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Ingannevole bellezza/Beguiling the Beauty
Ingannevole bellezza/Beguiling the Beauty

Recensito da

Bluefly
Autore: 
Sherry Thomas
Edito in Italia da: 
Mondadori - collana I Romanzi Classic
Formato: 
mass market paperback
Traduzione: 
Carla Pedretti
Prima edizione: 
2012, Berkley Sensation
Genere: 
romance storico
Ambientazione: 
Inghilterra/Stati Uniti epoca vittoriana
Livello di sensualità: 
warm
Voto/Rating: 
7/10

Mi appresto a commentare questo libro con molta difficoltà. Considero Sherry Thomas una regina del romance, per il suo stile fluido, sensuale e alto rispetto a molte altre scrittrici. Mi piace la sua temerarietà nel raccontare storie di personaggi sfaccettati, realistici nei loro punti deboli e affascinanti nei loro punti di forza, che spesso poi coincidono. La Thomas generalmente riesce ad affascinarmi proprio grazie alla descrizione di uomini e donne coraggiosamente e orgogliosamente imperfetti, eppure magnetici. Sia che parta da trame classiche del romance, che invece scelga storie più insolite, quello che si legge nelle sue pagine raramente è scontato e quasi sempre raccontato impeccabilmente.

La Thomas è anche fra quelle scrittrici che dà consistenza ai personaggi secondari, che non sono mai semplici comparse, ma parti essenziali di un racconto vivo e in divenire. In Ingannevole bellezza, romanzo più che accettabile per chi non conosce la Thomas, purtroppo non ho ritrovato queste qualità, ma ho trovato invece il ritorno a dei clichés che da lei non mi sarei aspettata. Soprattutto, vi ho letto il rifugiarsi in un disarmante buonismo di cui si poteva fare a meno. Io, almeno, ne avrei fatto a meno volentieri. Il lieto fine nel romance è d'obbligo, ma è il come ci si arriva che fa la differenza. Odio gli spoiler, sia subirli nelle recensioni altrui che scriverne nelle mie, quindi cercherò di limitare le informazioni il più possibile, nello spiegare perché questo romanzo non mi ha convinta.

Dunque, la trama. Una trama non deve essere realistica, o possibile, soprattutto in certa narrativa di genere. Ma deve avere una sua coerenza interna e una sua credibilità in quel contesto. I personaggi devono (dovrebbero) agire in modo convincente e coerente nel contesto in cui si muovono, non certo rispetto alla realtà del lettore. La trama di Ingannevole bellezza parte da un presupposto intrigante: la vendetta. Ah, sì, la vendetta è un espediente catalizzatore di attenzione e di aspettative e nel romance di dolci vendette se ne leggono tante. La vendetta nasce generalmente da un sentimento forte, l'odio e cosa c'è di più forte dell'odio, se non l'amore? Nei libri, almeno. In questo caso, Venetia Easterbrook vuole vendicarsi del duca di Lexington, Christian, perché durante una conferenza di paleontologia ha fatto insinuazioni decisamente poco felici sul suo conto, pur non facendo il suo nome. Lei non lo sa, ma Lexington è da anni perdutamente innamorato di lei, o meglio della sua bellezza, e decide di sedurlo per poi spezzargli il cuore, durante una traversata in nave.

È qui che la storia diventa macchinosa e deve far ricorso a espedienti improponibili, anche secondo la verosimiglianza in quel contesto. Siccome è ovvio pensare che Lexington conosca il suo viso, Venetia si presenta sul ponte della nave celando la propria bellezza dietro un velo, così scuro che non lascia vedere niente (la domanda sorge spontanea: ma Venetia riuscirà a vedere qualcosa attraverso il velo?). E col velo resta per tutta la traversata oceanica, dall'America all'Inghilterra dove devono entrambi fare ritorno. Nonostante il volto coperto di Venetia, i due finiscono a letto insieme ancora prima di aver scambiato una conversazione qualsiasi e i di lei propositi di vendetta si sciolgono come gelato in agosto non appena lui le si avvicina la prima volta. Meglio così, no? No.

Venetia e il duca iniziano una relazione di sesso fintanto che restano sulla nave, in cui lui si invaghisce di lei non ho ben capito perché, e lei si vede costretta a passare tutto il tempo col velo in testa, a mangiare separata dal resto dei passeggeri o a partecipare ai pranzi nella sala comune senza toccare cibo perché, ovviamente, per mangiare avrebbe dovuto sollevare il velo. Fanno l'amore al buio più completo e devo dire che questi fattori mi hanno più volte suscitato una certa ilarità. La sensualità di una relazione, che mi è sembrata forzata, è stata più volte sminuita, o distratta, dall'immagine che si imponeva nella mia mente di questa povera donna sempre coperta e di loro due che, nel buio più completo, schivavano - devo dire con grande abilità - i mobili della cabina per fiondarsi sul letto. Io al loro posto sarei finita cento volte contro il muro. Se anche non lo avessi fatto, sicuramente avrei dato più di una dolorosa ginocchiata contro il tavolo o il comodino.

Una volta venuto meno il proposito di vendetta di Venetia, resta il problema che lei ha mentito sulla sua identità e il timore che lui, scoprendo l'inganno, la prenda in odio. Il motivo di divisione, però, mi ha convinta ancora meno del sesso al buio. Molto rumore per nulla: dopo tutte le elucubrazioni, i tentennamenti, le supposizioni ampiamente descritti dall'autrice, mi è rimasto il dubbio che ci fosse poca sostanza e che il rimandare il confronto servisse solo a ingrossare un dramma fatto di niente.

I personaggi: promettenti quelli secondari, di cui leggeremo nei prossimi volumi. Christian, invece, non credo passerà alla storia come uomo dei sogni. Non mi è parso un personaggio maschile attorno a cui si cucisse una storia, ma un semplice strumento per cucire una storia. Venetia... beh, Venetia è una donna di bellezza incomparabile, con alle spalle due matrimoni e un amore deluso. Tuttavia, è pur sempre una donna di bellezza incomparabile, vedova e senza problemi economici. Potrebbe fare grandi cose. Ma non le fa. Io amo il romance, ma vorrei che ogni tanto, almeno in scrittrici come la Thomas, i personaggi femminili si sollevassero dall'eterno stereotipo delle vittime o delle mogli per vocazione. Vorrei leggere di donne che hanno uno spessore e una consapevolezza maggiore.

Lo stile e il buonismo: Sherry Thomas scrive bene e su questo non ci piove. Però questa volte ho trovato una prolissità e una ripetitività che non le sono abituali. Se lo stile è rimasto fluido e suggestivo, l'economia della narrazione non è stata ben calibrata e si leggono e rileggono le stesse cose, nei pensieri dei protagonisti e nelle loro non particolarmente brillanti conversazioni. Il buonismo del finale è pesante anche per un romance. Se la società in cui si muovono i personaggi è davvero così generosa e comprensiva, il dramma che è stato descritto in tutto il libro non aveva motivo di esistere.

Ma allora questo libro fa schifo?

No. Se fosse l'opera di un'esordiente, applaudirei pensando che ha un grande talento e con la pratica diventerà una delle scrittrici migliori. Essendo invece l'opera di una che è già tra le migliori, la mia impressione - magari sbagliata - è che non avesse del tutto in pugno la situazione e il racconto sia andato avanti per conto suo, privandoci di quella forza dinamica e quella tensione sensuale in cui la Thomas, invece, è maestra.

 

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Collegamento ad altri libri: 

Primo romanzo della "Fitzhugh Trilogy", così composta:

0.5 Claiming the Duchess

1.INGANNEVOLE BELLEZZA (Beguiling the Beauty)

2.Ravishing the Heiress

2.5 A Dance in Moonlight

3.Tempting the Bride

 

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Commenti

Boh, a me non è sembrato così

Boh, a me non è sembrato così brutto anche se non è nemmeno bello. C'è di molto peggio in giro e penso che se l'autrice era un'altra avrebbe avuto più complimenti. Però Venetia e Christian non funzionano molto come coppia, nel senso che a me non hanno fatto sognare e questo è il difetto peggiore del libro per me. Ottima recensione comunque, ce ne fossero di più in giro così serie. Nadia

Ritratto di Bluefly

Probabilmente da una

Probabilmente da una scrittrice molto brava ci si aspetta sempre il massimo, ma confido nel prossimo. Ho la sensazione che la prossima coppia funzionarà meglio. Vediamo un po'.

Non sono d'accordo con il tuo

Non sono d'accordo con il tuo voto, 7 è troppo alto per questa scemenza!!! Gli euro che ho speso sono un furto per un libro che sembra scritto da una ubriaca, non c'è storia e Venetia e il duca sono penosi, tutti a decantare questa Sherry Thomas ma per me è una montatura, ma come si fa?! Non è che ripetere per capitoli interi la stessa roba con linguaggio bello per carità ma vuoto, mi rappresenta una grande scrittrice!!!

Ritratto di Bluefly

Ciao (non so come

Ciao (non so come chiamarti),

Sherry Thomas ha scritto libri molto belli, ma questo purtroppo non è tra quelli. E' capitato anche ad altre scrittrici, quindi credo che la stima nei confronti di questa autrice non sia mal riposta, forse è solo che non tutte le ciambelle riescono col buco. Ti invito a leggere "Intime Promesse", credo non ne resterai delusa.

Nella mia pagella, il 7 è un voto stiracchiato e penso che il testo della recensioni spieghi il perché.

Un saluto

Ritratto di Milly

Cara Bluefly, la tua

Cara Bluefly, la tua recensione è molto più bella del romanzo, a mio parere. Sono rimasta incredibilmente delusa dalla lettura, non mi sembrava nemmeno la stessa autrice di Intime promesse. La trama è astrusa e non sta in piedi per niente, i personaggi mi sembrano due mentecatti e la storia si trascina per pagine e pagine stancamente. Un vero peccato.

Ritratto di Bluefly

Grazie Milly. Sì, stavolta la

Grazie Milly. Sì, stavolta la brava Sherry ci ha deluse, ma confido nel prossimo. Sperem...

Ritratto di Marin

Mi hai tolto un peso dal

Mi hai tolto un peso dal cuore Bluefly. A me il libro è piaciuto poco , tanto che l'ho inserito nella lavagna.
A parte il mio rifiuto ai racconti marini e la nausea dovuta al mal di mare, ci sono troppe situazioni "sbagliate" e che stonano.
Che poi mi chiedo... Come si fa a fare sesso su una nave che ondeggia, completamente al buio e nello spazio di una cabina ? Io riesco a urtare contro i mobili attentando pericolosamente ai miei alluci o mignolini anche in una stanza 4x5!
Scherzo ... non e' certo questo il problema, ma mi aspettavo qualcosa di più dalla Thomas.

Ritratto di Bluefly

Questa volta allora abbiamo

Questa volta allora abbiamo avuto le stesse impressioni Marin. Poi ci sarebbero anche altre cose del libro che non mi hanno convinta, ma non volevo fare spoiler. Peccato, ma vediamo il secondo. 

La parte sulla nave comunque non so come le sia venuta in mente e come non si sia resa conto, nello scriverla, che non stava in piedi. 

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