Accesso utente

Nuovi utenti

  • Tata Zia
  • manuela76
  • liliana
  • guarda donatella
  • Vittoria

Twitter

Seguiteci anche su Twitter!

Paper Blog

Wikio

Wikio - Top dei blog - Letteratura

Banner

 

 

Home
Mercoledì, 22 luglio, 2009 - 02:04
VeronicaBennet

Untitled

SYLVIA Z SUMMERS:

DI TENEBRA, D’AMORE E ALTRI SOSPETTI ALL’ITALIANA





Esattamente un anno fa, in un afoso pomeriggio di Agosto, me ne stavo in giardino completamente rapita dal romanzo “DI TENEBRA E D’AMORE” di Sylvia Z. Summers. Lo ricordo talmente bene che mi sembra ieri: scorrevo le pagine avidamente tanto da non rendermi conto che alla fine erano passate cinque ore!

Era tanto che non venivo coinvolta così intensamente da un romanzo e rimasi delusa di non trovare alcuna notizia su di lei, se non una piccola intervista sul sito della Harlequin. La Summers sembrava inesistente e nessun motore di ricerca forniva informazioni su di lei!

Oggi invece abbiamo scoperto qualcosina in più su questa nuova autrice esordiente, come ad esempio che è italiana (cosa che mi fa immensamente piacere). Sappiamo anche che vive e lavora a Milano, che ama gli animali, il sushi e le buone letture. E’ laureata in letteratura inglese e diplomata in regia cinematografica, ma soprattutto le piace inventare e raccontare storie sin da quando era bambina.

Il suo romanzo d’esordio “Di tenebra e d’amore” (uscito nell’Agosto del 2008 edito Harlequin) è stato molto apprezzato dal pubblico e ad Agosto 2009 uscirà “Amore e altri sospetti” la sua seconda prova nel campo della narrativa storico-sentimentale.

Nonostante questo intorno a Sylvia Z. Summers aleggia sempre un certo anonimato. L’unico luogo infatti dove la potete trovare è Facebook, nella pagina dedicata ai suoi libri (Sylvia Z. Summers), che tiene costantemente aggiornata e tramite la quale ha un contatto diretto coi lettori.

Detto ciò, comprenderete la mia emozione e il mio immenso piacere nel presentarvi oggi, a 11 giorni dall’uscita del suo nuovo romanzo “AMORE E ALTRI SOSPETTI”, Sylvia Z Summers in persona. Con le nostre domande ci auguriamo quindi di soddisfare la curiosità delle lettrici, compresa la mia.


Sylvia Z Summers risponderà a tutte le vostre domande, perciò non perdete l'occasione di chiacchierare con lei, e ricordatevi di firmare il vostro commento con un nome o con un nick. Tra tutte coloro che parteciperanno Sylvia metterà in palio una copia autografata con tanto di dedica del suo nuovo romanzo”AMORE E ALTRI SOSPETTI”.


INTERVISTA

Ciao Sylvia e benvenuta nel nostro blog. Ti anticipo che è mia intenzione svolgere questa intervista nel modo più semplice possibile. Per rendere più piacevole e meno “formale” questa chiacchierata mi piacerebbe darti del tu.

Ciao Veronica, innanzitutto grazie per avermi invitato sul vostro blog. E’ un vero piacere per me essere vostra ospite. Del “tu”? E me lo domandi? Davo già per scontato che sarebbe stato così.


Benissimo, allora iniziamo!
Quando è nata la tua passione per la scrittura?

A dire il vero non ricordo con precisione quando è iniziata, probabilmente giocando. Poi, scoprendo la lettura, credo, scoprì anche che quelle storie che avevo nella testa potevo metterle per iscritto, così ho iniziato diversi racconti, storie a puntate che leggevo alle amiche, e un vero e proprio romanzo che non ho mai del tutto finito. Siccome mi piaceva anche disegnare, ho fatto anche diversi fumetti che pubblicavo sui giornalini scolastici.


Perchè hai scelto proprio questo genere, ovvero il romance che peraltro è anche piuttosto bistrattato, per il tuo debutto?

Oddio, non è che abbia proprio scelto di “debuttare”... non è che l’abbia pianificato, intendo. Volevo (ed è tutt’ora il mio imperativo) scrivere una storia che mi piacesse, che contenesse tutti quegli elementi che considero essenziali per un romanzo (beninteso: essenziali per me, per un romanzo che piacesse alla sottoscritta). L’amore è tra questi, assolutamente.

Sinceramente non credo di essere un’autrice “rosa” tra le più classiche, perché non mi ritrovo in quelli che sono i “canoni del genere” – e alcune lettrici me l’hanno fatto notare, come pregio ma anche come difetto, -questo sta ai gusti di ognuno. Il romance è bistrattato, è vero, e di questo mi dispiace perché credo che ci siano autrici davvero valide (suonerà retorico ma lo voglio dire: molte autrici italiane sono bravissime, più brave di molte colleghe d’oltreoceano!) che sanno davvero parlare di sentimenti, che mettono il cuore e l’anima in quello che fanno, che studiano fino allo sfinimento per ricreare ambienti e dare veridicità storica; ma è bistrattato perché in quel grande calderone che è il bacino d’utenza non tutto quello che viene pubblicato è allo stesso livello. E si sa che i difetti si vedono assai meglio dei pregi, che è più facile deprecare piuttosto che elogiare. Siate voi le prime a esigere buone letture! A cercare belle storie scritte bene senza accontentarvi dei soliti cliché. Voi sareste più contente e noi ci sentiremo spronate a fare un buon lavoro.


Hai avuto difficoltà, come la maggior parte delle esordienti, a trovare un editore?

No, devo dire che Di tenebra e d’amore è piaciuto al primo colpo. Lo passai ad Alessandra Roccato di Harlequin, che mi mandò un’e-mail entusiasta pochi giorni dopo.


Un vero esordio dunque! Quali sensazioni hai provato nel vedere pubblicato il primo libro?

Ovviamente “pazzesche”! Tenerne in mano una copia, sfogliarla... mi sembrava un po’ di cullare un bambino.


Dopo il primo libro, quant'è difficile scrivere il secondo?

Un delirio! Sì, davvero, non ridere, è stato un delirio. In alcuni momenti anche un incubo. Sei la prima a cui lo dico... ma Amore e altri sospetti in realtà doveva essere il mio terzo romanzo, non il secondo, nel senso che l’idea mi era già venuta in mente ma stavo scrivendo un’altra cosa una storia di ambientazione italiana che di base mi piaceva molto ma che finii con l’abbandonare perché proprio non voleva saperne di venire fuori. Così, dopo pianti e isterismi vari la mollai e ripresi tutto daccapo con Amore e altri sospetti, ma anche qui fu dura perché Di tenebra era uscito da pochi mesi e continuavo a ricevere tanti complimenti che mi mettevano una fifa nera addosso: se non fosse piaciuto? se non fosse stato all’altezza? Se quel personaggio fosse stato troppo simile a quell’altro? Agonia... Un parto podalico! Alla fine sono molto contenta del risultato, è una storia complessa con personaggi molto sfaccettati e risvolti sociali che secondo me non devono mancare in un libro.


Prima di arrivare a questa vincente collaborazione con la Harlequin hai mai partecipato a concorsi letterari? Credi che possano aiutare uno scrittore ad emergere?

Non ho mai partecipato a concorsi letterari ma non l’ho fatto per un qualche preconcetto, è solo che non mi sono mai trovata nelle richieste o nei tempi dei concorsi, mi risulta difficile scrivere “su commissione” con tempi magari limitati. Però immagino che possano essere utili per farsi notare. Comunque, al di là del concorso, in cui c’è un solo vincitore (o comunque pochi vincitori) tanto vale provare la casa editrice se si crede davvero in ciò che si ha tra le mani.


Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere questo lavoro?

Mm... di rimboccarsi le maniche! I romanzi non si scrivono da soli, la storia d’amore non è l’unica storia importante nel romanzo, ci sono dei meccanismi di narrazione che bisogna conoscere, perciò chi scrive deve... studiare! Tanto e tutto. Leggere di qualsiasi genere, anche se poi se ne sceglie uno, ma le idee possono arrivare dappertutto e si può scoprire e apprezzare lo stile di diversi autori, mai chiudersi a quelle che potrebbero rivelarsi delle belle esperienze. E non sottovalutare la forma: non c’è solo “la storia” ma anche il modo in cui viene narrata, perciò è importante valutare cose come il punto di vista, il tempo della narrazione, e il modo di stendere le frasi, le parole che si scelgono e il tipo di sintassi.


Ma parliamo del tuo stile e di come sviluppi i tuoi romanzi. So che sei anche un’assidua lettrice quindi ne deduco che ciò avrà avuto una certa influenza sulla nascita delle tue storie. In più sono curiosa… autrici e libri preferiti.

Perché dici “autrici”? Ci sono anche autori maschi... io non ho alcun preconcetto nella lettura, se mi intriga una storia (spesso dal retro di copertina) compro poi chi vivrà – leggerà - e vedrà... Se devo dire un’autrice di cui ho letto praticamente tutto è Aghata Christie (che col rosa centra un po’ poco, me ne rendo conto), ma mi rifaccio con Jane Austen (caposaldo, nel bene e nel male di questo genere letterario) ed Edith Warthon, che ha uno stile incredibile a mio avviso. Libri preferiti: I pilastri della terra, Dieci piccoli indiani, L’ombra del vento, La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, L’età dell’innocenza, Persuasione, Harry Potter (tutti!), Twilight (ma non l’ultimo della saga, per me, una vera... BIP!) e tanti altri che rischierei di annoiarvi tutte.


Come nascono le tue storie?

Da idee e sensazioni. Non parto da una figura in particolare, un lei o una lui, ma da qualcosa di cui voglio parlare, che voglio esprimere, e poi trovo colei o colui che meglio la incarna. Ovviamente non è tutto qui. L’idea iniziale si traduce in poche righe, poi l’approfondisco, trovo altre storie che si possono intrecciare a quella principale, collegamenti e via dicendo... E’ un po’ come fare un maglione, un cruciverba o, ancora meglio, una coperta patchwork dove tutto ha a che fare con tutto, tutti i pezzi alla fine combaciano. Suona complicato... e lo è!


Come effettui le tue ricerche storiche?

Mi piace un sacco fare le ricerche. Anche qui vado un po’ per gradi. C’è una prima fase “generale” in cui mi documento sul periodo, su quelli che sono gli argomenti principali del racconto, e una seconda fase più specifica dove per ogni scena faccio scelte storiche d’ambientazione ben precise. Ho acquistato molti libri via internet (fortunatamente in Inghilterra la saggistica è veramente dettagliatissima) e, sempre via internet cerco riscontri o approfondimenti e notizie su quello che mi serve. Per il mio terzo libro (quello che sto scrivendo ora) mi è anche capitato di chiedere spiegazioni in giro, a esperti del settore, di seguire dei corsi e di andare a documentarmi all’estero.


I tuoi personaggi sono diversi dai classici eroi perfetti che solitamente troviamo nei romance. Oserei dire che per ogni pregio vi è abbinato un difetto. Come nascono quindi questi personaggi?

Be’, nascono da me... e io sono piena di difetti! Perché loro dovrebbero essere perfetti? Come li gestirei? No, no, come ce li ho io, devono averceli anche loro!

A parte gli scherzi, non mi piacciono i personaggi perfetti, non li trovo interessanti e non saprei come descriverli. Mi piace che nei miei libri i miei personaggi compiano una specie di percorso che li fa cambiare e crescere, che li rende consapevoli e migliori. Questo non potrebbe succedere se incarnassero la perfezione sin dall’inizio.


Cosa non deve assolutamente mancare in un romanzo?

Una bella storia, soprattutto. Dei bei personaggi, un bel modo di narrare. Le combinazioni possono essere tante, non so quale sia la formula giusta perché in realtà mi è capitato di apprezzare diversi generi e di essere soddisfatta anche alla fine di romanzi che non contenessero una storia d’amore, per esempio, o in cui questa finisse male. Credo che la cosa più importante sia la capacità dell’autore di trasmettere delle emozioni.


Parliamo ora di AMORE E ALTRI SOSPETTI. Non ti nego che leggerlo in anteprima (ragazze non odiatemi, ho dovuto farlo ai fini dell’intervista^-^) è stato emozionante, ma ancora di più è stato scoprire che non ha nulla a che fare con DI TENEBRA E D’AMORE. In linea di massima ogni autrice ha un proprio “stile” che riscontriamo in ogni suo libro, ma stavolta non è così.

Pur essendo ambientata in un epoca così conosciuta come gli inizi del 1800 St.Jules è diverso dai classici luoghi che solitamente ritroviamo in questo periodo. Da dove nasce la scelta di ambientare l’intera storia dentro un piccolo paesino?

Ma da Jane, ovviamente! Mi sono divertita a creare St. Jules come uno di quei paesini di provincia in cui Jane Austen ambientava le sue storie, per questo alcuni dei caratteri che lo popolano hanno delle similitudini con altri creati da quest’autrice meravigliosa. L’idea da cui è nato il libro era quella di una comunità piccolissima e isolata (all’inizio infatti doveva trattarsi di un’isola) in cui gli equilibri venivano rotti dall’arrivo di un elemento estraneo e molto misterioso.


Pheabe Swan e Julian Emerson. Due protagonisti due opposti! Pheabe è impulsiva, odia le prevaricazioni, sogna la libertà e fa di tutto per combattere i suoi ideali. Julian è un uomo provato dal dolore, tormentato e solitario che non ha più voglia di combattere. Parlaci di loro.

Pheabe e Julian sono ai due capi di una stessa linea. In realtà, le idee e le passioni che li muovono sono le stesse, sono le esperienze della vita a renderli diversi. All’inizio del romanzo, Pheabe ha un grosso trauma che deve ancora gestire e risolvere, che è il punto di partenza per la sua crescita, lotta contro le ingiustizie perché lei stessa, in fondo al suo cuore, si sente una vittima. Julian ha molti punti in comune con lei, ma l’esperienza gli dice di non lottare più. La reciproca frequentazione li porterà l’uno verso l’altro, finché s’incontreranno su quella fatidica linea di cui parlavo.


Ormai sei famosa per i tuoi secondari personaggi “singolari” perciò non mi sono stupita di ritrovarli anche qui. In Amore e altri sospetti ce n'é davvero per tutti i gusti: dall’ipocondriaca signorina Sandyton, alla frivola Charlotte, al generoso Sindaco Weightwind, la misteriosa Martha e molti molti altri. Si potrebbe pensare che non erano necessari eppure ognuno di loro è necessario alla trama del libro. Ognuno di loro è indispensabile per completare il complicato intreccio degli avvenimenti. Sinceramente sono piuttosto sorpresa perché immagino che non deve essere stato facile collegare così tanti personaggi…

Non lo è, infatti, ma a me piacciono i romanzi che sono anche un po’ “corali”. In fondo, la vita è molto complessa, non ci siamo solo noi e il nostro partner ma anche tutti gli altri con cui, nel bene e nel male, interagiamo. I personaggi secondari arricchiscono e danno molti input alla storia, non sono da trascurare. Charlotte e la signorina Sandyton sono adorabili e buffissime, un po’ come Mary Jane Montgomery e suo padre in Di tenebra e d’amore. Personaggi come questi servono anche un po’ a sdrammatizzare e ad alleggerire i toni cupi del romanzo.


C’è un punto del romanzo che mi ha colpito moltissimo oltre che incuriosito, ed è quando tratti delle miniere. Non è un argomento comune e sarei curiosa di sapere da dove è uscita quest’idea.

Ah, be’... la miniera è colpa di North & South! Sta’ attenta che cadi dalla sedia e poi ti fai male! Dico sul serio, proprio N&S della BBC (tratto dall’omonimo romanzo di E.Gaskell). Volevo inserire nel romanzo una parte di impegno e denuncia sociale, mostrare quanto potesse anche essere brutta e difficile la vita nell’ottocento (spesso leggendo romanzi d’amore ci si dimentica che oltre a duchi, visconti e baroni c’era tutta una schiera, ben più folta, di persone che sgobbavano da mane a sera fino a sfinirsi, che c’era un’altissima mortalità tra i bambini, che erano costretti a lavorare fino a 16 ore al giorno...). Senza contare che per una protagonista come Pheabe, così attenta alle ingiustizie, era importante confrontarsi con qualcosa di così complesso e potenzialmente pericoloso. Non è stato facile ricrearla, non ci sono moltissimi documenti sulle miniere di rame, ma ho letto diversi racconti nei quali, per fortuna, venivano descritti alcuni ambienti e macchinari utilizzati, oltre che la vita quotidiana dei minatori.


North & South????? No Sylvia non ci siamo! Lasciamo perdere quello sceneggiato prima che comincio a fantasticare all’infinito.
Torniamo a noi e, dato che non voglio togliere la curiosità alle lettrici e dato che sei molto impegnata, concludo questa intervista con due domande.

Sylvia Z Summers e progetti per il futuro…
Cambierai genere? Proverai qualcosa di nuovo?

Sì, vorrei provare qualcosa di nuovo, anche se credo che l’amore sarà ancora il fulcro delle mie storie. Ancora non so quanto riuscirò a rinunciare all’ambientazione storica, ma mi piacerebbe scrivere qualcosa di surreale, qualcosa che “sforzi” la realtà, magari un racconto meta-letterario in cui i personaggi di un libro prendano vita, si mescolino alle persone reali, o cambino libro, magari, saltando avanti e indietro nelle storie, creando scompiglio da pag.22 a 156! Non ho ancora bene idea di come si potrebbe fare, di cosa potrebbe essere questo pasticcio, ma chissà...


Prima di lasciarci… c’è qualcosa di cui vorresti parlare e che mai nessuno ti ha chiesto?

Non saprei... Forse se c’è qualcosa di me in quello che scrivo. Sì, credo che un po’ tutti i personaggi che descrivo mi riflettano in qualche modo, ognuno incarna, più o meno vagamente, un lato del mio carattere. E spesso faccio qualche riferimento, con date e quant’altro, a qualche cosa della mia vita. Per esempio, io sono nata il 12 ottobre e questa data compare anche in Amore e altri sospetti, così come il 6 agosto, che è il compleanno di una cara amica (e ora anche del suo stupendo bambino). Con alcuni nomi ho anche giocato trasponendo quelli di qualche conoscente che mi chiedeva: “Mi metterai nel tuo prossimo libro, vero?” Traducendo nome e cognome nel corrispettivo inglese... sono stati accontentati!


Bene, sperando che alla prossima intervista mi concedano una sedia con tanto di braccioli, ti saluto calorosamente, ringraziandoti per la disponibilità. Mi auguro che in futuro avremo ancora il piacere di ospitarti.

Grazie a te Veronica e grazie a tutte voi, è stato un piacere partecipare a questa intervista. Mi auguro anche io di essere nuovamente vostra ospite, magari in occasione dell’uscita del mio prossimo romanzo.

 

ESTRATTO  INEDITO DA "AMORE E ALTRI SOSPETTI"

La cameriera, che Julian aveva seguito fino in cucina, lo fissò stralunata.
«Signore?»
«Un'uscita. Per non passare dal salotto.» La ragazza annuì con un cenno del capo.
«C'è quella porta lì, che dà sul giardinetto.»
«Andrà benissimo. Grazie.» Il cielo iniziava a tingersi di una sfumatura dorata, il che significava che presto sarebbe arrivata l'ora dei saluti.
Non avrebbe dovuto nascondersi ancora per molto. Dal momento che non c'era modo di allontanarsi dalla casa senza passare davanti alle finestre – con il rischio di essere individuato dal nemico – Julian si guardò attorno alla ricerca di un rifugio temporaneo e notò una specie di capanno a due piani. Incuriosito, si avvicinò e scoprì che conteneva degli attrezzi per il giardino e una scala a pioli che conduceva a un sottotetto. Da quell'altezza forse sarebbe riuscito a vedere il mare, si disse, salendo. Gli pareva una prospettiva gradevole per passare il tempo.
Si ritrovò in una specie di soffitta bassa e buia, con un'unica piccola finestrella. Davanti alla quale c'era una persona che gli dava le spalle e probabilmente non si era accorta di
lui. Julian si irrigidì, pensando a come avrebbe fatto a giustificare la propria presenza lì a quella donna, e stava per tornare indietro quando le assi di legno del pavimento scricchiolarono sotto i suoi piedi.
«Oh… Mr. Emerson!»
Julian sobbalzò, picchiando la testa contro il soffitto. «Ahi! Miss Swan...» Visto che era troppo tardi per scappare, si avvicinò a lei, notando che aveva gli occhi arrossati.
Indispettita da quell'intrusione, Pheabe cercò di ricacciare indietro le lacrime. Cosa voleva ancora da lei quell'uomo?
Perché era venuto a cercarla invece di restare con tutta la sua corte nel salotto di Mrs. Stonebridge?
«A quanto pare» commentò Julian «i miei tentativi di nascondermi sono privi di originalità. Avete le mie stesse idee.»
Pheabe si impettì. «Io non mi stavo affatto...» Ma era inutile negarlo, e in quel momento proprio non aveva voglia di litigare. Aveva sentito quello che la moglie del vicario gli aveva detto, dopo averlo allontanato da lei, e ne era rimasta offesa.
Ancora una volta, aveva dovuto rendersi conto del disprezzo con cui i cittadini di St. Jules consideravano il suo lavoro, e il fatto che quel commento fosse stato rivolto a lui l'aveva ferita ancora di più. «Voi da cosa state scappando?»
Per tutta risposta, l'uomo si appoggiò allo stipite opposto della finestrella, tanto vicino a lei che non avrebbe dovuto fare neppure un passo in avanti per ritrovarsi tra le sue braccia...
Ma cosa le veniva in mente? Lo vide stringersi nelle spalle e spostare lo sguardo verso l'orizzonte. «Ditemi, Miss Swan, non ci sono molti scapoli qui a St. Jules, vero?»
Per un istante lei lo fissò stranita, ma poi scoppiò a ridere e cambiò argomento. «Non è bellissimo?» gli chiese indicandogli le colline verdi del Devonshire, punteggiate qua e là di pecore bianche e, più oltre, la distesa blu dell'oceano.
«Lo è...» sospirò lui senza aggiungere altro, troppo intento ad ammirare il mare.
Guardando il suo profilo, Pheabe ebbe modo di notare che non aveva il naso del tutto dritto. E pensò che quell'imperfezione, seppur di poco conto, era un sollievo, perché già così era l'uomo più affascinante che avesse mai visto. Sguardo intenso e zigomi alti; senza parlare di quel vezzoso codino che portava sulla nuca, infischiandosene della moda che prediligeva i capelli corti. Ed era figlio di un lord... Probabilmente aveva una rendita di almeno tremila sterline l'anno... Oddio, stava ragionando come sua madre! Ma non poteva dar torto alle sue coetanee se provavano a dargli la caccia. Tanto più che lui aveva quell'aria misteriosa che lo faceva sembrare un eroe da romanzo... Sì, decise, per quanto arrogante, Mr. Emerson sarebbe stato un buon soggetto per un articolo del St. Jules. «Mr. Emerson?»
«Sì, Miss Swan?»
«Perché avete rinunciato alla Marina?»
Se quello sguardo le era parso pieno di tenerezza di fronte al panorama, ora era a dir poco di ghiaccio. Ma Pheabe non si lasciò scoraggiare. «Siete ancora giovane e, come figlio cadetto, una carriera nella Royal Navy sarebbe stata vantaggiosa.
Senza contare che avete uno sguardo malinconico quando fissate la costa.» Gli occhi grigi della giovane lo scrutarono per qualche secondo. «Siete stato ferito in battaglia, Mr. Emerson?Nel qual caso, di sicuro dovete avere un grado, e magari dovrei chiamarvi Capitano Emerson.»
Se aveva studiato quel ragionamento allo scopo di metterlo con le spalle al muro, fu lei a rimanere spiazzata. «E interessa saperlo più a voi o a Desmond Malvern?» replicò infatti
Julian con un sorriso sardonico. All'improvviso, Pheabe sentì le gambe diventare molli. «St. Jules non ha bisogno di sapere tutte queste cose di me, ve l'assicuro. E, forse, dovreste imparare anche voi a tenere meglio i segreti» aggiunse lui.
Subito dopo si voltò verso la finestra, sentendo delle voci provenire dal giardino. In pochi istanti, l'aia si riempì di persone che correvano di qua e di là come in una caccia al tesoro.
«Julian!» In mezzo alla folla c'era Fanshop, all'apparenza molto preoccupato. «Mr. Emerson...! Julian!» Pheabe si voltò verso di lui, perplessa. «Pare si siano accorti della vostra assenza.»
«Già... Sarà meglio che scenda, prima che Fanshop abbia una crisi isterica.» Si sporse dalla finestrella. «Sono quassù.
Arrivo.» Pheabe si nascose d'istinto dietro la parete. «Colti in flagrante!» esclamò lui, divertito, ammiccando di nuovo.
«Restate nascosta: non vogliamo che questa gente si metta in capo strane idee, vero?» Prendersi gioco di lei sembrava metterlo di buon umore, considerò Pheabe. In salotto, inmezzo agli altri, le era parso così rigido. «Quanto al resto...» continuò Mr. Emerson raggiungendo le scale, «devo proprio dirvi che in questi giorni non ho mai riso tanto come leggendo gli articoli del vostro Desmond Malvern.»
Aveva... riso?
Certo che aveva riso!, si disse subito dopo Pheabe, sentendo una gran rabbia montarle dentro. Probabilmente aveva sempre saputo che era stata lei a scriverli, e li aveva ritenuti la sciocca, inutile e petulante espressione di una ragazzina!
Lanciò un'occhiata fuori della finestra, e lo vide ridere insieme a Charlotte e a un rincuorato Tenente Fanshop. Pheabe strinse i pugni, trattenendosi a stento dal gridare di rabbia. Si sarebbe accorto ben presto di aver fatto male a prendersi gioco di Desmond Malvern, perché aveva intenzione di scoprire tutto su di lui e di far sapere all'intero paese la sua storia.

Share this
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Inserisci i caratteri che vedi qui sopra

Commenti

Vorrei ringraziare davvero di

Vorrei ringraziare davvero di tutto cuore le ragazze, le amiche, che hanno espresso il loro apprezzamento per il mio lavoro, per l’entusiasmo che hanno dimostrato anche per Amore e altri sospetti, oltre che per Di tenebra e d’amore. I loro commenti sinora credo di averli letti tutti sui vari blog: harmony, juneross, isn’t romantic, recensioni online, parole e pensieri in libertà, facebook... (spero di non dimenticare nessuno)... ah, naturalmente, Veronica Bennet!

Su tutti questi blog ho deciso di pubblicare questo stesso ringraziamento affinché tutte le diverse utenti/lettrici possano trovarlo con agilità e, se lo desiderano, leggerlo.

Questo è un mestiere bellissimo e duro allo stesso tempo. Chi legge spesso non si rende conto della fatica di tirar fuori qualche pagina ed è giusto che sia così. Un sorriso, anche se virtuale, una parola gentile lasciata su un blog come un messaggio nella bottiglia ci scalda il cuore e ci sprona a cercare di migliorarci, sempre. Le critiche fanno un po’ più male, ovviamente, ma se costruttive cerchiamo di analizzarle e, se è il caso, di applicarle alle nostre future imprese.

Non siamo macchine sfornalibri, abbiamo un cuore e un’anima, e una vita piena di persone che ci stanno vicino e che ci vogliono bene al di là di tutto. Per questo vorrei approfittare di questo spazio anche per ringraziare delle persone a me molto care, al di là della dedica del mio libro (alla mia insuperabile mamma!).

Un posto speciale nel mio cuore l’avrà sempre la mia carissima amica ALESSANDRA VIOLA di cui sono felice di avere stima e affetto sin dai tempi dell’università. Il tuo sostegno, cara Alex, è un vero toccasana sempre, e anche se abitiamo lontane, ora, rimarrai sempre la “sorella del mio cuore”. Anche se di Alessandre al mondo ce ne sono davvero tante, tu sei unica e speciale e sei la MIA Alessandra, la mia migliore amica.

Un’altra grande amica è Sara Caselli, che è stata la prima a entusiasmarsi per il mio lavoro e mi continua a dare preziosi consigli sul fronte legale visto che è uno stimatissimo avvocato di diritto d’autore. Sei una persona splendida e piena di gioia che riesci a trasmettere a chi ti sta vicino! Con lei, anche il suo simpaticissimo “principe consorte” Flavio Zazzeri, amico prezioso e consulente legale anche lui di massimo livello. Con loro, anche Claudia Cofini e Silvio Merra, che sono diventati miei lettori “accaniti” e Serena Francesca Fratelli, che ha il merito di aver sdoganato i miei scritti nella campagna toscana...

Katia Brega, la mia amica ritrovata! Sono contenta di riaverti dopo cinque anni e ti auguro ogni bene del mondo.

Federica Gomaraschi, una vera forza della natura! E Simona S., che puntualmente mi sprona a migliorare e mi regala il suo entusiasmo per la lettura. Claudio Canossi, il mio compagno, che mi sopporta nonostante tutto... E la lista sarebbe davvero lunga, credetemi. Ovviamente il mio papà Roberto, i colleghi di lavoro, gli zii (Gigliola, Giuliano, Cesare, Marilena, Lella, Giorgio...), la mia sorellona Carlotta, suo marito Fabrizio e i miei nipotini Matteo e Martina che cercano di leggere i miei libri tenendoli al contrario!, i miei cugini (Chiara, Gaia, Valentina, Novella, Alfredo, Alessandro)... nei miei libri c’è sicuramente un pezzettino anche di voi perché componete il puzzle della mia vita. Ed è davvero bellissimo. GRAZIE.

Sylvia Z. Summers

Grazie Tiziana per gli

Grazie Tiziana per gli auguri! E' vero, l'anno scorso non c'erano notizie su di me... mentre quest'anno ho paura che ce ne siano fin troppe! (mi chiamerete prezzemolina?). Non nego che mi piacerebbe, un giorno, veder stampato il mio vero nome in copertina... mai dire mai, anche se, come ho detto, mi sono affezionata anche a questo Summers che mi fa fantasticare di essere davvero inglese (quanto mi piacerebbe visto che amo tutto dell'Inghilterra!) e anche i miei amici, ormai, mi strizzano l'occhio e mi chiamano "La signora Summers"!

arrivo in ritardo, causa

arrivo in ritardo, causa vacanze, ma lascio los tessom il mio commentino.

anche io ero tra quelle persone che nell'agosto dell'anno scorso cercarono inutilmente notizie su quest'autrice(non ho letto il suo libro, ma la mia era una curiosità visto che non l'avevo mai sentita nominare).Quind ora mi ha fatto piacere leggere quest'intervista, e mi ha colpito la motivazione per l'aver scelto uno pseudonimo straniero invece del suo nome italiano...forse un giorno, ora che sta diventando un'autrice seguita, pubblicherà col suo vero nome?

Tiziana

P.:auguri per la carriera!

Non dimentichiamo che Agatha

Non dimentichiamo che Agatha Christie ha scritto anche romanzi sentimentali con lo pseudonimo di Mary Westmacott per cui non é vero che centra poco. ^_^

Come molte altre ho letto anch'io Di tenebra e d'amore e mi é piaciuto moltissimo. Un romanzo diverso dal solito sicuramente. Complimenti e in bocca al lupo per tutti i suoi progetti.

Grazie a Veronica per l'intervista. ^_^

Grazie a voi, al blog, a

Grazie a voi, al blog, a Veronica, a tutte le ragazze che mi hanno scritto facendomi sentire la loro amicizia.

Una buonissima estate a tutte, ricca di amore e di fortuna.

Sylvia Z. Summers

Sono contenta anch'io di

Sono contenta anch'io di farmi "leggere" da qualcuno che ancora non l'aveva fatto. E, naturalmente, ringrazio tantissimo il blog, Veronica e tutte le ragazze che mi hanno scritto e mi hanno fatto stare davvero bene qui con loro. Arrivederci!

Sylvia Z. Summers

oooohhhh che bello!

oooohhhh che bello! Grazie!

Finalmente la fortuna vede anche me! ^_^

Ed in un'occasione davvero speciale... mi intriga molto questa scrittrice che non conoscevo!!!

Grazie ancora!

Chiudo quest'intervista

Chiudo quest'intervista ringraziando, a nome di tutte le bloggers di Isn't it romantic, Sylvia Z Summers per sua disponibilità augurandole un grande in bocca al lupo. Cia uguriamo di averti ancora nostra ospite^-^

Ma ora passiamo alla fortunata che riceverà una copia autografata del nuovo romanzo della Summers Amore e altri sospetti.

La vincitrice è:

FREECORA

Congratulazioniiiiiiiiiiiiiiii

La tua cara amica è qui con i

La tua cara amica è qui con i lucciconi agli occhi... Un abbraccio forte forte, sei meravigliosa!

Alex

Pardon... ho dimenticato di

Pardon... ho dimenticato di firmarmi!

Silvia Z. (summers)

Ciao Silvia! Sai che anche tu

Ciao Silvia! Sai che anche tu mi sei rimasta nel cuore dalla Vie en Rose? dico davvero, perché mi sei sembrata davvero una bella persona, dolce e profonda, perciò sono davvero contenta di ricevere i complimenti da te. Cosa mi sono inventata? sinceramente non avevo energie a sufficienza per un altro booktrailer e allora ho confezionato dei segnalibri che ho distribuito un po' qua e la in edicole e supermercati qui a Milano... Non so se sarà valso a qualcosa, sicuramente saranno meno "visibili" che il booktrailer ma era un'idea che mi piaceva molto e l'ho fatto senza pensare più di tanto a riscontro nelle vendite (come anche del booktrailer, d'altra parte). Ci sarai a Matera?

Diana, grazie anche a te per i complimenti! E dell'auspicio... Tengo incrociate dita delle mani e dei piedi! (Sei la Diana che ho su facebook? :)

inanzitutto complimenti a

inanzitutto complimenti a veronica per la bella intervista, davvero piacevole... poi complimenti anche a Sylvia perchè è sempre tanto disponibile verso noi lettrici . anch'io ho letto DI TENEBRA... e mi è piaciuto moltissimo per cui sono impaziente di fiondarmi in libreria per questo secondo romanzo che già dall'estratto so che non deluderà affatto!! in bocca al lupo cara Sylvia, che possa essere il secondo di una lunga serie!! Diana

Stupenda intervista,

Stupenda intervista, complimenti Veronica!

Ho avuto il piacere di conoscere Sylvia Z. Summers a Milano qualche mese fa e aspetto trepidante, da quel momento, il suo ultimo lavoro. Mi piace la sua voglia di sondare anche le debolezze di una eroina o di un eroe, credo sia molto interessante che finalmente qualcuno si allontani dall'ambientazione di duchi e visconti per farci vedere cosa veramente accadeva all'epoca alla gente con meno possibilità. E poi se si è ispirata in qualche modo a Nord e Sud di Gaskell non si può assolutamente mancare nell'acquisto. :)

Simpatico il discorso di trasportare in inglese i nomi di conoscenti italiani... chissà se poi i rispettivi proprietari del nome hanno apprezzato il personaggio a cui hanno "prestato" l'identità. :)

Per il primo libro ci hai stupito utilizzando, per la prima volta per una autrice italiana, un booktrailer. Cosa ti sei inventata questa volta per "Amore e altri sospetti"?

Grazia ancora per le risposte e a risentirci dopo la lettura per i commenti su facebook! ;)

Silvietta (Silvia Basile)

Ciao Cris, ...mi sa che

Ciao Cris,

...mi sa che abbiamo "postato" il commento in contemporanea... così non avevo ancora letto la tua domanda... rimedio subito! A detta di molti i miei romanzi si discostano dal genere rosa per molti versi (ma, per l'appunto, io faccio letture molto varie e va a finire che non conosco moltissimo le scrittrici rosa conclamate). I personaggi secondari sono molto importanti per me e mi piace dar loro una profondità psicologica forte, ma ovviamente i protagonisti sono più importanti ancora, non so se sono diversi dai cliché, come dicevo, non mi piacciono gli eroi tutti d'un pezzo, ma quelli un po' più tormentati e fragili. Questo ovviamente può piacere o non piacere al pubblico perché mi rendo conto che nel romance l'uomo alpha è molto amato.

spero di aver risposto... Ciao!

Silvia Z.

Oh... caspita! Ragazze, non

Oh... caspita! Ragazze, non sapete che sorpresa è per me aprire il computer e trovare tutti i vostri bei commenti... sono davvero felice e commossa! E rispondo subito a tutte le vostre domande, scusandomi fin da subito per il ritardo, ma ero via proprio per quel viaggio di studio di cui parlavo nell’intervista.

Dunque, non voglio dimenticare nessuno, perciò inizio a rispondere dall’inizio, seguendo l’ordine dei vostri commenti. A Paola rispondo che sì, Tristan era un po’ un miscuglio di elementi, mi piaceva l’idea di un uomo fragile ma orgoglioso, un uomo aristocratico però aperto di mentalità tanto da essere persino considerato stravagante. Non ho pensato, diciamo “con cognizione”, di mettere assieme questo e quello, ma ho letto molti libri e visto molti film nella mia vita per cui può essere che l’abbia fatto in maniera inconscia. Soprattutto, sono sempre stata innamorata del Colonnello Brandon di Ragione & Sentimento e credo che un po’ Tristan abbia preso da lui (come anche i Montgomery dai signori Palmer... Mr. Palmer è in assoluto il mio personaggio austiniano preferito!). Per quanto riguarda l’eroina... in parte sicuramente Odyle e Pheabe si assomigliano, vogliono fare del bene, ma credo che Pheabe abbia un briciolo di insicurezza in più e, diciamo che sta ancora lottando per la sua indipendenza e affermazione.

Cara Cristina, ebbene sì! Quando stavo stendendo il “piano d’opera” di Di tenebra... mi sono resa conto che mi serviva un’eroina con forti caratteristiche e una grande passione per cui lottare: un’artista. Così, cerca-cerca, mi sono imbattuta nella biografia di Camille Claudel ed è stato amore. La triste storia di Camille mi ha davvero colpita. Anche lei cercava di lottare per quello in cui credeva, ed era innamorata... un amore talmente forte e passionale che ha finito col distruggerla.

Mi ricordo perfettamente di te, Andreina (te l’ho scritto anche su facebook!) e mi fa piacere che ti sia piaciuto il romanzo...

Grazie anche a Luisa per il commento riguardo alle copertine. La loro scelta dipende in primis della casa editrice. Devo dire però che fino a questo momento sono stata molto fortunata perché ho avuto un’editor fantastica (Alessandra Roccato) – un’amica, davvero! – che mi ha sempre chiesto cosa ne pensavo delle copertine proposte (magari in una scelta di 5-6 immagini) per poi tenere conto dei miei gusti (ma che poi coincidevano coi suoi, devo dire) perciò in parte le copertine posso dire di averle scelte anch’io. Mi fa davvero piacere che siano piaciute e vi abbiano colpito. Provengono da un’agenzia d’immagini perciò in realtà non conosco chi vi è ritratto. (Grazie per l’incoraggiamento per Amore e altri sospetti... incrocio le dita!)

Mm... la domanda successiva è un po’ ardua... devo ammettere che io “rileggo” pochissimi libri... anche quelli molto amati, perché so che non mi darebbero la stessa emozione visto che già li conosco (coi film è diverso... è strano, forse perché ci vuole meno a rivedere un film che a rileggere un libro). Ho comunque citato Jane Austen ed Edith Warthon, che secondo me sono geniali, però in effetti non credo che sia quello che mi stai chiedendo... allora ribatto col mio cavallo di battaglia che è Deanna Raybourn (ma anche qui si tratta di un “rosa” sui generis, molto intriso di mistero) o Jennifer Donnelly (bellissimo il suo “I giorni del tè e delle rose”), o la Woodwiss de “Il lupo e la colomba”, che ho letto una ventina di anni fa.

Mi fa un immenso piacere che per Luna ci sia stata quest’istintiva empatia col mio romanzo! Dunque, ancora una volta, merito in primis della copertina! Segnalerò senz’altro ;) Alla domanda mi rendo conto di avere già in parte risposto, Odyle in parte (per la sua vita in Francia) ispirata a Camille Claudel, anche se a differenza di questa bravissima scultrice la mia eroina riesce ad affermarsi e a non soccombere.

Non mi piacciono molto le etichette, anche se mi rendo conto che venendo pubblicata da una casa editrice come Harlequin sia piuttosto naturale venire identificati come scrittori “rosa”. Mi piacciono i romanzi complessi, che descrivono la vita, e della vita fa parte anche l’amore (una grossa parte, direi) perciò ho deciso di scrivere romanzi così. Sono, come dicevo, soprattutto romanzi “come piacciono a me”, poi dopo diventano, per qualcuno, di un genere o di un altro. Io non li descrivo come “rosa” ma piuttosto come storico-sentimentali, perché la parte storica è molto importante per me, Londra come St. Jules, la vita dell’epoca sono a loro volta una specie di personaggio cui dar vita. In realtà scrivo già gialli e noir, solo che sono “conditi” con una (bella?) storia d’amore.

Il mio nome è davvero Silvia (non Sylvia con la Y) e Z. è l’iniziale del mio cognome. Perché usare uno pseudonimo? Rispondo alla domanda con una domanda... forse un po’ provocatoria... ma quante di voi avrebbero dato fiducia a un’autrice italiana esordiente e sconosciuta? Un bel Sylvia Z. Summers in copertina rende un po’ di più di un semplice Silvia Zucca... E ora mi ci sono anche un po’ affezionata.

Dulcis in fundo, mi fa molto piacere raccontarvi della mia esperienza di studio – grazie alla domanda di Naan – visto che sono appena tornata (proprio ieri pomeriggio) dalla Francia, precisamente da Grasse, che forse molte di voi sapranno già essere la capitale mondiale dei profumi. Perciò svelo che il romanzo a cui sto lavorando – e per il quale devo ammettere un amore quasi viscerale – tratta appunto di profumi, di odori, e la sua protagonista – la mia Dora – è un’esperta del settore, un “Naso” come viene chiamata la persona che crea i profumi. Per scrivere questo libro mi sto documentando tantissimo (e non solo per scoprire i segreti dell’arte del profumo ma per ogni “virgola” che crea l’ambientazione, la Londra del 1851). L’esperienza di Grasse è stata esaltante, ho visitato due fabbriche, la Fragonard e la Galimard – entrambe con un museo del profumo e macchinari dell’800 - conosciuto esperte del settore che si sono prestate con infinita pazienza e gentilezza a spiegarmi le tecniche di distillazione ed enflourage, che mi hanno fatto toccare con mano... anzi meglio dire “con naso” come si facevano (e si fanno) i profumi, quali erano i loro usi, dove venivano contenuti e via dicendo. Davvero un’esperienza meravigliosa che consiglio anche solo a chi sia semplicemente un’appassionata di profumeria.

Vi ringrazio ancora moltissimo per tutta la simpatia che mi dimostrate e l’entusiasmo per quello che scrivo. Spero che vi piaccia anche Amore e altri sospetti almeno un pochino... Aspetto di sentire i vostri commenti dopo che sarà uscito. Grazie!

Silvia

Ciao Sylvia, e benvenuta

Ciao Sylvia, e benvenuta

Devo confessarti che ti seguo con interesse da un po’ di tempo, le scrittrici italiane mi incuriosiscono molto, e quando sono brave diventano irresistibili ai miei occhi.

Mi ha colpito una frase della tua intervista: affermi di essere una scrittrice di romance che si distaccano dalla consuetudine. Credi che questo sia dovuto alla profondità psicologica dei numerosi personaggi che contornano la vicenda principale? O sono i tuoi eroi, i protagonisti, ad essere diversi dai soliti cliché?

Grazie Veronica per il bel post ^_^

Baci

Cris

Sono contentissima che Sylvia

Sono contentissima che Sylvia sia ospite "da noi" :)!!!

Ho davvero divorato il suo primo romanzo, tanto che me lo ricordo alla perfezione benchè sia passato oramai un anno da quando l'ho letto....

Il protagonista maschile di 'Di tenebra e d'amore' era un'affascinante miscuglio di molte "tipologie letterarie" (passatemi il termine) di uomo... è nato davvero così? Non ho potuto fare a meno di notare che è Odyle che tira le fila... una donna forte e indipendente, come quella del tuo ultimo romazo mi sembra di capire,.... il mio genere di "eroina" preferita...

Grazie mille per la disponibilità! ^^

Paola.

Anch'io ho apprezzato molto

Anch'io ho apprezzato molto il tuo primo romanzo ed inoltre leggendolo mi sono chiesta se per la figura di Odyle ti sei ispirata alla scultrice Camille Claudel...

Ciao e in bocca al lupo per il tuo nuovo libro.

Cristina

Grazie ragazze^-^, mi fa

Grazie ragazze^-^, mi fa piacere che l'intervista stia suscitando il vostro interesse.

Ammetto di essermi divertita a realizzarla perchè Sylvia è una persona davvero disponibile e simpatica.

Vi confesso però che avevo almeno una ventina di domande in più da farle... hi... hi...!!!!!! Tuttavia mi sono trattenuta e per rispetto continuo a farlo lasciando spazio a voi^-^

Grazie ancora

Cara Sylvia, mi fa piacere

Cara Sylvia, mi fa piacere averti come ospite del blog.

Ci siamo conosciute a Milano, ricordo con piacere una ragazza semplice, un pò timida forse, timidezza credo dovuta al fatto che forse ti sembrava incredibile che tu , stessi dalla parte delle scrittrici e non delle lettrici, a rispondere alle domande di chi vuole sapere qualcosa della tua neofita vita di scrittrice.

Mi sei piaciuta subito proprio per la tua semplicità.

Quando hai visto che la copia del tuo romanzo che era stato sorteggiato e io che avevo vinto, ma perso, perchè per la confusione non ho sentito il numero, mi hai gentilmente regalato una tua copia, è stato un gesto veramente molto caro e con questo hai la mia fedeltà !

Il tuo libro mi è piaciuto tantissimo, è stata una sorpresa e questo non fa che confermare che nulla avete da inviadiare alle vostre collegghe oltremare!

Mi sono piaciuti moltissimo oltre ai protagonisti,i personaggi di Lord e Lady Moran, la loro storia intensa e sofferta mi ha commosso.

non sempre dei personaggi secondari mi catturano tanto quanto i personaggi principali , sei stata molto brava !

Una domanda non sono riuscita a farti, approffito di questa intervista per chiederti se la foto di donna della cover Di tenebra e d'amore peraltro molto bella, è in realtà una tua conoscenza o è solo una scelta casuale .

Intanto ti faccio i miei auguroni per la tua carriera e se Amore e altri sospetti è almeno in parte bello come il primo, sarà un successone!!!

Ammetto che non conoscevo

Ammetto che non conoscevo questa autrice, e sono rimasta incuriosita sia leggendo questa intervista, sia soprattutto dal titolo del primo romanzo "Di tenebra e d'amore". Visto che a me piacciono le storie tormentate e anche un pò dark, mi sembra promettente. Mi ritrovo anche nei gusti nell'amore per Jane Austen e L'ombra del vento.

Avrei una domanda: tra gli autori preferiti cita tutti scrittori non prettamente "rosa": chi, tra le autrici italiane e non, anche non tradotte, l'ha colpita maggiormente? Ci sarà un titolo del genere rosa che rilegge (o rileggerebbe) volentieri, o no?

Complimenti ancora

MS

Grazie Veronica per questa

Grazie Veronica per questa bellissima intervista!!!

E grazie a te, Sylvia per averci dedicato un po' del tuo tempo.

Mi sono letteralmente innamorata del tuo "Di tenebra e d'amore" quando l'ho letto ed è stato merito tuo se mi sono riaccostata al genere romance. Avevo smesso di leggere romanzi rosa da parecchio tempo perché mi avevano delusa e li trovavo un po' tutti uguali.

Poi ho visto la copertina del tuo libro in edicola ed è stato amore a prima vista. Non so spiegarti come, ma è stato come se mi chiamasse e non mi sono pentita di averlo comprato.

Soprattutto mi è piaciuto il tuo modo di descrivere i personaggi, mettendone in rilievo anche i difetti. Come te penso che la perfezione non esista, quindi perché l'eroe di un romance deve essere perfetto?

E poi ho apprezzato il fatto che tu mettessi in rilievo anche i personaggi secondari.

Posso farti una domanda? Ti sei ispirata a un personaggio particolare quando hai deciso di parlare di una donna con la passione per la scultura oppure l'idea è scaturita unicamente dalla tua fantasia?

Non vedo l'ora di leggere anche la tua ultima uscita, la trama già mi ispira tantissimo.

Ciao Sylvia e benvenuta, è un

Ciao Sylvia e benvenuta, è un piacere averti nostra ospite.

Mi ha colpito la tua dichiarazione di aver letto tutto della Christie. Come mai allora hai deciso di diventare un'autrice di romance, per quanto particolari? Non hai mai pensato di dedicarti al noir ed al giallo, generi che tra l'altro vendono molto?

Grazie per la tua risposta.

grazie a Veronica per

grazie a Veronica per l'intervista, e a Sylvia per la sua gentilezza e disponibilità.

Una curiosità: Sylvia è il suo vero nome?

e se non lo è, come mai, visto che è italiana, ha deciso di adottare uno pseudonimo straniero?

grazie anticipate per la risposta,

MR

Ciao, complimenti a Veronica

Ciao, complimenti a Veronica per l'intervista e per avermi presentato Sylvia Z. Summers che non conoscevo affatto.

Non avendo ancora letto nulla, a parte l'estratto, sono un po' in difficoltà nel porre una domanda.

Sicuramente l'estratto mi induce a fare i complimenti all'autrice e mi incuriosisce verso questo romanzo. Credo che lo comprerò il mese prossimo.

Per adesso quindi mi limito ad un saluto e ad un ringraziamento.

Libera.

Buongiorno, mi chiamo Luisa,

Buongiorno, mi chiamo Luisa, io ho letto Di tenebra e d' amore tutto d' un fiato, veramente bello, naturalmente correrò a comprare quello di agosto, anche perchè trovo interessante l' idea di descrivere lo svilupparsi della vita di una piccola comunità intorno ai protagonisti; volevo chiedere alla signora Summers se ha partecipato alla scelta delle copertine che penso siano fantastiche, a mio parere tra le + belle viste nei GRS, grazie.

Grazie Sylvia per aver

Grazie Sylvia per aver accettato di essere nostra ospite!

Complimenti per lo splendido debutto e per questo secondo romanzo in uscita.

Sono rimasta molto colpita quando dici di essere andata addirittura all'estero per documentarti, puoi raccontarci qualche esperienza di questo genere?

Calendario

Amazon

 

 

Giveaway

Partecipate al giveaway di Mariangela Camocardi, avete tempo per lasciare un commento fino al 9 novembre, quindi registratevi al sito se ancora non lo avete fatto e buona fortuna!

 

Eventi

        

Un'iniziativa di Kijiji

Commenti recenti

Fanfiction

Dream heroes

Alcuni eroi da sogno...