Mi fa piacere vedere un bel dibattito! Molte cose interessanti sono state dette e condivido l'idea che ci debba essere la libertà più assoluta di scelta: di leggere o di non leggere un determinato libro o genere. Però è fondamentale che esista una varietà nell'offerta, e non è giusto biasimare  o stigmatizzare chi ha gusti differenti. Tutti sono giusti e tutti sono validi. Mi sembra però che più che chi ama i libri casti, ad essere criticati siano coloro che amano quelli più bollenti.
Non è vero che i libri erotici sono solo sesso e niente altro, ci sono libri hot molto commoventi e profondi ed altri, senza sesso, vuoti e superficiali. Così come la volgarità non è solo nell'uso di certi termini, ma nelle situazione e nei modi di descrivere i personaggi e le loro mentalità. Io trovo romanzi di venti o trent'anni fa davvero offensivi e trucidi nella loro mancanza di rispetto nei confronti della donna, presentata come passiva e sciocca e spesso vittima di stupri  e violenze varie che subisce rassegnata per poi riprendersi in un battibaleno.

Quello che è davvero interessante, in molti romance erotici, sono queste figure di donne che si fanno carico della propria vita e del proprio desiderio  e che rappresentano una piccola rivoluzione e un bel passo in avanti.
Certe fantasie suscitate da un libro, possono essere strumento di crescita ed arricchimento nella coppia, come diceva giustamente Nadia, non perché si debba necessariamente metterle in pratica, ma perchè magari risvegliano un livello di sensualità latente. O anche se non è così, perché non divagare almeno con la mente?
In conclusione, ci sono solo due tipi di libri: quelli brutti e quelli belli.