... qualcuno mi ha chiamato? ;-)

Presente!

ebbene sì, sono io che proprio non reggo la Garwood.

premesso che ho letto 3 o 4 romanzi ( the bride, honor's splendor e un altro paio di cui ho rimosso il nome... forse the prize? è quello dove fanno a pezzi il cavallo dilei ? ho odiato quella scena !!!), per cui non ho certo la pretesa di conoscerla tutta e a fondo, i motivi della mia insofferenza sulla base di quel che ho letto finora sono 2:

- il suo umorismo non mi fa ridere. Cioè, è un umorismo da torte in faccia e bucce di banana, con le eroine che inciampano nei loro piedi e scambiano stufe per oblò di navi (o viceversa, nn ricordo) e scatenano incendi qua e là. A me piace l'umorismo all'inglese della Quinn, della D'Alessandro, della Medeiros, cioè i dialoghi brillanti, l'ironia, e magari anche un pizzico di gusto dell'assurdo, o da commedia di costume (tipo la Benson e la Metzger). Di conseguenza trovo comici i libri della Garwood tanto quanto un film natalizio con Boldi e De Sica, cioè mi irritano e basta.

- ODIO le eroine infantili, insulse e ochette, specialmente se accoppiate a eroi che sono solo gigantesche masse di muscoli che se ne vanno in giro trattenendo il fiato per mostrare i pettorali, alla Hulk Hogan.

Cioè, per me l'eroe di un romance deve avere per prima cosa profondità e spessore umano: Harry di "Un amore al Cairo" della Brockway, Wulf di "Il duca di ghiaccio" e Jocelyn di "Signora del suo cuore" della Balogh, Sebastian di "il lord della seduzione" della Chase... I muscoli sono solo un optional: gradito, sì, ma non indispensabile.

Insomma tra maschi alfa e beta ( v. discussioni con Lener di qche giorno fa ) io sono decisamente a favore dei beta... per cui Conor & co. non mi dicono proprio niente.

E se l'eroe di un romance non ti dice nulla, che lo si legge a fare il libro?