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Mercoledì, 17 novembre, 2010 - 22:37
Chiaromattino

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IN THE SPOTLIGHT - SOTTO I RIFLETTORI
 
CRISTIANA PIVARI
 
 
L'AUTRICE
 
Cristiana ha due figli, un compagno e un cane. Legge molti libri, altri li cataloga per lavoro e qualcuno tenta di scriverlo. Il suo primo libro, una raccolta di racconti da titolo "In prima persona singolare" vincitore del premio Elsa Morante per inediti è uscito nel 2007. Per quasi dieci anni ha recitato su di un palcoscenico, poi si è ritirata dietro le quinte per organizzare spettacoli e visto che era lì ha scritto due testi teatrali. Il primo, dal titolo “Merdre fiction” è stato messo in scena nel 2008; l’ altro, segnalato in un concorso, è pubblicato nella Collana di teatro degli autori teatrali trentini. 
Ha ottenuto poi una menzione nel concorso indetto dall’Associazione “Il camaleonte” di  Chieri  nel marzo del 2006 e nell’ottobre del 2006 è stata a Napoli a ritirare il primo premio del concorso “Una piazza un racconto” indetto dalla Chiesa Luterana di Napoli. Dal 2007 al 2009 ha avuto un primo premio nei concorsi “Nuove parole”, “Scommessa d’autore”,  "Cioccolibri", "Ink Pink, delitti per signora" un secondo posto nel concorso "Terre di mezzo", un terzo posto nel concorso "Adamantes" della casa editrice Caravaggio. È stata inoltre finalista nei concorsi di Tuttiscrittori, Giallocarta, Premio Zanella, Ferrara Edizioni, Gianni Cordone per l'infanzia, Inedito anziano, Onda azzurra. 
Menzione nel concorso della casa editrice "Tabula fati" e nel maggio del 2010 ha vinto “Il racconto nel cassetto” indetto dall’Associazione libera italiana di Villaricca  (Napoli) nella sezione fiabe e racconti per bambini.
È pubblicata in una decina di antologie.
Ha scritto un testo di corredo ad un’installazione nell’ambito di MANIFESTA, biennale internazionale di arte moderna  e con amici artisti e fotografi ha allestito tre mostre narrate, facendo, con i suoi racconti, da filo conduttore alle opere esposte. Attualmente collabora con alcune riviste femminili e continua a lavorare in un archivio.
 
 
IL LIBRO
 
CRISALIDE ROSA
 
 
Che cos'è la vita? Una scalata verso la salvezza da sé stessa, risponde Silvia, trentacinquenne più che carina, ragazza che non si sente né donna né bimba, scrittrice o forse scrittora, crisalide che magari, un giorno, sarà farfalla, ma con i suoi tempi e i suoi modi. Vi riuscirà? Non è detto, forse non è così importante il risultato finale, ma la ricerca di sé che Silvia conduce tra amiche e presunti uomini della vita, fra situazioni ai limiti del grottesco e lo scodinzolio del suo pelosissimo cane, riempie il libro di una fresca essenza vitale, questa sì irrinunciabile. Una Bridget Jones all'italiana? Solo in parte, anche se non mancano ossessioni personali, manie e stranezze della vita, e una buona dose di sarcasmo nell'osservarle. Più di Bridget, Silvia rappresenta le eterne ragazze di oggi, dà spessore ai loro pensieri, mette in piazza le ansie e i propositi. In fondo, si può restare crisalidi per tutta la vita, se non si ha la sicurezza di diventare una farfalla speciale.

Come acquistare il libro?
Cristiana è anche su Facebook http://www.facebook.com/profile.php?id=1408507487

 
 
ESTRATTO


Uno
 
«Sarebbe utile che Lei scrivesse di sé», ha detto ieri la bella terapista con le gambe accavallate.
«Non mi sarà facile e poi a che scopo?», ho risposto io, seduta composta con le mani sulle ginocchia.
«Aiuterebbe il lavoro d’introspezione che stiamo portando avanti», ha replicato la bella terapista guardando l’orologio.
«Devo scrivere proprio tutto?», ho ribattuto con un tono di voce sconfitto.
«Le sensazioni, deve scrivere soprattutto le sensazioni. Quelle che prova al mattino quando si alza, se si guarda allo specchio, mentre si confronta col sorriso della portinaia, fino ad arrivare all’ultima sensazione che coglie sul bordo del letto prima di coricarsi».
Detto questo si è alzata e mi ha accompagnata alla porta.
E allora diamo il via alle sensazioni di questa mattina nella quale sento dentro di me la dolcezza di un crotalo, un senso di nausea è l’effetto della mia faccia allo specchio e so già che Natalina, la portinaia, non mi sorriderà, anzi, mi regalerà un ghigno ricordandomi che un tipo strano mi ha cercata. Qualsiasi persona si presenti a cercare di me per lei è un Tipo Strano, ha deciso così visto che io non sono una persona normale e, di conseguenza, chiunque mi frequenti non deve essere tanto a posto.
Non sono normale perché alla non più verde età di trentacinque anni non sono ancora sposata, esco da sola la sera, ricevo amici a ore non canoniche inoltre, accidenti a me, ho pure un cane rompiscatole che abbaia inopportuno passando davanti alla sua guardiola di ghignante custode. E questo è ciò che ne sa lei. Dal canto mio potrei aggiungere che sono un’inconcludente, che non so bene cosa farò da grande e altre varie ed eventuali, senza voler scendere troppo nei particolari.
E così mi ritrovo in analisi e la solita bella terapista sostiene che soffro della cosiddetta sindrome di Peter Pan, che sarebbe poi quel rifiuto a crescere e maturare che talune persone sviluppano per vari motivi. I miei li stiamo cercando assieme da circa due anni e finora, a parte un padre molto femminile e una madre virago, altri colpevoli non ne abbiamo trovati e ora le è venuta pure la mania del diario terapeutico. Mah, non so. Forse...
Per iniziare ho un cerchio alla testa da aureola stretta, visto che anche ieri sera mi sono sorbita le confidenze della Rosi, mollata per l’ennesima volta dal moroso, e per sopportarla bisogna avere come minimo la vocazione alla santità.
Una doccia rapida è l’unico lusso che mi concedo. Viste le lancette dell’orologio pericolosamente verso il ritardo irreversibile, di fare la colazione con i cereali e le cose sane neanche parlarne e allora sarà il solito cappuccino con brioche al bar vicino all’Agenzia.
Pablo mi marca stretta, il bisogno impellente del mattino non gli dà alternativa, e allora eccomi nel prato dietro casa con il quattro zampe felice alla ricerca del posto giusto. È di un difficile a volte!
Finalmente lo trova e possiamo risalire, il tempo di afferrare la borsa e mi fiondo per le scale, visto che, chiaramente, l’ascensore è occupato.
Per fortuna Natalina sta spazzando il cortile dalle foglie che, provvide, la distolgono dal mio passaggio e quindi questa mattina niente ghigno per iniziare la giornata. Che sia preludio di gioie inaspettate?
«Silvia, sei caduta da letto o che altro?», mi chiede Carla, la collega, constatando che entro in agenzia poco prima delle otto e mezzo.
Solitamente arrivo intorno alle nove, ma questa mattina mi è andata bene per via di strade inspiegabilmente scorrevoli.
«Forse qualcuno ha pensato di allungarsi il fine settimana. Stamani strade pressoché deserte. Chissà perché scegliere di stare a casa un venerdì di fine novembre», dichiaro e intanto accendo il pc.
Considerazione un tantino banale, ma ho l’attenuante generica che stamattina devo ancora farmi una colazione come si deve  e così lascio il computer a sistemare le sue cosine e mi avvio verso il bar per il necessario rifornimento quotidiano di zuccheri.
Dovrò scrivere di questa mia propensione per la frequentazione di esercizi pubblici. Ne vado pazza: mi piace guardare i baristi dietro il banco, perdermi nelle file di bicchieri e tazzine, e osservare la gente che cambia a seconda dell’ora.
Gli avventori della colazione sono i più grigi. Mezzi assonnati davanti alle loro tazze fumanti, masticano un buongiorno assieme alla brioche e sono sempre di fretta, perché il lavoro incalza. A mezzogiorno, per il panino, il grigio rimane loro addosso solo sui vestiti: completi con cravatta per gli uomini, tailleur con lo spacco corto per le gentili signore, li caratterizza una maggiore vivacità, complice la pausa prolungata per il pranzo.
I frequentatori serali sono un melting pot. Il bar diventa il luogo più democratico della terra, uno scontrino pagato alla cassa è il lasciapassare per tutti, di qualsiasi nazionalità, fede politica e occupazione.
Sì, lo scrivo e poi lo discuto con la mia analista, chissà che non trovi qualche altro capro espiatorio per la mia instabilità psichica.
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Commenti

Grazie Andreina, ma il mio

Grazie Andreina, ma il mio libro è già pubblicato. Per ora in formato ebook e da marzo con le sue belle paginette di carta.
baci
Crisss

Carino l'estratto

Carino l'estratto complimenti!
Frizzante e brioso.
Ti auguro presto di pubblicare il tuo libro, ma non solo questo, ma tanti altri!

Chissà perché mi è sfuggito

Chissà perché mi è sfuggito il portinaia, in effetti è un po' mascolina...ora ne discuto con la mia analista e poi vediamo

Crisss

Altro che nel fiore, poco più

Altro che nel fiore, poco più che ragazzine, ora me ne rendo conto più che mai, ma qua è il portinaia che insinua... Grazie Elnora!
Crisss

Che grinta e che estratto

Che grinta e che estratto frizzante e ironico, complimenti!. Mi è piaciuto moltissimo e ne sono rimasta molto intrigata. Fossi nella protagonista però non mi farei problemi per via dell'età, a trentacinque anni si è ancora nel fior fiore della giovinezza...
In bocca al lupo!

Cara Cris, grazie di tutto ma

Cara Cris, grazie di tutto ma proprio di tutto.
Sto cercando di finire un romanzo un po' surreale che ho iniziato ancora nel 2007 con una trama così incasinata che mi sarà difficile venirne fuori e se succederà non ho minimamente idea di come potrò scriverne la sinossi per proporlo a qualche editore. Poi sto rimettendo mano a un romanzo per ragazzi scritto l'anno scorso alla quale sono particolarmente affezionata, ma ci sono, secondo me, delle parti da riscrivere.
Per quanto riguarda l'ebook è molto faticoso promuoverlo anche perché io per prima preferisco il cartaceo, poi diventerà il libro del futuro ma penso che questo futuro sia un po' lontano ancora.
Baci
Crissss

Crisssss  anche io ti do il

Crisssss 
anche io ti do il benvenuto nel nostro blog, e voglio farti i miei complimenti, sia per la carriera che per il romanzo. L'estratto è molto bello, ironico, curato, si legge in un soffio. e poi... la dolcezza di un crotalo! hihihhihi troppo forte. Il tuo lavoro è comunque anche molto vero, la società tipo, nella quale noi donne comunque viviamo.
Spero che tu abbia molto successo 

Vorrei chiederti se stai scrivendo qualcosa, e quali sono i tuoi progetti per il futuro.
E di questa pubblicazione in e-book ... cosa ne pensi?
Baci
Cris

ok, sei gentile. Ma ora mi

ok, sei gentile. Ma ora mi firmo, chenon voglio essere un utente anonimo
Cristiana

No No assolutamente no

No No assolutamente no Cristiana.
Ti ringrazio per il gentile pensiero, ma a casa mia le autrici italiane vengono trattate come le altre perciò, sarò ben lieta di acquistarlo .

grazie Veronica per lo spazio

grazie Veronica per lo spazio che mi hai concesso, quando uscirà il libro sarà mia cura inviartene una copia.

Benvenuta sul nostro blog

Benvenuta sul nostro blog Cristiana .
Complimenti per la tua intensa carriera, a quanto leggo, ricca di soddisfazioni. Molto bello anche l'estratto ma lo immaginavo perchè la trama del libro mi è piaciuta fin da subito.
Purtroppo non amo leggere al pc o su carta stampata  perciò se un giorno pubblicherai il tuo romanzo faccelo sapere, mi raccomando.

Complimenti, Cristiana! Una

Complimenti, Cristiana!
Una scrittrice che non smette mai di stupire come stile, come storie e anche come carriera.
Crisalide Rosa: nulla da aggiungere, tutto da leggere!
Irina

Grazie tesoro!

Grazie tesoro!

Oh che bello! Brava

Oh che bello! Brava Cristiana, un abbraccio forte.
In bocca al lupo per il libro.

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