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A PASSEGGIO PER LE STRADE DELLA LONDRA VITTORIANA

Quante volte, tra le pagine di un romanzo storico ambientato nella Londra vittoriana, ci siamo chiesti: ma com’era veramente Londra? Era davvero così caotica come spesso ci è descritta o era solo una landa avvolta dalla nebbia?

Oggi il mio obiettivo è trasportarvi nel tempo, in una delle strade più conosciute di quell’epoca: Cheapside. Perciò iniziamo la nostra passeggiata.

Imbocchiamo Cheapside a piedi. La nostra è una passeggiata pertanto possiamo permetterci di avanzare con calma. Tuttavia dobbiamo ricordarci di sollevare le vesti da terra per evitare di ritrovarci con l’abito interamente macchiato di fango.

“Ricominciò a piovere. Su e giù, facevano frenetiche le punte degli stivaletti. Mi sollevai l’orlo della gonna perché non s’inzuppasse troppo nelle pozzanghere. Su e giù, su e giù.”
Tratto da ”La rilegatrice dei libri proibiti” di Belinda Starling.


Le strade sono strette e lastricate di ciottoli. Pedoni di ogni classe sociale e carrozze si mescolano vorticosamente creando una cacofonia di voci e rumori. Ai lati numerosi spazzini tentano di tenere le strade pulite dal letame, risultato delle migliaia quantità di veicoli trainati dai cavalli. Ambulanti di ogni genere gridano i loro prezzi in modo da attirare l’attenzione sulle loro merci mentre i ragazzini che vendono i giornali, saltellano da un marciapiede all’altro urlando l’ultima notizia.
A dispetto di quello che potevamo immaginarci i negozi di Cheapside sono dedicati per lo più agli uomini. Vediamo botteghe di sarti, tabaccai, camicerie e gioiellieri che mettono in bella mostra anelli, spille e orologi. L’orologiaio più famoso è Sir John Bennett. Ci avviciniamo alla sua bottega dove, sopra le vetrate, possiamo ammirare la sua unica e preziosa creazione, famosa in tutta l’Inghilterra. Un grande orologio con figure mobili che colpiscono un carillon che segna le ore. Bellissimo non c’è che dire.

"Credo di aver sentito dire che il loro zio è un avvocato di Meryton"
"Sì, e ne hanno un altro, che vive da qualche parte vicino a Cheapside."
"Questo è il capitale", ha aggiunto la sorella, ed entrambi risero di cuore.
"Se avessero abbastanza zii per riempire tutta Cheapside," gridò Bingley, "non diverrebbero affatto meno gradevoli, Caroline."
Tratto da “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen


Una leggera nebbiolina ci accompagna ma ci basta alzare lo sguardo per vedere molteplici volute di fumo fluttuare nel cielo ormai grigio e saturo di fuliggine. Purtroppo non è solo questo a disturbare la nostra gita. Vapori di ogni tipo si sollevano dai bordi delle strade: sudore, puzza di corpi e odore di bestiame. Conviene proseguire con il fazzoletto alla mano, almeno finché non superiamo la zona dei macellai e delle pescherie.

“L’odore di Londra gli penetrò nelle narici con sfacciata prepotenza, ma invece di storcere il naso per il miscuglio di vapore e fuliggine, Frederick Grenville raddrizzò le spalle e chiuse gli occhi assaporandolo con un profondo respiro.”
Tratto da “Il profumo dell’anima” di Sylvia Z. Summers


Un breve tragitto che per fortuna superiamo grazie alla musica. Siamo circondati da suonatori di organetto accompagnati da animali di vario tipo: conigli, cani e persino scimmiette. Intrattengono adulti e bambini per pochi soldi mentre vere bande musicali (ndr: si dice addirittura che nel 1850 ce ne erano ben 250 per le strade di Londra) vagano per le strade in cerca di attenzione. Ci accorgiamo che a Londra ogni tipo d’intrattenimento è ben gradito. Se non sai cantare o ballare puoi sempre improvvisarti cantastorie, ballerino oppure perché no…fischiatore!
E’ quasi buio e la nostra passeggiata sta volgendo al termine. E’ tempo di tornare al presente e lasciarci alle spalle la nostra amata Londra ma non prima dell’arrivo dei lampionai. Arrivano in fila come un esercito di soldatini, ognuno munito della loro scala. Si avvicinano ai lampioni e alimentano il gas illuminando così la notte di Cheapside.
Ora dobbiamo proprio andare. Non è prudente che delle signore per bene come noi vaghino sole nella notte. Borseggiatori, prostitute, ubriaconi, mendicanti e vagabondi di ogni tipo sono in agguato e non c’è bisogno di guardarsi troppo intorno per trovarli.

“Ricordo che i lampionai stavano iniziando il loro giro quando uscii dai cancelli della legatoria. I vagabondi ciondolavano sulla porta dei pub e i monelli raccoglievano lo sterco di cavallo per le concerie.”
Tratto da ”La rilegatrice dei libri proibiti.” di Belinda Starling.


Fonti:
http://www.victorianlondon.org
http://www.fidnet.com/~dap1955/
http://www.wikipedia.org/

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