro nell’evocare emozioni, e sa scrivere di donne e bambini meglio di qualunque altro autore uomo che io conosca.
Tra i nuovi autori, ho appena scoperto la serie TWILIGHT di Stephenie Myer, composta di romanzi sui vampiri destinata a un pubblico di adolescenti. Li ho adorati! Nel senso migliore del termine, sono davvero dei classici.


12- You used to keep an internet blog ( SquawkRadio: http://www.squawkradio.com/ ) together with other romance writers ( Eloisa James, Christina Dodd, Lisa Kleypas, Connie Brockway, Elizabeth Bevarly ). How did you get this idea ? is friendship really possible between colleagues writers? do you often share thoughts and advices about each other's novels?

Alas, we had to close the doors on Squawk Radio this spring after two years because it was taking too much time away from writing our books. It was a wonderful experience though and the six of us still exchange e-mails almost every day. We tend to talk less about the writing experience and more about our publishing experiences. I think they're all fabulous writers and amazing women and it's wonderful to be surrounded by such talented friends!


12- Per un certo periodo, hai tenuto un blog su internet (SquawkRadio: http://www.squawkradio.com/) insieme ad altre scrittrici di romanzi rosa (Eloisa James, Christina Dodd, Lisa Kleypas, Connie Brockway, Elizabeth Bevarly). Come ti è venuta questa idea? È davvero possibile l’amicizia tra colleghe scrittrici? Vi scambiate spesso opinioni e consigli sui vostri romanzi?

Ahimè, la scorsa primavera, dopo due anni, abbiamo dovuto chiudere i battenti di Squawkradio, perché rubava troppo tempo alla nostra attività di scrittrici. Però è stata
un’esperienza meravigliosa, e noi sei ci scambiamo ancora email quasi tutti i giorni. Ora tendiamo a parlare meno delle nostre esperienze nello scrivere, e più di quelle editoriali. Le considero tutte scrittrici fantastiche e donne incredibili, ed è meraviglioso essere circondata da amiche dotate di tanto talento!


13- In your website you says that you don't have a really a favorite novel in all those you wrote so far.... but do you have a favorite character? Can we consider as a hint the fact that you told you've been crying at finishing The vampire who loved me, since you already missed Portia and Julian ? ;-)

I tend to love my heroes based on how deeply I fell in love with them while writing the books. I especially adore Sebastian from HEATHER AND VELVET, Gerard from THIEF OF HEARTS, Billy Darling from NOBODY'S DARLING, and Gabriel from YOURS UNTIL DAWN. I also have a very soft spot in my heart for Carlotta Anne Fairleigh from ONE NIGHT OF SCANDAL. She's a nosy writer with an insatiable appetite for sweets and kittens, which makes her the most like me.
Portia and Julian from THE VAMPIRE WHO LOVED ME are probably one of my favorite couples because they generated such humor and sparks whenever they both walked into a room. I have to confess that my husband did find me weeping on the bed after I finished the book because I "missed them". Of course, he thought I'd lost my mind because just the day before I had been dancing a jig of glee because I'd finished the book.

13- Nel tuo sito internet dici che, tra i libri che hai scritto finora, non ce n’è uno per il quale hai una preferenza particolare… Ma hai un personaggio preferito? Possiamo considerare un indizio il fatto che hai detto di aver pianto dopo aver terminato Il vampiro che mi amava?

Tendo ad amare i miei eroi sulla base di quanto profondamente mi sono innamorata di loro mentre scrivevo i libri. In particolare, adoro Sebastian di HEATHER AND VELVET, Gerard di LADRO D'AMORE, Bill Darling di NOBODY'S DARLING e Gabriel di TUA FINO ALL'ALBA… Ho anche una speciale predilezione per Carlotta Anne Fairleigh di UNA NOTTE DI SCANDALO. È una scrittrice ficcanaso, con un’irrefrenabile passione per i dolci e per i gatti, e questo la rende molto simile a me.
Portia e Julian di IL VAMPIRO CHE MI AMAVA sono probabilmente una delle mie coppie preferite, perché ogni volta che entrano insieme in una stanza generano momenti pieni di umorismo e fanno davvero scintille. Devo confessare che mio marito mi ha trovato a piangere sul letto dopo che avevo terminato di scrivere il romanzo, perché “mi mancavano”. Naturalmente, ha pensato che fossi impazzita, perché soltanto il giorno prima mi ero messa a ballare per la gioia di aver finito quel lavoro.


14- Is the Cabot sisters saga definitively over ? can we wait for more paranormals in the future?

Well, I never like to say never, but I always intended AFTER MIDNIGHT and THE VAMPIRE WHO LOVED me to be a "duet". Of course then I start to wonder if little Eloisa grew up to join the family vampire-hunting enterprise...hmmmm...

14- La saga delle sorelle Cabot è definitivamente chiusa? Possiamo aspettarci altri paranormali in futuro?

Be’, non mi piace mai dire “mai”, però ho sempre pensato a DOPO MEZZANOTTE a IL VAMPIRO CHE MI AMAVA come a un duetto. Tuttavia a questo punto, naturalmente, comincio a chiedermi se la piccola Eloisa, una volta cresciuta, entrerà a far parte dell’impresa famigliare di caccia ai vampiri... hmm...


15- ... other projects you'd like to talk about ?

I've returned to my classic historical roots for SOME LIKE IT WICKED, which will be released in the U.S. in August 2008. My heroine is a spirited Highland beauty looking for a hero. What she finds is Simon Wescott, a charming rogue whose tongue is equally skilled at delivering witty repartee and intoxicating kisses. We're hoping to release the sequel SOME LIKE IT WILD in early winter 2009.

15- Ci sono altri progetti di cui vuoi parlarci?

Per SOME LIKE IT WICKED, che uscirà negli Usa nell’agosto 2008, sono tornata alle mie radici storiche classiche. La mia eroina è una vivace bellezza delle Highlands scozzesi, alla ricerca di un eroe. Ciò che trova è Simon Wescott, un affascinante dongiovanni abilissimo a usare la bocca sia per scambi di battute spiritosi sia per baci da far girare la testa. Speriamo di riuscire a pubblicare il suo seguito, SOME LIKE IT WILD, all’inizio dell’inverno 2009.
 


THE VAMPIRE WHO LOVED ME  ( IL VAMPIRO CHE MI AMAVA)
EXCERPT - ESTRATTO

Julian Kane is back in town.
Once, as a girl of seventeen, beautiful, headstrong Portia Cabot saved the life of the dashing vampire Julian Kane—who marked her forever, then left to go in search of his soul. He returns five years later to find the enchanting young girl he left behind grown into a bewitching woman with a woman's heart...and a woman's desires.
Portia quickly discovers that Julian's seductive and forbidden kiss can still make her crave the night...and his touch. But a recent spate of murders makes Portia fear that the man she has always adored may truly be a monster.
For years Julian has fought the temptation to embrace his dark gifts, never realizing that Portia's love may give him the most dangerous gift of all...a reason to live...

In this scene, Julian Kane comes face to face with Portia Cabot for the first time in five years...


Julian Kane è tornato in città.
Tanto tempo fa, quand’era una ragazza di appena diciassette anni, la bellissima e testarda Portia Cabot ha salvato la vita a Julian Kane, un affascinante vampiro che ha lasciato su di lei il proprio marchio per sempre, per poi andarsene alla ricerca della propria anima.
Cinque anni dopo, Julian ritorna e scopre che l’incantevole ragazza cha ha lasciato nel frattempo è cresciuta, ed è diventata una donna dal fascino ammaliatore – una donna con un cuore, e desideri, da donna.
Portia scopre presto che il bacio seducente e proibito di Julian può ancora farle bramare la notte… ed il tocco di lui. Ma una recente ondata di omicidi fa sì che Portia tema che l’uomo che lei adora da sempre possa davvero essere un mostro.
Per anni Julian ha combattuto contro la tentazione di abbracciare i suoi doni oscuri, senza mai accorgersi che l’amore di Portia può dargli il dono più pericoloso di tutti: una ragione per vivere…

In questa scena, Julian Kane incontra Portia Cabot per la prima volta dopo cinque anni…

 

Julian ebbe davvero una fortuna del diavolo. Meno di due ore dopo, era seduto dietro una grossa pila di soldi vinti al tavolo verde. Utilizzando un miscuglio letale di fascino, furbizia e abilità, era riuscito a trasformare quell’unico scellino in una montagnola luccicante di monete e banconote. Non era certamente un gruzzolo sufficiente per arginare Wallingford e le sue minacce di farlo finire in una prigione per debitori per più di un giorno, ma era abbastanza per essere certo che non avrebbe trascorso la notte da solo.
O affamato.
Accarezzò con gentilezza la schiena della brunetta dagli occhi scuri appollaiata sul suo ginocchio, guadagnandosi uno sguardo geloso da parte di una sirena bionda che si era avvinghiata alle sue spalle come una stola d’ermellino. Ogni volta che girava la testa, era quasi sopraffatto dal puzzo della mediocre acqua di lavanda che aveva usato per coprire l’odore dell’ultimo giocatore accompagnato al piano di sopra.
Mentre gli altri tre uomini al tavolo guardavano, incapaci di nascondere le loro espressioni speranzose, le pallide dita di Julian si muovevano con grazia negligente sulle carte, aprendole a ventaglio e scoprendo un’altra mano vittoriosa.
Uno dei giocatori ruggì, mentre l’altro gettò le carte sul tavolo con aria disgustata. — Dannazione, Kane! Avete una fortuna quasi soprannaturale!
— Così mi dicono — mormorò lui, guardando gli uomini prendere i cappelli e i bastoni da passeggio per lasciare il tavolo sul quale giaceva la paga di più di una settimana di lavoro.
Accarezzando con aria assente il fianco pieno della brunetta, Kane si appoggiò allo schienale della sedia e portò in avanti le lunghe gambe. Poi scrutò attraverso il fumo dei sigari in cerca delle sue prossime vittime. Molti dei frequentatori del club non erano più benvenuti in altri circoli migliori di quello, come White e Boothem. Adesso stavano lì, avvolti da una palpabile aura di disperazione, simile a quella che Julian aveva visto nelle case di Istanbul e Bangkok dove si consumavano oppio e hashish. In attesa della partita successiva, tamburellavano con le dita. Non sarebbe stato difficile attirare un paio di quei mercanti e il figlio bastardo di qualche nobile caduto in miseria nella sua trappola.
— Perché non lasci le carte e giochi un poco con me, carino? — tubò la brunetta accomodandosi più in profondità sul suo grembo.
La bionda si protese al di sopra di una spalla di Julian per versargli un nuovo bicchiere di porto dalla bottiglia mezza vuota appoggiata sul tavolo. Poi batté le ciglia chiare e gli premette il seno voluminoso contro la parte superiore del braccio. — Se giochi bene le tue carte, amore, potresti vincerci tutte e due per la serata.
Julian si mosse sulla sedia. I loro sforzi erano innegabilmente... eccitanti, ma lui non era affatto pronto ad abbandonare il tavolo. — Pazientate, tesori — rispose. — In questo momento la mia unica amante è la fortuna. Che io sia dannato se la lascio in un letto vuoto quando è ancora calda e consenziente! — Mentre la bionda gli diede un morsettino al lobo di un orecchio in segno di protesta, lui coprì il broncio della bruna indugiando con un bacio sulle sue labbra rosse.
Qualcuno si schiarì la voce.
Vi era una pungente nota di disappunto in quel suono, tanto che Julian resistette appena alla tentazione di ricomporsi, proprio come uno scolaro sorpreso a fare una monelleria. Sollevò lentamente la testa e vide una donna che lo fissava da dietro la sedia.
No, non una donna, ma una vera signora, si corresse, mentre faceva scivolare lo sguardo sul cappotto color borgogna bordato di visone e sul cappellino piumato che svettava al di sopra di una riccia capigliatura bruna luccicante. Al braccio portava una borsetta di satin rigonfia stretta forte da due nastri per chiuderne l’imboccatura. Il taglio squisito degli abiti e la loro qualità erano in netto contrasto con la trasandatezza della maggior parte dei frequentatori del locale. La donna pareva circonfusa da un alone di luce che la separava dal fumo dei sigari e dalle risate sgraziate che riempivano la sala. Con la coda dell’occhio, Julian si accorse che aveva già attirato molti sguardi, alcuni curiosi, altri attenti, altri apertamente predatori.
Gente così se ne era già vista, da quelle parti. Facoltose signore con un insaziabile appetito per il gioco. Visto che al gentil sesso era proibito entrare nei circoli esclusivi frequentati dai mariti, erano costrette a cercare soddisfazione in bische come quelle. Erano donne talmente possedute dal brivido del gioco che non esitavano a rischiare la loro reputazione e la loro fortuna per una partita a carte o per un tiro di dadi.
Le signore come quelle giocavano spesso fino all’ultimo centesimo, ritrovandosi alla fine con un solo modo per saldare il proprio debito. Per chissà quale oscura ragione, però, Julian non riusciva a tollerare il pensiero che quella donna fosse costretta ad accompagnare qualche soddisfatto vincitore al piano superiore. E non aveva lo stomaco di pensarla in ginocchio e completamente nuda a eccezione di quel ridicolo cappellino tra le mani lascive di uno di loro.
La veletta appuntata alla sommità del copricapo le ombreggiava gli occhi, conferendole un’irresistibile aura di mistero. Tutto quello che Julian riusciva a vedere era una guancia con qualche efelide, il mento a punta che completava il viso a cuore e un paio di labbra perfette per baciare o per piaceri ancora più illeciti.
Con difficoltà distolse lo sguardo dalla bocca e lo abbassò sul fiocco di velluto rubino scuro che portava intorno alla gola a mo’ di colletto; il collo era lungo e aggraziato e su un lato di esso, quasi invisibile a occhio nudo, una vena danzava alle pulsazioni del cuore. Julian fissò gli occhi altrove, famelico, prima di tradirsi. Si portò quindi il bicchiere alle labbra e ingoiò una ricca sorsata di porto, un ben misero sostituto di ciò che bramava davvero.
— Potrei parlarvi? — chiese la signora con voce bassa e ricca.
Lui le scoccò un’occhiata pigra, ma prima che potesse rispondere fu la brunetta a farsi sentire: — Dovete chiamarlo “signore”. È un cavaliere. Un cavaliere nominato direttamente dal re. Un vero eroe.
— Il mio eroe — miagolò la bionda, facendo scivolare una mano sotto il colletto aperto della camicia e strofinando le unghie cremisi sul petto villoso.
Le deliziose labbra della sconosciuta si arricciarono in un’espressione di disgusto. O per un’emozione che Julian non riuscì a intuire.
— Molto bene... signore. Potrei parlarvi — ripeté, ignorando con il suo tono sarcastico le compagne dell’uomo — in privato?
Quella era davvero la proposta più intrigante di tutta la serata. Doveva essere a caccia di qualcosa che andava oltre il brivido del gioco. Quante volte gli erano capitate donne di quel genere, in quasi tutte le parti del mondo, signore con una fame maligna almeno quanto la sua? Erano creature che riconoscevano e cercavano deliberatamente persone come lui, che corteggiavano il pericolo e la morte come se loro fossero gli amanti migliori della terra.
Imprecando tra sé e sé contro il fantasma dei suoi scrupoli, rispose: — Temo di non potervi essere utile, signorina. Vedete bene che le mie attenzioni sono già... — fece scivolare la mano dal fianco alla coscia tornita della brunetta — occupate.
— Tornate alla vostra bella carrozza, milady — le suggerì la bruna. — Un lupo grande e grosso come questo vi ingoierebbe in un sol boccone.
La ragazza bionda cinse con le braccia il collo di Julian. — Ha bisogno di una donna, non di una signora.
— O di due donne — la corresse l’altra, scatenando una risata da parte della compagna.
Bevendo un altro sorso di porto per reprimere il pentimento, Julian aspettò che la sconosciuta voltasse i tacchi e si dileguasse nella notte.
Invece, le sue labbra voluttuose s’incurvarono nel più dolce dei sorrisi. — Detesto l’idea di sottrarvi a una simile compagnia, tuttavia devo insistere.
Julian volse lo sguardo intorno alla sala, conscio che il loro scambio stava iniziando a suscitare più di un casuale interesse. — Questo non è il posto adatto a una donna come voi. Perché non tornate a casa prima che vostro marito si svegli e si accorga che gli siete sgattaiolata via dal letto? — Inarcò un sopracciglio corvino prima di gettarle un’occhiata di ghiaccio, di quelle che avrebbero fatto raggelare anche il più coraggioso degli uomini. — Se resterete, temo che ve ne verranno solo dispiaceri.
Lei sollevò il mento e il sorriso si spense. — Mi state minacciando, signore?
— Se volete, potete prendere le mie parole come un avvertimento.
— E se non le accettassi come tali?
— Allora siete solo una piccola e stupida pazza — replicò lui, senza remore per il suo crudo linguaggio.
— Non me ne andrò fintanto che non avrò avuto ciò che sono venuta a cercare. Siete in debito con me e sono qui per riscuotere. — Rivelando una se pur minima esitazione nella sua compostezza, la donna si tolse con mani tremanti il cappellino.
Per una frazione di secondo, Julian fu quasi contento di essere un vampiro perché gli ci volle tutta la sua soprannaturale abilità per mantenere la propria espressione d’indifferenza. Era, senza ombra di dubbio, la donna più bella che avesse mai visto. I riccioli neri raccolti in cima alla testa avevano lo stesso colore degli archi delle aggraziate sopracciglia e delle ciglia incredibilmente folte che le ombreggiavano gli occhi, blu come l’Egeo a mezzanotte. La delicata struttura del volto era minuta e metteva in risalto zigomi e mento. Le guance erano abbellite da un tocco di colore naturale, come se qualcuno avesse preso un petalo di rosa e lo avesse passato con delicatezza su quella pelle di raso. Possedeva un’eleganza innata che tutte le ciprie e i belletti più costosi del mondo non avrebbero potuto imitare. Le labbra avevano una leggera piega verso l’alto, quel tanto sufficiente per far chiedere a un uomo se gli stesse sorridendo o invece si stesse prendendo gioco di lui.
Tutto quello che Julian riuscì a pensare di fronte a quella strabiliante bellezza femminile fu che si rimettesse il cappellino. Senza la veletta che le nascondeva gli occhi, il suo sguardo era troppo franco. Troppo di sfida. Troppo blu. Desideroso di sfuggire alla sua presenza per ragioni che neppure lui avrebbe saputo spiegare, si alzò, rischiando quasi di far cadere la brunetta che gli sedeva sulle gambe.
Versò il porto rimasto e si accostò il bicchiere alle labbra. — Non potrete essere uno dei miei creditori, mia cara, perché sono certo che mi rammenterei di una creatura deliziosa quale voi siete — rispose, dando all’aggettivo un’inflessione impossibile da ignorare. — E se non siete uno dei miei creditori, allora vi suggerisco di starmi alla larga, perché non vi devo proprio nulla.
Posando il bicchiere sul tavolo con un rumore esagerato, prese la mano della brunetta e fece per avviarsi in direzione delle scale.
— È qui che vi sbagliate, signor Kane. — Con dita questa volta assolutamente ferme, la ragazza si slacciò il fiocco di velluto che portava intorno al collo e lo gettò sul tavolo, come se si trattasse di una posta di gioco alla quale non poteva sperare di sottrarsi.
Julian s’immobilizzò, ipnotizzato dalla vista di quel collo aggraziato. Un collo che sarebbe dovuto essere d’avorio e perfetto come tutto il resto del suo corpo, ma che invece portava le cicatrici di due punture ben distinte.
Sollevò lo sguardo incredulo per incontrare il blu di sfida degli occhi di Portia Cabot e in quel momento ebbe la consapevolezza che la fortuna era finita di colpo.


 

This post's content is copyrighted by Teresa Medeiros and Arnoldo Mondadori Editore, has been translated and published with their expressed authorization. You can find the excerpt's english version in Teresa Medeiros Website http://www.teresamedeiros.com/website_2b_024.htm
Il contenuto di questo post è protetto da copyright ed è stato tradotto e pubblicato con l'espressa autorizzazione di Teresa Medeiros e di Arnoldo Mondadori Editore. Potete trovare la versione inglese dell'estratto nel sito di Teresa Medeiros http://www.teresamedeiros.com/website_2b_024.htm
 

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Commenti

translation of comment # 3

translation of comment # 3

A nice and interesting interview. My compliments to the interviewer for the questions and to the author for her replies.

Congratulations to Teresa Medeiros for her spectacular career. I really wish her to go on collecting success after success!

So far I read "Ladro d'amore" (Thief of hearts), "Una sposa per il principe" (Charming the prince), "Un bacio per ricordare" (A kiss to remember), "Tua fino all'alba" (Your until dawn) e "Una notte di scandalo" (One night of scandal). All of them are wonderful but my favorite so far is "Una notte di scandalo" (One night of scandal).

I'd like to ask the author two questions :

- have you ever thought of writing a series of connected novels, with plots that go on all through the series? ( whenever I don't buy the whole series, I am not able to figure out how the story really works )

- ave you ever thought to write a novel together with any of your colleagues? if yes, with whom?

thanks a lot in advance to the author and to whoever will take care of translating my comment :-)

Hatshepsut81

Un'intervista interessante e

Un'intervista interessante e simpatica. Complimenti a chi l'ha realizzata e alla scrittrice per le risposte.

Complimenti anche per la magnifica carriera di Teresa Medeiros. Le auguro che continui costellata di grandi successi.

Io ho letto "Ladro d'amore", "Una sposa per il principe", "Un bacio per ricordare", "Tua fino all'alba" e "Una notte di scandalo". Storie bellissime ma il mio libro preferito rimane "Una notte di Scandalo".

Avrei due curiosità:

1)Ha mai pensato di scrivere una saga composta da più libri con vicende che si dipanano per tutta l'opera? (Se non compro tutta la serie non ho il quadro completo della situazione).

2)Ha mai pensato di scrivere un romanzo con una o più colleghi/e? Se si, con chi?

Grazie a tutti (compreso a chi sarà così gentile da tradurmi il commento) ^_^

translation of comment #1


translation of comment #1

I bought the Italian version of After Midnight and I put it aside while waiting for the translation of The vampire who loved me… now I can read both of them in the correct sequence, I have been waiting till now since I wanted to savour them without losing a single word !

My friends are speaking in excellent terms of your novels, Teresa, and I bought some of them together with your last two vampire novels.

I’m glad to know that you too love the same authors I do, that is J. Garwood, J. McNaught and K. Woodiwiss. I adored Stephenie Meyer’s books! The character of Edward the vampire is so gorgeous and sensual!

I hope that you rnovels will go on being translated in our country, Teresa, and I’m going to buy any new Italian release of yours.

I’m curious to know if your husband and family read your books, and what they tell you after having read them…

Last but not least, the excerpt of The vampire who loved me is very intriguing…

Ho comprato Dopo mezzanotte e

Ho comprato Dopo mezzanotte e l'ho tenuto al calduccio aspettando l'uscita italiana del Il vampiro che mi amava e ...adesso li posso leggere insieme, ho aspettato perchè li volevo gustare insieme senza perdermi una virgola!

Le mie amiche parlano molto bene dei tuoi libri , infatti ne ho alcuni sulla mia libreria da leggere insieme a gli ultimi due sui vampiri.

Mi fa piacere sapere che le scrittrici che ti piace leggere sono le stesse che tra le altre io adoro, come la Garwood la Mcnaught e la Woodiwiss.

Ho adorato i libri di Stephenie Meyer !!! il personaggio del vampiro Edward è meraviglioso quanto sensuale !

Spero che l'Italia continuerà a tradurre i tuoi libri che sicuramente comprerò ogni qualvolta ci sarà un uscita.

Mi incuriosisce sapere se la tuo marito e tutta la tua famiglia legge i tuoi libri e cosa ti dicono dopo aver terminato la lettura di uno di loro.

Infine cara Theresa i tuo estratto è

intrigante......

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