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FILM TRATTI DA ROMANZI


DRACULA (Bram Stoker’s Dracula),1992

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Regia di Francis Ford Coppola, con Gary Oldman (Dracula), Winona Ryder (Mina Murray), Keanu Reeves (Jonathan Harker), Sadie Frost (Lucy), Richard E.Grant (Jack Seward).


Dracula è un vampiro che nel XV secolo combattè per la gloria di Dio che rinnegò dopo la morte della moglie, la principessa romena Elisabetta (che si suicidò quando ricevette, dai turchi sconfitti, la falsa notizia della morte dell'amato marito).
Passano i secoli. Nell’Ottocento, l’avvocato Jonathan Harker si reca nel castello del conte (ovviamente non sapendo chi è in realtà) per concludere un affare per conto della sua ditta; qui il conte, osservando il ritratto di Mina, fidanzata di Harker,riconosce in lei la reincarnazione della moglie, e dopo aver imprigionato Jonathan parte alla volta di Londra, dove la giovane donna vive,deciso a rivelarsi a lei e a ricongiungersi…

Tratto dall’omonimo romanzo (1897) di Bram Stoker, capolavoro del genere horror, è una versione fedele ma la tempo stesso innovativa della storia. Il regista infatti concepisce Dracula come una sorta di eroe romantico che vive attraverso i secoli spargendo sangue ma con un unico, struggente desiderio: ritrovare la donna amata che si era suicidata, e questo viene descritto come l’origine del vampiro, non presente nel romanzo.dracula Questa lettura porta un poco a uno stravolgimento delle cose nel corso della storia, in particolare nell’avvincente finale, ma il film è davvero godibile: il regista è stato infatti in grado di sperimentare mescolando due generi cinematografici molto amati, l’horror e il romantico, in modo equilibrato e dando vita ad una storia avvincente sia che la si guardi dal punto di vista dell’horror, ma anche da effetti speciali “poveri”, cioè non tecnologici, ma di sicuro fascino, da una scenografia lugubre e misteriosa, quasi gotica. Insomma un grande film.
Ottimo Gary Oldman nella parte del protagonista, tanto che il pubblico alla fine passa dalla parte di Dracula nonostante la sua negatività; affascinante Winona Ryder (all’epoca una delle giovani attrici più quotate della sua generazione….che peccato averla persa così per strada!), superbo Anthony Hopkins nei panni di un Van Helsing che pur combattendo Dracula ne subisce il fascino: Nel cast presente anche una giovane Monica Bellucci nel breve ruolo di una vampira.
Nel 1993 il film vinse tre meritati Oscar:miglior make up, effetti sonori e costumi.

I PROMESSI SPOSI (1941)

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Regia di Mario Camerini, con Gino Cervi (Renzo Tramaglino), Dina Sassoli (Lucia Mondella), Gilda Marchiò (Agnese), Carlo Ninchi (L’Innominato), Eva Maltagliati (la monaca di Monza), Enrico Glori (Don Rodrigo), Luis Hurtado (Frà Cristoforo).


Nella Lecco del 1860 i due giovani popolani Renzo e Lucia non possono sposarsi perché Don Rodrigo, signorotto locale invaghito della ragazza, ha minacciato il parroco Don Abbondio se celebrerà le nozze. I nostri due non si arrendono, ma le peripezie che dovranno affrontare saranno davvero dure: una fuga precipitosa, un rapimento, i tumulti, la peste…

Tratto dal romanzo omonimo di Alessandro Manzoni, capolavoro della letteratura italiana, un tipico film italiano dell’epoca diretto da uno dei grandi maestri del cinema italiano. Un film senza grandi picchi, ma con stile e fedeltà alla storia manzoniana, realizzato ad alti costi (compresa la ricostruzione del Duomo di Milano com'era nella prima metà del Seicento). Forse un po’ patinato, ma non deludente, soprattutto per via delle ottime interpretazioni dei vari attori, tutti scelti tra i più bravi dell’epoca, tra cui spicca in particolare un giovane Gino Cervi nei panni di Renzo.
Di più non so che dire, se non che è un film difficilissimo da trovare,purtroppo.

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DON JUAN DE MARCO, MAESTRO D’AMORE ( Don Juan de Marco),1995

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Regia di  Jeremy Leven, con Johnny Depp (Don Juan de Marco), Marlon Brando (Jack Mickler), Faye Dunaway (Marilyn Mickler).


L’ultimo caso di cui lo psichiatra Jack Mickler si deve occupare prima della pensione pare anche il più interessante:un giovane convinto di essere il leggendario Don Juan gli racconta la sua storia e i motivi che lo hanno spinto a tentare il suicidio dopo l’abbandono da parte della donna amata. L’incarico di Jack è quello di decidere, tempo una settimana, se il giovane sia sano o al contrario se debba essere rinchiuso in manicomio; col procedere della terapia però Jack si rende conto di subire sempre di più il fascino del suo paziente,non sapendo più distinguere tra realtà e finzione…

Attenzione: questa recensione non sarà imparziale! Ho infatti un vero debole per questo film, ispirato al DON JUAN di Lord Byron (1824), pur non essendo una vera e propria storia d’amore in senso classico, è uno dei più bei film che parlano d’amore in senso completo, attraverso la storia, in perenne bilico tra verità e finzione, di un giovane uomo che si veste e vive credendosi(o forse lo è?) il più grande seduttore di tutti i tempi. A interpretarlo un grande (e affascinante, inutile dirlo!) Johnny Depp, supportato da un’altrettanto in forma Marlon 300px-Don_Juan_de_Marco_screenshotBrando nei panni dello psichiatra dapprima scettico che man mano si lascia conquistare dalla storia del suo paziente e dalla sua personalità, dando così una svolta alla sua vita e al suo rapporto con la moglie Marylin (un’ottima Faye Dunaway in un brillante ruolo minore). Le scene che li vedono entrambi protagonisti sono un esempio di ottimo duetto tra due grandi attori di due generazioni diverse. E’ un film che propone in modo esemplare una miscela perfetta di sentimento, divertimento e avventura, supportato anche da un'ottima colonna sonora, capeggiata dalla bellissima canzone di Brian Adams "Have you ever really loved a woman?".

COME UN URAGANO (Nights in Rodhante),2008

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Regia di George C.Wolfe, con Diane Lane (Adrienne Willis), Richard Gere (Paul Flanner), James Franco (Mark Flanner), Cristopher Meloni (Jack Willis), Mae Whitman (Amanda Willis).

Adrienne Willis, separate dal marito e con due figli adolescenti, approfitta di un week end che I figli trascorreranno col padre per dare una mano all’amica Jean, che gestisce un bed and breakfast sulla spiaggia ma che deve assentarsi. L’unico ospite al momento è Paul Flanner, un uomo misterioso e tormentato con cui Adrienne stringe amicizia; mentre le previsioni meteo avvisano dell’approssimarsi di un uragano, il loro legame si fa sempre più forte…

Tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, dopo la visione del film la domanda è d’obbligo:r iuscirà mai questo peraltro molto bravo e valido autore  a raccontarci una storia col lieto fine?! Perchè  purtroppo si sta affermando l’equazione “Nicholas Sparks= amore tragico”ed è un peccato secondo me. Le sue storie sono molto belle, intense, con personaggi e vicende non stucchevoli, zuccherosi o stereotipati; storie di persone comuni che però allo stesso tempo sono uniche e speciali, e che trovano nell’amore reciproco la forza per cominciare una nuova vita o risolvere i loro problemi.
In questo film i due protagonisti sono due persone non giovani, a metà della loro vita, una vita che ha riservato loro delusioni e sbagli: sono due persone non solo amareggiate, ma anche sole e angosciate per il loro futuro.gere_lane_nightsinrodanthe
Gli attori Richard Gere e Diane Lane sono molto bravi a tratteggiare i loro personaggi mettendo da parte, per una volta, la loro fisicità (che, inutile negarlo, ha per buona parte contribuito il loro successo anche se nel caso di lui per me è incomprensibile su come sia successo: è veramente brutto brutto, poveretto!) per approfondire i loro personaggi a livello psicologico ed emozionale. Sono davvero una coppia molto efficace insieme(avevano già lavorato insieme in L’AMORE INFEDELE).
Bellissime le scenografie sia esterne che interne (voglio anche io la casa sulla spiaggia come quella del film, soprattutto la camera blu!), ed efficaci anche i comprimari, in particolare la figlia di Adrienne.

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO ( Pride and prejudice),2006

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Regia di Joe Wright, con Keira Knightley (Elizabeth Bennett),  Matthew McFayden  (Mr.Darcy), Donald Sutherland (Mr.Bennett), Brenda Bletyn (Mrs Bennett), Judy Dench (Lady  Catherine), Jane Malone (Lydia Bennett), Rosamunde Pike (Jane Bennett).

 
Nell’Inghilterra di fine ‘700 la vita della famiglia Bennett (genitori e cinque figlie) viene sconvolta dall’arrivo nella vicina proprietà di un simpatico gentiluomo, Mr Bingley, e del suo arrogante e borioso amico, Mr Darcy. Il prima s’innamora ricambiato della dolce Jane, la maggiore delle Bennett, ma l’altezzoso Darcy e le sorelle di Bingley complottano per separarli, in quanto non apprezzano la famiglia di lei(troppo plebea per i loro gusti). Nonostante tutto Darcy non ha fatto i conti con la forza dei sentimenti in quanto s’innamora della bella, intelligente e spigliata Elizabeth, sorella di Jane; quando arriva a confessarglielo, lei lo respinge facendogli notare quanto lo ha sempre disprezzato per la sua altezzosità  e per i suoi modi boriosi. Ma in seguito sia Darcy che Elizabeth avranno modo di conoscersi meglio e rivedere le proprie opinioni e i propri sentimenti.


L’ultima versione cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen è quella che mi è piaciuta di meno, rispetto a quella del 1940, con protagonisti Greer Garson e Laurence Olivier, e quella del 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle. Certo i due confronti possono essere schiaccianti, ma anche senza farne questo film è davvero deludente!orgoglio 2006
Tanto per cominciare attori inadeguati ai ruoli: Keira Knightley troppo vivace, e poi quelle odiose smorfiette a ogni scena sono davvero necessarie?! Matthew MacFayden  interpreta un Darcy troppo scontroso e volutamente tenebroso (cosa che nel romanzo non è!), spesso anche trasandato; e non so cosa abbia mai fatto il povero Bingley per essere dipinto come un mezzo deficiente! Rosamunde Pike è una Jane Bennett troppo sdolcinata e mielosa; i nsomma non si salva nessuno, a parte una grande Judy Dench nei panni dell’arcigna Lady Catherine: non appare molto, ma quando c’è fa sparire tutti gli altri con la sola presenza.
E perché dipingere i Bennett come gente volgare e rozza, che fa scorazzare i maiali in cortile o che va in giro mezza discinta (la scalmanata Mrs Bennett di Brenda Bletyn)? No, decisamente non ho trovato nulla in questa versione del romanzo che amo. Uniche tre cose che ho apprezzato: la splendida fotografia che valorizza i bellissimi paesaggi della campagna inglese, la colonna sonora (opera dell'italiano Dario Martinelli) che richiama le vere atmosfere del romanzo, e i costumi, fedeli rispetto alla versione del 1940 con Laurence Olivier e Greer Garson.

Nonostante tutto, il film è paiciuto molto al pubblico e anche ai membri dell'Academy, visto che nel 2006 è stato candidato a quattro nomination (migliore attrice, colonna sonora, costumi e scenografia), e ha vinto vari premi nei vari festival mondiali.

 

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