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Delos Days 2011:
Stereo-resoconto di Eleonora e MarchRose


Isn’t It Romantic è stato per voi ai Delos Days!

Le nostre due inviate speciali, Eleonora e MarchRose, hanno potuto presenziare solo a una delle quattro giornate della manifestazione, cioè alla giornata di giovedì 2 giugno (purtroppo entrambe appartengono alla classe lavoratrice, quindi il giorno seguente erano di nuovo in ufficio a sgobbare…), e visto il ricchissimo programma, che prevedeva addirittura eventi in simultanea in due sale diverse, si sono trovate costrette ad operare delle scelte… Quello che segue è il resoconto degli interventi a cui le nostre due inviate, che si alterneranno nella descrizione della giornata, sono riuscite ad assistere: buona lettura!

L’arrivo
(nota di MarchRose)


Il primo impatto con la Casa dei Giochi è stato… entusiasmante!
Si tratta di un edificio in genere dedicato a tutte le forme di gioco, ed in particolare al role-playing: quindi, qui gli amanti del fantasy e del fantastico in tutte le sue declinazioni sono a loro agio.

Ambiente informale, rilassato, un po’ alternativo, dove si aggirano tranquillamente ragazze ventenni dal look modernissimo e molto metropolitano accanto a maturi e serissimi signori ultraquarantenni che però perdono tutti i freni inibitori e discutono sbracciandosi davanti alla sfilata delle copertine storiche di Urania, difendendo i meriti di questo o quell’illustratore.
Una sagoma quasi ad altezza naturale di Doctor Who (quello dell’ultima serie) troneggia accanto al banco della reception. Tanya Huff passeggia in giardino chiacchierando tranquillamente con altre due signore, mentre – se la vista non mi inganna – è proprio Robert J. Sawyer quello che sta lavorando al pc portatile, seduto giusto di fronte a due ragazzi che stanno confrontando le loro collezioni di figurine…

Non c’è che dire: gli amanti del fantastico sono una razza del tutto speciale!


Incontro con Alessandra Roccato
(nota di MarchRose)


La giornata si è aperta con l’intervento di Alessandra Roccato, chief editor di Harlequin, ed ideatrice della collana BlueNocturne, sul paranormal romance, ovvero il genere letterario nato dall’ibridazione del romance con le tematiche sovrannaturali / paranormali mutuate da altri generi letterari, quali ad esempio il tradizionale romanzo gotico e l’ormai onnipresente urban fantasy.

Alessandra ha fatto una esaustiva carrellata de vari sottogeneri del paranormal romance, soffermandosi in particolare sulla figura dell’essere sovrannaturale che è il protagonista di queste storie. Le caratteristiche di quest’eroe non umano o quasi-umano – sia esso un licantropo, un mutaforma, un vampiro o perfino un demone – rispetto ai generi letterari originari da cui è stato mutuato nel paranormal romance vengono addolcite e mitigate, in modo che anziché terrore e repulsione suscitano nell’eroina interesse, fascinazione e, ovviamente, attrazione.

Tra le più recenti tendenze del paranormal romance, Alessandra ha citato il tema degli zombie (v. il recente lancio della collana Odissea Zombie, sempre di Delos) l’alternate reality / steampunk e il genere distopico, in particolare post-apocalittico, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare. In entrambi i casi si tratta di romanzi collocati su una Terra un po’ diversa da quella che noi conosciamo. Il genere distopico è proiettato nel futuro: si immagina come sarà la terra tra 50, 100 anni o anche più, ed in generale sono scenari drammatici, a volte addirittura post-apocalittici.

Il genere alternate reality, invece, è ambientato nel passato: in questi romanzi si immagina che la storia abbia preso a un certo punto un corso diverso dal nostro, per cui ad es. la Rivoluzione delle Colonie americane non ha mai avuto luogo e l’Inghilterra domina ancora i mari, oppure la Controriforma non c’è mai stata, o magari esseri fantastici quali vampiri, mutaforma etc. sono venuti allo scoperto e convivono con gli umani (vi ricordate Soulless di Gail Carriger? Eccovi il link alla nostra recensione: http://romancebooks.splinder.com/post/24375404 )
In particolare, lo steampunk è un alternate reality storico un po' speciale, nel senso che consiste in storie ambientate in un’epoca vittoriana alternativa, in cui certe scoperte scientifiche (i dirigibili, le automobili oppure l’elettricità) sono state fatte in anticipo rispetto ai tempi. Tra le opere del genere Alessandra ha citato in particolare “The Girl in the Steel Corset”, uno steampunk YA di Kady Cross (pseudonimo di Kathryn Smith, nome già noto alle lettrici italiane), appena pubblicato negli USA da Harlequin Teen… chissà se lo vedremo presto in Italia?

Nel frattempo, se volete iniziare a farvene un'idea, potete scaricare gratuitamente “The Strange Case of Finley Jayne”, il racconto che fa da prequel a “The Girl in the Steel Corset”, a questo link: http://www.ebooks.eharlequin.com/15DD06E9-A9EE-4718-9EEA-4B1A8458EF24/10/141/en/ContentDetails.htm?ID=74EC6516-CDAB-4070-8CDF-E3AF5904CC32

Tra le novità previste in casa Harlequin, è confermata per fine anno l’uscita dei primi tre romanzi della serie vampiresca di ambientazione storica “Regency Draculia” di Colleen Gleason, cioè “The vampire Voss”, “The vampire Dimitri” e “The vampire Narcise”.
 

Incontro con Silvio Sosio e Gianfranco Viviani
(nota di Eleonora)

Il pomeriggio della prima giornata dei Delosdays prevedeva l’incontro con il direttore editoriale Gianfranco Viviani, il quale purtroppo però per un imprevisto non ha potuto presenziare personalmente al panel. Fortunatamente la moderna tecnologia gli ha consentito comunque di interagire con il pubblico via cavo e affiancato in sala da Silvio Sosio, Annarita Guarnieri e dalla nostra MarchRose, Viviani ha esordito con una carrellata circa le uscite in programma.

Per la collana Odissea Vampiri, è prevista per ottobre la pubblicazione del quinto ed ultimo romanzo della serie Savannah Vampires di Raven Hart, cioè “La Vendetta del Vampiro”, che segue “La Seduzione del Vampiro”, “Il Segreto del Vampiro”,“Il Bacio del Vampiro” e "Il Tradimento del Vampiro".

Per la collana Vampiri e Paletti, la serie Argeneau di Lynsay Sands proseguirà presto con la pubblicazione da parte Delos di altri due romanzi, cioè “Al primo morso” (A Quick Bite), dove potremo conoscere la storia di Lissianna Argeneau, mentre a novembre troveremo sugli scaffali delle librerie “Mordimi ancora” (Love Bites), protagonista questa volta Etienne Argeneau. Per quanto riguarda Kerrelyn Sparks, dovremo aspettare ottobre per il terzo capitolo della serie "Love at stake", che si intitolerà “Il Vampiro delle Highlands”.

La collana Odissea Streghe prevede invece l’imminente uscita di Lori Handeland con “Contro l’apocalisse“ (Any Given Doomsday); se ricordate, noi ve ne avevamo già parlato in un post della nostra Infiltrata in libreria, che potete leggere qui: http://romancebooks.splinder.com/post/24451008 

Non stiano in ansia le estimatrici della Harris: il loro momento arriverà a settembre con l’undicesimo libro della saga di Sookie Stackhouse dal titolo “Resa dei conti mortali”, ma molto altro bolle in pentola per loro. E’ prevista infatti la quarta stagione di True Blood sempre firmata HBO, mentre i fratelli Scott Tony e Ridley confezioneranno un telefilm tratto dal primo libro della Harper Connelly Mysteries che si intitolerà, come il libro stesso, “Grave Sight”.

Dopodichè il sig. Viviani intriso di una verve deliziosa ha lasciato la parola alle donne - Annarita e MarchRose - perché potessero raccontare qualcosa senza spoilerare troppo dei libri già pubblicati della Sands e della Sparks, a sottolineare quindi come la nuova collana Vampiri e Paletti, che lui stesso ha definito “un esperimento pilota” (e oserei dire anche molto d’avanguardia nell’editoria italiana) si caratterizzi per le sue atmosfere ironiche e frizzanti, molto lontane dalle solite dark a cui eravamo abituate.

Non possiamo che ringraziare Delos e in particolare Gianfranco Viviani per questa ondata di fresche novità in un settore - quello dei vampiri - davvero sfruttato oltre ogni limite e che forse richiedeva a gran voce una nuova veste.



True Blogs: le bloggers alla ribalta
(nota di MarchRose)


E’ quindi venuto il momento per le bloggers di salire sotto le luci della ribalta! Ecco quindi che Sonia del gruppo yahoo RosaHomage, Daze(d) di House of books, Vittoria e Alessandra de Il diario dei Pensieri Persi, e le vostre due inviate di Isn’t It Romantic sono passate dall’altro lato del tavolo, pronte a rispondere alle domande del moderatore, Silvio Sosio che ha sostituito all’ultimo minuto Franco Forte, indisposto (decisamente una giornata sfortunata per i rappresentanti della Delos!).
Alcune di noi si conoscevano già personalmente, altre solo “virtualmente” – è stato un momento davvero divertente riuscire ad associare per la prima volta un viso e una voce a qualcuno che finora si è incontrato solo online!

Le bloggers hanno condiviso le loro esperienze e impressioni sul pubblico dei lettori: al di là delle specificità di ciascun gruppo, o blog (c’è chi ad es. si concentra soprattutto sulla letteratura YA, e quindi ha un pubblico soprattutto di giovani e giovanissimi; c’è chi invece, come noi di Isn’t It Romantic, si dedica invece alla letteratura al femminile in generale, al di là dei sottogeneri, e quind raccoglie un pubblico più eterogeneo), il denominatore comune delle bloggers è sicuramente la passione e l’interesse per la lettura, che spinge tutte noi a dedicare tanto del nostro tempo libero a questa passione, che nasce dal desiderio di condividere le nostre opinioni, informazioni ed impressioni con gli altri. In questo senso si può dire che i blogs hanno rimpiazzato le vecchie fanzine, cioè le riviste stampate e diffuse in proprio dagli appassionati dei vari generi letterari, con il vantaggio di essere accessibili ad un pubblico molto più allargato.

Siamo anche sopravvissute alle domande dei presenti in sala, che temevamo cattivissime e sono state invece molto bonarie ed improntate all’interesse e alla curiosità – ad esempio, quante ore al giorno una blogger dedica al proprio blog? La risposta di tutte noi è stata, per forza di cose, piuttosto vaga: una, due, tre… dipende dall’articolo che si sta preparando, che può essere più o meno complesso, e dal tempo richiesto per rispondere alle domande e richieste di informazioni dei lettori agli articoli già pubblicati. Insomma, una gran quantità di lavoro, e spesso di ore di sonno sacrificate alla nostra comune passione: i libri. Ma ne vale la pena!




 

Incontro con Tanya Huff
(nota di Eleonora)


Tanya Huff, classe 1957, è l'autrice canadese dei cinque romanzi (più una raccolta di racconti) che compongono la serie cosiddetta de “i Libri del Sangue", tutti editi in Italia da Delos Book, e che hanno come protagonisti una carismatica investigatrice privata Vickie Nelson, un affascinante vampiro di 450 anni, Henry Fitzroy, e Mike Celluci, detective della polizia canadese che vanta un intimo passato con Vickie.

Tanya è giunta in sala affiancata da Annarita Guarnieri, che è stata anche la traduttrice dei suoi romanzi in italiano, e dopo un breve excursus sulla sua vita (Tanya ha lavorato per otto anni presso Bakka, la più grande libreria specializzata in fantascienza del Nord America), l’autrice è entrata nel vivo della questione: i vampiri. Ringrazia gli italiani che con il Vampiro di Polidori nel 1816 hanno dato vita all'eroe-mostro più romantico di tutti i tempi, ripreso poi da Stoker e, in anni più recenti, dalla Rice che con “Intervista col Vampiro” ha contribuito a sdoganare definitivamente la figura del succhiasangue.

“Il prezzo del Sangue”, primo libro del ciclo, originariamente intitolato “98.6” (e per fortuna si sono messi a tavolino e hanno pensato a qualcosa di più attinente) è uscito un anno prima dell'ormai famosissima Laurell K. Hamilton e la sua Anita Blake, undici anni prima di Charlaine Harris e ben 15 anni prima di Stephenie Meyer e del suo Twilight. A seguito di quest'ultima dichiarazione in sala è nato spontaneo l’applauso… non ce ne vogliano le fan della Meyer, è solo per dire: guardatevi intorno perchè il Vampiro non è solo Edward Cullen, c’è molto altro in giro. Infatti quello della Huff vanta natali davvero importanti, trattandosi del figlio bastardo di Enrico VIII. Questa idea, racconta Tanya, è nata leggendo un libro sulla dinastia dei Tudor e in particolare soffermandosi sul paragrafo della morte di Henry Fitzroy, descritto come apatico e molto pallido. I libri parlano di tubercolosi, ma a Tanya piace pensare invece che fosse stato trasformato in un vampiro.


 

Nei suoi romanzi il vampiro Henry Fitzroy, oltre a fare quello che piace a me, cioè il vampiro con tutti gli annessi e connessi - dormire di giorno, succhiare il sangue, ipnotizzare le vittime, ripulire ricordi umani scomodi… - per inserirsi nel tessuto sociale moderno canadese è uno scrittore di romanzi rosa. Per cui la Huff ha pulito il naso anche alla Sands e alla sua serie degli Argenau, anche se poi ha proseguito su un sentiero completamente diverso, mescolando con fantasia investigazioni in ambito paranormale con un trio davvero sui generis. Vickie Nelson è una protagonista femminile di classe, fortemente permeata da un'arguta ironia e ben lontana dalle kick-ass heroines che tanto adesso vanno di moda, che ha dovuto lasciare il suo lavoro di poliziotta per una malattia all'occhio, la Retinitis Pigmentosa che comporta una riduzione della visione notturna. L’autrice ha spiegato che il disturbo visivo le è apparso come un ottimo espediente per costringere Vickie a lasciare il corpo di polizia e mettere in piedi un'agenzia di investigazione privata, che la porterà comunque in contatto con Mike Celluci, aitante detective con il quale Vickie ha condiviso molto più di una lunga serie di casi di investigazioni. Vickie è vulnerabile nell’oscurità quasi quanto Henry il vampiro lo è durante il giorno, e l’autrice vi trova in questo un insolito contrasto e uno strano completarsi a vicenda.

Tanya è stata molto chiara: la serie è conclusa, lei non ha più nulla da raccontare su questi personaggi, e la raccolta di racconti intitolata “la Banca del Sangue” è servita per sistemare alcune fili pendenti. Facendo una botta di conti la serie ha quasi vent'anni, ma se la leggete non li dimostra, solo un elemento è rivelatore della sua età: l'assenza dei cellulari. Ispirandosi liberamente ai suoi libri è stata prodotta anche una serie televisiva intitolata “Blood ties”, che dopo 22 episodi ha chiuso i battenti (ma che ha consentito all'autrice di estinguere tutti i suoi mutui pendenti...), la nostra Lener ce ne aveva già parlato qualche tempo fa, potete rinfrescarvi la memoria qui:
http://romancebooks.splinder.com/post/22443265

Tanya si è occupata dello script e ritiene che Kyle Schmid, l’allora giovanissimo attore che interpretava Henry fosse più che perfetto per il ruolo. Come darle torto??

Purtroppo per me non c'è stato tempo di partecipare al Kafeeklatch con Tanya organizzato da Delos, per cui con gli occhi da Bambi mi sono avvicinata e le ho chiesto di autografarmi il libro che mi ero portata, in quanto purtroppo il tempo tiranno mi spingeva a lasciare la convention per prendere il treno. Lei mi ha confidato che stava trascorrendo un bellissimo pomeriggio in compagnia di noi lettori e io l'ho ringraziata, confermandole che anche io leggendo i suoi libri ho trascorso dei bei momenti. E’ innegabile, l’incontro con le proprie autrici preferiti è un’emozione da non perdere.
 

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