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Recensione Il Primo Ultimo Bacio / The First Last Kiss
Recensione Il Primo Ultimo Bacio / The First Last Kiss
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Recensito da

Maet
Autore: 
Ali Harris
Edito in Italia da: 
Editrice Nord, maggio 2014
Formato: 
rilegato
Traduzione: 
Claudia Lionetti
Prima edizione: 
2013 by Simon and Shuster
Genere: 
women's fiction
Ambientazione: 
contemporane, Inghilterra
Livello di sensualità: 
warm/caldo
Voto/Rating: 
8+/10

Che cosa è un bacio? Si chiedeva Edmond Rostand nel celeberrimo Cyrano de Bergerac. La domanda è ancora attuale, sono tanti i baci che ogni giorno  ci scambiamo  baci come saluto, baci di convenienza, baci che nascondono stilettate, baci affettuosi, baci provocanti. E poi ci sono i baci che tutti vorremo dare e ricevere, quei baci che dicono più di mille parole, che vengono dal cuore e al cuore arrivano: i baci che svelano la nostra anima. Ecco questa è la storia di quei baci, così importanti  e imprescindibili che a volte ci spaventano e di cui capiamo l'eccezionalità solo quando si è sul punto di perderli.

Molly Carter sta aspettando i facchini che l’aiuteranno a terminare il trasloco e mentre impacchetta gli ultimi oggetti riesamina con la mente il percorso che l’ha portata ad abbandonare quella casa sul mare a Leigh-on-Sea. Seguendo le sollecitazioni momentanee e fuori da un ordine cronologico, Molly rivive la sua adolescenza e la sua giovinezza di ragazza ribelle ed emarginata, divenuta poi parte integrante della comunità grazie alla lunga storia d’amore con Ryan Cooper, il ragazzo più ambito e corteggiato del paese, figlio della media borghesia tradizionalista che pure è l’ossatura del Regno Unito.
Ryan inizia a corteggiarla al liceo e non molla la presa fin quando anni dopo lei non accetta di diventare la sua ragazza, chiedendole addirittura di andare a convivere insieme dopo solo qualche settimana di frequentazione assidua. Molly non crede all’amore né al matrimonio, eppure è attratta irresistibilmente da Ryan dunque cede alla sua richiesta, in fondo convinta però che siano troppo giovani per prendersi degli impegni definitivi. Molly inoltre sogna di evadere dalla provincia e fare una grande carriera internazionale come photo editor e teme invece che Ryan non la seguirebbe mai, contento della sua vita ripetitiva e modesta vicino alla famiglia e agli amici di sempre. Dopo qualche anno di convivenza Molly, insoddisfatta e smaniosa di fare esperienze, ha un inizio di flirt con un altro uomo e lei e Ryan si lasciano. La separazione tuttavia non fa che evidenziare quanto sia forte il sentimento che li lega, nonostante tutte le paure e le insicurezze che entrambi hanno, quindi i due si riappacificano e Ryan le chiede di sposarlo al Central Park di New York con una dichiarazione molto pubblica. Al matrimonio segue il trasferimento a Londra, dove Molly viene assunta da un’importante rivista, ottenendo il successo che agognava, mentre Ryan continua felicemente a insegnare educazione fisica alle superiori. Ma proprio quando la coppia sta pensando di coronare il proprio amore con un figlio, Ryan scopre di essere malato...

Romanzo molto interessante che parte lentamente come un diesel – c’è qualchelungaggine e qualche tempo morto di troppo ─ e acquista nel proseguo intensità e profondità, non tanto grazie alla drammaticità degli ultimi capitoli, quanto a un progressivo scavo nei personaggi e nelle situazioni. La trama non originale e già ampiamente sfruttata in precedenza, viene resa particolare dalla narrazione frammentata che si sposta avanti e indietro nel tempo, utilizzando i baci come filo conduttore a legare insieme tutti gli episodi di vita vissuta. La Harris è molto brava nel farci apprezzare pian piano i due protagonisti, mostrandocene i pregi e i numerosi difetti e facendoceli conoscere in varie fasi della loro esistenza. Quando la tragedia irrompe nella storia, siamo già affezionati a Ryan, Molly e tutti gli altri comprimari egregiamente raccontati che ci sembra quasi di conoscere di persona. Il salto dal registro più leggero a quello più impegnativo avviene in maniera cadenzata e controllata, in parte perché in qualche modo si sospetta una svolta simile, in parte perché a quel punto della trama Molly e Ryan sono divenuti molto più adulti dei ragazzi all’inizio del romanzo. Con inatteso acume e con non scontata onestà la Harris si destreggia abilmente nel trasmetterci non solo la sofferenza atroce di una vicenda simile, ma la rabbia, l’impotenza e la frustrazione che ne derivano, poiché nemmeno di fronte alla morte la società smette di pretendere ipocrisia. C’è una pena molto realistica che traspare dalle parole dell’autrice e che arriva dritto al cuore, al di là della finzione artistica. Forse Ryan nel complesso è troppo perfetto, ma il messaggio di speranza che viene veicolato attraverso di lui è potente e necessario: l’eccezionalità della normalità e soprattutto la coscienza che è meglio aver amato e perduto, che non aver mai amato, e chi ha amato ed è stato amato a sua volta ha vissuto pienamente e degnamente. Il melodramma è sempre in agguato dietro l’angolo, ed alcune scene sembrano costruite apposta per provocare le lacrime, tuttavia non le si vive come ricatto emotivo bensì con grande partecipazione e non ci si pente di averle versate.

Non vi sto proponendo un libro triste, bensì una storia con molto dolore e molta, moltissima gioia, perché spesso il nostro animo è più felice di essere stato toccato veramente che non di accontentarsi di un lieto fine posticcio e forzato. Il mio consiglio è: provatelo e non ve ne pentirete.  
 

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Commenti

Ritratto di Lilith

Eh insomma, leggi una

Eh insomma, leggi una recensione così bella e che fai, non ti butti? Ho già preparato i fazzoletti e non ho paura di piangere, le storie cosidette lacrimevoli hanno una loro funzione catartica e sinceramente, dopo tanti romanzi usa e getta, ci vuole un libro che ti dia qualcosa di più. Concordo con le altre Maet, recensisici più spesso! 

Ritratto di Milly

Cara Maet che splendida

Cara Maet che splendida recensione! Ho acquistato il libro giusto domenica e pensavo di attendere un po' prima di iniziarlo, perché per certe storie è necessario prepararsi psicologicamente. Non amo i ricatti emotivi, ma solo le storie profonde mi soddisfano davvero perché, come hai detto tu, i finali posticci lasciano l'amaro in bocca. Amare significa anche saper pedere o lasciar andare chi amiamo.

Peccato che non ci regali più

Peccato che non ci regali più spesso le tue recensioni Maet, sono sempre profonde, acute, non scontate e molto coinvolgenti. Questo titolo mi ero ripromessa di acquistarlo, la trama mi pareva interessante nonostante temessi potesse rivelarsi solo una chick-lit troppo ambiziosa. Mi solleva sapere che non è così e che consigli di leggere il romanzo, i finali tristi non mi spaventano affatto, ciò che conta per me è provare un'emozione vera. Rossella

La recensione è commovente

La recensione è commovente sul serio Maet, mi ha fatto riflettere sull'importanza di quelli che hai chiamato gesti banali come i baci che tutti i giorni ci scambiamo. Forse dovremmo darli con meno superficialità. Francamente ho un po' paura a leggere un libro con malattie e tragedie, ma seguirò il tuo consiglio e lo proverò, ogni romanzo che hai recensito si è sempre rivelato ottimo! Anna 

Ritratto di Daisy d

Questo libro lo leggerò

Questo libro lo leggerò sicuramente anche se però non subito. Ho da poco terminato quello della Moyes e prima di affrontare ancora una volta una storia che "tocca" intensamente ho bisogno di letture spensierate e leggere.
Una recensione molto bella e se già non avessi notato questo libro lo prederei in considerazione dopo averla letta!

Accidenti, già ero triste per

Accidenti, già ero triste per la pioggia terribile di oggi e poi ho letto la tua recensione e mi è venuto da piangere! Detta così suona male, ma volevo dire che mi sono commossa, questa frase: "La coscienza che è meglio aver amato e perduto, che non aver mai amato, e chi ha amato ed è stato amato a sua volta ha vissuto pienamente e degnamente" è bellissima! Grazie per la recensisone e per il consiglio Maet, anche io lo avevo scartatao questo libro ma adesso lo compro. FrancescaT

Ritratto di Bluefly

Sono completamente d'accordo

Sono completamente d'accordo sui lieto fine posticci, mi intristiscono più delle storie tristi perché sembrano plastificati. Una bellissima recensione che mi invoglia a provare un libro che avevo in verità scartato. Magari questa estatesmiley

Ritratto di Marin

La recensione , e non poteva

La recensione , e non poteva essere altrimenti , è splendida Maet  ... ma a me viene da piangere solo al pensiero di leggere questo libro.
Forse sarà il mio lato più codardo e più chiuso a farmi scappare da questo tipo di letture. O i ricordi che fanno ancora tanto male.
Mi ci vorrebbe una pelliccetta sul cuore ma proprio non ci riesco.
 

Sono d'accordo

La serie di Raine Miller è splendida! Ethan è un personaggio che mi ha fatto perdere la testa: sensuale, dolce, comprensivo e indulgente. Ho amato anche lei, fiera e combattente che sa quando è il momento di abbandonarsi all'amore senza riserve.

Ritratto di Marin

Eh si... Blackstone lascia il

Eh si... Blackstone lascia il segno...

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