Buongiorno a tutte carissime romance!
Le uova di cioccolato hanno addolcito il vostro cuore lasciandovi una velina rosa confetto sugli occhi per scovare e leggere, nelle centinaia di proposte, bellissime e sensuali storie d’amore?
A sospirare per uomini affascinanti con carte di credito illimitate pronte a soddisfare ogni vostro desiderio dentro e fuori dal letto ?
Beh… ecco la lavagna.
Nemmeno se mi assumono come assaggiatrice alla kinder riesco ad addolcirmi con quello che ho trovato in giro in queste lunghe settimane!
Io sono una romanticona di natura, mi piacciono le storie d’amore che finiscono sempre bene, gli uomini un po’ orsi ma teneroni, nessuna tragedia o sfighe infinite che nemmeno tutti i santuari mariani riuscirebbero ad attenuare, erotismo e sensualità, dolcezza…
Non cerco la storia tutta zucchero e miele (anche se ci sguazzo dentro lo ammetto), ma non riesco proprio a ritrovarmi nelle letture che, secondo le CE, sono quelle che vanno per la maggiore in questi ultimi anni e che richiedono a gran voce le lettrici.
Non ci credo nemmeno sotto tortura perché le lamentele che si leggono in vari forum sono tante, tantissime.
Ma non c’è casa editrice che ascolti. E continuano imperterrite a pubblicare romanzi mediocri o scadenti, pescando nel mare di “scrittore per una volta”, deludendoci con serie interrotte e tempi infiniti e mai certi per quelle appena passabili, dandoci pochissima scelta …
E poi ci si lamenta che si legge poco! Che all’estero si vende e si compra di più!
Tante grazie… oltralpe mi ritrovo ogni mese uscite di Autrici (notate la A maiuscola), mentre qui devo barcamenarmi tra tizia, caia, sempronia, pinca e pallina trovate nel pozzo infinito dei self, “stellinate” da compiacenti utenti non proprio sempre in buona fede e promosse alla categoria superiore con una bella copertina glitterata, elogi sperticati in parecchi luoghi e laghi e definiti nelle vendite come rivelazioni dell’anno o di whatpadd o altre carabattole del genere.
Qui non ci vuole la lavagna…Ci vuole tutta la fabbrica di ardesia di eurolavagne per nascondere quello che ho letto o ho tentato di leggere in queste settimane.
Si, perché lo confesso onestamente, ho iniziato molti libri ma credo di aver battuto il record di salto in lungo del libro (già mio da mesi e mesi) e di aver inaugurato quello di lancio del libro ( ipotetico perché adopero il reader e capite che mi sarebbe costato un occhio).
Sarebbe lungo fare una lista dei libri che mi hanno fatto letteralmente buttare via i soldi…ho fatto prima a dirvi quelli che mi sono piaciuti. Ma di uno in particolare devo proprio parlarne, non ci riesco a stare zitta e ad ignorarlo. Il mio istinto mi aveva suggerito di non acquistarlo e infatti non avevo sbagliato, ma poi me l’hanno prestato e sono arrivata alla conclusione che non merita né il lancio né la lavagna ma proprio il macero. Sto parlando di “Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas (Newton Compton)”.
Cito testualmente : “Primo volume della serie Devil's Night, atteso, acclamato, chiesto a furor di popolo, ecco il nuovo successo di Penelope Douglas che dimostra tutto il talento e l’ inventiva di questa bravissima autrice” e via dicendo…
Allora…premetto… io non amo per nulla il genere dark. Non giudico chi lo legge e nemmeno chi lo scrive ma non sono assolutamente d’accordo ad unirci il termine romance.
Non c’è nulla di romance in questo libro mi dispiace. Nemmeno se lo infarcisci di sesso, se fai nascere e porti avanti una specie di storia d’amore. E’ un libro che parla, trasuda, comunica violenza.
Mettiamolo nella categoria che gli spetta… noir, dark, horror, giallo psicologico, ma non classifichiamolo come libro d’amore.
Il mio sbaglio più grande parla di stupri, di violenza psicologica, di omicidi…dov’è il romance?
Lo troviamo nella storia tra i due protagonisti Erika e Michael? Non credo proprio.
Così come non ha nulla di romantico la parola “ i quattro cavalieri”…bei cavalieri veramente questi quattro psicopatici, mentalmente instabili, violenti e perversi.
A chi poi si scandalizza o storce il naso leggendo alcuni libri con scene sessuali scritte in termini espliciti, non edulcorate … del libro della Douglas cosa dovrebbe dire?
Stiamo parlando di protagonisti poco più di ventenni che si comportano, parlano e agiscono peggio dei uomini navigati ed esperti in ogni genere di nefandezze e orrori.
Ho mangiato due mon cheri ma non mi sono addolcita e quindi proseguo…
Quello che io non capisco è il motivo del perché piaccia un genere così crudo e brutale nella finzione di un libro quando poi nella vita reale siamo le prime a condannare storie così.
Sicuramente è un limite mio, parlo per me e vorrei veramente capire … ma come faccio a sognare e innamorarmi (virtualmente) di un uomo il cui unico intento è quello di terrorizzarmi, di annientarmi, di stuprarmi l’anima, di godere del mio terrore?...
Non parliamo poi dell’età sempre più bassa che le autrici danno ai protagonisti. E’ un vecchio e trito argomento che affronto sempre nelle mie lavagne, ma non mi stanco mai di ribadirlo ogni volta.
Ora… non pretendo che si racconti di anzianotti e stagionati amanti, ma un pochino fuori dei trent’anni è chiedere troppo?
Il fatto è che vista l’età sempre più adolescenziale di chi scrive non si può pretendere molto di più. E andrebbe anche bene se non fosse che questi romanzi inondano ogni mese le vendite e non lasciano spazio ad altro.
Avevo provato qualche giorno fa ad iniziare Phoneplay di Morgane Bicail, ma oltre alla trama che non mi convinceva per niente perché la trovo abbastanza inquietante, mi ha bloccato anche e soprattutto l’età dell’autrice: 14 anni!
Personalmente, lo sottolineo centomila volte personalmente, e forse anche per deformazione familiare … ma quanto è giusto e corretto romanzare e “roseggiare” una situazione come quella che vive la protagonista accettando uno sconosciuto che la contatta sul suo telefonino e le propone un gioco…
Non so come finisce il romanzo…immagino dalle recensioni che ci sia l’happy end e che poi lo sconosciuto sia un coetaneo, ma uno YA di questo genere, con un’aura così rosata e romantica quanto può deviare una persona dal capire che una situazione del genere è nella realtà pericolosissima?
I miei pargoletti sono tutti grandini, ma se avessi un adolescente in casa non credo che lo consiglierei come lettura. Almeno non prima di averla avvertita di non fare mai e poi mai esperienze del genere.
Sono bigotta e retrograda? Forse si o forse sono solo realista.
Sapete poi un altro paradosso ?
Su Amazon a volte leggo delle bellissime trame che mi invogliano all’acquisto, ma quando mi accorgo che i protagonisti sono due uomini mi fermo. Non perché mi dia fastidio una storia d’amore tra due uomini, ma perché siccome per me leggere significa evadere e sognare faccio fatica a farlo o immedesimarmi in una storia gay. Ne leggo uno, due, tre… ma poi mi stanco e non mi prende più.
La scelta quindi ogni mese, almeno per me, diventa sempre più difficile tra new adult, young adult, dark romance, M/M, serie infinite senza la certezza della continuazione ed erotici senza capo né coda.
Che devo fare?
Onestamente non lo so. Forse non comperare più potrebbe essere una soluzione, ma per chi vive di libri come me è un sacrificio troppo grosso.
E allora non mi resta che spulciare tra la miriade di titoli che vengono proposti e sperare di essere fortunata.
Ma trovo sempre meno, sono molto delusa e incazzata.
Appena si chiude maggio vediamo se, come sembrava dai titoli, qualcosa è andata meglio.
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