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Mercoledì, 18 luglio, 2012 - 02:47
Marin

Donne vs Donne

Il pianeta delle donne è un pianeta molto strano. Si muove in un universo pieno di insidie e difficoltà e sempre in rotta di collisione con qualche altro mondo che incontra sul suo cammino.

Quando ho scritto il mio commento sui due libri dell’autrice E.L.James, sapevo che le reazioni sarebbero state diverse e sicuramente non concordi con le mie, ma il bello di una discussione è proprio: il sapersi confrontare nelle opinioni e nelle idee, rispettando sempre quelle degli altri e anche saper tornare indietro su certi punti.

L’unico punto su cui mi sento di dover fare un passo indietro è sul consiglio di non leggere i libri, perché se mi è permesso vorrei essere più chiara.

I libri sono libri, storie raccontate bene o male, viaggi fantastici con la mente, desideri inconsci di trasgressione e di libertà, sono tante, tante cose, ma alla fin fine è solo carta. E noi che leggiamo abbiamo un cervello.

Ma da questi libri si può trarre lo spunto per una riflessione seria sugli argomenti che trattano. Quello che a me ha dato particolarmente fastidio è il fatto che un certo tipo di comportamento venga fatto passare come il sogno segreto e inconfessabile di ogni donna, che ognuna di noi aneli ad avere nella propria vita un maschio dominatore che ci programma la vita dal momento in cui ci alziamo al mattino fino a quando andiamo a letto la sera, che ci “consigli” il vestito, le scarpe, il cibo o come acconciare i capelli, che ci dica dove e quando depilarci. Sorridete alla parola depilazione? Vi garantisco che esiste anche questo.

Se prendiamo questa trilogia e la leggiamo come semplice storia di sesso, può piacere o non piacere. La trama è francamente inverosimile: un miliardario non ancora trentenne, bellissimo, tenebroso, tormentato, con un passato e un presente di amore trasgressivo e violento che si innamora di questa verginella appena laureata. La fantasia c’è tutta e mi sta bene. Si continua poi nella maniera che sappiamo e anche qui, chi vuole va avanti e chi vuole si ferma.

Togliamo il libro adesso, è sempre e solo carta.

Quello che avrei voluto far capire nel mio pezzo, traendo spunto dal libro, è che una situazione del genere nella vita reale è estremamente delicata e pericolosa. E non rifletterci un secondo, anzi, incensando e lodando questo nuovo manuale d’amore facendolo passare per il desiderio di ogni donna è doppiamente pericoloso. In un rapporto, la linea che divide fantasia e trasgressione dalla violenza è molto, molto sottile. Si inizia sempre come gioco, ma molto spesso finisce male.

Il nostro paese è un paese femminicida, lo dice l’Onu e il femminicidio in Italia è un’emergenza sociale. Dall’inizio dell’anno ogni due giorni una donna perde la vita uccisa dall’uomo col quale ha avuto, o ha, o vorrebbe avere una relazione.

                                                                                          Abbiamo paura o no?

Tutto il parlare e lo scrivere di giornali e tv ci fa tremare di paura e di vergogna o no?

Ci stiamo allarmando per le nostre figlie o le nostre nipoti o no ?

No, non credo proprio. Non credo proprio che l’allarme sia davvero alto.

Perché si continua ad associare questa violenza all’amore e alla passione ed è un grandissimo errore.

Perché si continua a giustificare questo amore malato dandogli mille sfumature e mille scappatoie.

Perchè se ne parla poco, sempre troppo poco.

Nei bar, nei tram, nelle piazze e nei giardini è un argomento che non impegna testa e cuore…si parla molto di più di una partita di calcio o dell’ultima soubrettina . Quando succedono fatti di cronaca particolarmente efferati e che finiscono sui tg, uno dei commenti più frequenti che ho sentito è stato…se l’è andata a cercare. E spesso, spessissimo e con profonda vergogna, sono donne che parlano così.

Facciamo un passo indietro e torniamo al libro…solo un attimo e solo per altre considerazioni. Christian chiede e ottiene da Ana il controllo totale su tutto.

In una relazione di questo tipo, che nasce quasi sempre in maniera consenziente, si finisce per condizionare il normale svolgimento della vita quotidiana della persona che viene tenuta sotto controllo da chi dice di amarla. In un primo momento sembra tutto bello e meraviglioso: mi ama, mi pensa, mi da tutto… devo fare qualche rinuncia? Ma che vuoi che sia, ho così tanto in cambio! E’ un cappio finissimo fatto di una corda di amore malato che ti viene messo attorno al collo. Va tutto bene finchè ti muovi nello spazio che ti è stato concesso…allontanati solo un pochino e comincia a stringere e l’aria se ne va.

Ancora una volta cito il libro, parlando dei rapporti stavolta, ma usciamo subito, tranquille.

Ognuno col proprio corpo fa quello che vuole e in camera da letto tra due persone adulte e consenzienti nessuno ha il diritto di sindacare.

Ma noi come donne, come persone,  nella realtà, ci divertiamo proprio così tanto a farci strapazzare da un uomo?

Amore per me significa dare e ricevere in tantissimi modi, ma mai senza perdere la dignità o il diritto di scegliere. Nei films e nei libri ci si ferma  a volte nella realtà no e si va oltre. Si diventa carne in mano a un carnefice che pensavi di conoscere e che invece si è trasformato in un attimo. E tu sei lì ad aspettare che finisca e che finisca bene. Perché non puoi fare altro. Quando ti va bene. Perché succede anche il contrario e molto più spesso di quanto pensiamo e di quanto appaia sui giornali. Perché non abbiamo nemmeno il coraggio di denunciare quando capita. Ce la siamo cercata ci direbbero. Hai detto di sì e sapevi, e quindi adesso di che ti lamenti.

Lo stupro non è solo l’atto sessuale fatto contro la volontà di un altro, come ha scritto un’amica su un post. Lo stupro è anche non fermarsi quando si dice basta, è mentale quando convinci l’altro con la coercizione e la lusinga e lo fai passare per amore, è prendere a piene mani senza dare e poi girare le spalle, è uno schiaffo, è un’imposizione, è una violenza verbale.

Non sono una signora anziana di un altro secolo e nemmeno una femminista , negli anni di quelle battaglie ero una bimbetta delle elementari, ma mi sconcerta leggere e vedere con quanta superficialità vengano trattati questi argomenti dalla gioventù di adesso e peggio ancora dalle donne di adesso.

A me piace leggere un bel libro che parli di sesso, sogno in continuazione un bel vampiro sensuale!

Quello che faccio molto fatica a capire è come un libro del genere possa essere definito dalla stampa come il sogno di tutte le donne, il desiderio erotico che tutte noi vogliamo.

Io lo leggo, lo critico, lo apprezzo dove va apprezzato, ma basta.

Molto spesso libri e film di un certo tipo vengono presi come manuali di istruzione e seguiti alla lettera da aspiranti attori sia di un sesso che dell’altro. Il contorto ragionamento del pianeta maschile è che se questi libri hanno un grande successo sul pubblico femminile, significa che a noi donne piace il comportamento violento e autoritario, di uomini padri padroni che in nome di un sentimento che chiamano amore ti riducono a uno straccio. Mentre il ragionamento femminile è che in nome dell’amore tutto è lecito e concesso e alla fine, io donna-crocerossina salverò questo tormentato e oscuro amore .

Nei libri, solo nei libri credetemi.

Parlo anche per esperienza personale e forse è anche per questo che uso dei toni non sempre perfetti. Quando tocchi con mano certe situazioni, quando le vivi giorno per giorno e non sai come muoverti per aiutare, quando quella mano che vuoi dare è rifiutata perché ormai il lavaggio del cervello è totale, leggere poi con quanta poca cautela si promuova o si apprezzi una scrittura francamente superficiale su certi argomenti facendoli passare per “normalmente trasgressivi”, mi spiazza e mi ferisce profondamente.

Perché ricordo benissimo l’entusiasmo dell’inizio, l’idea dell’amore totale e profondo e poi la luce negli occhi che si spegne sempre di più quando ti accorgi che invece è una affettività gravemente malata e da cui è molto difficile uscirne.

Dei sottomessi solo un 10% delle persone sono maschi, il restante 90% sono donne. Chiedetevi il perché.

Ho un cervello e quindi so distinguere la realtà dalla fantasia, ma spesso, come ha scritto Lilith nel bellissimo post “eroine o veline”, ci lasciamo condizionare e attrarre da falsi miti e stupide mode.

Eppure noi donne siamo di più, dobbiamo essere di più.

Ma quasi sempre siamo anche le peggiori nemiche di noi stesse e delle altre donne.

Ed è la cosa peggiore che possiamo fare: non imparare mai.

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Commenti

Ritratto di Milly

Sono d'accordo con quanto

Sono d'accordo con quanto dici Marin, non si può sempre trattare tutto con superficialità e ogni tanto è necessario riflettere sui continui sollecitamenti a cui siamo sottoposti e non farci trascinare dalla massa. Lo spirito critico dovrebbe accompagnarci, in particolare quando sono coinvolte le donne: se non ci aiutiamo tra noi gli uomini non lo faranno di certo!

Ritratto di Maet

Riflessione importante e

Riflessione importante e interessante Marin, che prendendo spunto da un romanzo scaltro si allarga ad affrontare ben altre questioni, in un periodo in cui, per uno strano meccanismo, da una parte si hanno fin troppe informazioni e dall'altra si escludono quelle che risultano fastidiose o disturbanti. Oltre alla violenza fisica, che pure c'è ed è enorme, esiste anche quella psicologica, molto più sottile e sommersa ma assolutamente  pervasiva e pericolosa. Ancor più pericolosa quando contrabbandata per passione e amore, quando non lo è affatto. E' un peccato che se ne parli molto poco, anche tra noi donne, visto che le vittime di relazioni malate sono tantissime e ci sono vicine, a volte vicinissime.

Ritratto di Marin

Ci sono volte che preferisco

Ci sono volte che preferisco il mio trigemino che mi fa morire come in questi giorni che leggere...

Ritratto di franci.rom

Non so se ho il diritto di

Non so se ho il diritto di dire la mia, visto che non ho intenzione di leggere il libro nè i suoi seguiti, ma ci tengo a sottoscrivere tutto quello che hai detto!

Quanto un romanzo può influenzare il comportamento umano?

Sulla famosa rivista Focus Domance e Risposte di questo mese c'è questa domanda, Cito l'articolo: "A cosa serve leggere romanzi? Aumenta l'empatia e quindi aiuta a comprendere meglio il punto di vista degli altri. Lo dimostra la ricerca degli scienziati Geoff Kaufmann (ricercatore presso il Dartmouth College di Hanover, nel New Hamphire) e Lisa Libby (assistente di psicologia alla Ohio State University) che chiamano questo fenomeno "experience-taking" (esperienza di assunzione): cioè il lettore è portato ad assumere l'identità del protagonista del romanzo e a simulare quello che fa. La ricerca è stata condotta su 500 volontari, i quali si sono sottoposti a 6 test e il risultato è stato sorprendente. Chi doveva votare il giorno dopo si è mostrato più propenso a farlo dopo aver letto un romanzo fantasy nel quale il protagonista superava terribili ostacoli per esercitare questo diritto. Un altro test è stato quello per cui a 70 uomini eterosessuali è stato dato un romanzo su un gay: i soggetti intervistati alla fine del libro hanno dichiarato vedute più aperte verso l'omosessualità. Un altro test condotto da un gruppo di psicologi dell'Università di Toronto ha osservato l'intelligenza sociale di chi aveva letto un saggio e quella di chi aveva letto un romanzo: hanno vinto i secondi. Quindi la risposta alla tua implicita domanda "Se e quanto questo romanzo possa spingere un uomo alla violenza sulle donne" è: certo che può spingerlo anche se per cadere nel burrone significa che il tipo era già abbastanza avanti... Come diceva Totò... Ma mi faccia il piacere!!! Milly

Ritratto di Lilith

errore di prospettiva

Non ho capito la citazione di Totò...ma il punto del pezzo, correggimi se sbaglio Marin, era un altro cioè di sottolineare i pericoli insiti nell'esaltare un certo tipo di violenza, facendo passare determinati comportamenti come dolci, normali o addirittura espressione di amore profondo.

Ritratto di Marin

Hai centrato in pieno quello

Hai centrato in pieno quello che volevo dire Lilith. Questi tipi di lettura dovrebbero far riflettere su certi comportamenti, su questi amori totali che nelle pagine di un libro possono far sorridere ma che nella realtà sono vere e proprie bombe che ti scoppiano in mano.

Nemmeno io ho capito la citazione di Totò.

Ritratto di Marin

Hai perfettamente ragione

Hai perfettamente ragione Carla su fatto degli urban fantasy, ma è qui che entra in ballo il cervello.

Secondo me quando leggi un libro di vampiri o mutaforma sai benissimo che questi supertutto non esistono per nulla. Non mi capiterà mai di incontrare un Rhage o un Wrath (Confraternita del Pugnale Nero ) un Tegan o un Lucan o un Dante (La stirpe di Mezzanotte) e potrei continuare con tutte le saghe che amo e che seguo. E' fantasia, solo fantasia. E anche qui sto molto attenta a quello che leggo perchè ho trovato dei libri pieni violenza e perversione che mi hanno veramente turbato.

Mentre purtroppo un Christian Grey lo trovo eccome!

E poi fantolini ( come diciamo noi qui in Veneto) questi super vampiri sexi e machissimi sono messi malaccio anche loro sai, mica solo le donne!  O con la destinata dal fato o niente e insoddisfatti per l'eternità!

Ritratto di Carla

Brava Marin sono d'accordo su

Brava Marin sono d'accordo su tutto!

Però vorrei far presente un altro punto di vista: è vero a questa serie è stata fatta un pubblicità sbagliata, è stata presentata come "il sogno segreto di ogni donna" ed è assolutamente esagerato. Ma, anche se a me o a te non piace questo tipo di storia, posso capire che a molte donne possa piacere. Non ci trovo nulla di male a sognare di un uomo "cattivo" che cambia per amore della sua donna (anche se nella realtà non succede mai), io non lo vedo così pericoloso. Certo qui il "cattivo" è decisamente estremo ma, come hai detto tu, se si tiene che è solo un libro allora credo che si può fare. Sinceramente ho letto di molto peggio.

E poi credo che dipende dalla sensibilità di ognuno di noi. Per fare l'esempio di un romanzo che credo hanno letto in molte, io ho trovato l'eroe di Sognando te della Kleypas veramente troppo autoritario nei confronti dell'eroina. è vero che alla fine si riscatta ma a me, soprattutto all'inizio del libro, ha dato molto fastidio con il suo atteggiamento. Eppure pare che sia considerato il romanzo più bello per molte lettrici!

Insomma secondo me è tutta una questione di punti di vista, tenendo sempre conto che stiamo parlando di opere di fantasia, e comunque è bello confrontarsi!

Quindi approfitto per darti un ulteriore spunto: mi sembra che hai detto che ti piace il paranormal, comunque anche a me piace però quando si parla di compagna/o predestinata per l'eternità sinceramente mi fa orrore! Significa che non si ha nessuna possibilità di scelta? O di cambiare idea? Tenendo conto che molte adoloscenti leggono questi romanzi non pensi che sia pericoloso? A quell'età è già così facile credere all'amore assoluto, che bisogno c'è di alimentare simili fantasie?

 

per lo meno non mi sento più sola!

 Grazie Marin,

ho fatto presente buona parte delle considerazioni che hai elencato tu (non tutte, tu sei stata molto più esauriente) in diversi gruppi di Facebook durante la lettura del secondo libro e devo dire che mi sono sentita un pesce fuor d'acqua, perchè praticamente a nessuna erano balenati in testa questi ragionamenti.

Quello che mi ha preoccupato tanto è il giustificare l'apprensione e l'atteggiamento da stalker di Christian con il fatto che ha subito grossi traumi, questo non deve passare come messaggio.

Sinceramente non voglio dilungarmi oltre, perchè spiegare le mie ragioni quando l'ho fatto e non vederle comprese appieno, liquidando la storia con un "Ma su, tanto è solo un libro!" mi ha lasciato un po' amareggiata.

Però una battuta finale ve la lascio: quando leggo in post e commenti "E' un peccato che Christian Grey non esista nella realtà" io riesco solo a pensare "E per fortuna che non esiste!"

Ritratto di Marin

Non siamo mai sole Martina,

Non siamo mai sole Martina, credimi. E' che è più facile seguire la corrente che andarci contro.

Ritratto di Sherazade

Ho condiviso subito

Ho condiviso subito tutto quanto hai scritto nella tua recensione di "Cinquanta sfumature di grigio".

Romanzo che ho poi commentato sul un forum e mi sono sentita messa in un angolo, zittita da una valanga di "bellissimo, ma è amore, lui è dolcissimo, la tratta benissimo ecc...ecc... tu il romanzo  lo hai solo sfogliato",..... e via così.

Non ho continuato a ripondere perchè "non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire", quello che mi  dispiace è l'assoluta incapacità, di molte ragazze giovani, a non capire che determinati uomini sono pericolosi ed a fermarsi all'apparenza senza cercare la profondità.

Che tristezza!!!!

Complimenti per questo tu ultimo articolo, molto ben scritto e vero.

Sherazade

 

allora chi legge

Libri sui serial killer è destinato a diventarlo? francamente trovo assurdo l'accanimento su questa trilogia,ognuno può pensarla nel proprio modo però non è corretto paragonare il libro ai numerosi e gravissimi episodi di violenza che purtroppo capitano alle donne.Christian viene dipinto come un mostro,ma secondo me e anche secondo tante altre persone,mostro non è,non picchia Ana,la sua unica colpa è un eccessiva iperprotettività,tutto qua.

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