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Martedì, 3 febbraio, 2009 - 23:25
Maet

Untitled

RECENSIONE
SEMPLICEMENTE MAGICO
(Simply Magic) di Mary Balogh

 

 

Prima pubblicazione anno: 2007 by Dell Publishing Company

Pubblicato in Italia da: Mondadori,  I ROMANZI, n. 823, agosto 2008.

Collegamenti con altri libri: E’ il terzo romanzo della serie SIMPLY, composta da:

SIMPLY UNFORGETTABLE ( Risveglio di passioni);
SIMPLY LOVE ( Semplicemente amore);
SIMPLY MAGIC (Semplicemente magico);
SIMPLY PERFECT ( inedito in Italia)

Livello di sensualità: warm (caldo)

Ambientazione: Regency

Voto/rating: 7,5/10

 

 

 

Qualsiasi recensione di un libro,  inizia con un riassunto della trama. Qualsiasi ma non questa. C'è ovviamente un giovane e bel cavaliere, che si sente attratto da una bella ma di ceto inferiore fanciulla, la quale vorrebbe odiarlo ma non ci riesce, benché ci provi in tutti i modi. Ci saranno, scontri, finta indifferenza, galanterie, confronti, fraintendimenti ed ovviamente ville in campagna, passeggiate e soprattutto splendidi balli, come da tradizione del genere e dell'autrice. Ma la trama non è fondamentale nei romanzi di Mary Balogh, come non lo era per colei a cui la Balogh apertamente si ispira, ovvero Jane Austen. Chi cerca l'avventura, il mistero, i colpi di scena a ripetizione, gli interventi sovrannaturali o paranormali, qui non li troverà. Come non troverà ambientazioni esotiche, eccentricità varie od eccessi di alcun genere. Chi invece vuol perdersi nella narrazione, abbandonarsi al fluire del racconto, emozionarsi, partecipare dei pensieri più intimi dei protagonisti, vedere e sentire con i loro occhi ed il loro cuore, troverà soddisfazione. Peter e Susanna, nello spazio di poche pagine,  non saranno più per noi degli estranei, ma degli amici, di cui comprendiamo le ragioni e le motivazioni, anche quando non siamo d'accordo. Ci faranno infuriare, sorridere, riflettere e gioire insieme a loro, in una parola: partecipare. E sono poche le autrici  riescono a farlo in questa maniera e soprattutto dopo tanti romanzi, con la stessa freschezza e la stessa forza. Mary Balogh ha questo talento, questa capacità di avvicinarti, attirarti e conquistarti alle  sue storie. Di affrontare pure i temi più scabrosi con profondità ma anche con estremo pudore e delicatezza. Sorprendendoti ogni volta.

Peter è un giovane aristocratico, apparentemente placido e soddisfatto del proprio stile di vita, che improvvisamente si accorge di quanto in realtà la sua vita sia incompleta nell’attimo stesso in cui incontra Susanna ed una voce dentro di lui gli dice: è lei. Ecco, un momento semplice eppure magico, la consapevolezza ineludibile di aver trovato la propria metà, la Balogh ce lo consegna con poche, perfette frasi, facendoci sentire, quasi sulla nostra stessa pelle, la grandezza di tutto ciò nella sua completezza, senza  bisogno di frasi roboanti o complicate definizioni. Così come ci fa percepire la magia della nascita di un idillio, la trasformazione di Susanna da ragazza a donna, il suo percorso di crescita interiore, faticoso, a volte incerto, spesso doloroso. Momenti splendidi, perle disseminate durante tutto il racconto. Purtroppo però ci sono anche passaggi meno convincenti, quanto l’autrice ricorre ad espedienti narrativi che ha già ampiamente sfruttato nel passato, come il fraintendimento tra  i due protagonisti  circa le motivazioni che li spingono l’uno verso l’altra o quando evita un confronto necessario tra Susanna e la madre di Peter, che invece sarebbe fondamentale, ma che non avverrà, perché la Balogh rifugge gli “spargimenti di sangue” per puntare sul perdono e la riconciliazione. Ritengo che un po’ si sana e giustificata cattiveria, avrebbe solo giovato alla storia ed alla sua credibilità. Inoltre  i primi due volumi della serie, il secondo in particolare, mi sono parsi più riusciti rispetto a questo, che benché molto buono non raggiunge l’eccellenza. Le poche pecche però nulla tolgono alla piacevolezza complessiva del libro, che si legge d'un fiato e che non fallisce nell’emozionare e coinvolgere il lettore. Mary Balogh è come la mela giornaliera per il nostro fisico: questa toglie il medico di torno e quella la malinconia, direi che fa semplicemente bene all'animo. 

( Chi fosse interessato alla trama può vedere le nostre note in questo post: http://romancebooks.splinder.com/post/17802298)

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Commenti

@ Marianna dunque i miei

@ Marianna

dunque i miei keepers della Balogh sono Indiscreto, Senza Cuore, Perfido Intrigo, Sposa a metà, Signora del suo cuore, Un'estate da ricordare (spero di aver scritto i titoli giusti perchè alcuni li ho letti diversi anni fa)

Io lo devo ancora leggere e

Io lo devo ancora leggere e tra le mie prossime letture :)

di questa serie ho letto solo

di questa serie ho letto solo il primo, per ora...concordo con tutto quello che viene scritto nella recensione sulla Balogh e sul suo stile.E' vero che in effetti molto spesso leggendo i suoi libri si ha uan sensazione di deja vu, a volte fastidiosa, ma del resto è così in molti romanzi...a me personalmente paice moltissimo perchè solitamente scelgie protagonisti non perfetti fisicamente e moralmente, persone"umane" con storie abbastanza comuni, pur rimanendo spesos nell'ambito nobiliare.

Tiziana

Ciao Marianna e grazie, fa

Ciao Marianna e grazie, fa sempre piacere vedere un'altra Baloghiana convinta, ehehehehe....

Si anche a me è piaciuto molto Peter, è uno splendido esempio di eroe beta, un uomo che ti entra dentro poco a poco anzichè travolgerti al primo sguardo.

Riguardo La Tentatrice, diciamo che il tutto si giustifica perchè Morgan è una Bedwin, quindi esce dagli schemi come il resto della famiglia, escluso il magnifico Wulfric, of course, ma questa è un'altra storia ed un altro magnifico eroe (sto sospirando).

Ciao Maet comlimenti per la

Ciao Maet

comlimenti per la tua recenzione di "Semplicemente Magico", che dire di più........semplicemente.... BELLO, BELLO, BELLO!!!

mI è piaciuto tanto soprattutto il protagonista maschile, non so' spiegare il perchè .. ma posso dire che veramente sono riuscita ad estraniarmi da ciò che mi circondava e mi risultava difficile staccarmi quando era necessario!

Ma dopo tutto la Balogh mi ha deluso solo due volte: "sfida all'amore" non sono riuscita a terminarlo e con la Tentatrice , che sto leggendo ora, mi ha lasciato sbigottita la prima scena d'amore...

Premesso che non mi scandalizzo e mi piace quando in un romanzo c'è un po' di pepe.... ma la protagonista, che è una ragazza di 18 anni che ha dato solo qualche bacio a fior di labbra, non può improvvisamente decidere di avere una relazione con un uomo di prendere l'iniziativa e di violentarlo quasi.... mah!

X naan hai provato a leggerlo? E quali sono i tuoi Keepers della Balogh?

ciao Marianna

Grazie naan. Capisco il tuo

Grazie naan. Capisco il tuo disappunto, in effetti la Balogh utilizza spesso gli stessi elementi ed anch'io talvolta ne rimango delusa. Però, incredibilmente e nononostante tutto, riesce sempre ad emozionarmi e coinvolgermi, ha un tale talento che le si perdona la ripetitività di alcune situazioni. Anche perchè riesce ogni volta ad infondere verità e sentimento anche alle storie più fruste. Tra l'altro, come ben sai, leggendola in originale si apprezza pienamente anche la sua scrittura, che è di altissimo livello e non sono poi così tante le autrici così dotate. Fermo restando che non posso "convertirti" , magari posso indurti a prendere in considerazione qualche altro suo romanzo....

ecco, quando mi parli

ecco, quando mi parli di...

"espedienti narrativi che ha già ampiamente sfruttato nel passato"

"fraintendimento tra i due protagonisti"

"evita un confronto necessario"

riassumi in pochi punti essenziali perchè questa autrice mi fa letteralmente "infuriare"! sì perchè come te apprezzo molto il suo modo di scrivere, ma detesto cordialmente quando un romanzo contiene questi espedienti narrativi, e come dici tu, lei ne fa un uso eccessivo.

Non hai idea di quante volte sono arrivata a metà romanzo, incantata dalla storia, per poi tutto d'un colpo vedermela crollare, tanto da desiderare di definestrare il libro.

Tranne pochissimi titoli, che sono tra i miei keepers, tutti gli altri che ho letto finora hanno quel detestabile, sopravvalutato, discutibile fraintendimento tra i protagonisti che mi fa gridare NOOOO tutte le volte, e mi fa ripromettere di non prendere mai più in mano un suo libro.

Complimenti per la recensione, si vede che è sentita.

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