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Lunedì, 30 novembre, 2009 - 02:19
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MARY JO PUTNEY : THE MAGIC OF A GREAT WRITER

MARY JO PUTNEY : LA MAGIA DI UNA GRANDE SCRITTRICE

 

Born in Upstate New York with a reading addiction, Mary Jo Putney began as a writer in 1987 after a carrer as a free lance graphic designer that led her to live also in California and England. Since then she has published twenty-nine books and counting, mostly historical but contemporary and fantasy too, always achieving great success with the critics and the public and gaining countless awards, national and international such as two RITA Awards, two Romantic Times Career Achievement Awards, four NJRW Golden Leaf Awards.
The fame and the millions of copies sold around the world are for Mary Jo a simple corollary of her devotion to writing, which has not dented her modesty.
Much loved by the public for the psychological depth of her characters, the particularity of her plots and the originality of her settings, Mary Jo is currently living in Baltimore with her family which includes also four beautiful cats, that she only leaves to follow another of her great passions: to travel around the world.
 

Nata nello Stato di New York e da sempre lettrice compulsiva, Mary Jo Putney ha esordito come scrittrice nel 1987, dopo una carriera come disegnatrice grafica che l’ha portata a vivere anche in California e Inghilterra. Da allora ha pubblicato più di ventinove tra romanzi e racconti, perlopiù storici ma anche di genere fantasy e contemporaneo, riscuotendo sempre grandissimo successo di critica e di pubblico e ottenendo innumerevoli riconoscimenti, nazionali e internazionali, tra cui due premi RITA, due premi Romantic Times alla carriera e quattro Golden Leaf Awards.
La fama e i milioni di copie venduti in tutto il mondo rappresentano per Mary Jo un semplice corollario della sua dedizione alla scrittura, che non ha intaccato la sua modestia.
Amatissima dal pubblico per l’approfondimento psicologico dei suoi personaggi, la particolarità delle sue trame e l’originalità delle sue ambientazioni, Mary Jo vive attualmente a Baltimora con la famiglia, di cui fanno parte anche quattro splendidi felini, abbandonandola solo per seguire un’altra delle sue grandi passioni: viaggiare per il mondo.

Her site / il suo sito: www.maryjoputney.com
Her blog / il suo blog : www.wordwenches.com


Mary Jo Putney will answer to all of your questions and will give away an autographed copy of one of her books to a reader among all those who will partecipate and leave a comment. So don't forget to sign your comment with your name or a nickname.
Mary Jo Putney risponderà a tutte le vostre domande e estrarrà a sorte una copia autografata di un suo libro tra tutte coloro che parteciperanno con un commento. Perciò non dimenticate di firmarvi con un nome o un nick
.

 


INTERVIEW / INTERVISTA


Dear Mary Jo we are delighted you accepted to be interview on the occasion of the Italian release of Stolen Magic, hoping it will be a pleasurable experience for you to get in touch with the Italian audience. How do you feel, as a writer, to confront with foreign, non English speaking readers?

I love connecting with non-English speaking readers! And I hope that the translations are good ones.

Cara Mary Jo, siamo felici che tu abbia accettato di essere intervistata in occasione della pubblicazione di Magia rubata, con la speranza che per te sia un’esperienza piacevole venire in contatto con il pubblico italiano. Come ti senti, da scrittrice, a confrontarti con lettori stranieri non di lingua inglese?

Amo essere in contatto con i lettori non di lingua inglese! E spero sempre che le traduzioni siano buone.


Talking about being in touch with readers, we know that, beside your site, you also blog with several other very famous authors as a Word Wench and recently your group lost one of its member: the talented and lamented Edith Layton. Would like to tell us a bit about this blogging experience?

We all liked the idea of talking directly to readers, but doing a blog alone would take a lot of time and have a smaller audience. The idea coalesced when Susan King and I had lunch with our web mistress. We asked several historical writer friends if they’d be interested in blogging together, and to my surprise, everyone said yes. Since we wrote books of the same general type, fans of one author may well like books by other Word Wenches. So we have a larger audience, and we get to write about different topics for fun.


A proposito di contatto con i lettori, sappiamo che sei presente in internet, oltre che col tuo sito personale, anche con il blog collettivo Word Wenches, di cui fanno parte altre famose scrittrici. Recentemente il vostro gruppo ha perso la brava e compianta Edith Layton, cosa ci puoi dire di questa esperienza come blogger?

A tutte noi piaceva l’idea di parlare direttamente ai lettori, ma tenere un blog per ciascuna ci avrebbe preso molto tempo e avremmo raggiunto meno pubblico. L’idea si concretizzò quando Susan King e io pranzammo con la nostra web mistress. Chiedemmo poi a diverse amiche scrittrici di romance storico se fossero interessate a un blog collettivo e, con mia sorpresa, tutte dissero di sì. Visto che scriviamo libri dello stesso genere, pensavamo che agli ammiratori di una potevano benissimo piacere anche i romanzi di un’altra delle Word Wenches. Così abbiamo un pubblico più vasto e scriviamo di diversi argomenti.


Before becoming a full time writer you were a freelance graphic designer, so definitely something quite different from a romance author, how hard was the transition from one world to another? What part of yourself were you forced to give up, if there were one? And what did you earn in return?

I like to say that being a freelance graphic designer was great preparation for becoming a writer because I was used to irregular income and no benefits. Since the US still doesn’t have universal health care, that’s a big issue! But while I liked being a designer, I’d always felt I wouldn’t be doing it forever. When I started writing and sold my first book three months later, I felt as if I’d finally discovered what I wanted to do when I grew up. My design background shapes the person I am, so I don’t feel as if I’ve lost anything. And I love being a storyteller, so it’s all positive.


Prima di divenire scrittrice a tempo pieno, eri una disegnatrice grafica freelance, quindi decisamente lontana dalla figura di autrice di romance. Quanto è stata difficile la transizione da una mondo all’altro? C’è forse stata una parte di te stessa a cui hai dovuto rinunciare, e cosa ne hai eventualmente guadagnato in cambio?

Devo dire che essere una disegnatrice grafica freelance ha costituito una grande preparazione per il mestiere di scrittrice, perché ero abituata a guadagni irregolari e a nessun benefit. E questo rappresenta un grande problema, dato che gli Stati Uniti, a tutt’oggi, non hanno una copertura sanitaria per tutti, come la vostra mutua! Ma benché mi piacesse il lavoro di disegnatrice, ho sempre intuito che non l’avrei fatto per sempre. Quando iniziai a scrivere, e dopo soli tre mesi riuscii a far pubblicare il mio primo libro, mi sentii come se avessi finalmente scoperto cosa volevo fare “da grande”. La mia passata esperienza nel mondo del design ha modellato la persona che ora sono, quindi non mi pare di aver perso nulla. E visto che amo essere una narratrice, è tutto positivo.


Writers somehow always show themselves in their novels, you have been writing for twenty-three years now, do you think that with time passing by and having acquired experience, your books do reflect you less or more? Did you learn how to hide or do you feel more comfortable and can reveal more?

Books always reflect a writer, but often what shows up in a story is the feeling behind an event, not the event itself. In other words, something terrible may happen to one of my characters. I didn’t experience that particular thing, but there was something in my life that created an emotion that I can project into a story.
Sometimes it isn’t even something that happened to me that gets projected. It might be something that I read about, and it gripped my imagination.


Ogni romanzo ci parla in qualche modo del suo autore, e tu scrivi ormai da ventidue anni, pensi che con il trascorrere del tempo, e con,l’esperienza da te acquisita, i tuoi libri ti riflettano di più o di meno? Hai imparato come nasconderti, oppure sentendoti più a tuo agio puoi rivelarti maggiormente?

I libri riflettono sempre lo scrittore, ma spesso ciò che compare è il vissuto emotivo dietro un evento, non l’evento in quanto tale. In altre parole, qualcosa di terribile può accadere a uno dei miei personaggi senza che io ne abbia fatto personalmente l’esperienza, ma nella mia vita c’è stato qualcosa che ha creato un’emozione alla quale sono in grado di ricollegarmi e che posso proiettare nella storia. A volte a essere proiettato non è nemmeno ciò che mi è accaduto, bensì qualcos’altro di cui ho letto e che ha catturato la mia immaginazione.


Your are renowned for the psychological depth of your characters and for the meticulous research of your stories: how do you actually prepare for a book and how long does it take?

That varies a lot. When I’m using a setting in Regency Britain, I already have as solid foundation of knowledge, though I always research some new topics for each book just to add some freshness. My more exotic settings, like India and China and Central Asia, required a lot more research. I like to read accounts of people who lived in that time and place. I might spend years reading in a topic that interests me before a story shapes up.
The basic plotline for a story can also take quite some time to develop. Or sometimes the basic idea for a book appears in a finger snap. There’s no one pattern that always holds.


Sei una scrittrice apprezzata per l’approfondimento psicologico dei personaggi e per le ricerche meticolose su cui basi le tue storie: come ti prepari per un libro, e quanto tempo impieghi?

Dipende, può variare molto. Se uso un’ambientazione regency ho già una solida base di conoscenze, tuttavia svolgo sempre delle ricerche su qualche nuovo argomento per ogni libro, in modo da aggiungere freschezza al racconto. Le mie ambientazioni più esotiche, come l’India, la Cina e l’Asia centrale, richiedono invece molta più ricerca. Mi piace leggere resoconti di persone che hanno vissuto in quei luoghi e in quel tempo. Posso trascorrere anni leggendo di un argomento che mi interessa, prima che effettivamente una storia prenda forma. La trama di base può anche impiegare parecchio tempo per svilupparsi. Oppure, a volte, l’idea per un libro compare così, in un attimo. Non c’è uno schema che si ripete immutabile.


Another of your peculiarities, are the exotic setting you often choose for your novels as we have seen in the Silk and the Bride trilogies: India, China, Australia, absolutely more interesting and stimulating than the usual England of the beginning of 19th century! Those settings, were they born from a personal curiosity or from the desire to write something different from the average romance?

My exotic settings usually come from my curiosity. As a child, I’d sit at a desk in the classroom and study the maps that hung in a rack at the front of the room. I’d look at the emptiness of Central Asia, and wonder what was there. Plus, I love to travel and books give me a great excuse! I haven’t visited Central Asia, but I did visit Egypt, another Muslim society. And while I haven’t been to China, my mother lived there as a girl and loved telling stories about it. If one of my stories demands a particular setting, the information is out there.


Un’altra tua peculiarità è appunto rappresentata dalle ambientazioni esotiche che spesso scegli per i tuoi romanzi, come quelle delle trilogie Silk [Silk and Shadows (Di seta e d’ombre, “I Romanzi” n. 734), Silk and Secrets (Il fiore del deserto, “I Romanzi” suppl. n. 7 al n. 501), Veils of Silk (Ali di seta, “I Romanzi” n. 744), (NdR)] e Bride [The Wild Child (La pazzia del cuore, “I Romanzi” n. 500), The China Bride (La donna di giada, “I Romanzi” n. 515), The Bartered Bride (di prossima pubblicazione), (NdR)]: l’India, la Cina, l’Australia, decisamente molto più interessanti e stimolanti della solita Inghilterra di inizio Diciannovesimo secolo! Queste ambientazioni sono nate da una tua curiosità personale oppure dal desiderio di scrivere qualcosa di differente dal consueto romance?

Le ambientazioni esotiche nascono dalla mia curiosità. Da bambina sedevo al banco in classe e studiavo le mappe geografiche che stavano appese alla parete di fronte. Guardavo lo spazio dell’Asia centrale, che era vuoto, e mi chiedevo cosa mai ci fosse lì. Inoltre, siccome amavo viaggiare, i libri mi fornivano una bella scusa per farlo (almeno con la mente). Non ho visitato l’Asia centrale ma sono stata in Egitto, un’altra società mussulmana. Non sono stata nemmeno in Cina, ma mia madre ci visse da ragazza e amava raccontarmi storie al riguardo. Se una delle mie trame richiede un’ambientazione particolare, basta cercare le informazioni.


Your debut was a traditional Regency, The Diabolical Baron, but you soon changed direction, how and when did you realize that wasn’t your path?

Four of my first traditional Regencies drafted at about 120K words when they were supposed to be 75K. Obviously, I write long. <G> So it made sense to move into the longer, more intense books. Also, the longer books made more money so I could afford to become a full time writer.


Hai debuttato con un regency tradizionale, The Diabolical Baron (inedito in Italia), ma hai cambiato direzione poco dopo. Come e quando ti sei resa conto che quella non era la tua strada?

Quattro dei miei primi regency tradizionali erano lunghi 120.000 battute, quando la lunghezza richiesta era di 75.000. Ovviamente tendevo a una scrittura più fluente, quindi aveva senso passare a libri più lunghi e intensi. Fra l’altro, i romanzi più lunghi venivano pagati di più, così mi sono potuta permettere di diventare scrittrice a tempo pieno.


In your works you often treat, with tact and discretion, unusual subjects as pedophilia and child abuse like in Silk and Shadows, alcoholism in The Rake, mental illness in The Wild Child, death and dying in One Perfect Rose, just to name a few, what pushed you to face them and how did you insert them within the purely romantic parts?

I’m interested in people who have the strength to heal even after devastating experiences. Trauma is not that uncommon in real life—I like the hopefulness of people who have been damaged, yet become “stronger in the mended places.” This actually works well with romance and creating a believable happy ending. I think dealing with the dark side makes the stories stronger, and also gives hope to people who are going through hard times. Because there really are such happy endings in real life.


Nei tuoi libri spesso tratti, con discrezione e tatto, argomenti inusuali: la pedofilia e l’abuso sui minori in Silk and Shadows, l’alcolismo in The Rake [di prossima pubblicazione in edicola nella nostra collana “Emozioni” (NdR)], la malattia mentale in The Wild Child, la morte e il suo approssimarsi in One Perfect Rose [Le spine del desiderio, “I Romanzi” n. 772, (NdR)], tanto per citarne alcuni. Cosa ti ha spinto ad affrontarli e come li hai mescolati con le parti puramente romantiche?

Mi interessano le persone che hanno la forza di guarire anche dopo aver passato esperienze devastanti. I traumi non sono poi così rari nella vita reale; mi piace la carica di fiducia espressa da chi è stato colpito eppure diviene più forte proprio in quelle parti di sé che hanno maggiormente sofferto e che sono state curate. Questo si accorda bene con il romance e con la creazione di un lieto fine credibile. Credo che trattare della parte oscura renda le storie più valide e doni anche una speranza a quelle persone che stanno affrontando momenti difficili. Perché nella vita reale esiste davvero il lieto fine.


A theme strongly present in all your production is violence, both physical and psychological, whether it being a society's one or among the sexes. This is historically accurate and very realistic, but romance is a genre that often eludes reality and sweetened it to its own purposes. In your opinion, what’s the importance of violence, yesterday as today, moreover how and why did you use it literarily?

That’s very perceptive—no one has ever asked me about my continual ponderings about violence, though I’ve been aware of this since my first book. Violence can be necessary in a good cause—refusing to fight can lead to subjugation and worse. Theologians have developed guidelines about what constitutes a “just war.”
Yet violence can be misused and is devastating when is gets out of hand. So what is acceptable violence? When is it justified, when is it not justified but forgivable, and when is it utterly beyond redemption? When do war heroes become war criminals? I think almost everyone has the capacity to be violent under some conditions—a gentle mother can be a wildcat when her children are threatened. There are no absolute answers, but the topic continues to engage me.


Un tema fortemente presente in tutta la tua produzione è quello della violenza, tanto fisica che psicologica, sia esercitata dalla società sia tra i sessi. Tutto ciò è accurato dal punto di vista storico ed è estremamente realistico, ma il romance è un genere che spesso elude la realtà e la edulcora per i propri scopi. Secondo la tua opinione, qual è l’importanza della violenza, ieri come oggi, e come e perché l’hai usata letterariamente?

Sei molto percettiva: nessuno mi ha mai chiesto delle mie continue riflessioni sulla violenza, tuttavia ne sono stata cosciente sin dal primo libro. La violenza può essere necessaria per una buona causa: rifiutarsi di combattere può portare alla sottomissione o peggio. I teologi hanno sviluppato delle linee guida su ciò che costituisce una “guerra giusta”. Ma della violenza si può abusare ed è devastante quando sfugge di mano. Quindi, cos’è la violenza accettabile? Quando è giustificata, quando non lo è ma è perdonabile, e quando è completamente al di là di qualsiasi redenzione? Quando gli eroi di guerra divengono criminali di guerra? Penso che praticamente tutti abbiano la capacità di essere violenti in determinate circostanze: una madre gentile può diventare una tigre se i suoi figli sono minacciati. Non ci sono risposte assolute, ma l’argomento continua ad appassionarmi.


In your novels as a counterpart of violence, there always are the possibility and the pursuit of redemption and the centrality of compassion, but forgiveness doesn’t and cannot come until justice is somehow re-established and the price paid. Am I wrong?

As I said, you’re very perceptive! Perhaps if I were a more enlightened soul, I’d be willing to write about forgiveness without some kind of justice and remorse occurring first, but I’m human, and in my fictional world, I can make sure that forgiveness isn’t won too easily. Saying “I’m sorry”—like badly behaved politicians often do!—is not enough. Part of the creed of Alcoholics Anonymous and other 12 Step programs is to examine past errors and do one’s best to make amends. That makes sense to me.


Nei tuoi romanzi come contraltare della violenza troviamo sempre la possibilità e la ricerca della redenzione, nonché la centralità della compassione, ma il perdono non arriva e non può arrivare se la giustizia non è in qualche maniera ristabilita e un prezzo pagato. Mi sbaglio forse?

Come ho già detto, sei molto percettiva! Forse se io fossi maggiormente un’anima pia, sarei disposta a scrivere del perdono senza che un qualche tipo di giustizia e di rimorso si siano verificati prima. Ma sono umana, e nel mio mondo immaginario mi posso assicurare che il perdono non si ottenga troppo facilmente. Dire “mi dispiace”, come spesso fanno i politici che si sono comportati male, non è abbastanza. Parte del credo degli Alcolisti Anonimi, per esempio, è quello di esaminare gli errori passati in modo da impegnarsi al proprio meglio per fare ammenda. Ecco, questo ha un senso per me.


In Uncommon Vows you dedicated pages of rare intensity and lyricism to the religious sense of the protagonists, another neglected subject by romance writers, quite strangely I would say, considering the importance of religion in every time and culture.

Spiritual belief is one of the great questions of life, and one that is faced by almost everyone sooner or later. Yet too often popular fiction ignores religion and spirituality. My stories never proselytize—I’ve touched on all the great world religions in different books, and have tried to do so with respect and acceptance. To me, that makes stories stronger and more real.


In Uncommon Vows [Promesse, “I Romanzi Big” n. 10 suppl. al n. 839, (NdR)] hai dedicato pagine di rara intensità e lirismo al sentimento religioso dei protagonisti, un altro argomento negletto dalle scrittrici di romance, stranamente direi, considerata l’importanza della religione in ogni epoca e in ogni cultura.

Il credo religioso è una delle grandi questioni della vita, che quasi tutti prima o poi affrontano. Eppure, troppo spesso la narrativa popolare ignora religione e spiritualità. Le mie storie non intendono fare del proselitismo, e in differenti libri ho parlato di tutte le grandi religioni del mondo, cercando di farlo con rispetto. Per me, questo rende le storie più forti è più vere.


Romance has often been accused, also by feminists, of contribute maintaining women in a submissive position, by indicating them as modeling just the role of mothers and wives and putting men at the centre of their lives instead of themselves. What do you think about it?

Well, I’m a feminist and write romance, so obviously I don’t agree. <G> Superficially, romance is very traditional and conservative, and some books really are that way. But more often romance is subversive because of the strong heroines and egalitarian relationships depicted. At least, that’s true of American romances—I’m not as familiar with those written in other countries.


Il romance è stato spesso accusato, anche dalle femministe, di contribuire a mantenere le donne in una posizione di sottomissione, proponendo come modelli solo i ruoli di madre e moglie e mettendo sempre gli uomini al centro delle loro vite, anziché loro stesse. Tu cosa ne pensi?

Be’ io sono una femminista e scrivo romance, e ovviamente non sono d’accordo. Superficialmente il romance è molto tradizionale e conservatore, e in effetti alcuni libri sono proprio così. Ma più spesso il romance è sovversivo per le eroine forti e le relazioni egalitarie che vengono descritte. Perlomeno, questo è vero per i romance americani, non conosco quelli scritti altrove.


Which among all of your books has been the more emotionally stressing to write and which one the easiest? Or are you perhaps one of those authors who is constantly in control and succeeds in keeping a certain distance from their own material, even if it doesn’t seem to me at all?

Oh, I’m always emotionally involved with my characters! I’m in control of them in the sense that they never surprise me by running off in strange directions. I think that only happens when an author doesn’t know her characters well enough. I can’t think of one that was noticeably more difficult to write. All my characters suffer before finding happy endings.<G>

Fra tutti i tuoi libri, quale è stato il più emotivamente faticoso da scrivere e quale il più facile? O forse, benché a me non sembri, sei una di quelle autrici che ha sempre il controllo pieno e riesce a mantenere una certa distanza dal proprio materiale?

Oh, io sono sempre coinvolta emotivamente dai miei personaggi! Ne ho il controllo nel senso che non mi sorprendono mai e che non fuggono in strane direzioni. Ritengo che questo accada solo quando uno scrittore non conosce abbastanza bene i suoi personaggi. Non riesco a pensare a un libro che sia stato notevolmente più difficile di altri da scrivere. Tutti i miei personaggi soffrono, prima di trovare il lieto fine.


You wrote many beautiful novels so I was wondering, having each readers their own favorites for sure, which is the one character and the one book that touched your heart the most of all you created?

I love all my stories and characters, but if forced to choose, I’d say that Reggie Davenport, the alcoholic hero of my book The Rake, was closest to my heart.


Hai scritto molti splendidi romanzi e certamente ogni lettore avrà il proprio favorito, ma quali sono per te il personaggio e il libro, fra tutti quelli che hai creato, che più ti hanno toccato il cuore?

Amo tutti i miei personaggi, ma dovendo scegliere direi che Reggie Davenport, il protagonista alcolizzato di The Rake è il più vicino al mio cuore.


You were always a voracious reader and had a long time passion for sci-fi and fantasy. Was the Guardian series the occasion to finally give voice to it and to experience a different kind of narrative freedom?

Oh, yes! I love blending fantasy elements with historical romance—I think they go together very well. But the market place seems to prefer classical historical romances, so I’m writing them again.


Sei sempre stata un’avida lettrice e nutri una passione di lunga data per la fantascienza e il fantasy: la serie dei Guardiani è quindi stata l’occasione per sfogare finalmente questo amore o per sperimentare un diverso tipo di libertà narrativa?

Oh, sì! Adoro mischiare elementi fantasy con il romance storico, credo si accordino molto bene. Ma il mercato sembra preferire i romance storici classici, così sono tornata a scriverli.


Let’s talk about Stolen Magic, its hero has already started stealing the scene in A Kiss of Fate

What can I say? I’m a sucker for knife-edged, controlled but dangerous blond men. Poor Simon—I’d had the idea for this story for years, and he’s the one who had to deal with the bad magic that turned him into a unicorn. <g> My three Guardian books are all stories of what really happened behind the scenes to make history turn out the way it did. Of course, those stories are also built around a romance.


Parliamo adesso di Magia rubata: il suo eroe, Simon Malmain, aveva già iniziato a rubare la scena in A Kiss of Fate [Un bacio del destino, “I Romanzi” n. 875, (NdR)]...

Che cosa posso dire? Sono una patita degli uomini biondi, graffianti, controllati ma pericolosi. Povero Simon, erano anni che avevo quest’idea per una storia ed è toccato proprio a lui avere a che fare con la magia nera che lo ha trasformato in unicorno… I tre libri della serie dei Guardiani raccontano di ciò che è davvero successo dietro le quinte, affinché la Storia si dirigesse nella direzione verso la quale è effettivamente andata. Naturalmente, le tre trame sono anche costruite intorno a una storia d’amore.


Now you are back to straight historical romance with your new Lost Lords series: glad, enthusiast or resigned?

I’m fine with returning to straight historicals now that I’ve had time to refresh myself writing other kinds of books. But I do love writing fantasy, so now I’m writing a historical fantasy trilogy for the young adult market as well as historical romance for adults.


Adesso che con la tua nuova serie Lost Lords sei tornata al romance tradizionale, ti senti contenta, entusiasta o rassegnata?

Mi va bene tornare al romance storico tradizionale, ora che ho avuto tempo di rinnovarmi scrivendo un altro tipo di libri. Ma adoro scrivere fantasy, quindi adesso sono impegnata sia con una trilogia fantasy young adult, cioè per adolescenti, sia con una storica per adulti.


Would you share with us your future projects, what are you working on right now for instance?

Well, I’m working on the first young adult historical fantasy, and I’ve written a synopsis for the third Lost Lord book. The hero is a fellow who turned up in the second book. Never Less Than a Lady, and I couldn’t resist him.


Raccontaci dei tuoi progetti futuri: su cosa stai lavorando ora, per esempio?

Ho appena terminato il primo volume della serie fantasy young adult e ho scritto la sinossi del terzo romanzo della serie Lost Lords. L’eroe è un tipo apparso nel secondo libro Never Less than a Lady, al quale non ho potuto resistere.


Anything else you would like to add for your Italian readers?

The world would be a very sad place without Italian food, Italian art, and most of all, the Italian people! I’m glad so many of my books have been published in Italy.

Vorresti aggiungere qualcos’altro per i tuoi lettori italiani?

Il mondo sarebbe un posto molto triste senza il cibo italiano, l’arte italiana e soprattutto gli Italiani! Sono felice che così tanti dei miei libri siano stati pubblicati in Italia.




ESTRATTO

da Magia Rubata

Monmouthshire
1748

Quale conte di Falconer, Simon Malmain viaggiava con un seguito di carrozze e di cocchieri, e senza dubbio con il suo valletto. In veste di principale responsabile del Consiglio dei Guardiani incaricato di vegliare sul rispetto della legge, camminava in solitudine, un’ombra più scura nella notte.
Il cielo era plumbeo di nubi, ideale per le azioni segrete. Simon era interamente vestito di nero; perfino i capelli biondi erano celati sotto il cappello a tricorno. Non che temesse lord Drayton, i cui poteri erano meno impressionanti delle sue ambizioni; ma un cacciatore saggio non lasciava nulla al caso.
Aveva lasciato il cavallo in un campo, in modo da potersi avvicinare inosservato a Castle Drayton. Aveva studiato il castello da lontano e parlato con un ex domestico che aveva lasciato il servizio per paura di dannarsi l’anima. Il padrone di casa al momento risiedeva nel castello; Drayton era tornato di recente da Londra, dove aveva un posto nel consiglio dei ministri. Simon aveva preso in considerazione di affrontarlo in città, poi aveva deciso che quella zona isolata andava meglio. Se si fosse verificato uno scontro a base di artifici magici, meno persone rischiavano di esservi coinvolte, meglio era.
Il castello si ergeva su un costone roccioso annidato nell’ansa di un fiumiciattolo affluente del Severn. Nel corso dei secoli la costruzione originale era stata ristrutturata e ampliata, ma il sito restava un’imponente altura fortificata, scelta per respingere gli attacchi. Dei soldati avrebbero avuto vita dura tentando di penetrare nel castello. Per Simon era un gioco da ragazzi.
Incontrò la prima barriera quasi in vetta alla sommità. Era uno “scudo” d’avvertimento sorprendentemente sofisticato. Drayton doveva aver fatto pratica. Simon disegnò nell’aria con una mano una serie di simboli. Un varco dell’altezza di un uomo si aprì nel “guscio” d’energia. Lui superò la soglia e richiuse il portale dietro di sé, senza essere scoperto. Avrebbe anche potuto neutralizzare tutte le difese magiche, ma non c’era alcun motivo di allarmare Drayton.
La barriera successiva era costituita dal portone chiuso del castello. Fortunatamente un portoncino d’ingresso laterale era stato ricavato nel muro di cinta, ben occultato dalla vegetazione lussureggiante. La serratura, protetta da un incantesimo, non costituì un problema per Simon. Zittì il cigolio dei cardini e si richiuse silenziosamente l’uscio alle spalle. Meglio lasciarlo con il chiavistello aperto. Dubitava di doversene andare in fretta e furia, ma non dava mai nulla per scontato.
All’ombra del muro, ricorse ai cinque sensi per esaminare il cortile. Due annoiate sentinelle stavano di guardia sulla torretta sovrastante il portone del castello. Nella pacifica Inghilterra, questo particolare rivelava che Drayton era un uomo molto sospettoso. Quelle precauzioni derivavano senza dubbio da una coscienza sporca.
Prima di entrare, Simon scrutò il mastio. A quell’ora la maggior parte dei domestici dormiva nei solai o sopra le scuderie, un edificio separato dalla costruzione principale, dietro il castello. Arricciò il naso, disgustato, quando percepì l’energia del luogo. Era volgare e corrotta; coloro che vi risiedevano erano degli esseri vili o brutali. Avvertì una breve nota d’energia femminile, forse di una giovane cameriera. Immaginò che presto la ragazza avrebbe avuto un valido motivo per maledire i genitori che l’avevano messa al servizio di Drayton. Questi infatti avrebbe certo approfittato di lei. Un motivo in più per affrontare quell’individuo, prima che commettesse altre malefatte.
Una stanza d’angolo al primo piano era bene illuminata e Simon intuì che Drayton vi stava lavorando. L’energia del padrone di casa era imperturbata; non si era accorto che il castello era stato violato.
Nascondendosi con un incantesimo di invisibilità apparente, Simon attraversò il cortile e salì i gradini antistanti il mastio. Non ci fu nessuna reazione da parte delle guardie appostate sulla torretta. Ammesso che l’avessero notato, cosa assai improbabile, era parso loro solo come un’ombra.
La serratura della porta del mastio era antica e rudimentale, facile da aprire. Simon entrò nel buio più completo della sala d’ingresso. Dopo essersi fermato a controllare che il locale fosse privo di qualsiasi presenza umana, evocò nel palmo della mano una scintilla di luce magica. La mantenne fioca, giusto quanto bastava per illuminare il tragitto attraverso la grande sala e poi su per l’ampio scalone. Il battito del cuore accelerò mentre saliva: sapeva che la fine della caccia era prossima. Sebbene agisse per volere del Consiglio per far rispettare le leggi delle Famiglie, la caccia in sé appagava un bisogno più antico e primitivo.
Sottili spiragli di luce delineavano la porta della stanza d’angolo. Il pomello girò senza problemi nella sua mano. Come aveva immaginato, il locale era uno studio, arredato sontuosamente e bene illuminato. La luce di una lampada brillava sulle decorazioni a foglia d’oro dei mobili e della cornice dello specchio appeso sopra il camino.
Simon riservò ben poca attenzione agli arredi. Quello che gli interessava era lord Drayton, l’uomo seduto dietro il magnifico scrittoio di fronte alla porta. La sua parrucca incipriata e il vestito di broccato non avrebbero sfigurato a palazzo reale.
Simon aveva trovato la propria preda.
Drayton alzò il capo. Nella sua espressione non c’era alcun segno di sorpresa. Solo… una traccia di soddisfazione? Sicuramente no.
— Guarda guarda… lo stimato lord Falconer, abbigliato come un brigante — esordì Drayton in tono asciutto. — Mi chiedevo quando sareste venuto. Vi aspettavo prima.
— Me la sono presa comoda per raccogliere le prove. — Simon mantenne un tono di voce freddo, ma un campanello d’allarme gli era suonato in testa. Non era normale che un mago fosse così tranquillo trovandosi di fronte a un emissario ufficiale del Consiglio dei Guardiani. — Non che sia stato difficile, nel vostro caso. Di recente avete fatto ben pochi tentativi di occultare le vostre trasgressioni alle regole dei Guardiani.
Drayton si abbandonò contro la spalliera della sedia, giocherellando oziosamente con la penna d’oca. — Di che cosa mi si accusa?
Simon estrasse da una tasca interna un fascicolo ripiegato e lo depose sullo scrittoio. — Ecco un elenco di quel che so e posso dimostrare, benché non dubiti che ci sia molto di più. Avete utilizzato i vostri poteri con avidità ed egoismo, nuocendo a numerose persone innocenti. — Simon scosse il capo, ancora stupito dall’aridità di cuore del suo interlocutore. — Come avete potuto incoraggiare la ribellione giacobita, sapendo quante persone sarebbero morte? Quelle povere anime non vi hanno impietosito?
— Non particolarmente. Poche vittime sono state una grave perdita per l’umanità.
Simon represse la collera scatenata dalle parole di Drayton. Perdere il controllo lo avrebbe messo in svantaggio. — Vi consiglio di consultare i capi d’accusa. Se c’è qualcosa che vorreste confutare, è il momento adatto.
Drayton sfogliò le carte. — Un lavoro ammirevole. — Inarcò le sopracciglia solo quando lesse l’ultima pagina. — Ero convinto che questo non lo avreste scoperto. Ben fatto. Fate onore al vostro lignaggio. — Drayton abbandonò di nuovo le carte sullo scrittoio. — Come sospettavate, non è un elenco completo dei miei misfatti, ma basta e avanza per i vostri scopi.
Quel colloquio stava procedendo in modo del tutto inaspettato. Drayton si comportava come se fosse invulnerabile, eppure i suoi poteri magici non erano mai stati al di sopra della media. In silenzio, Simon cominciò ad analizzare la stanza, in cerca di pericolose anomalie. A voce alta, disse: — Come sapete, ci sono due livelli di punizione. Voi ammettete spontaneamente di aver violato le leggi dei Guardiani. Siete dunque pronto a giurare sulla vostra testa che non accadrà mai più?
Un sorrisino beffardo spuntò sulle labbra di Drayton. — Non penserete che lo faccia, vero?
— E comunque, immagino che non manterreste la parola — replicò Simon in tono reciso. — Non mi lasciate altra scelta se non quella di privarvi con la forza dei vostri poteri.
— Toglietemeli, Falconer. — Drayton ridusse gli occhi a due fessure. — Se ne siete capace.
Simon ebbe un attimo di esitazione. Distruggere i poteri magici di un’altra persona era un processo sgradevole per entrambe le parti, e accadeva molto raramente. I suoi sensi erano in stato di massima allerta: la reazione di Drayton a quel braccio di ferro era assurda. Simon captò un sottile filo d’energia che partiva dal suo interlocutore verso una destinazione ignota, ma nient’altro gli parve fuori posto. Perché allora il mago era così sicuro di sé?
Drayton allungò una mano, velata da un incantesimo, verso un cassetto dello scrittoio. Vedendo attraverso la magia, Falconer osservò incredulo l’uomo estrarre una pistola. Drayton pensava veramente che un mezzo di difesa così semplice gli sarebbe bastato per proteggersi dalla giustizia?
Con un gesto rapidissimo per incanalare l’energia, Simon distrusse il meccanismo interno della pistola… e nello stesso istante fu investito da un potere magico diverso da qualsiasi cosa avesse mai sperimentato. Ogni fibra del suo essere ne fu attaccata.
Ansimando in cerca d’aria, Simon si rese conto di che cosa stava cadendo eppure era incapace di proteggersi, e tanto meno di contrattaccare. Drayton aveva estratto la pistola per distoglierlo dal vero assalto. Ma da dove diavolo stava traendo un potere simile quel bastardo? Era immenso, molto maggiore di quello che mostrava di possedere. Una forza simile non veniva dal nulla.
Simon riuscì a evocare i suoi sensi più profondi e fu sconcertato nel vedere che il sottile filo d’energia che aveva visto emanare da Drayton era diventato un fiume di fuoco. Una forza straordinaria che lui incanalò in onde infuocate indirizzandole verso Falconer. Agonizzante, questi si dibatté sul pavimento, con la terribile sensazione di essere arso vivo, e che i suoi arti venissero strappati e riforgiati, come nella fucina di un fabbro. Il sangue gli pulsava nelle orecchie, quasi soffocando la risata di Drayton e uno strano rumore lacerante.
Simon tentò di fare appello ai propri poteri magici, ma era completamente sopraffatto. La sua mente si stava come frantumando, dissolta dalle fiamme magiche di Drayton.
— È da tanto che aspettavo di farlo, Falconer — sibilò il suo avversario. — Nella vostra arroganza, pensavate di potermi prendere. Invece sono io a sconfiggervi.
Altra energia rovente investì Simon, traumatizzante come la scarica di un fulmine. Era questa la morte? Eppure lui aveva sempre pensato che la morte sarebbe stata un sereno benvenuto, non quell’inferno di dolore e di fiamme.
L’ultima scossa lo fece svenire. Poi, misericordiosamente, la sofferenza cominciò a diminuire. Immaginando di avere perso i sensi solo per un breve momento, Simon si sforzò di rimettersi in piedi. Ma il corpo gli era sconosciuto, goffo e inservibile. Stava cercando di sollevarsi non con le braccia, ma… con delle zampe anteriori?
Chiedendosi se stesse sognando, si costrinse ad alzarsi e notò che la sua visione della stanza era curiosamente distorta. Ma nessun sogno poteva sembrare così reale. L’odore dei libri, dell’inchiostro e della polvere era acutamente intenso, e aveva ogni muscolo indolenzito.
Girò su se stesso e per poco non inciampò nei propri piedi. Il suo corpo non era più… il suo. Abbassò lo sguardo e fu costretto a voltare la testa per guardarsi. Incredibilmente, vide quattro zampe che terminavano con degli zoccoli, impigliati in alcuni stracci di stoffa nera: i brandelli del suo abbigliamento. Reprimendo a stento una sensazione di panico, si guardò intorno e vide che Drayton stava gongolando.
La paura lo invase quando riconobbe nell’espressione del suo avversario una feroce cattiveria. Si ritrasse da Drayton, sferzando l’aria con la coda.
La coda?!
Freneticamente girò la testa, riuscendo in qualche modo a sbattere contro lo scaffale dei libri che gli stava alle spalle. Ignorando il dolore, rivolse lo sguardo allo specchio appeso sopra il camino.
Nel riflesso scorse un luccicante unicorno bianco.
2
Simon fissò inorridito la propria immagine allo specchio. Non vi trovava traccia di se stesso: solo una creatura mitologica dal manto chiaro, un corno argenteo e occhi dall’espressione agitata. La coda, che istintivamente sferzava l’aria, era lunga e terminava con un ciuffo di peli: sembrava più la coda di un leone che quella di un cavallo, ma il resto del corpo mostrava fattezze equine e una criniera fluente. Non era con la testa che aveva urtato la libreria, bensì con il corno a spirale che si allungava dalla fronte equina.
Malgrado la prova fornita dagli occhi – occhi ai lati della testa, non appaiati sotto la fronte – gli era difficile accettare ciò che vedeva. Drayton poteva aver creato un’illusione talmente realistica da sembrare vera?
— Non ci credete, eh? — Drayton rise. — Siete diventato un animale leggendario, una creatura che mi conferirà più potere di qualsiasi Guardiano che sia mai esistito.
Simon sentì la minaccia aumentare in modo soffocante. C’era un aspetto importante che riguardava gli unicorni, ma la sua mente in quel momento era troppo confusa e spaventata. La conoscenza che gli serviva giaceva sepolta al di là di ogni consapevolezza.
— Se vi è rimasto abbastanza senno per comprendere la vostra situazione, forse vorrete recitare una preghiera, Falconer. — Sussurrando una semplice parola, accompagnata da un breve gesto della mano, Drayton avvolse la sua vittima in un incantesimo vincolante.
Fasci di pura energia vorticarono intorno a Simon, immobilizzandolo. Drayton annuì con aria soddisfatta prima di rivolgere l’attenzione a un altro sortilegio. Mormorò una lunga formula magica per produrre dal nulla un cerchio di luce intrecciata che li racchiuse entrambi nella sua circonferenza.
La mente offuscata di Simon comprese che Drayton si era preparato in anticipo per un atto di magia rituale molto complesso, in modo da avere bisogno soltanto di pochi ordini orali per realizzare in modo completo l’incantesimo. Questa consapevolezza gli richiamò alla memoria un ricordo relativo agli unicorni: se venivano uccisi con una magia rituale, il loro corno sarebbe diventato un impareggiabile strumento di potere. Drayton intendeva ucciderlo e impossessarsi del corno, sbarazzandosi così di un nemico e aumentando i propri poteri in un colpo solo.
Falconer si sentì pervadere dalla rabbia. Cominciò a contrastare i vincoli d’energia che lo immobilizzavano, ma questi si rafforzavano mentre lottava.
Il corno! Quella parte dell’unicorno aveva proprietà magiche. Simon girò la testa all’indietro e infilzò con il corno a spirale uno dei lacci d’energia che gli legavano le zampe posteriori. La punta aguzza gli scalfì dolorosamente una zampa, ma il laccio si spezzò con uno schiocco. Con dei brevi affondi recise gli altri legacci fino a liberare completamente le zampe. Poi, furiosamente, caricò Drayton, con il corno abbassato per dare battaglia.
Riuscì quasi a trafiggere il mago, ma questi si tuffò dietro l’imponente scrittoio di legno massiccio, alzando nello stesso tempo uno scudo protettivo d’energia magica. Simon colpì diverse volte lo scudo senza alcun effetto prima di accorgersi che Drayton stava sussurrando un’altra formula magica. Era giunto il momento di fuggire.
Spiccò un balzo, provando una scossa violenta quando uscì di forza dal cerchio rituale. Ma senza mani non poteva aprire la porta. Dopo un attimo di confusione, si rigirò e scalciò, usando tutta la forza del suo corpo da equino per colpire la porta con gli zoccoli posteriori. La serratura a scatto si ruppe.
Simon si precipitò fuori dalla stanza e raggiunse le scale in pochi secondi, ma poi frenò la corsa zampettando disperatamente, con il rischio di cadere di sotto. Come poteva scendere i gradini senza fratturarsi le zampe o rompersi il collo? All’indietro? Cercò di analizzare le possibilità, ma le sue facoltà mentali erano ancora parecchio confuse.
— Che tu sia maledetto, Falconer! — L’urlo furioso di Drayton lo raggiunse dallo studio.
Sentendo che la magia vincolante lo avvolgeva di nuovo, Simon agì d’istinto e si lanciò imprudentemente giù dalle scale in tre salti, confidando nella fortuna e nell’equilibrio fornito da quattro zampe. Mentre attraversava come un fulmine il vasto salone d’ingresso, diretto verso l’entrata, un gruppetto di domestici semisvestiti si precipitò da una porta laterale, bloccandogli la strada.
Dal primo piano Drayton gridò: — Fermate quell’animale, ma non uccidetelo!
Simon abbassò la testa e partì alla carica. I domestici, a parte uno, si sparpagliarono impauriti. L’unico audace afferrò una sedia per la spalliera e la brandì per difendersi, agitandola davanti al muso dell’unicorno. Un cavallo si sarebbe fermato. Simon invece scartò all’improvviso quanto bastava per urtare l’uomo con una poderosa spallata. La sedia si fracassò e il domestico urlante venne sbattuto con forza contro un muro.
Stavolta, quando raggiunse la porta d’ingresso, Simon sapeva già che doveva girarsi e scalciare. Il legno massiccio era molto più spesso e pesante della porta dello studio e non cedette subito, ma Simon lo sentiva vibrare sotto l’impatto delle sue zampe posteriori.
Una dozzina di calci rimbombanti frantumarono il chiavistello. Simon girò su se stesso e con poche spallate si aprì la strada verso l’esterno. Il cortile era una decina di gradini più in basso. Balzò a terra con un unico salto. Gli zoccoli e le zampe posteriori gli formicolavano per i calci sferrati contro il legno, ma non abbastanza da rallentarlo.
I portoni della cinta muraria esterna erano alti e imponenti. Scartò a destra, contento di aver lasciato aperto il portoncino laterale. Solo che, non essendo abituato alle dimensioni del suo nuovo corpo da equino, urtò con la testa l’arcata di pietra. Abbassò il capo e uscì di corsa.
Lasciandosi alle spalle Castle Drayton, galoppò precipitosamente giù dall’altura, trovando piacere nella forza e nella velocità strabiliante che riusciva a raggiungere. Era libero…
Era prigioniero di un’oscura magia. Quel poco che gli restava della mente di Simon si oppose all’irragionevole esaltazione della velocità. Doveva pianificare cosa fare… eppure la sua nuova natura animale bramava soltanto di sentire il vento nella criniera e il tappeto erboso sotto gli zoccoli.
Consapevole di quanto fosse visibile il suo lucido manto bianco, corse a nascondersi nella vicina foresta che si inoltrava nel Galles, verso ovest. Quando fu a distanza di sicurezza dal castello, si fermò e si riparò sotto la chioma di un albero, ansimando più per lo shock che per lo sforzo fisico.
Se non altro, almeno per il momento, era scampato alla morte. Scoprì che, a dispetto del disorientamento mentale, riusciva ancora a ragionare, seppure lentamente e con difficoltà. Non sapeva più raccapezzarsi nei calcoli matematici con cui gli piaceva trastullarsi, ma il ricordo degli avvenimenti della sua vita restava intatto. Era ancora più o meno se stesso.
Gli era possibile rompere l’incantesimo che lo aveva mutato d’aspetto? Provò a chiamare a raccolta i suoi poteri soprannaturali, ma senza successo. Preoccupato, provò ad attuare un incantesimo semplice. La luce magica gli veniva naturalmente: l’aveva creata fin nella culla. Ma adesso niente. Tentò altri piccoli trucchi con lo stesso risultato sconfortante.
Come poteva vivere senza magia? Si rifiutava di prendere in considerazione quella possibilità. Da qualche parte c’era una soluzione che gli avrebbe restituito se stesso. Doveva solo trovarla.
Strofinò la testa contro il tronco dell’albero che gli forniva riparo. Riflettere gli procurava l’emicrania: il cervello di un unicorno non era fatto per il pensiero razionale. Il che significava che doveva pensare il più possibile per mantenere viva la sua umanità. La mente sopraffina e disciplinata di Simon Malmain rischiava di essere sopraffatta dal corpo animale che lo ospitava.
La collera distruttiva che aveva provato durante la fuga dal castello era completamente diversa da qualsiasi accesso di rabbia di cui aveva fatto esperienza in forma umana. Era sempre stato d’esempio per la calma e la capacità di non perdere la testa in qualsiasi circostanza. Ora quella tranquillità era svanita del tutto, esattamente come la sua forma umana. Agitò la coda con apprensione, e subito dopo si disprezzò per quel gesto animalesco.
Che cosa sapeva degli unicorni? Erano considerati una leggenda; ma spesso i miti avevano solide fondamenta nella realtà. Si diceva che fossero feroci combattenti, così selvaggi che era impossibile catturarne uno vivo. Sapevano superare in velocità qualsiasi altra creatura, il che era una fortuna, dato che il loro corno era talmente prezioso da renderli preda dei cacciatori. Di conseguenza, forse gli unicorni erano davvero esistiti ed erano stati cacciati finché non si erano estinti. Qualunque fosse la verità, lui adesso era un unicorno.
C’erano anche unicorni femmine? Non ne aveva mai sentito parlare. Forse il caratteristico corno frontale era un segno di potenza mascolina troppo marcato perché la mitologia prendesse in considerazione l’idea che gli unicorni potessero non essere maschi. O forse le femmine della specie erano prive di corno e perciò di nessun valore per i cacciatori, sicché erano scomparse dalla leggenda.
Lentamente, ricominciò a camminare, valutando il suo nuovo corpo. Si sentiva agile, forte e veloce. Anche se Drayton l’avesse fatto inseguire da uomini a cavallo, Simon dubitava che sarebbero stati in grado di raggiungerlo. Alzò la testa e annusò l’aria fredda della notte. I suoi sensi si erano acuiti. I profumi della foresta avevano un’intensità di cui non aveva mai fatto esperienza prima d’allora, e l’udito e la vista erano molto più sviluppati.
Che cos’avrebbe dovuto fare a quel punto? Fosse pure riuscito a raggiungere la residenza di un amico Guardiano, dubitava che questi lo avrebbe riconosciuto. Si immaginò a grattare un messaggio nella polvere con uno zoccolo e si rese conto che non riusciva più a ricordare quale forma avessero le lettere. Ormai non sapeva più né leggere né scrivere: una perdita tanto intollerabile quanto quella dei suoi poteri magici.
Un Guardiano dotato di grande empatia avrebbe saputo intuire la sua essenza umana? Forse un caro amico come Duncan Macrae o la sua arguta consorte avrebbero saputo riconoscerlo, però erano lontani, in Scozia.
Desideroso di superare il senso di disperazione che lo attanagliava, Simon smise di indugiare e si addentrò ulteriormente nella foresta. Accelerò il passo, passando al piccolo galoppo quando trovò un sentiero poco battuto. Aveva bisogno di tempo… tempo per capire quel cambiamento, per valutare di quali poteri aveva ancora il controllo.
Quanto gli restava prima che la natura animale sopraffacesse ciò che aveva ancora di umano?

Furibondo, lord Drayton irradiava una pericolosa energia che fece venire a Parkin, il suo intendente, la voglia di darsela a gambe. Sebbene avesse lui stesso qualcosa di magico, non sarebbe bastato a proteggerlo se il suo padrone avesse voluto sfogare l’ira su di lui. Meglio stare tranquillo e aspettare che sua signoria si calmasse.
Ci volle parecchio tempo, ma dopo aver bruciato una buona metà dei libri che aveva nello studio, Drayton ritrovò la ragione. — Maledetto Falconer! Avrei dovuto immaginare che un mago della sua forza sarebbe stato capace di spezzare il cerchio magico e fuggire. — Drayton si abbandonò a una risata sarcastica. — Era per la sua forza che lo volevo.
— Sì, milord — si azzardò a dire Parkin.
Drayton lo fulminò con un’occhiata. — Il re ha richiesto la mia presenza, perciò domani partirò per Londra. Questo significa che spetta a te catturare l’unicorno. Dev’essere assolutamente catturato, e vivo. Sono stato chiaro?
Nello sguardo di sua signoria brillava una minaccia mortale. Parkin non lo aveva mai visto così fuori di sé. D’altro canto, se fosse riuscito a catturare l’animale, il suo padrone ne sarebbe stato molto compiaciuto. — Capisco, milord. Ma… come si cattura un unicorno?
— Il metodo tradizionale è quello di usare una vergine come esca e lasciare che l’unicorno vada da lei — spiegò Drayton in tono spazientito. — Tu e i tuoi uomini aspetterete nei paraggi con reti e pugnali. Immobilizzate l’animale tagliandogli i garretti, se necessario. Questo gli impedirà di scappare di nuovo. Non mi importa se è ferito. Mi basta che sia vivo e con il corno intatto quando tornerò, tra un paio di settimane.
— La ragazza dev’essere giovane e bella?
— Secondo la leggenda deve solo essere vergine, poiché ciò che attrae l’unicorno è la purezza. — Drayton si strinse nelle spalle. — Fai quel che devi per catturarlo.
La cosa non sembrava tanto difficile. Parkin piegò il capo in un accenno di inchino. — Sarà fatto, milord.
Il suo padrone alzò la mano in un gesto di congedo. — Fai anche riparare questa porta.
— Sì, milord. — L’intendente uscì dallo studio ritirandosi a passo di gambero, contento di aver salvato la pelle. Ora ricordava le storie antiche sugli unicorni catturati grazie a una vergine, ma dove ne avrebbe trovata una a Castle Drayton? Le poche domestiche che vi abitavano o erano vecchie e stanche o erano volgari sgualdrine disposte ad aprire le gambe a chiunque in cambio di una moneta o un complimento.
Tranne Meggie la Matta. Parkin aggrottò le sopracciglia. La ragazza doveva aver passato da un pezzo i vent’anni, ma immaginava che fosse ancora vergine. Tanto per cominciare, era sotto la protezione personale di Drayton, perciò chiunque avesse un briciolo di cervello si teneva alla larga da lei. Se fosse stata di bell’aspetto qualcuno forse avrebbe anche corso il rischio, tanto per divertirsi, ma Meggie era brutta, aveva paura perfino della sua ombra e se ne stava tutto il giorno nei dintorni delle scuderie. Ai cavalli non importava che la ragazza fosse matta, ma al castello tutti la evitavano, come se la sua pazzia fosse contagiosa.
A lord Drayton sarebbe importato se la folle giovane sotto la sua tutela veniva usata come esca? Non avrebbero fatto del male alla fanciulla. Se non era vergine, Parkin avrebbe dovuto cercare nel villaggio vicino, e non sarebbe stato facile convincere i genitori a lasciargli prendere in prestito una delle loro preziose figlie. Era meglio sperare che Meggie la Matta fosse ancora illibata, e che l’unicorno fosse abbastanza vicino al castello da percepire la sua presenza.
Domandandosi da quale distanza un unicorno fosse in grado di sentire una vergine, Parkin andò nel suo studio per fare un elenco degli uomini e degli attrezzi che gli sarebbero serviti. Non appena sua signoria fosse partito per Londra, il mattino dopo, avrebbe organizzato la caccia.

 

This post's content is copyrighted by Mary Jo Putney and Arnoldo Mondadori Editore, has been translated and published with their expressed authorization.
Il contenuto di questo post è protetto da copyright ed è stato tradotto e pubblicato con l'espressa autorizzazione di Mary Jo Putney e di Arnoldo Mondadori Editore.

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Commenti

Ringrazio tantissimo Mary Jo

Ringrazio tantissimo Mary Jo Putney per essere stata nostra ospite e per la sua disponibilità, è stato un vero piacere intervistarla ed ospitarla.

Ed ora ecco la vincitrice del libro autografato: FANNY!
Fanny contattami in privato su Splinder per darmi i tuoi dati. Congratulazioni! 

*****

I really thank Mary Jo Putney for being our guest and for her willingness, it was a real plasure for me interview her and hosting her.

And now the lucky winner of a Mary Jo's signed book: FANNY!
Congratulations!

DA MARY JO PUTNEY Risposta

DA MARY JO PUTNEY

Risposta commento#44 (Dany)

Dany non sei affatto in ritardo! Non quando dici così carine sui miei libri . Non posso dirti qual'è la mia serie preferita. Le amo tutte. Sembra però che la serie che riscuote maggior consenso sia quella degli Angeli Caduti, così magari potresti cominciare da questa. E' ambientata agli inzi del diciannovesimo secolo.
Promesse  è il mio unico medievale. Spero che anche il mio prossimo libro che leggerai ti piacerà!

Mary Jo, decisamente un poco italiana nell'anima se non nei geni.

#44 (Dany) Dany, you're

#44 (Dany)

Dany, you're not at all too late! Not when you say lovely things about my books. <g>   As to which series I like most--I can't answer that.  I love them all.  But the Fallen Angel books seem to be the ones that generate the most response, so maybe you're like to start there.  They're all early 19th century--Uncommon Vows is my only medieval setting.  I hope you like the next books of mine you read!

Mary Jo, definitely a bit Italian in soul if not genetics

Translation comment#44 (Dany)

Translation comment#44 (Dany)

I hope I  am not too late to express all my appreciation for Mary Jo Putney, a fantastic writer that I recently discover with Uncommon vows and now I am trying to buy all her books published in Italy, though the used books market it is too expensive!!! I really liked the interview and how Mary Jo was available, a woman so open-hearted, very intelligent and also a little italian inside! I wished to know which one of your series you liked most and which one less, so that I can decide wich one to read first and which one for last. Congratulation.
Dany

DA MARY JO PUTNEY Risposta

DA MARY JO PUTNEY

Risposta commento#37 (anonimo)

 Non sono sicura che l'essere bello renda un uomo più solo, ma ci sono anche svantaggi nell'essere stupendi (non che io lo sappia per esperienza personale!).
Lucien forse sembra più solo perchè, al contrario degli altri, ha avuto un'infanzia felice fino a quando non ha perso la famiglia in un tragico incidente, quando era ancora piuttosto giovane. Avendo conosciuto l'amore ed avendolo perso, lui forse è più consapevole degli altri di ciò che gli manca, rispetto ai compagni che invece  hanno dovuto venire a patti con  parenti terribili ben più giovani di lui.
E' stato tradotto in italiano Lord Lucifero? Dovrebbe esserlo visto che lo è stata tutta la serie e che ha vinto anche un premio Rita come miglior romance storico dell'anno. Se non lo è chiedetelo alla Mondadori .

*****

Risposta commento#38 (Cris)

Cris sono felice che le mie storie ti abbiano fatta buona compagnia. Noi che amiamo leggere siamo molto fortunati, perchè le storie sono ottime compagne negli alti e bassi della vita. Soprattutto nei bassi.

Mary Jo

Spero di non essere arrivata

Spero di non essere arrivata troppo tardi per esprimere tutta la mia stima a Mary Jo Putney, una fantastica scrittrice che ho scoperto da poco con "Promesse", ma sto cercando di rimediare e comprare tutti i suoi libri usciti in Italia, pure se costano troppo nell'usato mannaggia!!!!!!! L'intervista mi è piaciuta tanto così come la disponibilità di May Jo davvero una donna solare e molto intelligente e pure un poco italiana, almeno nel cuore! Volevo sapere qual'è delle tue serie ti è piaciuta di più e quale di meno, così decideo quale leggere per prima e quale per ultima. Complimenti.
Dany

 

# 37   **I'd like to know

# 37
 
**I'd like to know how Lord Lucifer/Lucien was born, I had the impression his lonliness is stronger and more rooted than that of the other Fallen Angels, beside tha fact that is very handsome and that helps isn't it?**

LOL!  I'm not sure that being handsome makes a man lonely, but there are downsides to being gorgeous.  (Not that I know from personal experience!)  Lucien perhaps seems more lonely because unlike the others, he had a happy childhood, but he lost his family in a tragic accident when he was quite young.  So having known love and lost it may have made him more aware of what he was missing than his friends, who had to cope with rotten relatives at much earlier ages. 

Has his story not been translated into Italian?  I just looked in my foreign edition bookcase and didn't find a copy, but I don't always received copies from the publishers. so I'm not sure. 

Hmm, I just checked my foreign edition file, and I don't see a listing for DANCING ON THE WIND being sold to Italy.  Which is odd since they've done most of the other Fallen Angel books, and DOTW won a Rita for the best historical romance of the year.  Another book for you to pester Mondadori into buying!

+++++++++++++++++++++++++++++++

# 38

Cris, I'm very glad my stories have kept you good company.  We who love to read are very lucky, because stories are very good companions during the ups and downs of life. Especially the downs.

Mary Jo


DA MARY JO PUTNEY Risposta

DA MARY JO PUTNEY

Risposta commento# 31 (Libera)

Libera controllerà se Christmas Revels sia mai stato offerto alla Mondadori. Amo le storie natalizie perchè divento così sentimentale. Anche più che di norma . Non so se ho reso giustizia a Napoli, am ci ho provato!
*****

Risposta commento#34 (Lidiag)

Lidia sono felice che ti piaccia I colori dell'amore. Dato che ho studiato arte e sono stata una disegnatrice grafica per anni ho un'attacamento speciale per i personaggi del libro che sono degli artisti, ma non è un romanzo che molti lettori menzionano. Penso ad esso come il libro del mio "processo creativo" e una parte di ciò che i personaggi sentono per i loro dipinti è quello che sento io per la scrittura.
Grazie per le tue belle parole.
*****
 Risposta commento#35 (Teresa)
Grazie per il tuo invito in Italia Teresa. Ho imparato dalle zie  e dagli zii del mio caro marito quanto gli Italiani possano essere davvero ospitali. I mei parenti Yankee sembrano scoloriti in  confronto .
Anche se ho accarezzato l'idea di scrivere un altro tipo di libri, non l'ho mai considerato seriamente.E anche il quel caso di sarebbe stata una forte storia d'amore.
Penso che nel romance sia possibile affrontare molte questioni: le relazioni familiari, l'incertezza, la violenza, la riconcializione, la malattia e la morte. Tutto in pratica. E visto che io sono conosciuta nell'ambito del romance e lì che posso trovare il maggior pubblico.
Ciò detto la nuova serie paranormale storica che ho  appena iniziato è Young adult, per adolescenti è la parte romatica è in secondo piano (sono ragazzi dopo tutto!).

Spero che stiate tutte trascorrendo una bella giornata. Qui a Baltimora c'è il sole, anche se invernale.

Mary Jo 

ragazze, per favore ricordate

ragazze, per favore ricordate di firmare i vostri commenti con un nome o un nick - prima di tutto è meglio per l'autrice ( almeno sa a chi sta rispondendo ), poi vi serve per partecipare all'estrazione del libro !

@anonimo del commento 37:

abbiamo tradotto lo stesso il tuo commento così com'è, ma se vuoi partecipare al sorteggio dovresti essere così gentile da identificarti.

# 31 Libera, I'll look

# 31

Libera, I'll look into whether CHRISTMAS REVELS was ever offered to Mondadori.  I love Christmas stories because I can be so sentimental.  Even more than usual.  *g*  I don't know if I did just by Naples, but I did try!

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ 

#34

Lidiag, I'm so glad you enjoy RIVER OF FIRE.  Because I went to art school and was a designer for years, I have a special fondness for the artist characters in ROF, but it isn't a book most readers mention.  I think of it as my "creative process" book, and some of what the characters feel for their painting is what I feel about my writing. 

Thank you for the many kind words.

++++++++++++++++++++++++++++

# 35

Thank you for the welcome to Italy, Teresa.  I learned from my dh's wonderful Italian-American aunts and uncles just how truly hospitable Italians are.  My own Yankee relatives are very colorless by comparison. *g*

Though I have toyed with the idea of writing other kinds of books, I've never seriously considered doing so.  And even then, there was usually a romance.

I think that within romance, it's possible to explore all questions: family relations, suspense, violence, reconciliation, death and dying.  *Everything.*  And since I'm known in romance, it's where I can find the largest audience.

That said, the young adult series I'm starting is young adult historical paranormal, and the romance is a minor thread.  (These are teenagers, after all!) 

I hope you're all having a lovely day.  The winter sun is out here in Baltimore.

Mary Jo

Translation

Translation comment#37( anonymous)

I agree with the comment above, this is really an esarly Christmas gift! 
Mary Jo Putney is a wonderful author, her books are never obvious and do touch our inner chore, which is something not anyone can do. My question will unfortunately be banal but I'd like to know how Lord Lucifer/Lucien was born, I had the impression his lonliness is stronger and more rooted than that of the other Fallen Angels, beside tha fact that is very handsome and that helps isn't it?

Translation comment#38 (Cris)

Though terribly late I wish to complimet Maet for the great post. My dear thank you for such a wonderful surprise, M.J. Putney in indeed one of my favourite writers.
I wish to thank Mary Jo for accompany me in so many moments of my life with her beautiful novel, for making me reflect and for showing me love also on unusual and improbable aspects. It has been a real pleasure reading you.

Anche se terribilmente in

Anche se terribilmente in ritardo, voglio complimentarmi con Maet per il bellissimo post. Mia cara, grazie di avermi fatto una sorpresa così bella, M.J.Putney è infatti una delle mie scritrici preferite.
Vorrei ringraziare Mary Jo per avermi accompagnato in tanti momenti della mia vita con i suoi splendidi romanzi, per essere riuscita a farmi riflettere, e per avermi mostrato l'amore anche in vesti inusuali e molto improbabili. E' stato un vero piacere leggerti.
Grazie
Cris

Mi associo a chi ha

Mi associo a chi ha commentato prima, questo è proprio un bel ragalo natalizio anticipato!
Mary jo Putney è un'autrice straordinaria, i suoi libri non sono mai scontati e toccano corde profonde, cosa che non tutti sanno fare. La mia domanda purtroppo sarà banale ma mi piacerebbe sapere come è nato Lord Lucifero/Lucien a me la sua solitudine è sembrata più forte e radicata degli  altri fallen angels, a parte che è bellissimo e questo non guasta no?.

translation comment # 34 I

translation comment # 34

I adore this author, I have all her books! My favourite is River of Fire, which I read and reread so many times. But I loved all of them, The Wild Child is another dik for me, Shattered Raimbow.... well really all her books have a special place in my bookshelves. I haven't yet started to read this new series, but I'm sure I will love it!  SO MANY COMPLIMENTS Ms PUTNEY!

cheers
Lidiag

translation comment # 35

This wonderful interview to Mary Jo Putney is an early Christmas gift !!!
Thank you Maet.
And knowing that there is a bit of Italy in Mary Jo's family is such a pleasure for me, it makes me feel a bit closer to her, actually, Mary Jo you really should come to Italy, we would welcome you with our arms open wide and a laid table (a very special greeting to your husband and his nephew!)
I loved all your books I've read, I haven't yet started the paranormal series but I will very soon, and since you're such a great author I would like to ask you a question: have you ever thought about writing other kind of books besides romance novels? I think they would be wonderful too.
Thank you to Isn't It Romantic girls and to Mary Jo.
Teresa

Questo è un regalo di Natale

Questo è un regalo di Natale anticipato una bellissima intervista a Mary Jo Putney!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Grazie a maet1. E sapere che c'è un po' di Italia nella famiglia di Mary Jo mi fa molto piacere così la sento ancora più vicina, anzi Mary Jo vieni a trovarci che ti accogliamo a braccia aperte e con la tavola imbandita ( un saluto speciale a tuo marito e suo nipote!)
Io ho amato praticamente tutti i tuoi libri che ho letto, ancora debbo iniziare la serie paranormale ma lo farò presto e dato che sei così brava vorrei chiederti se hai mai pensato di scrivere libri non romance, io penso sarebbero bellissimi romanzi comunque. Grazie a tutte le ragazze di isn't e complimenti a Mary Jo. Teresa 

Adoro quest scrittrice, ho

Adoro quest scrittrice, ho tutti i suoi libri! Il mio preferito è I COLORI DELL'AMORE che ho riletto tante volte. Ma mi sono piaciuti  tutti 'La pazzia del cuore' è un altro dik per me, 'un marito provvisorio'...... insomma davvero tutti i suoi libri hanno un posto speciale nella mia libreria. Questa nuova serie appena uscita nei mystere ancora non la leggo, ma non ho dubbi: sicuramente mi piacerà! COMPLIMENTI SIGNORA PUTNEY!

Ciao, Lidiag.

translation comment #

translation comment # 31

Thank you Mary Jo for the beautiful answer. I'd like to read your story set in my beautiful Naple!  I hope Mondadori will publish the anthology soon
Libera

DA MARY JO

DA MARY JO PUTNEY

risposta al commento # 25

Fanny, sono lieta che tu abbia voglia di provare Magia Rubata anche se la trama non ti attira. Tutti abbiamo alcuni tipi di storie che ci piacciono molto altre meno. La mia speranza è che tu scopra che la storia ti piace. 
Ho avuto in testa per anni l'inizio con l'unicorno e la fanciulla, prima di riuscire a trovare quale sarebbe stato il resto della storia.  

risposta al commento # 26

Francesca,
Non so se continuerò a scrivere fino a cent'anni, ma faròd el mio meglio! Per quanto riguarda le mie eroine -- dunque, amo tutti i miei personaggi, o non riuscirei a scrivere su di essi. Ma Clare di Tuono di Passione, la maestra figlia del ministro Metodista, è la mia favorita. Anche Juliet di Il fiore del deserto. E' così forte e appassionatamente innamorata di Ross, ma ha commesso degli errori terribili e pensa che il perdono per lei sia irraggiungibile. Naturalmente, adoro anche Ross, che scopre di essere completamente vivo solo insieme a Juliet.

Potrei citare altre eroine, ma sarà meglio che mi fermi qui!

Come commento generale -- i nonni materni di mio marito venivano dall'Italia, dalla parte sud est. Parlavano un dialetto albanese e quindi erano probabilmente discendenti da immigrati albanesi. Nel mio racconto natalizio italiano, ho usato il loro cognome -- Balzano -- per il nome del paese. Come tutti i bravi ragazzi italiani, il suo secondo nome è Francis.

Il nipote di mio marito è 100% italiano d'America, e lo chiamano Frank. Penso che anche il suo nome sia Francis.  E' un bravo ragazzo e un grande cuoco.

Gli americani italiani costituiscono un elemento tanto forte nelle radici degli Stati Uniti che non riuscirei a immaginare come sarebbe il mio paese senza di loro.

Mary Jo

Grazie per la bella risposta.

Grazie per la bella risposta. Mi piacerebbe leggere quel racconto ambientato nella mia bella Napoli! Speriamo che la Mondadori pubblichi l'antologia
Libera

# 25 Fanny, I'm glad that

# 25

Fanny, I'm glad that you're willing to try Stolen Magic even if the plot doesn't appeal to you.  We all have story lines we like, and others we don't like as much.  I hope you find that you enjoy the story.  I had that unicorn and maiden opening in mind for years before I found out what the rest of the story should be. *g*

++++++++++++++++++++++++++++++++

# 26

Francesca--

I don't know if I'll keep writing until I'm 100, but I'll do my best!  As to my heroines--well, I love all my characters or I couldn't write them.  But Clare in Thunder and Roses, the down to earth teacher who is the daughter of a Methodist minister, is a favorite.  Also Juliet from Silk and Secrets.  She is so strong and passionately in love with Ross, but she has made terrible mistakes and thinks that forgiveness is forever out of reach.  Of course, I also adore Ross, who recognizes that only with Juliet is he fully alive. 

I could list other heroines, too, but I'd better stop there!

As a general comment--my husband's maternal grandparents were from Italy--the southeastern area. They spoke the Albanese dialect are are probably descended from Albania immigrants of the past.  In my Italian Christmas novella, I used their family name--Balzano--as the name of a village.  Like all good Italian boys, his middle name is Francis. *g*

My niece's husband is 100% Italian American, and he's called Frank. I think his name is also Francis. *g*  He is a great guy and also a great cook. 

Italian Americans are such a powerful element in the fiber of the United States that I wouldn't want to imagine what my country would be like without them! 

Mary Jo

DA MARY JO PUTNEY Risposta

DA MARY JO PUTNEY

Risposta al commento#15

Maet è davvero bello che The Bartered Bride sia a breve disponibile in Italia. La povera eroina se la vede brutta- è la figlia della protagonista di Un marito Provvisorio ed era una ragazzina così intelligente e flassibile che dovevo farla andare all'altro capo del mondo e metterla parecchio alla prova. Ma le ho anche dato uno dei miei eroi preferiti come premio .
*****

Risposta al commento# 16 (MarchRose)

MarchRose, sono felice che i mei libri ti siano piaciuti così tanto. Nella mia esperienza i lettori di romance storico amano ottenere le loro fantasie dalle ambientazioni sontuose e aggiungere degli elementi fantasy e paranormali è quasi un ostacolo in questo senso. Non per tutti, ma per molti.

Sul perchè il romance paranormale stia iniziando a declinare non  ne ho idea! Avrei detto che oramai i lettori dovrebbero essere stufi dei vampiri, ma non è così. Il paranormale procura ottimamente quegli eroi oscuri e pericolosi che così tante lettrici amano, quindi anche con un lieve declino, continueranno ad aver successo per un bel po'.
*****

Risposta al commento#21 (Maristella)

Maristella, davvero sono una delle più famose scrittrici di romance in Italia? Che pensiero stupendo!

Riguardo le copertine, ho una piccola influenza su quelle americane, ma nessuna su quelle straniere. Come gli editori europei comprano i diritti per i libri dagli autori,  così si comprano anche i diritti per riprodurre le immagini dagli artisti. Sospetto che ci sia tipo un catalogo di immagini romance disponibili e qualcuno sfogliandoli dica:"Usiamo questa, oggi è in vendita"  .
Non credo che gli editori sappiano cosa venderà nei loro paesi, così presumo scelgano immagini a cui parecchi lettori rispondomo.
Delle mie copertine americane alcune mi piacciono, altre no. Ma dicono molto chiaramente"romance storico" e questa è la cosa più importante quando si tratta di vendere libri. Il mio lavoro è scrivere  il libro. Mentre quello del mio editore è quello di venderlo al maggior numero possibile di lettori, così devo aver fiducia che loro facciano il loro lavoro.
*****

Risposta al commento#19 (Agata)

Agata l'amicizia maschile è certamente il cuore della serie degli Angeli Caduti. C'è qualcosa di molto attraente in uomini che mostrano lealtà e solidarietà. Nessuno di loro ha una buona famiglia, così diventano una famiglia l'uno per l'altro.
La mia nuova serie appena iniziata ha una simile struttura di amicizia maschile. Il primo libro Loving a Lost Lord è uscito in America a luglio, il secondo Never Less Than a Lady uscirà il prossimo maggio. Sto iniziando a scrivere il terzo e spero saranno pubblicati presto in Italia!
*****

Risposta al commento# 20 (Andreina)

 Andreina, cattivona, stai cercando di farmi esprimere una preferenza per una regione d'Italia! Se ambienterò un libro in Italia, sarà un libro di viaggio, così i miei personaggi potranno visitare varie parti del vostro bel paese. Le uniche città che ho visto sono state Firenze e un poco Milano, ma certamente intendo visitarne  altre in futuro!
E naturalmente puoi chiamarmi Mary Jo. Come saprai noi americani siamo famosi per essere informali .
*****

Risposta al commento# 24 (Veronica)

Veronica non solo il lieto fine è divertente, ma anche vero. Moltissime persone riescono a costruirsi una vita felice e gratificante. Una gioa del romance è che mostra che tutto ciò è possibile.

Viva il romance!

Mary Jo Putney

Translation comment# 25

Translation comment# 25 (Fanny)

I must admit that despite my liking for Mary Jo Putney's books (I simply adored the Fallen Angels series) Stolen Magic was not in the list of my next month purchases, since the plot didn't attract me so much. But after reading the excerpt I cannot resist... and that's what I like of Putney's writing her conquering you  from the first page and the ability of making believable and deep also a transformation of a man in a mytholigical animal. Can't wait for it to be released so I can go on reading.
Many compliments Mary Jo and thanks as usual for this fantastic interviews.
*****

Translation comment# 26 (Francesca)

Thank you girls for those splendid interviews to the great authors!
I adore Mary Jo Putney and I believe she is a writer of rare depth, so I also compliment you very much  Mary Jo and I hope you will continue writing until you are one hundred years old!!!
No one asked it but I 'd like to know which one of your female protagonists you fell closer to (your heroes are all wonderful we know it).
Thanks and  compliments again.
Francesca

# 15  Maet--I think

# 15 

Maet--I think it's lovely that THE BARTERED BRIDE will soon be available in Italian.  The poor heroine has a hard time--she is the daughter of the heroine of SHATTERED RAINBOWS, and was such a smart, resilient little girl that I had to take her to the far side of the world and give her many challenges.  But I gave her one of my favorite heroes as a reward. *g*

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#16

MarchRose, I'm glad you've enjoyed so many of my books.  In my experience, readers of historical romance like to get their fantasy from the sumptuous setting, and adding magical and paranormal elements just get in the way of that.  Not all readers, but many.

As for whether the popularity of paranormal romances is starting to decline--I have no idea!  I'd think that readers would be sick of vampires by now, but apparently not. *g*  Paranormal romance is very, very good at providing the dark and dangerous heroes that so many readers love, so it should be around for a long time, even if popularity declines some.

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#21

Maristella--am I really one of the most popular romance writers in Italy?  What a wonderful thought!

As for covers--I might have a bit of influence on my American covers, but none at all on the covers of my foreign editions.  Just as European publishers by the rights to translate a book from the authors, they also buy the right to reproduce covers from cover artists.  I suspect that there are catalogs of available romance images, and someone looks at the catalog and say, "Let's use that one, it's on sale today."  *g*

I do think that publishers have a sense of what will sell well in their countries, so I presume they pick images that many readers will respond to. 

As for my American covers--some I like, some I don't.  But they all say very clearly "historical romance," and that is important when it comes to selling books.  My job is writing the book.  It's up to my publisher to sell it to as many readers as possible, so I must trust them to do their job.

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#19

Agata, the male friendships are certainly the heart of the Fallen Angels series.  There is something very appealing about men showing loyalty and support. None of the Fallen Angels men very good families, so they become family for each other. 

The new series I'm starting now has a similar structure of male friendships.  The first book, LOVING A LOST LORD, came out in the US in July, and the second, NEVER LESS THAN A LADY, will be out in May.  I'm about to start writing the third.  I hope they are published in Italian soon!

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# 20

*G*  Bad Andreina to try to get me to state preferences about regions of Italy!  If I set a book in Italy, it would have to be a road book so my characters could visit different parts of your beautiful country.  The only cities I've seen are Florence and a bit of Milan, but I certainly intend to see more in the future!

And yes, of course you many call me Mary Jo.  As I'm sure you know, we Americans are famously informal.  *g*

# 24

Veronica--Not only are happy ending fun, but they are real.  Many, many people manage to build happy, rewarding lives for themselves.  A joy of romance is that the stories show that such thing are possible.

Viva romance!

Mary Jo

Grazie ragazze per queste

Grazie ragazze per queste splendide interviste alle grandi autrici!
Io adoro la Putney e penso sia una scrittrice di rara profondità, quindi anch'io ti faccio tanti complimenti Mary Jo e spero continui a scrivere fino a cent'anni!!!
Nessuno lo ha chiesto ma io volevo sapere a quale delle tue protagoniste femminili ti senti più vicina ( i tuoi eroi sono tutti stupendi lo sappiamo).
Grazie e complimenti di nuovo.
Francesca

Devo ammettere che pur amando

Devo ammettere che pur amando i libri di Mary Jo Putney (ho adorato la serie dei Fallen Angels), Magia Rubata non era previsto negli acquisti del prossimo mese, visto che la trama non mi ispirava molto. Ma dopo aver letto l'estratto non posso resistere...ed è questo che mi piace della scrittura della Putney, il suo conquistarti dalla prima pagina e la capacità di rendere credibile e profonda anche una trasformazione in un animale mitologico. A questo punto non vedo l'ora che esca il libro per continuare la lettura ^^ Tanti complimenti a Mary Jo e grazie come sempre per queste splendide interviste! :)
Fanny.

Translation comment#23

Translation comment#23 (Veronica)

Thanks for the compliment, I like my name too  . And I agree with your comment, I like to dream that's why I read a lot and say: three thumbs up for the happy ending!

@ Maristella ti ho inviato un

@ Maristella ti ho inviato un pvt la settimana scorsa ma non ho ricevuto risposta. Puoi metterti in contatto con me, grazie

Grazie  per il complimento, devo dire che anche a me piace il mio nome . Concordo sul suo commento Sign. Putney, ed è per questo che leggo molto perchè amo sognare quindi "w il lieto fine".

Translation comment# 19

Translation comment# 19 (Agata)

Mary Jo Putney is one of my favourite authors and also one of the firsts I read, absolutely unmissable!
I really like how she describe friendship among men, I am riferring in particular to her Fallen Angels series. Her novels are never banal or obvious and face unusual issues for romance, but she succeeds in doing so with tact and depth.
Agata
*****

Tranlsation comment#20 (Andreina) 

Congratulation to Maet for the great interview!

After reading so many good things about your book and most of all on your Fallen Angels series, I have bought them all to read them in chronological order (I am maniac about reading books in order).
I was curious about all the waiting and the expectation that the readers had for Dancing on the Wind, so now that I have the complete series I can begin!
I'd like to know dear Mary Jo, (can I call you like that isn't it?) should you ever decide to write a novel set in Italy which region would you choose, considering that our cowntry is proudly  rich in culture and history?
A book set in my Sardinia wouldn't be bad, right?
All right, sorry for the conceit in my last sentence .
Thanks for your answer.
Andreina

Translation comment# 18

Translation comment# 18 (Maristella)
 
First of all compliments to the authour, who is one of the most famous and loved in Italy.
I  really appreciated reading The Wild Child as the heroine was portrayed in a very different way from the usual clichees.
I am curious about the fact that you were a graphic designer prior of becoming a  romance writer. I would like to ask you what do you think about your U.S. covers (and if you have any voice in choosing them)?
And what about the Italian covers? Here there is a strong debate over them...
Thanks. 
Maristella 

Complimenti maet per la

Complimenti maet per la bellissima intervista!

Dopo aver letto tante belle cose sui suoi libri ma più di tutto sulla serie the Fallen Angels, mi sono procurata tutti i libri per poterli leggere in ordine cronologico ( è una mia mania leggere in ordine i libri).
Mi aveva incuriosito l'attesa e l'aspettativa che le lettrici avevano di Dancing on the wind pubblicato in italia col titolo Lord Lucifero, e adesso che ho tutti i libri della serie the Fallen Angels  posso tranquillamente iniziare la lettura!
Vorrei sapere cara Mary Jo , posso chiamarla così? dicevo vorrei sapere se dovesse scrivere un libro e ambientarlo in Italia, considerando l'abbondanza storica di cui noi italiani siamo orgogliosi , per quale regione  cadrebbe la sua scelta?
Un libro ambientato in Sardegna dove io vivo non sarebbe malaccio vero?
Mi sento molto presuntuosa con l'ultima affermazione scusi!!!

grazie per la risposta
andreina

La Putney è una delle mie

La Putney è una delle mie autrici preferite, oltre che una delle prime che ho letto, assolutamente imperdibile! Mi piace molto come racconta l'amicizia maschile, mi riferisco ai suoi Fallen Angels, in maniera particolare. I suoi romanzi non sono mai banali nè scontati e affrontano tematiche insolito nel genere romance ma riesce sempre a farlo con delicatezza e profondità.
Agata

Innanzitutto complimenti

Innanzitutto complimenti all'autrice, che in Italia è tra le più conosciute e amate. Io personalmente ricordo con molto piacere la lettura de La pazzia del cuore, per come ha tratteggiato una protagonista lontana dai soliti clichè.

Mi incuriosisce il fatto che, prima di diventare autrice di romanzi rosa, abbia lavorato nel campo della grafica. Vorrei chiederle cosa ne pensa delle sue copertinene negli USA (e se ha voce in capitolo nella scelta). E delle copertine italiane cosa ne pensa? Qui è sempre acceso il dibattito...
grazie Maristella

DA MARY JO PUTNEY Risposta

DA MARY JO PUTNEY

Risposta al commento#1 (Cecile)

Questo è il mio primo tentativo di risposta. Spero di farlo nel modo giusto!

Maet ha fatto un magnifico lavoro con le domande, non è vero? Come ho detto, lei è stata la prima persona ad avermi mai chiesto del mio continuo riflettere sulla violenza, che è spesso strettamente legata alla passione.  Così tanta parte della vita ha una parte luminosa ed una oscura e nella finzione letteraria noi possiamo esplorare queste differenze.
Questo è il mio primo commento, spero di averlo fatto bene!
*****
Risposta al commento# 2 (LIbera)

Dato che molti dei miei libri sono ambientati in epoca Napolonica, quando viaggiare non era  così facile, non ho scritto un romanzo ambientato in Italia.
Ma ho scritto una novella ambientata in Italia. Si chiama Sunshine for Christamas, dove un gentiluomo inglese depresso dalla piovosa Inghilterra, decide di andare a Napoli. Ma anche lì all'inizio piove parecchio!
Poi esce il sole, lui incontra un'adorabile signora sola e si innamora dell'Italia. Alla fine è chiaro che avrà una villa in Italia oltre alla casa in Inghilterra.
Questa storia fa parte della mia antologia Natalizia, Christmas Revels, che non è ancora stata tradotta in italiano. Dite alla Mondadori di comprare i diritti per l'Italia .
*****

Risposta commento#5 (Marianna)

Marianna sono felice che tu abbia trovato il tuo eroe biondo personale! Vedo anche che ami i gatti. Io ne ho quattro, tutti salvati dalla strada.
Non sapevo che alcuni dei miei libri fossero pubblicati in Italia come mystery! Io li considero dei fantasy perchè hanno elementi magici, ma non importa come sono etichettati, sono sempre libri scritti col mio stile.
*****

Risposta commento#4 (Patty)

Patty, non mi ero resa conto che The Rake non fosse stato pubblicato in italiano, ho controllato tra i mie files ed in effetti è così. Mi sa che devo parlare col dipartimento che si occupa dei diritti esteri della mia agenzia letteraria, affinchè contattino la Mondadori per i miei libri! Spero ci sarà presto un'edizione italiana. (Forse ne sta per arrivare una? Sono confusa!)
*****

Risposta commento#9 (Susa)

Sono così felice che le mie storie ti abbiano toccato così tanto. Tuttavia non prevedo di scrivere altre storie di ambientazione medievale. E' un periodo oscuro e difficile. L'unica ragione per cui ci ho ambientato Promesse è che la storia vi si adattava perfettamente. In ogni altro peridodo storico Adrian sarebbe stato considerato un mostro!
*****

Risposta commento#8 (Veronica)

Veronica, io amo decisamente gli eroi oscruri e tormentati! Ritengo che la sofferenza li renda persone e mariti migliori. Ma  c'è sempre il lieto fine.
Se voglio deprimermi basta che apra un quotidiano.
Sai una delle mie migliori amiche si chiama Veronica, è proprio un bel nome.
*****

Risposta commento#11 (Lisa)

Lisa, sono fortunata a non aver mai subito pressioni da un'editore per scrivere romanzi più leggeri. Ma in generale esistono pressioni del mercato  di cui tener conto se uno fa lo scrittore da diverso tempo. Ho scritto tre contemporanei, tutti con una forte parte romantica ma anche con problematiche delicate che non hanno venduto molto bene, perchè all'epoca il mercato richiedeva libri molto leggeri. Così non ne ho più scritti, ma sono grata di aver avuto l'opportunità di farlo con quei tre.
*****

Maet grazie per il bel lavoro che hai fatto con l'intervista e le traduzioni.
Tornerò più tardi per gli altri commenti.

Mary Jo Putney 

 

I'm thrilled to have the

I'm thrilled to have the possibility to talk today with one of my favorite romance authors!

Mary Jo, thank you for all the wonderful moments your stories have gifted to us readers -  and for all the emotion and feelings you keep on giving us with your unforgettable characters.

I'd like to ask you a question about something you told in the interview, that is your remark about readers seeming to prefer classical romances to fantasy romances. Do you think perhaps the popularity of paranormals is starting to decrease? or it's just the fantasy/SF genres which suffer?

thanks a lot in advance for your reply,

MarchRose

***************

Sono davvero elettrizzata di avere oggi la possibilità di parlare au una delle mie autrici romance !

Mary Jo, vorrei davvero ringraziarti per tutti i momenti meravigliosi che le tue storie hanno regalato a noi lettrici -  e per tutte le emozioni e le sensazioni che continui a donarci grazie ai tuoi indimenticabili personaggi.

Mi piacerebbe farti una domanda a proposito di qualcosa che hai detto nell'intervista, e cioè la tua osservazione circa il fatto che le lettrici sembrerebbero preferire i romance classici rispetto a quelli fantasy. Pensi forse che la popolarità dei paranormali stia iniziando a diminuire? o sono solo i generi fantasy/SF che stanno soffrendo?

ti ringrazio tantissimo in anticipo per la tua risposta,

MarchRose

 

@ Mary Jo Putney Thank you

@ Mary Jo Putney

Thank you so much for you kind words Mary Jo. As announced in  the occasion of this interview,  and The Bartered Wife will be soon available in Italian and these are wonderful news!
*****
Grazie molte per le tu gentili parole Mary Jo.
Come annunciato in occasione di questa intervista The Rake e The Bartered Wife saranno presto disponibili in italiano, il che è una fantastica   notizia per noi! 

#1 Comment: This is my

#1 Comment:

This is my first attempt to reply.  I hope I get it right!

Didn't Maet do a wonderful job with the questions?  As I said, she's the first person ever to ask me about my continual questions about violence, which is often closely linked to passion.  So much of life has a light and a dark side, and in fiction, we can explore these differences.

This is my first comment--I hope I'm getting it right!

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#2  I haven't written a book set in Italy--since many of my books are set during the Napoleonic wars, travel wasn't easy.

But I did do a Christmas novella set in Italy.  It's called "Sunshine for Christmas" and it has a lonely English gentleman who is depressed by rainy England so he decides to go to Naples.  It's raining there at first, too!  But the sun comes out, he meets a lovely lonely lady, and falls in love with Italy.  By the end, it's clear that he will have a villa in Italy as well as his home in England.

This story is now part of my Christmas collection called CHRISTMAS REVELS, but it hasn't yet been translated into Italian.  Tell Modadori they should buy Italian rights.  *g*

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#5

Marianna, I'm glad you found a blond hero of your own!  And I see that you are a cat person.  I have four cats, all rescued.  I didn't realize that some of my books are being published in Italy as mysteries!  I think of them as fantasies because the books have magical elements, but no matter what the label, I think they all sound like my books.

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# 4 

Patty, I hadn't realized that THE RAKE hadn't been published in Italian, but I just checked my file, and sure enough, it hasn't.  I need to tell the rights department at my literary agency to start talking to Mondadori about my books!  I do hope there is an Italian edition soon.  (Maybe there is one on the way?  I get confused!)

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#9

Susa--

 I'm so glad my stories have spoken to you so powerfully.  However, I have no plans to write more books sent in the Middle Ages.  It's a dark and difficult period.  The only reason I set UNCOMMON VOWS there was because the story fit that time so well.  In any other time period, Adrian probably would have been considered a monster!

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#8

Veronica--I definitely like dark and tortured heroes!  I figure the suffering makes them better people and better husbands.  *g* But I ALWAYS have a happy ending.  If I want to be depressed, I just pick up a newpaper.

By the way, one of my best friends is also named Veronica. Such a lovely name.

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# 13

Lisa--I'm lucky that I've never been pressured by an editor to write lighter books.  But there are the pressures of the market in general, and any long term writer is aware of them.  I wrote three contemporary novels, all with strong romance but dark issues, and they didn't sell very well because the market at that time was going to very light novels.  So I didn't write any more contemporaries, though I am grateful that I had the opportunity to do those three.

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Maet, thanks for doing such a lovely job with the interview and the translations!  I'll be back later today for more responses.

Mary Jo Putney

Translation comment #11

Translation comment #11 (Lisa)

What a great interview and to one of my favourite author!

One perfect Rose is one of the most beautiful book I have ever read, it deeply moved me like all the other Putney's novels.
I'd like to ask you if you have ever been pressured to write, say, lighter and less dramatic books in order to meet market expectations.
Thanks and many compliments.
Lisa

Translation comment #8

Translation comment #8 (Veronica Bennet) 

Great interview maet, most of all because not knowing this authour it gave the chance to learn something about her.

First of all welcome Ms Putney, it's  a pleasure meeting you.
From the interview I can guess your heroes are exactly the kind I prefer: the dark and tortured ones.
Moreover reading the comment of Libera, that has similar tastes to mines, suggests  to me that I really must read one of your novels.
I am going to buy one soon, hioping it will be  a "happy wedding".
Obviously reccomendations are well accepted!

Translation comment #9 (Susa)

One of my all time favourite author! Thank you as usual for the wonderful interview! I am so happy that The Rake, that I have been waitig for years, and The Bartered Wife will soon be published in Italian.

Dear Ms Putney, I'll be quick. You wrote some of the most beautiful books I have ever read like The Wild Child and Uncommon Vows, so thank you for giving me so many emotions. I am asking you: do you plan to write any more novel with a middle age setting?.
Susa

Che bella intervista e a una

Che bella intervista e a una delle mie autrici preferite!
Le spine del desiderio è uno dei libri  più belli che ho letto, mi ha commosso profondamente come anche gli altri della Putney.
Volevo chiederle se le hanno mai fatto pressione per scrivere libri diciamo più leggeri e meno drammatici per andare incontro ad esigenze di mercato.
Grazie e tantissimi complimenti.
Lisa

@ tutte Grazie per i

@ tutte
Grazie per i complimenti, ma è Mary Jo Putney ad essere una grande scritrice ed una grande donna!

@ Patty
The Rake è di prossima pubblicazione, non sappiamo esattamente quando, nella collana Emozioni, quindi si potrà finalmente leggere anche in italiano.

Bellissima intervista maet

Bellissima intervista maet soprattutto perchè io, non conoscendo l'autrice, ho potuto scoprire qualcosa di lei .

Innanzitutto benvenuta signora Putney, è un piacere conoscerla.

Dall'intervista intuisco che i suoi personaggi maschili sono proprio il genere di figura che mi attrae ,ossia l'uomo tenebroso e tormentato.
In più, il commento di Freecora che ha i gusti simili ai miei ,mi suggerisce che devo proprio leggere un suo romanzo.
Vedrò di acquistarne uno al più presto, chissà che non si riveli un matrimonio felice .
Ovviamente si accettano consigli!!!

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translation comment # 4

Hello,
I'm very happy for this interview, Ms Putney is one of my favourite authors.
She write her stories with a deep sensibility and psicological insights of her characters. How can we forget " La pazzia del cuore" (The Wild Child)so beautiful and touching.
But I'm sorry that "The Rake", The character you love the most has not yet been translated. We hope for the future!
Hugs
Patty

translation comment # 5

Beautiful interview to MJP, great as ever Maet!
In my opinion, she is an author that leaves a mark no matter if in positive or negative ways... I don't need to read the blurbs anymore to remember about the novel's plot!
The best book I read is "Un marito provvisorio" (Shattered Raimbows) but I also liked all the Fallen Angels series... on the contrary, the ones of the Silk Series  I found a bit distressing .
Now I'm reading and liking the mistery series and I can't wait to read Magia Rubata (Stolen Magic), with that beautiful blond hero (I prefers blond men even in the real world, in fact I married one ! ;-)
Many compliments to the author.
Kisses
Marianna

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translation comment # 2

Hello and thank you Maet and Mary Jo for this wonderful interview.
I knew this great author's sensibility readint "Un marito provvisorio" (Shattered Raimbows) and I must say, when I was finished I was afraid to start another book because I didn't want the emotions I felt to vanish. Then, when I read the first book of the Guadians Series, "Un bacio del destino" (A kiss of fate) Mary Jo Putney became one of my favourite authors.
Since the beautiful compliment she says about Italy and Italians, I would really love to read one of her books with an italian setting (sorry if she already has written one, unfortunately I'm not much informed), is there a chance to see this dream come true?
thank you again and many compliments! Best wishes for the future!
Libera

grazie ai vostri suggerimenti

grazie ai vostri suggerimenti sono riuscita a rimandare messaggi
Bella l'intervista a MJP, brava come sempre Maet! Per me è un'artista che nel bene o nel male lascia un segno... non ho bisogno di  leggere più le trame della 4^ di copertina per ricordarmi di cosa trattasse il romanzo!!!
Il più bel romanzo che ho letto è un marito provvisorio ma mi è piaciuta tutta la serie degli "angeli caduti" mentre quelli più .... non voglio dire brutti... ma sinceramente mi hanno angosciato... sono stati quelli della serie silk. Ora sto apprezzando la serie "Mistery" ed aspetto di leggere magia rubata con il bel protagonista biondo (anche io li preferisco visto che ne ho sposato uno ) Complimenti ancora all'autrice!
baci Marianna

Ciao, sono molto contenta

Ciao,
sono molto contenta di questa intervista La Sig. ra  Putney è una delle mie scrittrici preferite. Scrive storie con grande  sensibilità dando molto spessore psicologico ai personaggi. Come non ricordare "La pazzia del cuore" incredibilmente bello e struggente.
Mi dispiace però che  "The Rake" con  il personaggio da lei più amato, non sia stato ancora tradotto. Speriamo bene!!!!!
Un abbraccio
PATTY

traduzione commento #

traduzione commento # 1

Buongiorno Ms Mary Jo... ragazze, l'intervista mi è piaciuta tantissimo. Grazie per averla tradotta anche per noi (che non parliamo italiano... forse un giorno LOL). Adoro le due domande che sono ti sono state poste Ms Jo a proposito della violenza nei libri. Il come e il perchè la usi. Questa è la prima volta in cui mi imbatto anche in questo tipo di domanda, e riguardo la redenzione e il perdono. Ancora, stupenda intervista... e per favore, mettete anche il mio nome nel cappello !!
Vi auguro un bellissimo weekend e un meraviglioso Lunedì.

**ciao a Veronica**
Cecile

Salve, grazie a maet e Mary

Salve, grazie a maet e Mary Jo per la bellissima intervista.
Io ho "conosciuto" la sensibilità e la bravura di quest'autrice con "Un marito provvisorio" e debbo dire che avevo paura di leggerne un altro romanzo perchè le emozioni di quel libro non si offuscassero. Poi in occasione del primo libro della serie dei Guardiani mi sono ricreduta; "Un bacio del destino" ha segnato il momento in cui Mary Jo Putney è diventata una delle mie autrici preferite.
Visto il complimento che ci rivolge nell'ultima battuta amerei molto leggere un suo romanzo ambientato in Italia (se l'ha già scritto mi scuso della mia ignoranza), è un sogno che posso sperare di vedere realizzato?
Grazie ancora e tantiti sinceri complimenti, e anche in bocca al lupo per il futuro!
Libera

Hello Ms. Mary Jo... Ladies,

Hello Ms. Mary Jo... Ladies, I absolutely love the interview. Thank you for translating it for us (that do not speak Italian ~ one day, lol). I love the two questions posed to you Ms. Jo in regards to the violence in the books. The how and why you use it. That was the first time I have read that type of question too and the redemption of forgiveness. Again, awesome interview... and please drop my name in the hat!!!
I hope you all had a great weekend and have a wonderful Monday!

**waves to Veronica**

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