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Martedì, 14 febbraio, 2012 - 06:11
Antonella

L'Evoluzione dell'Eroe Romantico: da Principe Azzurro a Vampiro...Senza Passare per il Rospo

C’era una volta un Principe
Il destino di tutte le lettrici, “innamorate croniche” del protagonista del romance in bella vista sul comodino, inizia proprio da qui, dai ricordi dell’infanzia.
Diciamoci la verità: siamo cresciute a pane, Nutella e principe azzurro, un mix esplosivo, incrementato dai cartoni animati sempre più accattivanti. È vero, però, che per le ultime generazioni  molto è cambiato, e ad una velocità impressionante. Mentre le nostre nonne, tranne alcune eccezioni, sono rimaste legate per tutta la vita alla figura maschile dell’eroe-sul-cavallo-bianco, le donne di oggi, fin da bambine,  hanno imparato a confrontarsi con personaggi molto diversi. Per prima cosa, le protagoniste femminili,  nelle favole come nei film, hanno rivendicato un ruolo di primo piano, al punto che, spesso e volentieri , dei loro compagni non ricordiamo neppure il nome. E, come se non bastasse, il principe azzurro i è trasformato in un orco verde: simpatico per carità, ma certo non proprio bellissimo.
Crescendo e diventando consapevoli dei propri desideri, le lettrici di tutto il mondo hanno  dimostrato di volere un Eroe diverso, uomo di muscoli e sangue più che di carta e sospiri, determinando così l’evoluzione della “specie”.   Soprattutto, hanno smesso di essere “belle addormentate”: tenendo gli occhi aperti, anzi spalancati sui particolari anatomici più interessanti  dei loro partners, si sono prese una bella rivincita sul principino dalla piuma bianca, elegante ma un po’ asessuato. Tirandolo giù da cavallo, hanno toccato con mano che il suo aspetto era frutto più di apparenza che di sostanza, e che i suoi muscoli erano, in realtà, poco tonici.
Le autrici di letteratura romantica, attente a interpretare richieste e pulsioni del loro pubblico, hanno iniziato perciò a costruire figure maschili sempre più affascinanti e carismatiche, descrivendo  il loro aspetto fisico con abilità e verismo tali, da riscaldare il sangue anche alle lettrici del profondo Nord, persino in pieno inverno e con la neve alta. Le case editrici hanno, ovviamente, cavalcato la tigre, con un’offerta sempre maggiore di titoli, classificati in base alla “temperatura” desiderata: dal tepore appena accennato del bacio (subtle), fino agli amplessi più roventi (burning) e all’estrema declinazione dell’erotico.

Si è adeguato persino il settore del romance storico e del Regency in particolare, che pure costituisce un caso  a sé, dato che qui ancora prosperano i nobili più nobili del Regno, e la coroncina ducale di foglie di fragola mantiene intatto il suo fascino. Fra un testo di Georgette Hayer e uno di Lisa Kleypas, inutile dirlo, la differenza è più che notevole. Alla Kleypas, tra l’altro, va riconosciuto il merito della creazione di protagonisti indimenticabili, che pure di nobile non hanno nulla, e anzi vivono ai limiti della società con una dubbia reputazione di biscazzieri, attori, o zingari.
Nel romance contemporaneo, i cambiamenti subiti dall’eroe sono ancora più evidenti, essendo una derivazione diretta dei nuovi desideri del pubblico femminile, espressi sempre più chiaramente grazie al potente tam-tam offerto dal web.
Quanto sono davvero cambiati i nostri eroi? O, piuttosto, quanto sono cambiati i nostri gusti?
Se vi capita di andare per mercatini, e scovare vecchissime edizioni  fra le quali quelle pubblicate negli anni ’80 da  Harlequin-Mondadori,   vi sorprenderà ad esempio, una lunga sequenza di titoli  ambientati  nelle isole del Mediterraneo, in Spagna e in Grecia.
In questi ambienti esotici la protagonista, di origine britannica o statunitense, era invariabilmente un ragazza di carnagione chiarissima e (quasi sempre) dai lunghi capelli biondi; rivestiva la figura di dama di compagnia, istitutrice, segretaria, assistente, un ruolo considerato secondario, ma grazie al quale veniva a contatto con Lui,  il Progenitore di tanti Maschi Alfa. Sempre ricco, potente, arrogante; alto, snello, bruno di carnagione e capelli, l’eroe latino aveva il compito di scongelare, con il suo sangue bollente, quello algido della miss di turno. Il che, naturalmente, non si rivelava troppo facile, anche a causa delle rivali femminili, in genere ex fidanzate o aspiranti tali, dalle unghie affilatissime.
Per chi desiderava un contrasto ancora più marcato fra i due protagonisti , ecco le affascinanti, anche se improbabili, relazioni con meticci, nativi americani o sceicchi del deserto…
Con una costante, però: ognuno di questi personaggi aveva, per educazione o retaggio familiare, un forte legame con il mondo occidentale, finendo così per essere un Giano bifronte. Insomma, barbaro e selvaggio quanto bastava a far battere forte il cuore, rivestito da bianchi caffettani o da aderenti pantaloni di camoscio, ma all’occorrenza capace di trasformarsi nell’impeccabile uomo d’affari in doppiopetto grigio. Autrici come Violet Winspear hanno creato, in questo senso, prototipi “da sogno”.
A distanza di oltre trent’anni, l’affermazione sociale della donna, le nuove sfide e opportunità rosa nel mondo del lavoro, hanno mutato molti di questi scenari; le protagoniste della più recente letteratura femminile hanno spesso un ruolo non meno importante o accattivante di quello del loro compagno, al quale di conseguenza, si chiede qualcosa di più che non il semplice fascino da macho.
L’evoluzione dell’eroe ha pertanto condotto ad una nuova svolta; una serie di “principi della notte”, con una carnagione così pallida da non sopportare la luce del sole oppure rivestiti da folte pellicce o, ancora, dotati di una dentatura un po’ particolare. Non che abbiano bisogno di una cura vitaminica, di una ceretta depilatoria o delle cure del dentista. Niente affatto. Questi personaggi fantastici, semi e super umani, sono ricchi di mistero e hanno un’aria così pericolosa da conquistare anche la più agguerrita delle donne in carriera. E se proprio queste non amano i morsi sul collo, c’è sempre una folta schiera di spie, agenti segreti, killers e bad boys. Tutti astuti, senza scrupoli e spregiudicati. Terribilmente e odiosamente affascinanti.
Dovremmo temere quindi l’estinzione della vecchia “specie protetta” dalla carnagione scura e dai neri occhi assassini? Sono davvero scomparsi armatori greci, magnati spagnoli e sceicchi?


Non proprio.
Perché la fantasia e il desiderio di evasione di noi donne non conosce limiti né confini.
Ci piace cambiare, questo sì, e nessuno sa apprezzare più di noi l’effetto di una nuova moda. Ma ciò non toglie che spesso amiamo anche il capo vintage, ripescato dall’armadio della mamma.
E autrici ed editori ci assecondano, per fortuna, dandoci una scelta davvero molto ampia. Via libera quindi, a eroi per tutti i gusti, se negli Harmony 2011 sono stati pubblicati titoli come “Favola greca” di Lynne Graham e “Il milionario spagnolo” di Kim Lawrence.
E nei GRS di questo mese abbiamo il rientro di un “Principe del deserto”, con l’omonimo romanzo di Marguerite Kaye. Si tratta, comunque di uno storico, dove la fantasia non deve fare conti strettissimi con la realtà quotidiana e il rapporto uomo/donna può accettare ancora qualche compromesso.
Forse,  il fascino ammaliatore di Rodolfo Valentino, che nel 1921 prestò il suo  volto allo “Sceicco” di Edit M. Hull, non è ancora definitivamente morto. Forse, per la teoria dei orsi e ricorsi storici, l’uomo latino e quello del deserto mietono ancora le loro vittime.

E se, invece, si aprissero nuovi scenari?
Cosa accadrebbe se, di qui a qualche tempo, vi fosse una nuova, strabiliante mutazione genetica del dark hero? E' mai possibile che il suo mantello nero torni ad essere, prima o poi, azzurro?
Alle lettrici l’ultima parola in proposito, augurando a tutte, per San Valentino, una notte fantastica con il proprio Eroe preferito...
 
 

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Commenti

Delizioso questo post:

Delizioso questo post: complimenti!

Ritratto di Antonella

Eroi per tutti i gusti

@Veronica

Ma grazie cara, mi fai arrossire!

Baci

@Sherazade

Il bello dei sogni è proprio questo...non hanno limiti! Grazie e un bacio

@Chiara

Grazie cara. Verrebbe da dire: proviamoli tutti!

Baci

Ritratto di MissWentworth

  Che bello questo excursus

 

Che bello questo excursus sull'evoluzione dell'eroe romantico e le sue varie sfaccetature!!Brava Antonella!

Personalmente come ha scritto qualcuna di voi,mi piace molto l'idea di un harem personale con le varie tipologie di eroe,dal quale però lascio fuori le creature soprannaturali (pur con i loro difetti li preferisco umani al 100% ) e i libertini incalliti.Se proprio devo scegliere il mio eroe top è un bel lord valoroso,duro come la roccia fuori,ma tenero dentro,con un passato tormentato e una qualche vendetta da compiere...e disposto a tutto per la sua amata.Ma poi se penso ai vari libri che ho letto la lista e l'harem sono veramente ben forniti di eroi di vario genere!!

Chiara

Ritratto di Sherazade

eroi vari ed assortiti

Antonella...bellissima la tua affermazione "siamo cresciute a pane Nutella e principe azzurro" e veritiera, almeno per me.*-*

I miei gusti nel tempo sono cambiati, come sono cambiata io.

 Gli eroi che mi piacevano, una volta abbandonato il classico principe azzurro,e che continuano tutt'ora ad intrigarmi sono quelli un poco tormentati (forse stimolano il mio istinto materno???) ma sopra tutto devono essere intelligenti, generosi, anche un poco "Stuartiani",...... insomma quelli  che......non devono chiedere mai, e  disposti a tutto pur di difendere la loro donna!

Poi possono essere magnati dell'industria, sceicchi, sportivi, marines, seals, vampiri....va tutto bene...

quando si sogna...si sogna!!!!!!

Complimenti per il tuo post piacevolissimo e molto arguto!

Ritratto di VeronicaBennet

Ti ho già detto cosa penso

Ti ho già detto cosa penso dei tuoi post vero? Te l'ho detto? Li adorooooooooooooooooooooooo!

Io ho una passione per gli uomini in calzamaglia, versione medioevo ma ammetto che anche i cow boys mi attraggono parecchio. Lascio dunque vampiri e creature strane alle altre :)

Ritratto di Antonella

@ Emy Grazie! Mi piace

@ Emy

Grazie! Mi piace pensare di avere un harem a disposizione, con tante tipologie di eroe fra cui scegliere!

@ Naan

Assolutamente d'accordo con l'idea dell'uragano, cara!

@Andreina

Troppo buona... io adoro rileggere i libri che mi hannof atto sognare

Baci a tutte

Ritratto di Andreina

Eroi da amare!

Cara Antonella quanto  mi piace questo tuo articolo,  trovo che la tua analisi sull'eroe in ogni sua forma( letteralmente parlando) sia fantastica.

In effetti l'eroe ci piace incontrarlo in ogni epoca, nel medioevo , nell'ottocento e ai giorni nostri e ogni tanto ci piace rileggere  un buon libro letto in tempi andati, ma che ci ha fatto  sospirare anche con un contenuto all'acqua cheta!  perche gli eroi che abbiamo  incontrato durante le nostre letture, hanno lasciato più di un segno!

Ritratto di naan

ah gli eroi!

che bel post! davvero un'analisi interessante Antonella.
Saranno datati, ma a me piacciono un sacco gli eroi latini, quelli pieni di fuoco, anche un tantino arroganti magari, gli sceicchi, i milionari greci... l'importante è che finiscano in ginocchio

Ma apprezzo molto anche quelli con un lato oscuro (qualsiasi tipo di lato oscuro!), quelli pericolosi, letali, ma che sono disposti a mettere a rischio la vita, o ad uccidere, per la donna che amano. Quelli che quando amano, lo fanno con la forza di un uragano, e se non ti tieni forte, rischi di essere spazzata via.

 

Brava!

Un post molto interessante che cattura l'attenzione già dal simpatico titolo.

I miei preferiti sono i "principi della notte", specialmente quelli palliducci. Se poi voglio un eroe più umano mi scelgo un bel duca o conte dal carattere burbero e dal cuore tenero.

Comunque apprezzo anche tutte le altre tipologie e, a seconda dell'umore, ne scelgo uno dall'harem che ho a disposizione e inizio la sospirata storia d'amore. 

Ritratto di Antonella

@ Tutte

Grazie, carissime, siete molto carine.

Noi donne abbiamo una sensibilità e una fantasia che ci permette di vedere e scoprire il nostro principe azzurro comunque e dovunque si presenti. Che abbia un mantello azzurro o un pugnale fra i denti, in fondo è sempre l'incarnazione dei nostri desideri.

Un grosso bacio

Ritratto di Maet

Bellissimo post Antonella!

Bellissimo post Antonella! Perfetto per San Valentino in effetti, quale miglior momento per riflettere sulle varie tipologie di principe azzurro? I gusti sono cambiati molto negli ultimi decenni, ora non c'è che l'imbarazzo della scelta per la varietà proposta. Segno che il mito dell'uomo ideale non tramonta mai.

Ritratto di Chiaromattino

Bellissimo post

 

Cara Antonella, come non essere d’accordo? La tua analisi è molto interessante e da spunto a una serie di riflessioni, mi chiedo oltre al principe azzurro, più o meno compagno di vita, eroe, dominatore, ci siano stati altri cambiamenti nei gusti delle lettrici, come ad esempio il tipo di protagoniste. Ultimamente ho potuto notare che ai vertici delle classifiche italiane ci sono sempre romanzi sentimentali, con protagonisti e antagonisti improbabili, eppure sempre di sentimento si parla.

 

 

Grazie cara per il tuo bel post.

 

Ritratto di Telenad

Uomini di legge forever

 Che bell'analisi Antonella! E quanti ricordi...! Rcordi di quando rispamiavo sulla paghetta per comprarmi gli Harmony, la mia autrice preferita era Sally Wentworth, ancora oggi se mi capita la compro nei mercatini.

Comunque ho sempre avuto una passione smodata per le forze dell'ordine e similari: poliziotti, soldati, investigatori, agenti segreti o giustizieri... chi più ne ha ne metta!

Buon S. Valentino a tutti!

Ritratto di Elnora

ne parlavo proprio ieri sera

Complimentissimi Antonella, la tua fotografia dell'eroe romantico è lucidissima e calzante. Io forse sono una di quelle lettrici a cui piace cambiare passando da un opposto all'altro: chi conoscei i miei gusti sa che quando si parla di dark hero non ho remore- e non deve essere necessariamente vampiro- anzi, ma lo voglio proprio dark e molto borderline,genere Anne Stuart per chi non avesse capito. Ma sono anche terribilmente intrigata dagli sceicchi,  vuoi per un viaggio nel deserto della Giordania che ha segnato la mia giovinezza, vuoi per contrasto di culture. Ultimamente a questi  ci aggiungo una mia categoria  di principi azzurri: i militari.

Seal, marines, Rangers, super protettivi e molto alfa che ben cozzano con l'immagine di un eroe stuartiano.  Un ritorno alle origini? non saprei, forse la personalità di una donna è così sfaccettata che i modelli non possono rimanere ingessati per lungo tempo e abbiamo voglia di spaziare. Tu però sei stata bravissima a illustrarci i nostri gusti!

 

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