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IN THE SPOTLIGHT  -  SOTTO I RIFLETTORI

CONCETTA SPADARO  -   autrice esordiente italiana

 

L'AUTRICE

Concetta Spadaro (Cettina per gli amici) è nata a Catania nel 1970.
Vive un'infanzia serena fino all'età di 15 anni, periodo durante il quale la sua esistenza è segnata dalla perdita dei genitori a breve distanza l'uno dall'altra.
Si trasferisce nel 1986 a Torino dove completerà gli studi conseguendo il diploma di Ragioneria. E' in questa città che inizia a mettere nero su bianco i suoi sentimenti scrivendo poesie, alcune delle quali vengono pubblicate e premiate negli anni seguenti.
Alla fine del 1990 si trasferisce nuovamente a Catania dove mette a frutto il suo diploma per lavorare, ma continua per hobby a scrivere brevi racconti e poesie.
Nel 2007 finisce di scrivere il suo primo romanzo rosa, essendo proprio una appassionata del genere e solo per avere un'opinione lo spedisce ad alcune case editrici. Una di queste le fa una proposta di pubblicazione ed a fine novembre del 2008 il suo romanzo “Paura d'amare” viene alla luce.
Del suo libro, dalla cifra stilistica scorrevole e spensierata, la scrittrice afferma con ironia: “Ho scritto quello che da un romanzo avrei voluto leggere”.

L'autrice è felicemente sposata ed ha una bambina, lavora presso uno Studio Commercialista e nel tempo libero ha iniziato a scrivere il secondo romanzo.
Oltre la scrittura ama disegnare a matita (il disegno sulla copertina del romanzo “Paura d'amare” è opera sua), dipingere, guardare le commedie sentimentali ed i musical americani degli anni '40 e '50, leggere romanzi rosa, ascoltare musica classica e musica leggera, viaggiare ed inoltre adora i gatti.

Il suo sito è
www.concettaspadaro.it
 

IL LIBRO

PAURA D'AMARE
edito da Robin Edizioni
Reperibile on line, presso il sito della casa editrice
www.robinedizioni.it  e in libreria su ordinazione.

Lara è una ragazza un po' insicura, anche se le brutte esperienze la trasformeranno in una donna apparentemente più forte. Ma alcuni avvenimenti, se non vengono affrontati nella maniera giusta, creano dentro di noi delle paure che influenzeranno il nostro modo di essere.
E' quello che accade a Lara per una delusione d'amore e per un lutto che non è stato sufficientemente elaborato. La ragazza è dilaniata dalla grandissima voglia di amare e dalla altrettanto grande paura di fidarsi nuovamente di un uomo.
Il protagonista maschile della storia è l'incarnazione perfetta di tutto quello che una donna desidera in un uomo: sicurezza, forza, personalità, bellezza e senso dell'umorismo.
Il corteggiamento paziente di lui sgretolerà a poco a poco le barriere costruite da Lara e alla fine, dopo un'incomprensione che rischia di rovinare tutto, l'amore dei due trionferà in un finale romantico.

 

ESTRATTO

Detto questo si alzò di scatto e corse via , lasciando interdetti sia il padre che Raul.
Scese come una furia le scale e si ritrovò in strada con l’unico desiderio di fuggire via da lì, il più lontano possibile.
Corse senza vedere niente, mentre copiose lacrime le rigavano il viso. Dopo qualche minuto, due braccia la afferrarono, facendola voltare ed imprigionandola in un abbraccio forte. Dapprima cercò di divincolarsi, ma era tutto inutile perché quelle braccia erano d’acciaio. Tremante e stremata non ebbe più la forza di fuggire e si abbandonò contro quel petto caldo e rassicurante, dando sfogo ad un pianto dirotto.
Non seppe quanto tempo restò così, perché a poco a poco sentì un languore dentro di sé. Il profumo della pelle di Raul, il suo corpo premuto contro, le sue mani che le accarezzavano la schiena, le provocavano una sensazione sconosciuta fino a quel momento.
Alzò lo sguardo ed incontrò due occhi che la guardavano con intensità come se finalmente avessero espugnato le sue barriere e stessero mettendo a nudo la sua anima.
“Calmati, mia piccola mariposa” le sussurrava Raul sfiorandole le tempie con un bacio leggero ed accarezzandole i capelli, come seta, sciolti nella corsa e che adesso le ricadevano sulle spalle.
Lara pensò che doveva staccarsi da quell’abbraccio prima che fosse troppo tardi, ma i muscoli del corpo non le obbedivano. Era come se fosse in balia di un incantesimo che le toglieva ogni volontà.
Alzò il viso verso di lui e si ritrovò a fissare le sue labbra desiderando sentirne il contatto. Come se avesse intuito questo pensiero Raul abbassò la testa sfiorandole lentamente la bocca smaniosa e morbida, ma quel semplice contatto scatenò in entrambi una passione travolgente ed il bacio divenne profondo ed intimo. Fu un lungo bacio che incendiò i loro sensi.
Erano come due assetati nel deserto che finalmente, dopo tanto vagare, avevano trovato una fonte d’acqua fresca dove abbeverarsi.
Per Raul fu una vera tortura staccarsi da quelle labbra così sensuali.
“E' meglio che ti riaccompagni a casa“ mormorò con voce vibrante di desiderio.
Mai aveva provato per una donna una passione così intensa ed immediata e se non si fosse fermato, l’avrebbe presa lì in mezzo alla strada.
Anche Lara sembrava sconvolta: aveva il fiato corto e un’espressione smarrita, come se fosse incapace di comprendere appieno ciò che le era successo.
Pensò che il vino le stesse dando alla testa, perché non riusciva bene a mettere a fuoco le immagini che le giravano intorno.
Si sentiva mancare.
Raul la prese per mano conducendola fino alla macchina e lei lo seguì docile, accoccolandosi sul sedile dell’auto, mentre uno strano torpore si impadronì delle sue membra.
Scivolò nel sonno... e poi davanti a lei solo immagini frammentate, come sogni pieni di tenerezza e sensualità... Raul che la prendeva fra le braccia... la sensazione di essere distesa sul suo letto... il contatto di due mani gentili che le sbottonavano e le sfilavano delicatamente la camicetta ed i pantaloni, soffermandosi qualche secondo in più sulla sua pelle... il contatto ancora di quelle labbra calde sulle sue e subito dopo l’impatto delle lenzuola fresche sul suo corpo... poi il buio.
Raul era stato costretto a cercare nella borsetta di Lara le chiavi di casa della donna, ormai stordita dall'alcol e l'aveva messa a letto perché non si reggeva da sola sulle sue gambe.
L'uomo aveva dovuto fare appello a tutto il suo controllo, trattenendosi quando l’aveva spogliata ammirandone le curve deliziosamente femminili e le lunghe gambe.
Una visione in reggiseno e slip di stoffa leggera, che ben poco lasciava all’immaginazione e che stava mettendo a durissima prova tutti i suoi sensi.
Era bellissima, così inconsapevolmente seducente con quelle gambe velate da calze bordate di pizzo.
Prima di andarsene non aveva resistito a darle un ultimo bacio e ad accarezzarle la guancia.
Contemplò fino alla fine quel corpo che a malincuore coprì con le lenzuola. Il volto di Lara appariva così dolce e vulnerabile nel sonno. Quella donna doveva essere la sua donna! Con questo pensiero Raul uscì da quella casa.
 

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