A me è capitato con i libri di Romano Battaglia. Uno dei suoi (per me) spendidi romanzi mi ha donato quella serenità e quell'accettazione del dolore che non avrei mai pensato di riuscire a trovare tra le pagine di un libro.

Non saprei assolutamente spiegare cosa sia stato quello scatto che mi ha aperto il cuore...so solo che ci sono stati momenti in cui mi sembrava di annegare e non c'era niente e nessuno a darmi una mano. Non potevo nemmeno chiedere perchè dovevo essere quella forte e a cui ci si aggrappava. E invece avevo tanto bisogno di appoggiarmi a qualcuno, a ricevere e non sempre a dare. O forse non riuscivo a vedere la mano che mi aspettava, che mi è sempre stata vicina. 

Ma basta cose tristi!!!
 

Di cotte virtuali come le chiami tu, io ne prendo continuamente. Questo non significa che io viva fuori dalla realtà o mi manchi qualcosa come mi è stato detto ultimamente da una conoscente.  Leggere e sognare secondo me è quel respiro profondo che riesce a farti stare ben ancorata a terra fra i mille problemi della vita di tutti i giorni. 

E a chi mi dice che la letteratura rosa o fantasy non è letteratura...faccio una risata e gli consiglio un vampiro. 

devo andare a vedere chi è questo damon...