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Lunedì, 30 gennaio, 2012 - 08:10
Chiaromattino

Kathleen McGregor: un'Inviata davvero Molto Speciale

Ci sono dei romanzi che una volta conclusi ti lasciano dentro un senso di struggimento misto a profonda curiosità, e avere una qualsiasi piccola notizia sui personaggi, e sul loro mondo diventa un pensiero fisso. A me ultimamente è accaduto con Corinna, di Kathleen McGregor il primo libro della serie Mar dei Caraibi, che la Leggereditore ha riproposto in libreria con un’edizione integrale e riveduta. Devo confessare che la mia devozione, non me ne voglia Corinna, è andata soprattutto ai pirati, Dorian, Walter  e il selvaggio John McFee, il meticcio dagli occhi di ghiaccio.  Ho pensato allora di intervistarli… il punto è che non sono propriamente ciò che viene comunemente definita una tigre, e trovarmi davanti a tre pirati grandi e grossi anche se tremendamente affascinanti è fuori discussione.
Allora ho pensato di chiedere aiuto, e chi meglio della stessa Kathleen avrebbe potuto condurre un’intervista in esclusiva per Isn’t It Romantic?
D'altronde lei ha un certo ascendente su di loro… almeno spero, visto che l’ho appena spedita a intervistare i tre feroci pirati…
 

VISITA SULLA NAVE NERA
Kathleen McGregor incontra i suoi corsari

 

L’ Old JohnMcArthur’s è uno dei ritrovi preferiti dei peggiori farabutti di Port Royal, lo sapevo bene quando mi è stato indicato come luogo d’incontro, ma esservi seduta a un tavolo, per quanto appartato e in ombra, ed essere avvolta dall’odore del fumo, di alcool, di cibo, di cuoio e di almeno trenta individui lerci, è un’esperienza che mozza letteralmente il respiro.
La cameriera scollacciata mi ha degnata appena di uno sguardo incuriosito quando ho ordinato del rum. Sono astemia, ma chiedere acqua in un posto del genere equivale ad attirarsi addosso la malasorte. L’ultima cosa che voglio è destare interesse, anche perché non riuscirei a far sparare questa vecchia pistola che porto alla cinta neanche per salvarmi la vita.
Sono sicura che l’ora concordata è passata da un pezzo, la taverna si sta riempiendo, gli animi si stanno scaldando, e le occhiate che sento piovermi addosso stanno aumentando in modo allarmante. Comincio a sentirmi in ansia quando intercetto uno sguardo iniettato di sangue fin troppo eloquente. Questo succede quando devi fare affidamento su un informatore anonimo. Tiro fuori dalle tasche dei vecchi calzoni che indosso il biglietto che mi è stato recapitato questa mattina, vergato con inchiostro annacquato:  OJMcArthur’s al tramonto.
 Il tramonto è passato da un pezzo. Fuori è già buio pesto. Non so se sentirmi più irritata o preoccupata. Un’ombra che si staglia sul mio tavolo mi fa trasalire, e una fila di denti marci atteggiata a sorriso mi fa letteralmente accapponare la pelle.
“Ehi, cosa abbiamo qui?”
Mi si rizzano i capelli sulla nuca, mentre fisso l’orrendo figuro che scosta la sedia di fronte a me con l’intenzione di sedersi. Tempo di togliere le tende, e in fretta! Faccio per alzarmi, quando il suono di una voce venata d’acciaio mi paralizza.
“La signora è già occupata.” La riconosco! Grazie a Dio!
Comincio a tremare, di sollievo penso, ma potrebbe trattarsi benissimo di isteria. Aspetto paziente che McFee si liberi di quell’individuo, augurandomi vivamente che non faccia saltar fuori coltelli. Deve avermi letto in faccia, o più probabilmente deve essere di buon umore, perché l’uomo si allontana tutto d’un pezzo, borbottando qualche oscenità che preferisco ignorare.
“Sei in ritardo!” non riesco a trattenermi, né a trattenere la nota di rimprovero. Probabilmente sono più isterica di quanto penso.
McFee mi scruta, gli occhi che scintillano come argento fuso. Accenna a un inchino beffardo.
“Spero che non soffriate il mal di mare, signora McGregor. Sta arrivando una tempesta.”
Anche un mare forza dieci, piuttosto che restare un altro istante in questo posto!
Balzo in piedi, più che pronta a seguirlo, e intercetto un mezzo sorriso che mi fa accelerare il cuore.
Lo precedo all’esterno, riempiendomi i polmoni di boccate d’aria pulita. Lo sento alle mie spalle. Più che sentirlo, avverto la sua presenza, perché si muove più silenzioso di un gatto.
Non ha fretta. Aspetta con apparente curiosità di vedere cosa farò. Probabilmente si aspetta che giri sui tacchi e cambi idea. La cosa mi alletta, invece mi volto ad affrontarlo.
“Da che parte?”
Il mezzo sorriso si allarga, mi valuta con lo sguardo, e per la prima volta so cosa vuol dire essere divorata cogli occhi. Ricaccio l’inquietudine, e lo ricambio con un'occhiata decisamente più fredda, ma che spero gli faccia uscire di testa certi argomenti.
Non è etico sedurre la propria autrice, o no?
“La scialuppa è a poca distanza da qui.” Soffoca una risatina. Si avvia, e io lo affianco, per il momento tranquillizzata. Camminiamo per un poco, attraversiamo alcuni vicoli deserti, poi il molo, dove svettano contro il cielo gli alberi di alcuni vascelli.
Mi soffermo a guardarli.
Dal largo soffia un vento freddo che spazza la banchina sgombra con forza, riempiendo l’aria di umidità e dell’odore intenso della tempesta in arrivo.
La scialuppa è legata a una bitta. C’è un marinaio in attesa nell’ombra, che si alza da terra quando ci vede. Prima che possa decidere in che modo scendere dal molo sulla barca in movimento senza finire in acqua, McFee mi circonda la vita con un braccio, mi solleva e salta giù, strappandomi tutta l’aria dai polmoni. Mi fa sedere, ignorando molto galantemente lo strillo spaccatimpani che mi deve essere sfuggito, e fa cenno al marinaio di mollare la cima.
Afferra i remi e inizia a remare. E’ seduto di fronte a me e, contrariamente a quello che mi aspettavo, siamo solo io e lui. C’è buio, non riesco a distinguere i suoi lineamenti, eppure mi sento il suo sguardo addosso, e percepisco anche il suo sorriso. Be’, mi dico, tanto vale approfittarne.
Mi schiarisco leggermente la voce, ma lui mi previene.
“Mi spiace per il ritardo.” Mi dice, riuscendo immediatamente a insinuarmi un senso di soddisfazione, dopotutto, penso, non l’ho creato così rozzo. “Ho dovuto ripulirmi, e non è stata una cosa veloce.”
“Ripulirti?” ripeto presa in contropiede. 
“Dal sangue.”
Quasi mi strozzo col mio stesso respiro. Quando riesco a smettere di tossire, mi sembra di aver inghiottito una cucchiaiata di sabbia. Con le lacrime agli occhi, rinuncio a parlare.
“Tutto bene?” si sta divertendo come un matto.
Faccio di sì con la testa, fregandomene se mi può vedere o meno, e lui scoppia a ridere.

Dopo un tempo che sembra infinito passato a cavalcare onde crestate di schiuma, la scialuppa si arresta, cozzando bruscamente contro una superficie verticale. Mi guardo intorno, batto le palpebre, alzo gli occhi afferrandomi saldamente alla barca per non perdere l’equilibrio, e questa volta smetto davvero di respirare. E’ enorme... più grande di quanto me la fossi immaginata, più imponente e inquietante di quanto l’avessi descritta.
La Golden Lady svetta su di me fino ad altezze inimmaginabili, fondendosi con la notte, come un fantasma. E’ la cosa più sensazionale, più eccitante, più bella che abbia mai visto.
Se mi fosse rimasto un filo di voce starei sciogliendomi in esclamazioni.
Viene calata una scaletta di corda, che sbatte contro la carena e dondola al ritmo della marea. Il mio entusiasmo scema di colpo, rimpiazzato da un senso di allarme. Non si aspetteranno che mi arrampichi fin sul ponte su quella?  Al solo pensiero mi sento girare la testa, una mano mi afferra saldamente per un braccio per impedire una misera conclusione.
“Qualcosa non va?” il tono, quanto meno serio, mi restituisce un briciolo di orgoglio. Faccio di no con la testa, poi ci ripenso, gracchio un flebile sì. Indico il punto invisibile, in alto, dove la scaletta dovrebbe iniziare. “Non arriverò mai lassù!”
Senza sprecare un solo istante in inutili tentativi di convincermi del contrario, McFee grida di calare il sedile. Sento l’eco di qualche risatina sommessa, e avvampo di vergogna.
D’accordo, che l’abbia scritto non vuol dire che debba per forza sperimentarlo, mi dico infastidita.
Il sedile è ancora peggio della scaletta, ma mi sigillo le labbra mordendole a sangue per non lasciarmi scappare neanche un lamento, mentre mi issano a veloci strattoni facendomi dondolare nel vuoto. Quando infine arrivo al parapetto, sono rigida come un pezzo di legno. Due braccia mi sollevano e mi trasportano attraverso il ponte senza che riesca neppure a protestare. Nel buio intravedo appena le sagome degli uomini... sembrano tutti riuniti sul ponte per l’occasione.
Riconosco una voce, mi volto ma non distinguo le facce. “Quello era Sharky!” esclamo a bassa voce.
“Sì signora, e ci sono anche Paul, Angus, e tutti gli altri.”
Sotto il cassero si ferma e mi rimette giù. Percepisco immediatamente il movimento del ponte sotto i piedi, mi fermo ad assimilarlo, insieme al vento salmastro e al rumore del mare che sale dalla linea di galleggiamento e che sembra avvolgere l’intera nave. Il fasciame s’inclina ad ogni rollio con sommessi cigolii e scricchiolii, dando l’impressione di essere un animale vivo.
Mi sale un sorriso alle labbra, e per un momento cerco un uguale entusiasmo negli occhi ammiccanti di John. So che può capirmi, probabilmente è per questo che si mostra più paziente di quanto mi aspettassi. Quando gli faccio cenno che sono pronta, si abbassa ed apre il boccaporto che porta sottocoperta. Il chiarore delle lampade ad olio illumina il ponte inferiore, dove si intravedono i cannoni, e le amache che dondolano appese al soffitto. Mi fa strada verso le uniche cabine, quelle degli ufficiali. Riconosco l’odore, l’atmosfera cupa, il movimento dell’intera struttura. Persa nella contemplazione di tutto quello che ho descritto,  mi accorgo a malapena di essere sospinta oltre la soglia dell’alloggio di O’Rourke, e mi blocco di colpo, quando questi si volta di scatto, con un’espressione tutt’altro che felice.
“Ce ne hai messo del tempo” ringhia avvicinandosi. Io faccio di riflesso un passo indietro pestando i piedi a McFee.
“Ahi! Ho avuto un contrattempo” replica John scostandosi con una smorfia, noncurante dell'occhiata feroce di O'Rourke. Da un angolo qualcun altro si alza, attirando la mia attenzione, e mi sfugge un sospiro mentre Avery si avvicina con un sorriso canzonatorio stampato sul volto. Ecco il mio unico civile tra i barbari, anche se... in quanto ad aspetto...
“Sei riuscito a portarla intera, almeno” commenta, strizzandomi l’unico occhio.
O’Rourke contrae la mascella, riportando l'attenzione su di me. Mi ero ripromessa di non farmi intimidire, ma non è semplice di fronte al suo aspetto tenebroso e al suo sguardo nero come il carbone. Mi squadra dalla testa alla punta dei piedi, facendomi aggrovigliare le viscere. Si aggronda, e non riesco a fare a meno di guardarmi per capire cosa non trova di suo gradimento.
“Non noto alcuna somiglianza.”
“Prego?” rimango di sasso.
Fa un gesto sbrigativo con la mano, poi si allontana per versarsi da bere, spezzando la tensione che mi tiene inchiodata al pavimento. “Non vi assomigliate per niente, tu e Kate.”
“Oh” sono spiazzata. McFee almeno mi ha dato del voi, mi volto a guardarlo e devo dargli merito: cerca di nascondere l’ilarità. “Però è carina, dai.”
Che generoso! penso fulminandolo con gli occhi.
Avery mi osserva divertito.
“Non perdiamo tempo” sbotta spazientito O’Rourke, dopo aver ingollato il suo whisky.
Avery mi indica una sedia. Aspettano che mi sia seduta, prima di prendere posto attorno al tavolo a loro volta. John si porta la caraffa del whisky. Walter si appoggia allo schienale, accavalla le gambe e si mette a rigirare un sigaro bruno tra le dita.
Mi fermo a guardarli, uno dopo l’altro, e vengo invasa da un sentimento di orgoglio e di ammirazione. Sono formidabili. Mi fissano, aspettando che tiri fuori dalla mia borsa carta e penna, mentre invece vorrei poter essere tanto brava da immortalarli in un dipinto. Certo, dovrei prima riuscire a farli star fermi!
O’Rourke solleva un sopracciglio. Mi sfugge un ampio sorriso e mi accorgo di averlo disorientato. John si gratta una guancia, Avery si guarda lo stivale. Mi viene da ridacchiare, sono forse riuscita a metterli a disagio?
“Passabile.” borbotta O’Rourke.
Che cosa?” esclamo indignata. Al diavolo, non sono qui per essere paragonata a Corinna! Ho anch’io il mio orgoglio, sapete? Afferro la borsa e comincio a trafficare con i fogli, la pistola rischia di scivolarmi per terra. Del resto è colpa mia, se la pietra di paragone è troppo elevata per le comuni mortali come me.
“Sì, con un po’ più di volume qui e là...” commenta John, sorseggiando il suo whisky.
“Non ho ancora pubblicato la tua storia, McFee, vedi di non sfidare la sorte.”
Il whisky gli va di traverso, e questa volta sono io a lanciargli un’occhiata compiaciuta mentre tossisce e sputa imprecando. Mi accorgo che anche O’Rourke sta sorridendo.
“Comincio a notare un certo tipo di somiglianza” fa notare Avery. Poi allunga una mano e mi fa un cenno. “Qua, datemi quella pistola.”
Mi stringo nelle spalle e gliela passo. “Basta che dopo me la ridiate. E’ un pezzo d’antiquariato che vale un sacco di soldi.”
“Questo misero arnese?” la rigira tra le mani con una smorfia, la punta. “Ha la canna storta.”
“Come se sapesse usarla.” mormora McFee con voce rauca, mentre mi scocca un’occhiata assassina.
O’Rourke mi mette un bicchiere davanti e me lo riempie di whisky.
Mi schiarisco la gola. “Ehm... io veramente sono ast...” oh d’accordo, che diamine, non ho bisogno di farmi deridere ulteriormente. “Ma sì, che sarà mai un sorso di whisky”
Un momento dopo sono tutti e tre in piedi a battermi sulla schiena, mentre tossisco l’anima piegata in due.
Il bicchiere scompare. “Vediamo di non farla schiattare, eh” sbotta McFee “Non so voi ma io ho un conto in sospeso da regolare”
Se non stessi quasi soffocando scoppierei a ridere. D’accordo, mettiamo fine ai convenevoli. Sono qui per un motivo ben preciso, quindi diamoci da fare, prima che si scateni l’inferno là fuori, e che, Dio non voglia, mi ritrovi a vomitare (giusto quello mi manca stanotte). Riprendo i miei fogli, mentre loro, con calma, tornano a sedersi.
“Cominciamo?”
Le espressioni mi dicono che non sarà facile farli parlare. L’unico che sorride alla prospettiva di essere intervistato è McFee, il che è piuttosto inquietante...

KATE  “Capitano O’Rourke, cos’è che vi ha subito colpito di Corinna?”

DORIAN  (Silenzio stupito) “Ma l’hai vista?”

KATE  (ah ah) “Non intendevo...”

DORIAN  “Hai chiesto cosa mi ha colpito subito...”

(McFee ride)

KATE  “So cosa ho chiesto! D’accordo, riformulo la domanda : cosa vi ha catturato di lei, al di là del suo aspetto fisico?”

DORIAN  “Mi tiene testa.” (sorride, e io capisco cosa invece ha fatto innamorare Corinna)

KATE  “Come mai la chiamate Kate, invece di Corinna, come tutti?”

DORIAN  “Io non sono tutti.” (si china in avanti, arrochisce la voce) “Corinna è un nome da ragazza, e lei invece diventa una donna tra le mie braccia.”

WALTER  “Ho un vago ricordo di qualcuno che se la dava a gambe dalla cabina...”

DORIAN  (si stringe nelle spalle) “L’alternativa non era contemplabile.”

KATE “Cosa pensate abbia fatto innamorare di voi Corinna? E non chiedetemi se vi ho visto, sono stata io a darvi quella faccia e quel fisico.”

DORIAN  (serissimo) “Non avrebbe dovuto innamorarsi.”

KATE  “Non è qualcosa che si può scegliere, no?”

DORIAN  “Un uomo può scegliere come vivere, in cosa credere e chi odiare. Ma a quanto pare è l’amore a sceglierci, e quando succede ti cambia la vita per sempre.”

KATE  “Com’è la vostra vita adesso?”

DORIAN  “Più complicata.” (fa una pausa, come se fosse indeciso se rivelare di più) “Non è più mia.”

KATE  “E’ di Corinna...”

DORIAN (annuisce)

(mi accorgo che Avery e McFee stanno fissando ciascuno un punto indefinito, altrettanto seri)

KATE  “Cosa ne pensate delle scelte che Corinna ha fatto, in vostra assenza?”

DORIAN  “Ha fatto quello che doveva fare, per sopravvivere.” (la sua voce è granitica)

KATE “Vi sentite in qualche modo responsabile?”

DORIAN  “Non c’ero, quando aveva bisogno di me.”

KATE  “Cosa avete provato, quando avete visto vostro figlio per la prima volta? Siete andati a prenderlo dopo essere salpati da Maracaibo, giusto?”

DORIAN  (l’espressione si ammorbidisce) “Sì, abbiamo fatto subito vela per Isla Vaca. Kate aveva detto che mi somigliava, ma non mi aspettavo che fosse così simile a me. E’ stato come guardare in uno specchio del tempo e ritrovare il bambino che ero stato. Un figlio ti riconcilia col mondo.”

KATE  “Cosa vorreste per lui?”

DORIAN  “Che non dovesse mai svegliarsi un giorno e non trovarmi al suo fianco.”

WALTER  “Hai sempre avuto paura di non esserci...”

KATE  “E tu Walt? Di cosa hai paura?”

WALTER  “L’unica ad essere mai riuscita a farmi fuggire a gambe levate è stata una donna.”

(ridacchia insieme a McFee)

JOHN  “Era così racchia?”

WALTER  (alza le spalle) “Non lo so. Non l’ho mai vista.”

DORIAN  “Stai scherzando?”

KATE  “Sei fuggito da una donna che non avevi mai visto? Non hai mai pensato che avrebbe potuto essere bella...”

WALTER  “Non mi sono mancate le belle donne.”

KATE  “O che avresti potuto innamorartene.”

WALTER (solleva un sopracciglio) “E mandare all’aria i vostri piani?”

KATE  (lo adoro, perché non sono tutti come lui?) “Giusto.”

(McFee mugugna qualcosa)

KATE  “E tu dovresti seguire l’esempio.”

JOHN  (mi punta un dito contro) “Signora, voi mi avete fatto passare l’inferno.”

(Avery e O’Rourke ridono)

JOHN  (li fulmina cogli occhi) “Vorrei vedere voi a dovervi tuffare in una cloaca.”

(questo è proprio interessante. Ha rischiato di andare all’altro mondo non so quante volte, e lui si lega al dito quella bazzecola, gli uomini...)

KATE  “Ho giusto qualche domanda anche per te. Eccole qui, me le ero segnate. C’è una lettrice che vuole sapere se hai mai guardato un tramonto.”

(Silenzio)

JOHN  “Che razza di domanda è?”

WALTER  “Non è in quel senso.” (suggerisce divertito, si piega verso di lui con fare cospiratorio) “Devi interpretare, John.”

JOHN  “Non mi sono mai interessati i tramonti. Ma ho assistito a molte albe. Le preferisco, portano l’azione. E’ come guardare una donna che si sveglia, e sapere che in pochi istanti ti immergerai dentro di lei.”

KATE (woa)

JOHN  (si china verso Avery) “Ho interpretato bene?”

KATE  “Sì, penso tu abbia reso l’idea. Andiamo avanti. Oltre agli occhi chiari, cosa hai ereditato da tuo padre?”

JOHN  “Un marchio a fuoco.”

KATE  (da come mi guarda meglio non indagare più a fondo) “E ti senti più indiano o più europeo?”

JOHN  “Il mio istinto è indiano. E se devo scegliere tra istinto e ragione, preferisco affidarmi al primo.”

KATE  “Perché i coltelli e non le armi da fuoco?”

JOHN  (enumera sulle dita con una smorfia beffarda) “Non devo caricarli, non si inceppano, funzionano sempre, sono silenziosi...”

WALTER  “Appagano la tua natura sanguinaria...”

DORIAN  “Ci puoi giocare...”

KATE  (alzo le mani) “D’accordo d’accordo, per una svariata serie di motivi, tutti ottimamente validi.” (sospiro, controllo gli appunti) “C’è un’ultima domanda.”
(ho davvero intenzione di fargliela? Devo essere ammattita) “Cosa ti attira in una donna?”

JOHN  (gli brillano gli occhi) “Le verginelle sono sempre un bocconcino irresistibile...”

KATE  (me la sono voluta) “Sì mi immagino...”

JOHN  “E poi mi ricordano per tutta la vita.”

KATE  “Mi immagino anche questo!”

JOHN  (ride)

Scuoto la testa, ripiego gli appunti. Qualcuno direbbe che è solo colpa mia.
“Perché non mi riempite un po’ quel bicchiere?”
Ne ho proprio bisogno.

 

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Commenti

HAHAHAHAHAH oddio :')

HAHAHAHAHAH oddio :') L'intervista è stata qualcosa di pazzesco. FENOMENALE.
E la descrizione dettagliata della parte iniziale è una delizia da leggere. McGregor non delude mai.

Ritratto di Cry.Trilly70

Meravigliosa!

....come il libro! Complimenti ... non vedo l'ora di leggere i prossimi!

Ritratto di Chiaromattino

Piaciuta?

Visto che bella sorpresa?

Sono molto, molto contenta che vi sia piaciuta l'intervista ai pirati di Kate. Io mi sono divertita un mondo a leggerla, specialmente per il fatto che sia stata lei a farla e non io!

Tanti baci e grazie per le vostre belle parole, siete fantastiche.

Un grazie speciale a Kathleen che ci ha regalato questo bel pezzo, un modo fantastico per conoscere meglio i nostri pirati dei sogni

Ritratto di Kathleen McGregor

wow!

Cara Ornella,
che piacere! grazie per essere passata!
Sì è stata un'esperienza nuova e divertente! Dovresti provarla anche tu

wow che casting!

Quello che mi fa tanto piacere, è che i miei personaggi riescano, in qualche modo, ad adattarsi e modellarsi nella vostra immaginazione, e divenire quello che voi vi aspettate, pur senza perdere le loro caratteristiche.
Questa è una cosa bellissima!
E dopotutto, è anche la più importante.

Detto questo, i miei preferiti sono John di Giusy73 e Gavin di Dani!

Ritratto di Dani

Grazie!

 @ Kathleen e Giusy

Immaginavo che vi sarebbe piaciuto Gavin  Io personalmente adoro l'Irlandese

Grazie a Kathleen per aver creato dei personaggi strepitosi che fanno galoppare la nostra fantasia

Ritratto di GIUSY73

Brava DANI!

Dani è stata bravissima a scegliere Gavin!

Ritratto di Dani

Diamogli un volto

ok ci provo ...

  Dorian O'Rourke

 Walter Avery

 John McFee

... e senza dubbio il mio preferito ... ho un debole per l'Irlandese

 Gavin O'Dowd

grazie Kathleen per aver creato dei personaggi indimenticabili 

 

Ritratto di Maet

Mitica Dani!

Ah però, non ci facciamo mancare nulla eh ?  Grazie per la carrelata di fusti, io prendo il biondino che fa Gavin ...

Ritratto di Chiaromattino

Sì Sì Sì e ancora sì

Quanto mi piacciono    wow ci hai proprio preso in pieno, anche io li vedo così.

Bravissima

 

Ritratto di Dani

 Sono contenta che ti

 Sono contenta che ti piacciono io mi sono divertita molto a dargli un volto

ciao Kate!

Che intervista geniale! C'è proprio l'atmosfera, l'"umore" dei tuoi romanzi! Grande Kate!

Ornella Albanese

Ritratto di Kathleen McGregor

Grazie a voi

Cara Poppy77
grazie per il tuo commento, sono felice che i miei pirati ti abbiano regalato un momento di divertimento. Spero che troverai il libro altrettanto piacevole.

Cara Giusy73
eh ma qui si va proprio sul sodo (ehm   )
Vediamo, vediamo... strano come tu abbia scelto Worthington e LeBihan, entrambi chiari di capelli e di occhi, per impersonare Dorian e Avery, che sono entrambi scuri sia di capelli che di occhi!
Per Dacascos non posso che approvare!
Per Baker... potrebbe anche andare, se non fosse un po' vecchio per impersonare Gavin...

Cara Elnora
sono felice di averti regalato qualche emozione in una giornata altrimenti grigia, anche se devo ammettere che il merito è tutto loro

Cara Emy
grazie per aver lasciato un commento. Sì in effetti John fa questo effetto

Cara Maet
hai proprio ragione, una macchina del tempo ci vorrebbe... ma poi, chi vorrebbe più tornare nel presente?

Cara Endimione,
g.r.a.z.i.e!!

Ritratto di GIUSY73

@ kATE

Lo so che mi servivano attori con occhi e capelli scuri  per Dorian e Avery ma come prestanza fisica ci siamo e poi posso anche immaginarli scuri...per McFee  è stato più facile. 

(Sam Worthington è scuro di capelli a giudicare dalle foto su GOOGLE,..per gli occhi faccio finta che li abbia neri,così nella mia mente può interpretare Dorian. )

  Dorian  potrebbe essere interpretato anche da  Joe Manganiello, scuro e con un fisico mozzafiato!...( io comunque preferisco Sam)

Willian Levy potrebbe essere un Gavin più giovane di Baker,immaginandolo rosso,naturalmente.

Ciò che conta e che ci hai dato degli uomini "super",  a cui ognuna di noi può dare il volto che vede con gli occhi della mente.

GRAZIE!

Ritratto di Endimione

f.a.n.t.a.s.t.i.c.o. scusate

f.a.n.t.a.s.t.i.c.o. scusate ma non ho altre parole ...

Ritratto di Maet

Oddio che incontro

Oddio che incontro formidabile e divertentissimo! Questi corsari sono ancora più intriganti che nei loro romanzi, se possibile, peccato non avere una macchina del tempo e dello spazio, sarei già salita a bordo  per essere beata tra i pirati.

Complimenti a Katheen McGregor e a Chiaromattino per averceli fatti conoscere meglio.

Che bella intervista!

Un'intervista così bella e avventurosa è un'invito irresistibile alla lettura dei romanzi della McGregor. E poi sono curiosa di conoscere meglio quello sfacciato e irriverente di John McFee. ^_^ Emy

Ritratto di Elnora

una pausa graditissima

Che piacevolissima lettura, complimenti a Kate!

Dopo la mia  brutta giornata avevo proprio bisogno di un pizzico di belle emozioni , grazie davvero!

 

Ritratto di GIUSY73

Un volto ai miei eroi...

Ecco come immagino i miei pirati:...

Sam Worthington- Dorian

Samuel Le Bihan- Avery

Mark Dacascos- McFee

Simon Baker- Gavin

Naturalmente bisogna immaginarli con i costumi e le pettinature  dell'epoca!

 

Ritratto di Poppy77

Un idea davvero carina

 In questo periodo sono super indaffarata...potermi concedere questa piacevolissima lettura è stato davvero un bellissimo regalo che mi sono concessa! Grazie Kate per questa idea deliziosa...appena posso comincerò Corinna....non vedo l'ora di gustarmelo a pieno!

Adoro i pirati!

 

vale

Ritratto di Kathleen McGregor

Sono appena rientrata...

dal XVII secolo, e devo dire che un po' mi manca respirare il mare e sentire il movimento della nave.
Per fortuna, i miei corsari non mi abbandonano mai (anche se alle volte sono una spina nel fianco!).

Grazie a Chiaromattino, che ha avuto l'idea di spedirmi a bordo della Golden Lady. Devo dire, che mi sono divertita, e spero di aver divertito anche voi!  L'unica cosa che non sono riuscita a fare, è trovare un volto a Dorian, Walter e John (perdonami Chiaromattino! )  Che dite? volete aiutarmi a trovarlo?
 

Cara Miss Gabrielle,
Sono felice che i miei corsari ti abbiano dato la spinta per immergerti insieme a loro nell'avventura di Corinna. Spero di conoscere il tuo parere. Per me è una grande emozione vedere i miei personaggi attraverso gli occhi delle mie lettrici

Cara VeronicaBennet,
Anch'io mi sono divertita molto ad intervistare i miei pirati!
Corraya... be' sai, in realtà lui non fa parte dell'equipaggio della Golden Lady, lui i pirati li spedisce in fondo al mare!  In quanto ai figli... credo che sei o sette in effetti fossero nei suoi piani, quindi sì, credo sia molto occupato al momento.

Cara Antonella,
Grazie! sapere di essere riuscita a portarvi nel mio mondo e a farvi vedere i miei personaggi come se fossero reali, è il regalo più bello che potessi desiderare, e la più grande soddisfazione per una scrittrice.

Cara MissWentworth,
tranquilla, non avrei potuto farvi uno spoiler neanche se avessi voluto, visto quanto poco erano inclini a parlare!
Ma quando leggerai il libro, forse ti verrà da sorridere pensando alle allusioni che si sono scambiati a vicenda. Spero che il romanzo ti piacerà quanto ti sono piaciuti loro!

Cara freecora,
Grazie per aver lasciato un commento. Sono felice che ti sia divertita a leggere l'intervista (ho riso anch'io, una volta o due  )

Cara Telenad,
Sono contenta che i miei corsari abbiano contribuito a migliorare la tua giornata. In effetti, loro sono sempre inclini a migliorare le giornate alle ragazze...

Cara Giusy73,
che parole gentili! mi hai fatto emozionare, spero di deliziarvi ancora per molto tempo con i miei corsari (se solo fossero un pelino più collaborativi!).
Per rispondere alla tua domanda, non  posso dire di avere un preferito tra i miei personaggi. Li amo tutti in ugual misura per motivi diversi... in quanto a quello che ho sposato, devo dire che siamo molto affini, ma allo stesso tempo completamente diversi.

Un caro saluto a tutte e un abbraccio
Kate
 

Ritratto di Andreina

MERAVIGLIOSO!

MERAVIGLIOSO!

Carissima Kate, una sorpresa bellissima leggere questa originale intervista dei miei tre pirati preferiti ! una cosa mai vista prima ...(anche se mancava Gavin  )  va be sarà per un'altra volta ok?

ti ringrazio per aver avuto il coraggio di salire sulla famigerata Golden  Lady e affrontare  tre pirati alquanto tosti; certo li hai inventati tu, quindi  non possono metteri paura ...o no?

Non vedo l'ora di leggere il libro dedicato al bel meticcio, mamma mia se ci penso mi vengono i brividi!

Cara Kate grazie di esistere e ora scusa saluto a dovere i ragazzi...Dorian, Walter  e John...AIO !!!!!!!!

Ritratto di Kathleen McGregor

Cara Andreina

un'autrice fa questo ed altro per le sue lettrici! (basta che non sia troppo spesso!  )
I... ehm... ragazzi, ricambiano i saluti  (Cuciti la bocca John! no! quello non glielo dico! ) 


 

 

Ritratto di GIUSY73

Amo i corsari, i pirati e le eroine di Kate

Ho sempre pensato che Kate McGregor non sia di questo mondo, ma una fata (o una  dea) della scrittura di un lontano pianeta,venuta sulla terra per deliziarci con i suoi corsari! Attendo con impazienza la storia su McFee....è bellissima l'intervista con i suoi personaggi e mi chiedo chi sia il suo eroe preferito,cioè quello che ha sposato..

Io li amo tutti.

Ritratto di Telenad

Bellissima!

Ma è fantastica questa ragazza!

Anche io come Antonella mi stampo questa chicca e la conserverò in fondo ai libri... poi ne faccio ancheun pdf e la carico sull'e-reader.

Grazie, in un giorno in cui sono un po' malinconica e con il raffreddore incipiente... mi ci voleva proprio un bel bicchiere di rhum!!!!

Davvero uno spasso!

Bellissima idea questa e divertentissimo il risultato. Brava Kate e grazie a Chiaromattino per la bellissima idea

 

Libera

Ritratto di Niki

Bellissima quest'intervista

Bellissima quest'intervista virtuale, dopo questa chicca non vedo l'ora di leggere il libro.

Ritratto di MissWentworth

Fantastico!!!

Mi sono bevuta tutta d'un fiato questa intervista,anche se con la paura di qualche spoiler in quanto ancora non ho avuto modo di leggere il libro ( uff :( ),ma non ho saputo resistere.E dopo questo splendido e divertentissimo pezzo la voglia di leggerlo è aumentata..questi personaggi sono davvero intriganti e affascinanti!!!Non vedo l'ora di averlo tra le mani e di immergermi in questa nuova avventura!!!

Complimenti Kathleen e complimenti a Chiaromattino che ha avuto l'idea di spedirla a fare quest'intervista! :p

Chiara

Ritratto di Antonella

Splendido!

Sono davvero senza parole... Kathleen McGregor ci ha regalato un'intervista con i suoi personaggi che è di per sé una chicca di racconto. I "pirati di Kate" sono più che mai pieni di vita, reali e, naturalmente, affascinanti. Il brio,  la capacità descrittiva, il ritmo del dialogo, rendono questo post un omaggio davvero speciale per Isn't it Romantic?.

Lo stamperò, per conservarlo fra le ultime pagine di Corinna...

Un grazie grandissimo all'autrice e alla nostra Chiaromattino per la deliziosa prefazione.

Baci

Ritratto di VeronicaBennet

Oddio che meraviglia! Kate a

Oddio che meraviglia! Kate a bordo con i suoi pirati è il massimo che si può desiderare. Un'intervista spassosissima che mi sono gustata davvero con molto piacere. Adoro i i romanzi di quest'autrice, li ho letti tutti ad un fiato e li custodisco come fossero oro. Non ne ho uno preferito perchè li ho amati ognuno in modo diverso. Una cosa però devo dirla, dov'è Corraya??? Capisco che sia indaffarato con la sua bellissima Alma e immagino anche che a oggi avranno almeno sei, sette figli a cui badare, ma almeno per un salutino poteva passare!

Grazie ancora Kate e grazie a te mia cara Chiaromattino .

....

Splendida intervista! :D Insuperabile Kate!!! Romantika_70

Ritratto di MissGabrielle

Il giusto incipit !

 Ho comprato il libro almeno 20 giorni fa ma ancora non l'ho iniziato. Aspettavo il cosiddetto momento giusto . Il SUO momento ! E adesso dopo aver letto l'intervista "virtuale" ecco che è scattato l'incipit alla lettura ! Da stasera sarò in compagnia di Dorian, Corinna e tutti gli altri ! 

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