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Martedì, 8 luglio, 2014 - 23:16
Marin

Leggere... ma quanto mi costi?

E mi sono di nuovo presa una solenne arrabbiatura...colpa mia eh, che non sono stata attenta, non ho controllato le date e ho letto le cose con le fette di cetriolo sugli occhi per eliminare le occhiaie da sonno.
Ho acquistato un libro pensando fosse autoconclusivo e invece mi ritrovo come al solito con un romanzo a metà, troncato di netto in un punto importante della storia e un " chissà quando e chissà come" sulla seconda uscita che forse è una duologia, forse è una trilogia o chissà, magari una decalogia ( so che non è un termine corretto, ma passatemelo) visto che all'autrice vengono in mente sempre nuovi tormenti per la coppia di amanti. Peggio di Beautiful.
Non ne posso veramente più, sono arcistufa di questi continui romanzi a puntate che non ti lasciano mai mettere la parola fine alla storia che stai leggendo.
Sto iniziando seriamente a pensare di mandarli tutti al fresco, autori ed editori.
Perchè non è corretto, non è giusto e leale fare i furbi in questa maniera.
Adesso come nuova idea è uscito fuori anche il romanzo con un capitolo a settimana... pazzesco!
Partendo dal presupposto che non si sta leggendo l'Odissea o La Divina Commedia, ma un romance molto spesso con varie sfumature (di rosso, nero, viola, giallo, verde, marrone...)   perchè mai devo come minimo aspettare tre libri per sapere se questa benedetta coppia smette di litigare, elimina i cattivi, si sposa e mette al mondo dei figli?
Perchè devo leggere il punto di vista della relazione con gli occhi di lui, quelli di lei e tra poco, statene certi, pure con quelli di qualche amico, familiare, prete o  avvocato?
La parolina magica della risposta è soldi, vendite, guadagno.
Nulla di sbagliato per carità, tutti lavoriamo per un compenso. Ma se un lavoro io lo faccio a rate o lo centellino senza sapere se e quando lo finisco, verrei caldamente invitata a lasciare la scrivania.
Nel mondo della scrittura invece sembra che ci siano logiche diverse:
- scrivere un libro e spezzettarlo in più parti in modo che le copie che si devono comperare per capirci qualcosa siano almeno almeno due
- scrivere un libro e continuare la storia dei due protagonisti con qualche particolare in più nelle successive uscite con POV diversi.
- scrivere un libro a metà, vedere se funziona e vende e poi eventualmente fare il seguito

Per le case editrici invece il criterio credo sia solo uno anche quando si acquista una serie:
- se si vende e si guadagna si prosegue sennò, tu lettore, ti attacchi al tram o leggi in lingua se sei capace.

Siccome ormai ho il dente avvelenato, inizio ad analizzare il primo punto e a sparare (a salve, ma le senti lo stesso dice mio figlio).
 

*scrivere un libro e spezzettarlo in più parti in modo che le copie che si devono comperare per capirci qualcosa siano almeno almeno due
Lo scrittore dà alla luce la sua creatura ma è talmente bella e complessa che sarebbe veramente un peccato tagliare e condensare in un unico tomo. Cosa si fa allora?
Si divide il libro in varie parti, possibilmente nei punti in cui è quasi impossibile rinunciare a leggere il seguito e si mette in vendita in più uscite.
Se siamo fortunelle e l'editore ha un rientro congruo, possiamo sperare di poter finalmente leggere il nostro amato romanzo in tempi brevi e per intero. Se poi siamo anche baciate dal destino riusciamo a cavarcela con una duologia.
La Newton Compton merita un plauso per questo, visto che di solito (smentitemi pure se sbaglio) inizia le saghe e le porta a termine in tempi ragionevoli e veloci, mentre per altre CE stenderei un velo pietoso.
La qualità non è sempre ottima o almeno buona per tutte le uscite, ma è sempre questione di gusto personale e non si discute il piacere della lettura di ognuna di noi.
Degli esempi su questo tipo di libro?
"This man trilogy" di Jodi Ellen Malpas che io ho adorato oppure ancora "The Blackstone affaire" di Raine Miller (anche se Nudo d'autore, il primo della serie, aveva appena 120 paginette che potevano essere accorpate alla seconda uscita senza problema e che manca per dire definitivamente addio alla coppia un quarto e ultimo libro). Potrei continuare con Gabriel's Inferno di Sylvain Reynard, con 50 Sfumature, con Irene Cao o Sylvia Day, Abby Glines, Georgia Cates...
L'elenco sarebbe lungo e il gradimento molto vario, ma alla fine quel che resta del discorso è che se vogliamo avere tutta la nostra bella storia in mano dobbiamo attendere e spendere.
Quanto si spende in media su un tipo di lettura così? Mica poco alla fine: se i libri sono acquistati (e parliamo di una trilogia) in cartaceo siamo sulla spesa che varia da un minimo di 30 euro ad un massimo di 45, mentre risparmiamo di sicuro se ci buttiamo nel digitale con circa 12/15 euro per 3 ebook.
La stoccata che ci mette al tappeto però è quando qualche mese dopo l'ultima uscita, ti ritrovi davanti la trilogia completa in un'unica soluzione. Ma farlo prima no ???
No.
Bisogna spennare fino all'ultima piuma noi povere gallinelle affamate di inchiostro e di cuoricini, farci fare i salti mortali per bilanciare conti e spese per inserire questo o quel titolo e poi quando finalmente contente e felici con in mano il nostro bel paccotto di libri ... darci la mazzata con l'uscita unica. E capita pure di sentirsi dire dall'idiota di turno "... se aspettava...".
 
*scrivere un libro e continuare la storia dei due protagonisti con qualche particolare in più nelle successive uscite con POV diversi.
Questa è una logica che non è proprio malaccio, se fatta con intelligenza e professionalità.
Posso chiudere l'ultima pagina del mio libro sapendo come si conclude questa benedetta storia o perlomeno terminare in maniera sensata il periodo in cui viene raccontata.
Posso continuarla con i seguiti oppure posso anche fermarmi, ma almeno non mi ritrovo a leggere "...se ne andò sbattendo la porta." 
Dove vai?...Cosa fai?... Quando torni?... Spiegami meglio santo paradiso  e non farmi tornare dalla commessa per sapere se ho preso una copia fallata!!!
La serie Tangled Trilogy di Emma Chase è un esempio positivo (sempre personalmente) di questo tipo di strategia editoriale.
Al termine del primo libro ho una storia completa a lieto fine e a cui posso dare un seguito se voglio, ma posso anche infischiarmene del punto di vista di Drew e lasciare la mia coppietta felice, contenta e innamorata.
Sapete benissimo che manco morta mi sarei persa la continuazione di questa bellezza di romanzo, ma di sicuro non si entra in crisi se si aspetta qualche mese per sapere cosa combinano questi due ... li ho lasciati belli sazi e soddisfatti e quindi alle rogne c'è sempre tempo di pensare, no?
Quello che mi urta un pochino invece sono le scene extra tagliate, aggiunte, purgate, prequel o quant'altro che ricompaiono misteriosamente e diventano novelle.
Se proprio proprio si deve fare almeno perchè non unirle in un unica uscita?
Altro discorso invece è quando non si usa la testa e si usa questa tattica dei diversi punti di vista solo come mezzo per vendere di più. Mi spiego...
Non ho problemi quando l'autore riesce a farmi capire e vedere i sentimenti e le emozioni vissute da ognuno dei due protagonisti e di come l'episodio o la situazione pur essendo le stesse, vengano sentite  in maniera differente.
Ma se mi ritrovo
"...esco e sbatto la porta perchè capisca che mi ha ferita" nella versione diciamo di lei
e " ...esce e sbatte la porta perchè capisca che l'ho ferita" nella versione di lui  ... ecco che allora non mi sta più bene e mi sento ferita io nel portafoglio perchè alla fine mi ritrovo con lo stesso identico libro scritto in maschile e scritto in femminile. Niente di più.
Ecco perchè dico che ci vuole intelligenza e capacità per dare ad una serie l'indirizzo dei punti di vista dissimili.
Se si vuole proprio entrare nel labirinto della psiche (in quella maschile è difficilissimo) almeno per pietà fatelo nello stesso libro così risparmiamo.
Anche qui come spesa siamo sulle cifre di cui vi parlavo sopra. L'unica differenza è che non si ha "l'obbligo"  di continuare con la serie e il costo diventa quindi contenuto e se siamo piccoli gastoni possiamo anche sperare in qualche raccolta, ma i tempi per questo tipo di offerta credo siano molto più lunghi perchè ogni libro è un racconto a sè stante.
 

*scrivere un libro a metà, vedere se funziona e vende e poi eventualmente fare il seguito
Non sono sicura che sia proprio così, ma l'impressione a volte è questa. Ti capita in mano un romanzo, leggi e ti ritrovi alla fine con la solita storia troncata sul più bello. Controlli sui vari siti e scopri che l'autore deve ancora terminarla e non ci sono date certe di uscita o se esistono, sono così lontane nel tempo o addirittura alle calende greche che ti auguri di avere buona memoria e vita longa.
Un esempio (e non di una pinco pallina qualsiasi) è la serie Vlad di Jeaniene Frost. Doveva essere una duologia ... è diventata una trilogia e forse potrebbe saltarci fuorie anche la quadrologia e... scopri che il terzo libro uscirà in lingua nel gennaio del 2015!!!
E con tutto il rispetto per lei signora Fanucci (intesa come CE) che non è un lampo nelle uscite, rischio di andare in pensione e di dover leggere le vite dei santi mentre a me piacciono i vampiri e pure sporcaccioni.
Che poi mi chiedo... se l'autore fa così perchè ha il blocco dello scrittore e non sa proprio come andare avanti non sarebbe meglio fermarsi ad una duologia e soddisfare la povera lettrice che spera sempre di non fare un coccolone prima di aver saputo se Leyla e Vlad riusciranno a vivere eternamente felici???
Il prezzo anche questa volta non è differente dagli altri libri che nascono con una strategia di mercato differente. Un cartaceo parte da un minimo di 10 euro per arrivare ai 18/19 come ridere. L'ebook è sicuramente più economico.
La nota negativa è che molto spesso viene da chiedersi perchè si dovrebbe iniziare una serie spendendo soldini e tempo quando non sai nemmeno se l'autrice la continuerà o se la CE te la proporrà a distanza di così tanto tempo.

E veniamo al colpo di mortaio ... le case editrici.
*se si vende e si guadagna si prosegue sennò, tu lettore, ti attacchi al tram o leggi in lingua se sei capace.
Ditemi a quante di voi è venuta l'orticaria e la mano insensibile per la quantità di mail scritte alle CE chiedendo di continuare la pubblicazione di una serie interrotta al secondo o terzo titolo.
Nella stragrande maggioranza dei casi non rispondono o se lo fanno, danno risposte vaghe o maleducate a volte.
Ma come osi tu gallinaccia di una lettrice venire a chiedere spiegazioni o a sollecitare il proseguimento di una saga che non ha dato i risultati sperati in termini di soldoni???
La lista dei romanzi dispersi e bocciati dalle logiche di mercato dalle CE è infinita.
Non si salva nessun editore: Fanucci, Rizzoli, Delos, Mondadori, Leggere...
E sì che qualche piumetta da spennare l'abbiamo ancora se ve lo chiediamo a gran voce di ridarci le sorelle Drake, di accelerare il Principe vampiro e di catapultarci nelle fantastiche magie di mondi alieni e creature mitologiche.
Ridateci Darinda Jones o Miss Tarabotti per cortesia... qualche amplesso e qualche maschione in meno e ci accontentate no?
Ve lo ripeto nuovamente ... qualche piumetta l'abbiamo ancora e invece di restare nude davanti ad un testosteronico maschio "issimo" in ogni dove , potremmo qualche volta in alternativa donarvi il nostro misero piumaggio per Samantha Moon o per un Fallen Angels disperso.
Anche perchè potremmo essere così deluse da non iniziare più nessuna serie visto l'altissima probabilità di non vedere i successivi capitoli e terminare la saga.
E fate attenzione perchè esiste anche la possibiltà di buttarsi direttamente sulla lettura in lingua originale e chi si appassiona a questo difficilmente torna indietro anche se è una vecchia gallina padovana.

Un'ultima cosa e poi ritiro l'artiglieria.
Mi piace leggere molto spesso il "nuovo" nome italiano o straniero che si autopubblica.
E ci sono delle autrici interessanti che meritano veramente di essere lette e portate in alto perchè scrivono bene.
Nella mia biblioteca i loro libri (Non dimenticarmi, Il diario di Isabel, Jaguarà, Un amore ovale e qualche titolo trovato veramente per caso nel bailamme di selfpublishing e di cui parlerò in qualche pillola) occupano un posto speciale perchè hanno saputo darmi quelle emozioni che molte volte il nome noto o urlato non riesce a fare.
Da lettrice  ... leggeteli.
E se ci viene la voglia di diventare scrittori iniziamo ad imparare da queste penne nostrane e non cerchiamo di imitarne altre che solo per il fatto di essere straniere, semisconosciute o sponsorizzate ci rifilano roba mediocre o pessima. In questi giorni ho letto dei romanzi autopubblicati che francamente non scriverei nemmeno sotto sbronza, fidandomi di alcune recensioni. Oltre alla scarsità di contenuti e alla grammatica dimenticata al primo anno di elementari cosa ho scoperto con orrore?
Che scrivono a puntate pure loro sfornando trilogie e romanzi monchi come fossero michette e montasù !!!
No... non mi salvo veramente più.

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Commenti

Dolori al cuore!

Lo ammetto, non sto comprando nuove uscite proprio perchè sono amareggiata per tutte le serie interrotte che non vedrò mai la possibilità di finire.
Ho sinceramente anche un bell'accumulo di libri a cui dedicarmi, ma vedere tutto questo ammasso di testosterone e sesso ultrapiccante o meno, con annessi giochini erotici non mi piace. Se volevo farmi sempre e solo scorpacciate hot mi dedicavo esclusivamente agli harmony!!!!!!
Rivoglio il paranormal romance e l'urban fantasy dei bei vecchi tempi, e continuerò a piangere visto che soffro enormemente per la perdita di serie/scrittrici come alcune da te citate: le sorelle Drake, della Feehan che erano veramente adorabili e le ho apprezzate pagina dopo pagina...o Darinda Jones o Miss Tarabotti, quest'ultima soprattutto visto che il genere steampunk non è mai veramente sfociato qui da noi se non nel fantasy dell'Urania e simili. O Patricia Briggs! Che aveva fatto di male lei?

Il problema di aver perso per il momento queste autrici è che il mercato era saturo, ma ora non ci vorrebbe nulla a riportarle da noi, ci fionderemmo tutte ad acquistarle, ne sono più che sicura! Ridatemi indietro questi gioielli, o continuerò con l'assottigliamento delle mie spese, tanto per quel che vale non ci sto soffrendo enormemente anzi!

Ritratto di Lilith

Io ho una posizione vicina a

Io ho una posizione vicina a quella di Bluefly, perché leggendo fantasy non mi spaventano affatto le serie lunghe e capisco anche le case editrici che le debbono sospendere per mancanza di vendite. Non mi pare il caso di fare il tiro al piccione quando sono le lettrici che per prime non comprano i libri di una saga ma poi pretendono che vengano pubblicati.
Però sinceramente mi sto stufando delle trilogie, dove per sapere cosa accade ai protagonisti deve per forza comprarti tutti i volumi, così come mi convincono poco le storie narrate prima dalla parte di lei e poi da quella di lui, con poche eccezioni mi sembrano delle vere e proprie speculazioni.

Ritratto di Marin

Si, le trilogie o le duologie

Si, le trilogie o le duologie iniziano a stancare. Specialmente se poi alla fine non aggiungono nulla alla storia ... prova ne è per esempio Sogno impossibile di Georgia Cates, il seguito uscito in questi giorni di Piacere estremo. Il libro avrebbe potuto concludersi naturalmente dopo una ventina di pagine e invece l'autrice ha voluto aggiungercene circa 200  in più che non hanno certo dato nulla di più al romanzo.
 

Sono d'accordo con voi!

Ottima Marin! Hai espresso in modo chiaro quello che è anche il mio pensiero.
Dovremmo fare lo sciopero degli acquisti di trilogie, quadrilogie... e serie infinite, forse le case editrici imparerebbero a scegliere e a pubblicare con più attenzione!!!!!!

Ritratto di Marin

Oddio cara amica anonima ...

Oddio cara amica anonima ... sciopero significa non leggere sad e io vado in crisi di astinenza se non ho il mio libro quotidiano.
Forse la strada migliore è dialogare con le CE e cercare di far capire loro come accontentarci meglio, rispettando il gusto di ognuno e il lavoro di tutti quelli che girano intorno a questo mondo.
Ci riusciremo mai?

Lettera alle CE

Io continuo a mandare loro lettere su lettere, non so più in che salsa richiedere la loro attenzione. Il mio sciopero personalo lo sto facendo, compro sempre meno, solo ed unicamente se sono serie che già ho iniziato a leggere e a prendere, e le nuove uscite non le prendo se non sono proprio alle pezze, ma avendo più di 200 libri ancora in attesa di essere letti non sto avendo così grossi problemi di astinenza. Spero che questo periodaccio passi e ritorni l'amore per l'urban. Ci vorrebbe una spinta cinematografica come è successo nel '10-'11 ma la vedo lontana per il momento...moooolto lontana come possibilità visto che nemmeno gli Shadowshunter ci stanno riuscendo :(

Ritratto di Bluefly

Generalmente sono un'amante

Generalmente sono un'amante delle serie, che permettono, quando ben scritte e ben pensate, di sviluppare maggiormente vicenda e psicologia dei protagonisti. Da lettrice di fantasy sono abituata a serie mooolto lunghe (vedi quella di Robert Jordan e di Terry Goodkind di oltre 10 volumi, oppure quella dell'ormai leggendario George R.R.Martin che va avanti da secoli e non si sa quando si concluderà), quindi diciamo che quelle del romance non mi spaventano. Non amo particolarmente invece i libri che ripropongono la stessa storia da punti di vista diversi, ma è un mio gusto personale.
Per quanto riguarda l'abitudine delle case editrici di non rispondere ai lettori che domandano notizie sulla pubblicazione o l'eventuale morte di una serie, anche a me viene parecchio il nervoso. Ci tengono a bagno maria per mesi, anni, senza neanche una sillaba di risposta e non è corretto, perché per comprare i libri si fanno sacrifici e nel caso delle serie anche un atto di fede.
Voglio però spendere due parole, rendendomi impopolare, sul comportamento di alcuni lettori/utenti, che sui vari social scrivono commenti denigratori, offensivi, a volte addirittura volgari nei confronti delle varie redazioni, portando quindi le redazioni stesse a interrompere o diluire il dialogo coi lettori. E' un serpente che si morde la coda e credo che se, da una parte, gli editori dovrebbero ripensare seriamente a certe politiche, anche noi lettori (parlo in generale) dovremmo rivedere un pochino il nostro modo di fare.

Devo anche dire che alcuni editori pionieristici hanno proposto autori straordinari che il pubblico italiano, piuttosto tradizionalista, ha ignorato. Oggi abbiamo l'invasione dell'erotico, ma l'abbiamo perché vende...
Editori che hanno cercato di rinnovare l'editoria stanno fallendo. La Delos, la Gargoyle hanno grosse difficoltà. La Dalai, che ha pubblicato i libri della Tarabotti citati nel post di Marin, è addirittura fallita. Chiuso,non c'è più come non ci sono più altri editori.

Tutto questo per dire che l'editoria itaiana ha sicuramente le sue pecche, e sono molte, ma forse anche noi lettori una svegliata dovremmo darcela. Aprirci, tenerci più informati e meno prevenuti. Parlo, lo ripeto, in linea generale.

Ritratto di Marin

Che dolore immenso che mi dai

Che dolore immenso che mi dai Bluefly!!!! Non potrò veramente più leggere la signorina Tarabotti ?crying
Non c'è qualche casa editrice che potrebbe prendere in considerazione l'idea di andare avanti e terminare questa serie? Anche in ebook così le spese sarebbero molto inferiori?
Le serie piacciono molto anche a me se ben scritte e se riescono sempre a darmi emozione e sentimento. Non mi scoraggia che durino a lungo, sono sempre pronta a prendere il nuovo capitolo che esce. Mi basterebbe solo che ogni libro fosse autoconclusivo o che non si aspettassero mesi per l'uscita dei vari sequel.
Immagino che sia molto difficile avere un confronto civile ed educato fra case editrici e lettori. La buona creanza e il rispetto sono cose sempre più rare nella nostra società e spesso purtroppo le azioni di alcune CE sono le risposte agli atteggiamenti arroganti e offensive di parte di chi legge. Ma anche in questo caso non si può fare di tutta un'erba un fascio. Se io chiedo con cortesia ed educazione mi aspetto la stessa risposta educata e cortese.
Abbiamo l'invasione degli erotici... hai ragione.
Ma quando è troppo è troppo e te lo dice una che ama questo tipo di letture.
Basta scrivere dettagliamente e volgarmente qualche scena da film porno e il libro diventa il caso dell'anno. E se ci sono botte e perversioni varie meglio ancora. Maschi, femmine, trans, ammucchiate. giocattolini ... siamo arrivati veramente alla perdita totale del senso della misura e della decenza.
Siamo noi lettori che abbiamo la possibiltà di far scegliere e di scegliere. Nel bene e nel male.
 

Ritratto di Bluefly

Marin, della serie della

Marin, della serie della Tarabotti non so nulla, ma per consolarti ti anticipo che a quanto pare Leggereditore ha intenzione di continuare la serie di Darynda Jones, cosa ch emi fa molto piacere. Sto sempre aspettando la conferma delle serie di Susan Ee, Kresley Cole (Poison Princess) e Lena Valenti. Le prime due se tarderanno troppo le leggerò in inglese, mentre la Valenti che è in spagnolo col cavolo. Sperem...

Ritratto di Marin

Qualche buona notizia...

Qualche buona notizia... Darynda Jones l'aspetto da un po' e anche la Kresley.
Per la Tarabotti è un colpo al cuore. In inglese è praticamente una tortura infinita per me leggere mentre in spagnolo mi viene più facile per via delle chiaccherate che mi faccio con Encarnacion ... ma un conto è una mail o una lettera e un altro è un libro intero.

 

Ritratto di Milly

Ottimo post Marin, credo tu

Ottimo post Marin, credo tu abbia espresso l'insoddisfazione di molte di noi riguardo a una politica, da parte di autori e soprattutto di case editrici, che penalizza le lettrici.
Anche io sono stanca di storie bloccate sul più bello e serie interrotte, mi stanno facendo perdere il gusto della lettura. Ultimamente sto cercando di concentrami su libri autoconclusivi, ma ogni tanto mi ci fanno cascare inconsapevolmente. Debbo ammettere con rammarico di essere divenuta moto più diffidente che in passato e mi dispiace.

Ritratto di Marin

Le serie mi piacciono Milly ,

Le serie mi piacciono Milly , brontolo sempre ma se la storia è bella io la continuo e vado di solito fino in fondo. Mi irrita invece la furbata, che sembra sempre di più prendere piede, di troncare la trama e di fare dei seguiti non tanto per esigenze di spazio ma solo di portafoglio. Nella lavagna ho inserito un paio di libri che pur meritando a mio parere un buon voto, sono costretta a mettere in castigo perchè il seguito o i seguiti sono solo parole inutili e tirate per le lunghe allo scopo di vendere e basta.
Sono diffidente anch'io ultimamente e anche stanca.

 

Sottoscrivo in pieno quello

Sottoscrivo in pieno quello che hai scritto cara Marin! Ormai non compro più neanche le saghe che ho iniziato anni fa....troppi libri e troppi personaggi, a seguirli diventa un lavoro e non un piacere. Per le nuove pubblicazioni come ho il sentore di più trame collegate, o per meglio dire più libri per un'unica storia , mi viene un rifiuto istintivo e spesso non leggo neanche le recensioni per non cedere alla curiosità e alla tentazione di comprare il primo.
Sono sempre più a favore di una bella storia che inizia e finisce con il libro che leggo.....per fortuna non mancano!

Ritratto di Marin

Le serie che ho iniziato le

Le serie che ho iniziato le compero purtroppo a meno che non siano proprio orribili.
E malgrado il mio brontolare ne inzio sempre di nuove. Solo che adesso mi sembra si stia un pochino esagerando.

 

Ritratto di Carla

Grande Marin hai colpito e

Grande Marin hai colpito e affondato il bersaglio!
Io sono mesi che non riesco a trovare un libro che mi soddisfi, sono stufa di seguiti, saghe, prequel e sequel! Anche a me era piaciuto tanto il romanzo di Emma Chase ma quando ho saputo che sulla scia del successo aveva scritto altri romanzi/racconti coi stessi protagonisti (anche se non veri e propri seguiti) allora è finita anche lei sulla mia lista nera! Mi chiedo perchè un'autore (o autrice) deve fossilizzarsi su una storia solo perchè vende e non può avventurarsi in altro?
Sicuramente sono troppo drastica, me ne rendo conto, ma personalmente non ne posso più! Speriamo che le cose cambino...

Ritratto di Marin

Per mr dollaro e mr euro,

Per mr dollaro e mr euro, cara Carla.
E io mi sono abbastanza seccata.  Passi qualche serie ma ormai è diventata talmente una cosa abituale che puzza di furbata.
Mi auguro che le vendite calino sensibilmente e che autrici e CE capiscano che si deve cambiare un pochino il registro.
Personalmente non posso tutti i mesi spendere soldi per dei romanzi a metà.

 

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