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RECENSIONE: BLUE-EYED DEVIL di Lisa Kleypas

 

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione originaleSt. Martin's press

Livello di sensualità: hot/bollente

Ambientazione: Stati Uniti (Texas)-Giorni nostri


Voto/Rating: 7.5/10

Collegamenti con altri libri / Connection to other books: sequel di "Sugar daddy"


Plot: Meet the blue-eyed devil
His name is Hardy Cates. He's a self-made millionaire who comes from the wrong side of the tracks. He's made enemies in the rough-and-tumble ride to the top of Houston's oil industry. He's got hot blood in his veins. And vengeance on his mind.
Meet the heiress
She's Haven Travis. Despite her family's money, she refuses to set out on the path they've chosen for her. But when Haven marries a man her family disapproves of, her life is set on a new and dangerous course. Two years later, Haven comes home, determined to guard her heart. And Hardy Cates, a family enemy, is the last person she needs darkening her door or setting her soul on fire.

Trama: Il diavolo dagli occhi azzurri
Il suo nome è Hardy Cates. E’ un milionario che viene dai sobborghi, e che si è costruito la propria fortuna da sé. Nella lotta senza quartiere per la scalata ai vertici dell’industria petrolifera di Houston si è fatto dei nemici. Ha sangue caldo nelle vene. Ed in mente ha la vendetta.
L'ereditiera
Lei è Haven Travis. Malgrado i soldi della sua famiglia, rifiuta di seguire la strada che i suoi genitori hanno tracciato per lei. Ma quando Haven sposa un uomo che la sua famiglia disapprova, la sua vita prende un corso nuovo e pericoloso. Due anni dopo, Haven torna a casa, decisa a proteggere il proprio cuore. E Hardy Cates, un nemico della sua famiglia, è proprio l’ultima persona che dovrebbe comparire sulla soglia di casa sua, o mandarle l’anima a fuoco..

Con "Blue-eyed devil" Lisa Kleypas prosegue la sua avventura contemporanea realizzando un romanzo ben scritto ed avvincente, un buon esempio di romantica women's fiction. Tuttavia"Blue-eyed devil" è soprattutto l'attesissimo seguito di "Sugar daddy" e chi ha letto ed amato questo romanzo non può non sentire in gran parte tradite le sue aspettative. Nonostante il titolo (e nonostante la presentazione del quarto di copertina: decisamente fuorviante!), "Blue-eyed devil" non è la storia di Hardy Cates, non c'è nulla di luciferino in quest'ultimo e non siamo di fronte a lotte di potere e vendicative passioni.
La Kleypas ci racconta i due anni più difficili della vita di una donna e degli abusi fisici e psicologici che subisce di nascosto all'interno del suo matrimonio. Come già in "Sugar daddy", l'autrice sceglie di raccontare l'intero romanzo in prima persona attraverso gli occhi della sua protagonista. Haven è l'unica figlia femmina del magnate Churchill Travis, una giovane donna ribelle e contestatrice in una ricchissima famiglia del conservatore e maschilista Texas, una figura femminile in realtà fragile, schiacciata dalle personalità dominanti del padre, dei fratelli e di una madre perduta nella sua adolescenza, ma vivissima nel senso di inadeguatezza che nel profondo ancora la pervade. Nonostante il parere contrario del padre, che arriva a diserederla, Haven decide di sposare Nick, un suo compagno di università, ed abbandonata Huston i due cominciano una vita insieme da novelli sposi a Dallas. Lentamente il matrimonio di Haven si trasforma in un incubo, in quanto Nick si rivela essere un sociopatico violento e narcisista.
La Kleypas non racconta semplicemente il fallimento di un matrimonio su cui una donna aveva puntato tutto (e che già da solo basterebbe a disintegrarne l'autostima), ma passo dopo passo descrive l'annientamento della personalità di Haven ed il suo diventare prigioniera di una realtà patologicamente alterata e malata. L'autrice punta i riflettori su verità spaventose di cui è tragico pensare quante donne siano realmente vittime (donne che, diversamente da Haven, non hanno un fratello miliardario a cui infine rivolgersi per essere aiutate). Ma a parer mio quello che è il tema principe del romanzo (l'abuso domestico sulle donne) ne diviene anche il tallone d'Achille: nel suo lodevole intento divulgativo, purtroppo, ho trovato l'autrice eccessivamente didascalica, con troppa analisi, troppi dati e troppo poco cuore.
Con l'eccezione di Gage, tutta la famiglia Travis non esce un granché bene da questo romanzo. Soprattutto Churchill, la machiavellica eminenza grigia di "Sugar daddy", mi è sembrato irriconoscibile! Insomma, possibile che se Nick a pelle non era piaciuto a nessuno dei Travis, non ce ne sia stato uno che si sia disturbato ad assicurarsi Haven stesse davvero bene dopo averlo sposato così frettolosamente? Senza dimenticare che non stiamo parlando di persone normali, ma di miliardari che sul loro libro paga hanno investigatori privati e studi legali!
Hardy Cates è un personaggio meraviglioso, ma per poterlo davvero conoscere ed apprezzare è indispensabile aver letto "Sugar daddy". E' in quel romanzo che ci si innamora di Hardy, del diciassettenne dal naso rotto, gli stupendi occhi azzurri e le mani piene di cicatrici. E' in "Sugar daddy" che viviamo lo squallore, la povertà e la degradazione delle sue origini. Soltanto leggendo del passato di Hardy si può comprendere la sua ambizione divorante e salvatrice, che lo ha portato in giro per il mondo, a spaccarsi la schiena e rischiare la vita sulle piattaforme petrolifere, fino a costruirsi da solo la propria fortuna diventando uno squalo negli affari. L'Hardy che si prende cura di Haven e fa l'amore con lei è l'uomo che quel ragazzo già era: dolce, premuroso, protettivo, passionale, maschio e sensualissimo. Ed è sempre nel passato di Hardy che affondano i fantasmi che Haven dovrà affrontare ed esorcizzare per conquistare la felicità insieme all'uomo che ama.  
Degno di nota il personaggio di Todd, l'amico del cuore di Haven, ineffabile ed affascinante con la sua acuta ed ironica intelligenza e straordinaria sensibilità.
In conclusione un romanzo che sicuramente consiglio, ma il voto che gli attribuisco è dato con dispiacere. Perché mi aspettavo di più. Molto di più.

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