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Home | Addio a un grande poeta

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Addio a un grande poeta

 

Domenica sera quando l’hanno detto al telegiornale pensavo di aver capito male: è morto Romano Battaglia ha annunciato lo speaker, giornalista e scrittore, autore e conduttore di numerose rubriche in Rai, pittore e animatore fino allo scorso anno della Versiliana, la manifestazione culturale che si svolge nella pineta dove visse Gabriele d'Annunzio, a Marina di Pietrasanta. Ho scoperto i libri di Battaglia una decina di anni fa, il 2 di agosto, giorno del mio compleanno.

Confesso che rimasi un attimo basita vedendo il romanzo che mi avevano regalato, “Un cuore pulito”,

 non era un genere che leggevo ( in quel periodo ero tutta veleni e delitti). E’ stato invece  uno dei libri più belli e profondi che io abbia mai letto. Da quel giorno ho iniziato a comperare le sue nuove uscite e a cercare quelle passate nei vari mercatini dell’usato che trovi sul web o sulle bancarelle di qualche piazza . Credo di averli quasi tutti, tranne un paio che hanno prezzi, francamente molto alti se teniamo conto che è un libro datato e spesso ancora in commercio a prezzo pieno.

Un cuore pulito è il racconto dei sette giorni in cui lo scrittore si ritira in un monastero per trascorrere un periodo di solitudine perché è stanco, perché (dal libro)”…sono come una candela che consumandosi non da più luce. Devo ritrovare quella parte di me che da troppo tempo è indebolita dagli avvenimenti della vita, da quel peso che ci portiamo dentro e che ci impedisce di essere spontanei con noi stessi e con gli altri.” Sembra un libro triste, è vero? E invece è un libro che ti apre il cuore e ti da tantissima forza e gioia per ricominciare qualsiasi cosa tu abbia lasciata in sospeso o che non ti senti pronto ad affrontare.

E’ il cammino che l’autore fa per uscire da un periodo difficile e triste della sua vita, in cui si sente infelice, vuoto, abbandonato. Nella solitudine, nel silenzio rivive la sua vita, la sua infanzia, la sua giovinezza, il suo essere uomo. La quiete, la bellezza della natura e la vita semplice dei monaci riempiranno nuovamente la sua anima di quella voglia di vivere e di sorridere, della capacità di godere e di apprezzare anche le più piccole cose, di gustare la semplicità e il valore delle persone, di non correre sempre verso traguardi che ti portano a perdere di vista le vere priorità nel cammino che stiamo facendo su questa terra, di credere profondamente che c’è dell’altro oltre a questa vita dove tutti quelli che abbiamo amato e che ci hanno amati sono lì e ci aspettano per ricominciare qualcosa che non saprei definire con un termine preciso…vita, dimensione, felicità. Oggi noi siamo sempre di corsa, come se fossimo saliti su un treno che corre veloce e non si ferma mai. Siamo sempre di fretta e questa fretta a volte rischia di portarci in un deserto sconfinato dove non esiste più il rispetto e la cortesia, l’educazione, la semplicità, l’affetto di un amico, l’amore della famiglia. Siamo come le piante rampicanti, dice un monaco allo scrittore: “ a un certo momento seccano e si staccano dal muro che le sosteneva. Anche loro però ricrescono quando è il momento giusto. Il muro sa aspettare la loro rinascita:”

Nella nostra vita c’è sempre chi ci aspetta : un genitore, un fratello o una sorella, un amico. A volte non siamo riusciti a riconoscere un gesto generoso, a comprendere il significato di una frase, abbiamo frainteso il silenzio e ci siamo chiusi nel nostro castello granitico all’apparenza con grate alle finestre del cuore e della mente e con pareti spesse di egoismo e freddezza…ma le fondamenta, le fondamenta sono di argilla che alla prima forte pioggia ci trascinano in un abisso di solitudine. Il lento recupero dipende da quello che senti dentro, da quello che vivi e da ciò che vuoi vedere dietro a quelle finestre. Non possiamo più recuperare con le persone che ci hanno lasciato per sempre. Rancori, cattiverie, silenzio se ne sono andati con loro, lasciandoci a volte, spesso, quel senso di vuoto, quel “avrei potuto e non ho fatto”… Il tempo lo abbiamo invece con chi è ancora qui…una sorella, un genitore, un figlio, un amico… A volte succede che le distanze siano talmente lontane anche se viviamo a pochi metri di distanza che le nostre strade non si incrocino più, malgrado tutto.

A me piace pensare a questa persona come se fosse un soldato. Penso ai momenti belli che ho passato assieme a lui, alla persona che era e che ero anch’io, alle risate, ai pianti, agli sfoghi. Adesso è lontano, in altri campi di battaglia e non so se ritornerà. Ma nel mio cuore c’è sempre e questo basta. Il mio amore e il mio pensiero gli arriverà dappertutto, per quanto lontano possa essere.

Romano Battaglia ha scritto anche libri d’amore, struggenti, malinconici, pieni di sentimenti. Sono dedicati a una donna, ai genitori, alla madre, a un figlio…e sono unici.

 

 

Vi consiglio alcuni titoli se volete. Non sono libri difficili perchè arrivano subito al cuore. Vi auguro portino anche a voi quella serenità e quella tranquillità dell’anima che mi hanno avvolto ogni volta che ne ho letto uno.

 

 

  •  Incanto
  • Com’è dolce sapere che esisti
  • La capanna incantata
  • Tornare di sera
  • Una rosa dal mare
  • Notte infinita
  • Con i tuoi occhi

Fra le braccia del vento è l'ultimo libro che ha scritto e racconta la storia di Carol.
Carol ha una malattia che lo lascerà vivere soltanto per pochi mesi. Decide così di morire in quel mare che ha sempre amato e parte da Londra con il suo vecchio veliero. Dopo l'incontro con una donna centenaria dotata di strani poteri di preveggenza, Carol raggiunge Hikyros, nel mare del Giappone, dove spira sempre un misterioso vento benefico e gli abitanti sono tutti longevi e felici. Incontra una giovane donna di nome Sanja, che lo accoglie con gentilezza guidandolo alla scoperta dei segreti dell'isola. Fra i due nasce un tenero amore, Carol è finalmente felice e si rende conto che il tempo assegnatogli dai medici è già scaduto. Non accade nulla, anzi la sua vita sta rifiorendo. È stato il miracolo dell'amore, del vento dell'isola che trasporta sostanze vitali e della serenità dei suoi abitanti. Ma il loro viaggio è ancora lungo e riserva infinite sorprese.

 In appendice lo scrittore ha voluto ringraziare i lettori che gli  scrivevano  dei loro amori, dei loro drammi e lo facevano così partecipe delle loro vite, riportando alcune delle mail che da anni ogni giorno gli  arrivavano.

"Questo racconto di un lungo viaggio per mare che rappresenta la resurrezione di un uomo è dedicato a tutti loro. R.B" ( Fra le braccia del vento)

Una storia dolcissima, commovente, raccontata con la consapevolezza o il sesto senso che forse era arrivato anche per lui il momento dell'ultimo saluto.

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