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Martedì, 18 agosto, 2015 - 23:27
Marin

Dietro la lavagna (luglio/agosto)

Siete già tornate dalle vacanze o siete ancora beatamente spaparanzate in totale relax su qualche spiaggia assolata, tra il fresco delle montagne o sulle rive paciose di qualche lago?
Dovunque  siate comunque non vi risparmio la mia lavagna e i miei commenti sulle letture che mi hanno accompagnato in queste settimane di luglio e agosto.
Inizio subito a brontolare con I Romanzi Mondadori…
Non mi è passata e nemmeno mi passerà l’incazzatura per la loro assurda strategia di vendita e continuo senza rimorsi a boicottare i loro libri quasi in toto. Anche questo mese ho fatto un solo acquisto e  mi sa che la stessa cosa succederà pure a settembre, ottobre, novembre…
Le risposte date alle lettrici nelle scorse settimane, a mio parere, sono state volutamente lacunose e non c’è stato il minimo spiraglio di apertura per venire incontro a chi tutti i mesi apre il borsellino. Furbissimo poi, consentitemi, il post sulle classifiche di vendita di giugno e luglio.
Ci sono CE che hanno offerto i loro titoli a prezzi convenientissimi ( leggi Newton e Fanucci su tutte) , dando così la possibilità a noi lettrici di acquistare quello che a malincuore avevamo lasciato sugli scaffali per far quadrare le spese, ma la Mondadori no.
Per la Mondadori evidentemente non ci meritiamo nemmeno questo e continuano imperterriti con prezzi aumentati e  offerte diminuite. 
E così io continuo a non comprare.
Veniamo al sodo adesso, a quelle letture che una volta terminate ( quando ci si riesce) la tua testa chiede perché mai li hai preso o te li sei fatta prestare…

Solo per questa notte di Megan Maxwell
Ho cercato con la tecnica del salto in lungo di leggerlo e terminare questa duologia, ma se il primo della serie poteva anche essere passabile per un erotico pepatino ma insulsetto, il secondo ti catapulta nel nulla assoluto letto già in precedenza nella serie precedente della Maxwell "Chiedimi quello che vuoi", un continuo saltare dentro e fuori dai letti da soli o in compagnia in ordine sparso, situazioni ridicole e inverosimili e personaggi inconsistenti.
Vi lascio le trame dei due libri, ma se vi basate su quello che hanno scritto per lanciare la serie, hai voglia a capire quanto in realtà siano veramente poca cosa questi due libri!

Yanira fa la cantante e lavora in un hotel a Tenerife. È single e vive con la famiglia. La sua vita trascorre tranquilla e, in qualche modo, ordinata. Ma Yanira ama sperimentare cose nuove ed è per questo che un giorno decide di entrare nel mondo degli scambisti. In uno dei locali che inizia a frequentare conosce un italiano, dal quale impara che il sesso è ben altra cosa rispetto a ciò che credeva. Un anno dopo, la ragazza si trasferisce a Barcellona e inizia a lavorare come cameriera su una nave da crociera. A bordo viaggia anche Dylan, un attraente addetto alla manutenzione, ma che sembra ignorarla, nonostante Yanira cerchi di farsi notare in ogni modo. Quello che Yanira ancora non sa è che lui la tiene d’occhio molto più di quanto lei pensi. E anche se le incomprensioni tra loro farebbero pensare il contrario, l’attrazione reciproca li porterà a incontrarsi, rendendoli complici in giochi erotici ad alta tensione, divertenti e sensuali. Chiedimi chi sono è una commedia erotica in cui sesso e ironia si combinano perfettamente. 

Dopo aver consumato bollenti notti di passione in mezzo al mare, al termine della crociera durante la quale si sono conosciuti, Yanira e Dylan si sono trasferiti a Los Angeles per organizzare i preparativi per le nozze. Ma la situazione si complica quando ricompare la ex del futuro sposo, rischiando di mandare a monte il matrimonio. Ma Yanira e Dylan, uniti da una forte sensualità e dal desiderio di sperimentare tra le lenzuola, riusciranno finalmente a sposarsi. Un gioco erotico, in particolare, infiamma la loro fantasia. Non ci sono limiti, se non quelli che loro stessi si pongono. Eppure questo gioco non è del tutto innocuo e in un crescendo di sospetti, gelosie e varie separazioni, Yanira e Dylan non riescono ad evitare che le loro vite vadano fuori controllo

Dolci Desider di  Sylvia Day e AA. VV
L’ho comprato perché costava 0,99 centesimi in offerta e non mi pento solo perché ho speso meno di un caffè.
E’ una raccolta di 16 racconti di varie autrici : da Cindy Gerard a Courtney Milan, da Vicki Lewis Thompson a Monica Murphy e Sylvia Day.
E quello della Day forse è uno dei raccontini più discreti.
Niente di speciale.
Dal primo amore fino a storie più smaliziate, romantiche nel segno del soprannaturale, ad alta tensione, dalle atmosfere inedite… il genere romantico ha mille sfumature e questa straordinaria antologia ce le racconta tutte! Autrici bestseller del «New York Times» come Cindy Gerard e Allison Brennan regalano al lettore momenti emozionanti nei loro racconti di suspense romantica; Sabrina Jeffries e Courtney Milan lo accompagnano in un suggestivo viaggio indietro nel tempo; mentre il compito di mostrare al lettore la meraviglia del romanticismo contemporaneo spetta a Vicki Lewis Thompson e Joan Johnston; e per entrare nel mondo dei giovanissimi ci sono Monica Murphy e Laura Kaye a deliziare i loro fan con capricciosi e sensuali intrecci amorosi. La ciliegina sulla torta, come c’era da aspettarsi, è l’autrice bestseller del «New York Times» che esplora un mondo fatto di angeli dai desideri effervescenti: Sylvia Day.

Posso  darvi già il mio parere anche su una serie che avevo messo in standby: The Boss di Abigail Barnette.
Il 30 luglio è uscito il secondo libro che racconta in cinque romanzi e una novella la storia  del travagliato e inconsueto amore tra Sophie Scaife, giovane giornalista di moda e Neil Elwood, ricco magnate dell’editoria.
Non farò spoiler e mi limiterò ad un commento soft così nessuno si arrabbia, ma quando si mescolano certi argomenti pesanti e dolorosi con il sesso e le solite scene di condivisione, bdsm ecc. ecc., bisognerebbe fare un passo indietro e fermarsi.
Vuoi raccontarmi la storia del tuo amore per un uomo più grande di te, del suo e del tuo piacere per un amore focoso e altruista con terzi, delle sculacciate e di tutto l’ambaradan noto e ri-noto?
Mi sta bene.
Mi vuoi raccontare la tragedia di un cancro, il percorso atroce e sofferto di chi lo porta addosso e di chi lo condivide da compagna o madre o figlia ?
Mi sta bene pure questo.
Ma non mescolarli insieme in una storia irreale e assurda. Sporca e offfende.

Potrei continuare con una bella lista lunga e variegata ma più che di titoli vorrei togliermi qualche sassolino con i generi che ci propongono le CE.
Chi legge nel nostro paese?
Dai dati statistici che ci vengono presentati la percentuale delle famiglie che non posseggono libri sfiora il 10% e la percentuale di chi legge in generale scende dal 43% al 41,4%.
I lettori “forti” sono solo il 14,3% e se per forti l’Istat intende chi legge almeno un libro al mese, non è che siamo messi bene  proprio per nulla.
Chi legge di più sono le donne (http://www.tgcom24.mediaset.it/cultura/articoli/1077320/donne-e-giovani-ecco-chi-legge-in-italia.shtml) e tra le città italiane Milano sbaraglia le altre anche se il Triveneto domina i primi posti della classifica generale grazie a Trieste, Trento e Padova.
E cosa ci propongono le CE per invogliarci a comprare e a leggere sempre di più?
Una botta di  YA, NY, erotici fatti con lo stampino dove le trame per lo più sono il come quando e con quanti la protagonista si spupazza dall’inizio alla fine della storia, adolescenti già supermilionari che si comportano come quarantenni che hanno provato di tutto e di più o  vergini donzelle che cedono al fascino del tenebroso e tormentato milionario di turno che le indottrina e le fa crescere a frustini, copricapezzoli e vibratori vari.
Possiamo chiedere e pretendere qualcosa di diverso e di più vario?
 Possiamo domandare che le serie iniziate vengano terminate e che non ne inizino sempre di nuove?
Che vengano presentate e lanciate autrici che valgono e non penne pazze che si inventano storie brutta copia di colleghe straniere?
In questi mesi che mi vedono ingurgitare un libro dietro l’altro, ho letto veramente di tutto e spesso quando mi ritrovo dei romanzetti talmente assurdi nella trama, nei dialoghi e nella costruzione della storia in generale  mi chiedo se chi ha li ha presentati ed editi li abbia letti veramente prima di pubblicarli.
Quindi carissime CE che ne dite di rendere più varia la rosa che ci offrite ogni mese e tenete in considerazione quello che vi si chiede per quanto riguarda le serie interrotte e le letture di buona qualità?
Perché alla fine il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi lettrici e non tutte dopo essersi lamentate giurando e spergiurando, si mettono la coda tra le gambe e continuano ad aprire il portafoglio.

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Commenti

Questa volta concordo con le

Questa volta concordo con le recensioni: a parte la Barnette, che nemmeno ho cominciato (e credo di aver fatto bene) il resto l'ho trovato tra l'insignificante (la raccolta) ed il bruttino (la Maxwell, che proprio non sopporto più tra urletti, leziosità, scimmiette, conigliette e zoo vari: possibile che per lei le storie d'ammmore siano sempre terzetti allargati a quadretti, quintetti, folle e legioni? Per dircelo adesso scrive pure la quarta puntata della serie precedente? Cosa manca? Lo sospetto, ma non lo scrivo per pudore). Quello che mi preme concordare, invece è il mio totale assenso all'arroganza delle CE rispetto alla disinvoltura con cui trattano le serie. E' un discorso vecchio, ma ahimè, sempre attuale. Esprimo pure il mio totale assenso alla (non) varietà dei generi proposti: tra NY e YA io, personalmente, non ne posso più. Preferisco l'erotico, ma non disdegno nutrite escursioni nello storico, nel suspance, nel fantasy, nella fantascienza; insomma, sono onnivora, ma soggetta ad indigestioni, nonostante uno stomaco robusto che però è allergico ai drammi delle adolescenti improbabili, data la mia ormai veneranda età. E dire che per me non è questione di soldi: io spendo senza esitazioni, ma le proposte devono interessarmi. Se non lo sono, il mio borsellino fa un baffo a Fort Knox... Brekke

Ritratto di Marin

Sono onnivora anch'io

Sono onnivora anch'io carissima Brekke ... in queste settimane mi sto facendo una scorpacciata di gustosissimi gialli made in Italy che ho inserito nelle prossime pillole. Non leggo YA, sono troppo vecchia e di adolescente mi basta l'ultimo che ho in casa che però deve essere un alieno perchè non assomiglia nemmeno lontanamente ai protagonisti dei libri in questione (milionario no di certo).
E nemmeno gli altri due ormai gradicelli a dire il vero potrei inserirli nel genere NA...
Mi resta l'erotico ma ho fatto sparire da tempo palette e frustini ( palette acchiappamosche e fruste per montare la panna)...smiley
A parte gli scherzi, credo che ci siano libri belli in tutti i generi e in tutti gli argomenti.
L'importante per me è che siano scritti con intelligenza e senza gli eccessi di chi vuole a tutti i costi far parlare di sè.
Per il discorso delle serie sono fermamente convinta che continuare a ribadire il nostro dissenso per come vengono gestite dalle CE, sia fondamentale e utilissimo.
C'è già stata un leggero cambiamento di una casa editrice e spero che anche altre si adeguino.
 

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