@ Eleonora

per la Picasso:

non ho letto il libro in questione, ma sulla base dei lavori di quest'autrice che conosco, dubito che sia in grado di creare un vero "bad hero" nel senso in cui, credo, lo intendi tu. Non aspettarti la profondità, la drammaticità e le sfaccettature psicologiche della Stuart, insomma.

A me la Picasso come stile ricorda un po' certe autrici degli anni Ottanta - mi sembra abbia una speciale predilezione per le giovani fanciulle ingenue & bellissime in difficoltà, e i suoi drammi hanno spesso una punta di melodramma. Ripeto, però, questo "Angelo Nero" ancora non l'ho letto.

- la Chase

be' che possiamo farci... se l'autrice non ti piace, questi sono i tuoi gusti e sui gusti non si discute. Come reagiresti tu, ad es., se ti dicessi che io non sopporto la Garwood, la Lindsey e la Woodiwiss, e che dopo 2 o 3 libri di queste autrici le ho definitivamente abbandonate? ( è vero )

Dicevo che la Chase è "cerebrale" nel senso che il suo umorismo non è alla Garwood, stile "torte in faccia" o "buccia di banana" insomma. La Chase ha il gusto dell'ironia, della battuta, del paradosso. Io mi sono sbellicata di risa alla scena in "Lord of Scoudrels" dove Jessica mostra a Dain l'orologio osceno, e quando lui le fa osservare, appunto, che è davvero osceno, lei ribatte: " Ma non è per me, E' un regalo per mia nonna." Invece, non ho battuto ciglio quando in non so che libro della Garwood l'eroina incendia una nave perchè scambia un boccaporto per una stufa e ci butta dentro un qualcosa che sta bruciando ( ho cancellato il ricordo della scena e il titolo del libro dalla mia memoria, per cui se sbaglio qualche dettaglio le fans dell'autrice non se ne abbiano a male ).