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Mercoledì, 22 aprile, 2009 - 10:02
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IN THE SPOTLIGHT - SOTTO I RIFLETTORI

NICOLE ALLEGRINI, autrice esordiente italiana

 

L'AUTRICE

Nicole Allegrini nasce in provincia di Verona nel 1989. Diplomata nel 2008 in grafica pubblicitaria con il massimo dei voti, coltiva, oltre la scrittura, numerosi altri interessi. Sin da piccola ha sempre avuto la passione per la lettura di ogni genere, prediligendo il fantasy. Ha iniziato a scrivere per gioco, in un forum on line, scoprendo il piacere di creare con le parole, storie in grado di emozionare le altre persone.

Su questo forum: www.writelovers.forumfree.net  sono disponibili curiosità a anticipazioni sul suo romanzo, e l'autrice è disponibile per rispondere ad ogni domanda.

 

IL LIBRO

DIVERSI
Altromondo Editore ( http://www.altromondoeditore.com/  )
Genere: young adult urban fantasy

Nikki sembra una ragazza come tante altre: lavora, si diverte con le amiche. Sa, però, di essere diversa. Il suo DNA è mutato, come quello di migliaia di altre persone, che sanno di poter fare cose straordinarie. Sono i Diversi. Negli anni, si sono formate due organizzazioni clandestine contrapposte: le Guardie e la Fratellanza. Nikki è una Guardia e crede profondamente in ciò che fa. Ma quando incontra Jared, un Fratello, le sue certezze iniziano a vacillare. Tra i due nasce un sentimento tanto proibito quanto travolgente, pronto a cambiare per sempre il loro mondo.
 

La storia si sviluppa all’incirca in quaranta capitoli ed è incentrata sui due protagonisti, che sono anche le due voci narranti del libro. Nikki, una Guardia e Jared, un Fratello. Saranno i loro sentimenti a sconvolgere il loro mondo, riuscendo a rompere ogni tipo di pregiudizio e trascendendo ogni rivalità.

Come acquistarlo
Il romanzo per adesso è acquistabile solo su internet, presso il sito della Altromondo Editore a questo indirizzo : http://www.altromondoeditore.com/shop/home/detail/435
La mia casa editrice, per evitare di chiedermi un contributo economico troppo elevato, ha optato per una prevendita. In pratica il mio romanzo verrà stampato e distribuito nelle librerie solo se raggiungo la quota di 120 copie vendute in sei mesi. La prevendita è cominciata il 20 di gennaio e si concluderà il 20 di luglio.



ESTRATTO

PROLOGO

Nel nostro mondo esistono esseri straordinari, travestiti da comuni mortali: sono i Diversi. Alcuni di loro si preoccupano della nostra sicurezza, altri, invece, sono criminali organizzati.
L’associazione cui fanno capo è chiamata la Fratellanza. In opposizione a questo ente criminale sono nate le Guardie, la polizia dei Diversi. La maggioranza dei membri della Fratellanza sono ladri, rapitori o strozzini, i migliori sono assassini professionisti. Ogni Fratello è identificato con un grado, in base al tipo di crimine commesso per entrare nella Fratellanza. Le Guardie sono arruolate da altre Guardie più anziane, vivono in piccole comunità i cui membri provengono da tutto il mondo.
Ogni gruppo è formato da cinque Guardie ed assegnato a un centro abitato, più o meno grande. Le potenziali Guardie sono scelte in base alle loro capacità e sottoposte ad un addestramento che dura tre anni. I componenti della Fratellanza sono arruolati a tutte le età senza nessun riguardo per le abilità: quel che conta sono i risultati. Per entrare a far parte della Fratellanza basta compiere una missione particolarmente ardua. Solitamente in ogni città dove vi è sentore di attività da parte della Fratellanza esiste un gruppo di Guardie.
Loro vivono fra noi, e su di noi vigilano, nel bene e nel male.

CAPITOLO UNO

- Pegaso, tutto ok lassù?
- Tutto regolare, Aquila.
- Memory?
- Tutto normale.
- Chimera?
- Nothing.
- Virus?
- Nessun segno di attività elettronica irregolare.
- Bene, ci vediamo in piazza.
Accesi il motore della mia moto, che dopo due colpi leggeri d’acceleratore si avviò, facendo le fusa come un vecchio gatto.
Che invenzione questa moto elettrica, pensai.
Fui la prima ad arrivare in piazza e lanciai un’occhiata distratta all’Arena, fiocamente illuminata. Tutto sommato, era sempre bellissima, con un fascino particolare. Uno scatto metallico richiamò la mia attenzione. Mi voltai in tempo per vedere Pegaso, mentre chiudeva le grandi ali meccaniche che l’aiutavano a volare, soprattutto in una sera ventosa come quella. Poco dopo arrivò Memory a cavallo della sua moto, identica alla mia.
La tuta di nylon che indossavo mi pizzicava, come anche quel casco super tecnologico, pieno di pulsanti e accessori: bluetooth, connessione radio, visiera a specchio con gps... ci mancava che facesse il caffè. Non vedevo l’ora di tornare a casa e tuffarmi in doccia, ma Chimera e Virus erano in ritardo come al solito.
Un grosso furgone sbucò nella piazza sgommando. Risi.
Chimera guidava malissimo, ma era l’unica che poteva aiutarci a distanza, e Virus non aveva ancora la patente, quindi ci toccava sopportarla. Il furgone si fermò davanti a noi e Chimera smontò con un salto.
- Hello - salutò allegra. La osservai invidiosa. Era vestita come tutte noi, con una tuta nera aderente che si adattava al nostro corpo esattamente, in ogni più piccolo difetto, eppure sembrava una modella appena uscita da Vanity Fair. Anche il casco di plastica nera e cromata su di lei sembrava all’ultima moda.
- Vedi di fare meno rumore. Vuoi svegliare tutta Piazza Brà? - esclamò Memory acida.
Chimera sorrise angelica: - Sorry.
Sbuffando, sollevai la moto e la caricai nel retro del furgone.
Virus mi salutò distrattamente, intenta a smanettare con il suo immancabile computer portatile. Tutta l’attrezzatura elettronica ronzava sommessamente. Memory caricò la seconda moto e Pegaso gettò le ali in un angolo. Mi sedetti nel posto del passeggero, accanto a Chimera. Sospirai allungando le braccia davanti a me, le giunture protestarono: ero rimasta troppo nella stessa posizione.
- Nottata tranquilla, vero?
- Forse troppo - sbadigliai.
Un suono acuto confermò i miei sospetti.
- Qualcuno ha scollegato l’allarme della banca all’angolo di Via Roma - riferì Virus.
- Riesci a riattivarlo? - domandai mentre Chimera avviava il motore e si precipitava verso la banca, fortunatamente vicina.
- No, hanno staccato la corrente - rispose Virus ticchettando sulla tastiera.
- Mettete i caschi ragazze. Virus tu resta qui. Chimera travesti il furgone come al solito - ordinai.
- Voglio venire anch’io - protestò Virus.
- Non se ne parla nemmeno. Pegaso, quanti sono?
- Tre, due ragazzi e una ragazza - rispose lei ad occhi chiusi.
- L’illusione è pronta; ora siete tre poliziotti corpulenti - annunciò Chimera.
- Non sono ladri normali - constatò Memory, assicurando il manganello al fianco. Capii subito il perché. Un ragazzo stava davanti alla banca e teneva sollevata la saracinesca senza nemmeno toccarla, le mani tese in avanti e gli occhi chiusi.
- Fratelli - esclamai. - Chimera, l’illusione non serve più - aggiunsi scendendo dal furgone.
Il ragazzo appena mi vide scagliò nella mia direzione un ciottolo divelto dalla strada. Schivai con un sorriso e lanciai con precisione un piccolo coltello, mirando alle sue gambe. L’arma si fermò a mezz’aria e cadde a terra, tintinnando.
- Pegaso, pensaci tu! Io mi occupo di quelli dentro. Memory, con me - ordinai.
Pegaso si scagliò contro il telecineta mentre io e Memory entravamo nella banca, l’ambiente era piccolo e buio e si udivano dei rumori provenire dal retro. Mi concentrai e quando riaprii gli occhi il buio si era popolato di decine di immagini. Vidi la scia del passaggio dei due ladri, e la seguii in silenzio con Memory alle calcagna. Arrivammo alle cassette di sicurezza, dove una ragazza era intenta a riempire una grossa sacca con tutto ciò che trovava.
Percepivo la scia di una seconda persona; eppure non riuscivo a vedere nessun altro, benché le pareti non fossero un ostacolo, per me. Afferrai la pistola e la puntai contro la ragazza.
- Ferma! - intimai.
Lei sollevò gli occhi da gatta di un colore particolarmente accesso, tra l’arancio e il giallo ambra. Mi squadrò sprezzante. Era vestita più o meno come me, ma, invece che un casco, indossava un passamontagna nero con un simbolo bianco ricamato sulla fronte: due mani giunte sormontate da una X, il simbolo della fratellanza.
La ragazza fece un balzo degno di un felino, nella mia direzione.
Vidi le sue intenzioni e sollevai un pugno colpendola alla pancia.
Cadde a terra ringhiando, ma si alzò immediatamente, tenendosi a quattro zampe. Qui ci voleva Pegaso. Animali per animali, pensai. Feci un passo verso la ragazza, improvvisamente la presenza di Memory si affievolì. Una mano afferrò la mia e la strinse costringendomi a gettare la pistola. Un braccio mi cinse la vita e mi trattene contro qualcosa. Mi divincolai e cercai di chiamare Memory; ma una mano mi tappò la bocca.
- Buona - mi sussurrò una voce all’orecchio. - Tigre, vai ad aiutare Telek. Di queste mi occupo io - aggiunse poi.
Ringhiando, la ragazza scomparve.
- Pegaso! - urlai nel casco, ma lei non mi sentì. Quando combatteva non capiva più niente. Vidi la presenza di Memory riaccendersi, evidentemente era rinvenuta.
Con un morso, tolsi di mezzo la mano e urlai: - Memory! Vai da Pegaso. Qua me la sbrigo da sola.
Lei annuì e corse in fretta verso la porta, lasciandomi sola con il mio avversario. Misurando le forze, gli sferrai una gomitata allo stomaco e, volteggiando, mi posizionai di fronte a lui, pronta per il combattimento. Osservai bene il mio nemico. Un ragazzo all’incirca della mia età, alto, sottile, ma con la muscolatura definita, evidenziata dalla tuta aderente. Lo sentii ridere.
- Grazie - disse.
- Grazie, di che? - sputai.
- Del complimento - rispose lui gettandosi in avanti verso di me.
Vedendo in anticipo le sue mosse, lo schivai, muovendomi verso destra. Improvvisamente la sua traiettoria cambiò e mi afferrò le braccia, bloccandole dietro la mia schiena. Mi strinse per tenermi ferma e mi ritrovai il suo viso vicinissimo al mio. Sapevo che non poteva vedermi attraverso la visiera a specchio, eppure, sotto lo sguardo dei suoi occhi di un azzurro assurdo, tanto era intenso, ebbi paura che mi potesse leggere fin nell’anima.
- In un certo senso... - disse lui. Anche se la sua bocca era coperta dal passamontagna avrei giurato che stesse sorridendo. Cercai di divincolarmi ma lui anticipò tutte le mie mosse. All’improvviso capii: riusciva a leggermi nel pensiero.
- Era ora che ci arrivassi - esclamò divertito.
Continuai a combattere, ma era inutile: io vedevo le sue mosse in anticipo e lui leggeva le mie nella mia mente. Eravamo in parità. Un urlo squarciò la notte. Approfittando della sua distrazione gli saltai addosso, schiacciandolo a terra con il mio peso. Gli tenni le braccia ferme e lo fissai.
- Chimera, che succede? - domandai.
- La ragazza ha ferito Pegaso, ma Memory è riuscita a colpire il telecineta.Gli ha sparato ad una gamba - riferì.
Vidi gli occhi del ragazzo stringersi per la rabbia.
- È grave? - chiesi.
- No, lo ha preso di striscio. Ora però sono fuggiti. Tu a che punto sei?
Fissai ancora gli occhi del ragazzo e rimasi indecisa.
- Fammi scappare, non abbiamo fatto niente di male - sussurrò fissandomi implorante.
- Come no? - risi sarcastica.
Con un colpo di reni si sollevò, e in un lampo mi ritrovai sotto di lui. Sentivo il suo corpo premere su di me in modo fastidioso.
Cercai di scansarlo, senza successo.
- È inutile, sono più forte di te - mi schernì.
- Lasciami - sibilai.
- E tu che mi dai? - domandò, malizioso.
- Liberami che ti faccio vedere - lo sfidai.
- Purtroppo non vedo ciò che vorrei nei tuoi pensieri. - Rise, poi si sfilò il passamontagna. Osservai sorpresa quel gesto, i fratelli tenevano alla loro identità; ma era troppo buio perché potessi vedere chiaramente il suo viso, potevo solo indovinare i suoi lineamenti.
Con un movimento fluido sollevò la visiera del mio casco. Lo fissai con rabbia, non avrebbe mai potuto riconoscermi con il viso strizzato nel casco e la maschera di seta blu sugli occhi.
Lui rise: - Ci tieni proprio alla tua identità.
- Lasciami andare - sussurrai ancora, minacciosa.
Nel buio lo vidi sorridere ancora, si abbassò su di me e si fermò a pochi centimetri dal mio viso.
- Solo se mi lascerai scappare, dopo - sussurrò.
- Illuso.
- Allora mi darai qualcos’altro in cambio. - Sogghignando colmò la già poca distanza fra di noi. Le sue labbra fresche premettero sulle mie prepotenti. Rimasi immobile, sconcertata da quel gesto.
Lui indugiò un altro secondo sulla mia bocca, poi con uno scatto agile si alzò e corse verso la porta secondaria.
Avrei potuto fermarlo, sparargli o qualsiasi altra cosa, ma non lo feci, lo guardai mentre si allontanava salutandomi con una mano.

 

ANTICIPAZIONI

Diversi fa parte di una serie che comprenderebbe altri due romanzi, dal titolo ancora da definire ma che manterranno gli stessi protagonisti. La trama sarà incentrata sulla realtà dei Diversi, sugli intrighi e i tradimenti che ne colorano il mondo.
Oltre a questa storia, ho in programma di scrivere una storia fantasy, ambientata in una cornice medievale, ma per adesso rimane solo un progetto.
 

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Commenti

non si giudica un libro dalla

non si giudica un libro dalla copertina e nemmeno dal prologo... ma ognuno è libero di pensarla come gli pare, ed anche il tuo commento mi sembra superficiale

Guarda... sinceramente non le

Guarda... sinceramente non le venderai mai perchè è proprio un libro superficiale e scritto banalmente. Mi dispiace. Voto 3 al prologo.

Nemmeno io sono un'amante del

Nemmeno io sono un'amante del genere fantasy, però devo ammettere che la trama sembra piuttosto avvincente. Forse dovresti solo privilegiare un po' di più la parte descrittiva. Un grosso in bocca al lupo!

In questo primo capitolo

In questo primo capitolo credo che sia così, in altri l'ambientazione viene descritta meglio, sinceramente sei la prima che mi fa questa critica, e credo che l'essere scarna sia una mia caratteristica, preferisco incentrarmi sulle emozioni, più che suoi luoghi. Credo anche che il fatto di "adeguarsi", sia dovuto alla scelta della prima persona, è visto tutto in soggettiva, quindi devi per forza prendere per buono quello che dice la protagonista! Grazie per l'osservazione!

Ciao Nicole Complimenti per

Ciao Nicole

Complimenti per l’originalità della trama, credo che sia un’idea brillante e potrebbe aprirti molte porte.

Tuttavia nel tuo estratto manca del tutto l’ambientazione.

Io vedo alcuni personaggi che si incontrano e lottano tra loro, ma il mondo dov’è?

Non vedo lo spazio, gli edifici, i colori, gli odori, le percezioni sensoriali che mi indicano lo scenario nel quale si svolge l’azione.

E’ una scelta stilistica?

Spero di no, lo spazio è molto importante, almeno per me.

Da ciò che circonda una scena io percepisco emozioni, e qui invece devo per forza di cose adeguarmi a ciò che dice e fa la protagonista. E non mi piace adeguarmi, come lettrice ho bisogno di farmi un idea precisa di dove sono, perché ogni romanzo per me è un luogo speciale.

Spero di leggerti presto.

Ciao

Cris

Ciao Nicole, anche io non

Ciao Nicole, anche io non sono una grande appassionata del genere fantasy, ma queste tue righe mi hanno incuriosita molto. Complimentoni sinceri! Ti faccio un grande in bocca la lupo per i tuoi sogni, che possano realizzarsi tutti ^_*

Un bacione, Sonia.

Ciao Nicole, complimenti ^_^.

Ciao Nicole,

complimenti ^_^.

Ciao Nicole! Complimenti!

Ciao Nicole! Complimenti! Devo dire che apprezzo moltissimo la tua scelta di rimanere "fedele" al tuo paese e di ambientare il romanzo in Italia! La recensione incuriosisce molto e spero sinceramente che questo libro ti farà diventare famosa!

Auguroni!

Allora, sono stata

Allora, sono stata influenzata da molti libri, in particolare, lo ammetto, Twilight, che mi ha fatto apprezzare il valore dello scrivere in prima persona, dato che non ci avevo mai provato prima e nemmeno mi faceva impazzire come stile. La storia delle due organizzazioni deriva da una serie di libri fantasy russi (I guardiani della notte, del giorno e del crepuscolo), come ho già detto all'inizio della storia avevo in mente solo i due protagonisti e il prologo, poi si è sviluppata da sola. Devo dire che Diversi, si concentra in particolare sui due protagonisti, sulla loro storia passata e sui loro sentimenti, la realtà della fratellanza e delle guardie, verrà approfondita negli altri due libri.

Ciao Nicole, e complimenti

Ciao Nicole, e complimenti per l'originalità della tua idea!

sono curiosa, è così particolare chi on resisto e ti faccio una domanda probabilmente un po' antipatica: a che scrittori o modelli letterari ti ispiri? c'è qualcuno che ti ha particolarmente influenzata ?

o se no, come è nata l'idea base di questo libro?

Grazie, e in bocca al lupo !

ciao, grazie a tutte per i

ciao, grazie a tutte per i complimenti, purtroppo la prevendita non va molto bene, sono state acquistate solo 10 copie delle 120 necessarie...

l'idea di ambientare la storia a verona è stata spontanea, ho scritto di un posto che conosco e amo, come la mia città Verona. Volevo che tanti in italia conoscessero questa bella città e i suoi dintorni

Spero tanto che arriverai a

Spero tanto che arriverai a quota 120 copie!!!!

brava! l'estratto è carino ^_^

Ciao Nicole, nemmeno io sono

Ciao Nicole, nemmeno io sono un amante del fantasy perciò non sono molto brava a dare giudizio. Devo comunque ammettere che l'estratto è davvero piacevole.

In bocca al lupo e ti auguro di realizzare i tuoi sogni.

Non sono un'appassionata del

Non sono un'appassionata del fantasy, ma la trama della storia d'amore tra i due schierati su fronti opposti sembra interessante (così come l'estratto). Faccio il tifo per te e spero che venga pubblicato!

Brava, è una delle prime

Brava, è una delle prime regole scrivere di ciò che si conosce.

Susan

Come Nicole anch'io sono

Come Nicole anch'io sono della provincia di Verona, quindi mi ha fatto un certo effetto ritrovare nell'estratto la mia città.

Trovo molto interessante che il tema urban fantasy dei Diversi sia sviluppato in un luogo che è invece molto molto reale... inoltre è raro trovare romanzi di questo genere ambientati in Italia.

Quindi, la domanda che mi viene spontanea è, come ti è venuta l'idea di questo "mondo" fantasy e perchè hai deciso di ambientarlo a Verona?

Grazie mille nann, ottimo

Grazie mille nann, ottimo lavoro :-*

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