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Giovedì, 16 aprile, 2009 - 01:31
Andreina

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RECENSIONE: L’AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE di Ornella Albanese

Prima edizione: 2008

Edito in Italia da: Mondadori, I Romanzi num 840

Ambientazione: Italia, Firenze 1872

Livello di sensualità: caldo (warm)

Voto: 8/10

Firenze, 1872.
Emanuele Mariani è un cinico avventuriero che si guadagna da vivere con il gioco d’azzardo, tra uomini poco raccomandabili e amanti focose. Ma quando batte a poker il duca Salvemini, vincendo metà del suo patrimonio, tutto cambia. Emanuele adesso è un uomo molto ricco e può entrare in società, confidando che quelle stelle scintillanti che tanto ama osservare gli riservino dolci sorprese. Magari farsi gioco di impreviste avversità e arrivare al cuore della bella Flavia...

Sono rimasta molto sorpresa leggendo questo libro per vari motivi, il più importante è stato che, per la prima volta leggendo un romance, il mio interesse  è andato verso un personaggio secondario rispetto alla protagonista. Procediamo con ordine conoscendo  i personaggi. Il protagonista maschile Emanuele, non è né nobile, nè ricco, ha perso i genitori quando era ancora un bambino, e viene cresciuto da uno zio che oltre a badare a lui, gli insegna tra le altre cose il gioco d’azzardo.  Alla morte di quest’ultimo, essendo Emanuele ancora un giovane, per sopravvivere fa quello che gli riesce meglio, cioè diventa  un giocatore di poker, visto che pure gli eroi mangiano.
Ma egli è dotato anche di una coscienza, che emerge durante una particolare partita di poker.
Dove c’è possibilità di  ripulire le tasche di qualcuno,  anche se questo è nobile, molto ricco, oltre che tanto sciocco da giocarsi una fortuna al tavolo verde, non si fa scrupoli, ma  durante una delle solite partite, incontra un anziano duca, vince un immenso patrimonio e sente nei confronti del nobile avversario un insolito rispetto.
Emanuele ritrovandosi di colpo ricco, sente di potersi  riscattare dalla vita che aveva condotto fino ad allora e decide che  si dedicherà a vivere secondo le regole della società. Un compito che si presenta fin da subito arduo, poiché non è certo il denaro a rendere un uomo degno di essere rispettato. Ma il cambiamento delle sue finanze, scatena un lento e inesorabile cambiamento della sua personalità. Emanuele conquista spessore, e profondità, rivelandosi tutt’altro che un avventuriero privo di scrupoli.
Flavia, è una ragazza semplice senza grilli per la testa, diversamente dalle coetanee che adorano balli e feste, lei ha due passioni nella vita,  la prima è guardare e studiare le stelle, la seconda l’amore che da sempre prova  per il cugino Tomaso.
Flavia, è anche la nipote del duca che ha perso al gioco metà patrimonio. Ospite con la famiglia a casa dello zio,  è presente quando Emanuele si stabilisce  per diritto di vincita nella casa del duca.
Avendolo già  incontrato in una circostanza piuttosto compromettente, Flavia crede che Emanuele sia un’opportunista e un avventuriero, e  riconoscendolo  come tale, crede che si sia approfittato dello zio, e  nonostante si senta attratta da lui, lo disprezza. Da sempre innamorata del cugino non prende nemmeno in considerazione che la sua vita potrebbe prendere un'altra direzione che non sia l’amore adolescenziale che da sempre prova verso Tomaso. Fin dall’inizio dunque,  rifugge le sensazioni che le fa provare Emanuele, anche perché quelle sensazioni sconosciute e inopportune vanno contro tutto quello che sembrava una certezza nella sua vita: il suo amore per  Tomaso,. Ma Flavia è anche una donna buona e altruista ed è pronta anche a mettersi da parte pur di permettere a Tomaso di vivere il suo amore verso Camelia.

Anche i personaggi secondari sono interessanti e s’incastrano alla perfezione nella vicenda,  a cominciare dal duca, che si è lasciato portare via metà patrimonio senza proferire verbo e nutre nei confronti dell’uomo che lo ha privato delle sue ricchezze un interesse quasi paterno, alla moglie la duchessa,  apparentemente fredda e altera.
Tomaso, l’erede del   del duca, è uno dei personaggi più complessi. Si presenta come un giovane  fragile, capriccioso ed egoista che dopo aver visto una splendida ragazza, decide in modo del tutto insensato, di sposarla. In seguito una serie di eventi farà maturare il futuro duca, che si trasformerà da  ragazzo egoista in un uomo orgoglioso, amareggiato, e purtroppo cinico.
Camelia, è la fanciulla di cui Tomaso crede di essere innamorato, ma lei è anche l'impudica amante di   Emanuele  che non è certo il suo primo uomo.  E’ un’avventuriera senza scrupoli che tutto  prova  per Tomaso, tranne che amore. Le sue mire sono  unicamente per l’immenso patrimonio del giovane. E’ una donna fredda e calcolatrice che  non si fa scrupoli ad ottenere quello che vuole.
Ma   la mia preferenza in assoluto tra tutti i personaggi del libro è stata per la piccola Lucilla, sorella di Flavia, diciottenne molto carina, frizzante e briosa, veramente simpatica. Lei si strugge per quello che poi si rivela un farfallone, senza rendersi conto che intorno a lei c’è forse il vero amore.
Lucilla all’inizio, è come tutte le ragazze  molto giovani, frivola e sciocca , ma Ornella la trasforma pagina per pagina, e in questo modo   il suo personaggio ha destato il mio interesse talmente tanto, da eclissare tutti gli altri, la mia attenzione infatti era tutta per lei. Curiosa di sapere cosa mai sarebbe successo alla simpaticissima Lucilla, sfogliavo le pagine in perenne stato d’ansia, chiedendomi: e adesso, che succede? Cosa farà ?
Ci sono delle scene talmente emozionanti e sentite, che mi pareva di essere dentro al libro.
Ho vissuto intensamente  il primo bacio di Flavia e Emanuele, la prima cotta di Lucilla, la sofferenza e il cambiamento di Tomaso,  e proprio  questo cambiamento mi ha fatto pensare che ci sarebbe potuto essere un seguito del romanzo dedicato a questo giovane. Non mi era mai capitato prima leggendo un libro di Ornella, che ci fosse la possibilità di un seguito, ma in questo caso  credo che Tomaso abbia molto da dire.

Appena finito il libro ho parlato subito con Ornella pregandola di scrivere un seguito,  perche sia Lucilla che Tomaso, secondo me hanno ancora molto da raccontare.
Ma è stato anche un inaspettato colpo di scena, ad incantarmi, nonostante abbia letto molti romance, infatti mai avrei creduto una svolta simile
Ho sempre detto che un libro, o mi conquista subito, altrimenti  sono guai, ed essendo una persona onesta e coerente, credo di doverlo  essere fino in fondo. Un buon libro fa  la differenza in qualsiasi genere sia ma….deve essere scritto bene, ti deve coinvolgere, emozionare e stupire. Questo libro è stata una meravigliosa sorpresa per me, infatti  mai prima d’ora una scrittrice era riuscita a distogliere la mia attenzione dai personaggi principali spostandola i verso  dei personaggi secondari come Lucilla e Tomaso, che sento o perlomeno spero,  avranno una loro storia.
Oltre alla vicenda sentimentale, Ornella ha creato uno scenario indimenticabile nel quale ambientare la sua storia, impreziosendolo con dettagli affascinanti. Mi è piaciuto molto conoscere  la leggenda  di Vega, figlia di un dio  e Altair,  figlio di un povero guardiano di vacche, innamorati l’uno dell’altro di un amore impossibile. Due stelle solitarie destinate a incontrarsi un volta all’anno, e in quell’occasione finalmente possono  amarsi senza riserve.
Non conoscevo la storia, e ringrazio la scrittrice per averla raccontata nel libro.
Le storie dell’Albanese non sono mai ripetitive come accade  spesso in molti libri scritti dalla stessa persona.,  adoro il suo modo di scrivere,  la capacità di creare delle situazioni che soddisfano le mie aspettative, e mentre leggo spero e mi dico: vorrei che succeda così, speriamo succeda cosa!!!!
Mentre leggevo ero completamente presa dalla storia e, tutto ciò che mi accadeva attorno si perdeva.
Chi  ha la capacità di fare questo, di farmi sognare, sospirare, ridere e piangere (e non è facile) e di regalarmi emozioni, ha tutta la mia stima e la mia attenzione!
 

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Commenti

Cara Cris, è molto

Cara Cris,

è molto gratificante per me leggere con quanta sensibilità Andreina e tutte voi lettrici abbiate analizzato i miei personaggi, comprendendo il loro percorso. "L'avventuriero" è stato commentato moltissimo (blogs, forum, etc.) e la cosa che mi ha colpito di più è come i miei personaggi siano diventati persone reali nei vostri commenti. Come abbiate saputo cogliere le loro amarezze e le loro fragilità, anche se nascoste. E poiché nessuno di loro è solo "buono" o solo "cattivo", posso anche capire perché alcune di voi abbiano detestato Camelia e altre l'abbiano amata.

Ornella Albanese

Carissima Maet1, mi dispiace

Carissima Maet1,

mi dispiace per le anticipazioni, ma ti assicuro che ci sono un paio di colpi di scena a cui nessuno ha accennato. Quindi ti auguro buona lettura!

Ornella Albanese

Ciao Ornella sai, mentre

Ciao Ornella

sai, mentre leggevo, Tomaso acquistava spessore pagina dopo pagina, mostrava una personalità profonda e sempre più intrigante.

Nonostante le premesse, ala fine è diventato un uomo. Nel romanzo lui era in preda ad una crisi esistenziale terribile, aveva tutto e poi ha perso tutto, apparentemente.

Anche con Camelia, mostra una freddezza sconcertante. E questo dopo averle impartito una lezione terribile e premeditata. Il punto è, può un uomo capace di una tale passione sbarazzarsi così del suo “ amore”?

Perché, nonostante le apparenze, Tomaso non è vanesio come può sembrare, e tu Ornella, questo lo hai lasciato intendere molto chiaramente.

Ancora i miei complimenti

Attendo con ansia sviluppi .

A presto

Cris

Grazie Ornella per aver

Grazie Ornella per aver risposto alle mie perplessità. Sei stata molto gentile. ^_^

Complimenti ad Andreina, una

Complimenti ad Andreina, una recensione davvero sentita! E complimenti soprattutto alla signora Albanese per questo bel romanzo, io ho iniziato il libro da poco e concordo con tutto quello detto finora,(peccato aver già letto alcune anticipazioni sulla trama) e mi sto veramente godendo la lettura. Brava!

Carissima Cris, come ho già

Carissima Cris,

come ho già detto, sto cominciando a valutare davvero la possibilità di un seguito. Il fatto che Tomaso conceda una possibilità all'uomo che odiava e non la conceda invece alla donna di cui era innamorato, è piuttosto intrigante da sviluppare. Vedremo.

Un caro saluto anche a te,

Ornella Albanese

Carissima Hatshepsut, sono

Carissima Hatshepsut,

sono contenta del tuo commento che mi permette qualche riflessione.

Il cambiamento di Tomaso, che forse può sembrare repentino, in realtà è stato preparato da alcuni passaggi. Lui ha assistito alla scena in cui Emanuele respinge Camelia, ha parlato con la madre che cercava di farlo ragionare, ha parlato con Flavia, ha avuto l'abbraccio rassicurante (per me decisivo) del padre, si è confrontato persino con Umberto. La sua caparbietà lo porta a intestardirsi nel suo attegiamento di rifiuto, ma poiché non è uno sciocco, assorbe, anche se inconsapevolmente, tutto quello che gli viene detto e che lo porterà alla fine a cambiare il suo attegiamento. Tomaso decide di prendere atto della realtà e della volontà paterna, il "senza rancore" magari verrà più tardi, ma l'importante è che si sia compiuto il primo passo.

Quanto a Flavia, nella scena finale in prigione, lei prova a chiedere a Emanuele cosa sia accaduto, ma lui preferisce baciarla. Le spiegazioni verranno dopo, e sinceramente tornarci sopra mi è sembrato un'inutile ripetizione.

Sono totalmente d'accordo con te, invece, per quel che riguarda una scena conclusiva tra Emanuele e il duca e penso anche che sarebbe venuta piuttosto bene. Peccato, non ho colto questa opportunità.

Ti ringrazio del commento, perché le osservazioni di voi lettrici costituiscono per me sempre validi spunti di riflessione.

Un abbraccio,

Ornella Albanese

Salve ho letto questo romanzo

Salve

ho letto questo romanzo con molto interesse, e mi è piaciuto molto. Ci sono istanti di profonda delicatezza e di un erotismo talmente morbido e coinvolgente, da rendermelo molto, molto caro.

Desidero complimentarmi con Ornella per aver saputo calibrare in modo veramente magistrale sentimenti tanto contrastanti, ma sono un po’ dispiaciuta, perché la seconda parte del romanzo meritava molto più spazio. E' come aver avuto un assaggio di un qualcosa di talmente delizioso da non potersi accontentare!

Spero veramente che Tomaso abbia un suo libro, e chissà, magari quel suo incontro con Camelia, una volta passata la rabbia, avrà risvolti imprevisti.

D'altronde come abbiamo appena visto, gli individui che peccano, quelli più umani, sono mille volte più interessanti dei belli, bravi e buoni.

Grazie mille Ornella per averci regalato un romanzo così coinvolgente e ben strutturato. Finalmente anche i personaggi di contorno hanno il loro ruolo, per questo pur seguendo con apprensione le vicende dei due protagonisti, ho adorato Umberto, Clara, Lucilla ... Tomaso lo lascio per il prossimo romanzo.

Complimenti anche a te cara Andre ^_^

Baci

Cris

Mi unisco alle ragazze

Mi unisco alle ragazze faccendo i complimenti ad Andreina per questa bellissima recensione!

Ho letto un pò di tempo fa

Ho letto un pò di tempo fa questo romanzo e sono giunta a queste conclusioni:

Ho apprezzato il libro. La trama è coinvolgente e la lettura scorre veloce e senza nemmeno accorgermene avevo già finito il libro.

Lo stile è scorrevole, i protagonisti mi soddisfano.

L’unica pecca, secondo me, è il finale che mi è sembrato davvero troppo frettoloso e un pò strano soprattutto per quel che riguarda il comportamento di Tommaso che nel giro di qualche riga ha cambiato atteggiamento nei confronti di Emanuele passando dall’odio profondo al perdono senza rancore. Avrei preferito scoprire cosa lo abbia portato a questo cambiamento così repentino. Manca inoltre anche un ulteriore incontro tra Emanuele e il Duca. Anche per Flavia l’autrice da per scontato che Emanuele le abbia racconatato tutto senza però esserci una reazione di Flavia al riguardo.

Non mancherò di prendere il prossimo libro di quest'autrice. ^_^

P.S. Complimenti ad Andreina per la recensione.

Cara Tiziana, lo spero,

Cara Tiziana,

lo spero, perché tengo in gran conto le tue opinioni.

Un abbraccio

Ornella Albanese

Carissime Cristina e

Carissime Cristina e Silvietta,

anch'io non amo le serie ma, dopo aver letto i vostri commenti e anche altri in diversi forum, sto valutando attentamente la possibilità di un seguito. Forse avete ragione voi, i personaggi di Tomaso, Lucilla e Camelia potrebbero avere ancora molto da esprimere.

Vi ringrazio anche per l'assiduità con cui seguite il mio lavoro,

Ornella Albanese

Grazie, Andreina, per questa

Grazie, Andreina, per questa bellissima recensione!

Un romanzo lo si può leggere con occhi diversi e con diverse aspettative, ma tu hai colto proprio le sensazioni che desideravo trasmettere.

Mi ha fatto piacere che tu abbia anche apprezzato il colpo di scena centrale, perché proprio da quell'idea è nato il romanzo.

Un caro abbraccio,

Ornella

Concordo pienamente, Lucilla

Concordo pienamente, Lucilla e Tommaso meritano di avere una storia tutta loro in un libro. Effettivamente sono rimasta anche io piuttosto attratta da questo Tommaso e mi piacerebbe leggere un seguito.

Silvietta

non ho ancora letto questo

non ho ancora letto questo romanzo di Ornella Albanese,a m lo farò sicuramente al più presto...dalla recensione credo non ne rimarrò delusa!

Tiziana

E' grazie ad Ornella Albanese

E' grazie ad Ornella Albanese (e alla recensione del suo Il filo di Arianna, letta proprio su questo blog) se ho cominciato a leggere anche romance di autrici italiane.

I suoi lavori mi sono piaciuti tutti. L'unica cosa che mi dispiace, dei suoi libri, è che finiscono troppo presto ^____^.

Concordo in pieno con la recensione e anche a me piacerebbe molto che ci fosse un seguito (di solito odio le serie, ma qui farei volentieri una eccezione).

Pensate che a me è piaciuto persino il personaggio di Camelia (ho un debole per i "cattivi") e un poco mi è dispiaciuto per lei.

Cristina

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